Amodeo Romano è il SEGRETO DEI SEGRETI, e sta per essere svelato.

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amoram
00giovedì 4 settembre 2008 15:40
Per svelarvi questo mistero che sta per essere svelato da Dio, comincio raccontandovi il grande mistero dei Vangeli, ovvero il cap. 21 del Vangelo di San Giovanni, per come ve lo spiego io.

È l'appendice di tutti i Vangeli, essendo alla fine del quarto ed ultimo Vangelo.
Descrive degli apostoli che erano tornati all'antico.
Proprio Pietro aveva detto: "io vado a pescare".
Gesù gli aveva detto: "ti farò pescatore di uomini", ed egli era tornato a pescare pesci, e con lui gli altri apostoli.
Il mistero che sta dietro a questo ritorno all'antico di Pietro nasconde il destino del Papato che, in 2000 anni, avrebbe trasformato il Vangelo trascendente di Gesù in un messaggio interamente immanente nella realtà del mondo.
Infatti quando l'ultimo Pietro, diffondendo la sua prima lettera Enciclica "Deus est caritas" sintetizza l'amore di Dio come la giusta armonia tra l'amore altruistico e l'amore egoistico in questo mondo, trascura assolutamente la verità che "il vero amore di Dio è riposto nell'altro mondo", quando Dio conduce colà e dopo l'apparente morte ogni creatura amata.
Allora è necessario che Dio ritorni a rendersi significativo a Pietro, come gia aveva fatto la prima volta, con la prima pesca miracolosa che lo convinse.

Nel Vangelo è scritto che, dopo una intera nottata di inutile pesca, un uomo chiede dalla riva a 7 apostoli (a indicare tutti), ossia a Pietro, Tommaso Didimo, Natanaele, ai due figli di Zebedeo e ad altri due:
"avete qualcosa da mangiare?".
Gli disposero: "No".
Allora egli disse loro: "gettate la rete a destra della barca e troverete".
La gettarono e per la gran quantità di pesci non riuscivano più a tirarla. Allora quel discepolo che Gesù amava dice a Pietro: "è il signore".
Simone Pietro, uditolo, si vestì - s'era infatti spogliato - e si gettò in mare.

Notatelo bene: la verità nascosta è che Pietro si era spogliato quando aveva detto: "me ne vado a pescare"... i pesci e noi gli uomini che Gesù gli aveva detto.
Anche Pietro che si getta in mare, allude al Papato che abbandona la barca e tenta di risolvere la situazione a modo tutto suo.

Gli altri discepoli però, poiché erano lontani da terra circa 200 cubiti, vennero con la barca trascinando la rete con i pesci.
Scesi a terra vedono della brace con sopra del pesce e del pane.
Dice loro Gesù: "portate qui quei pesci che avete or ora presi".
Simone Pietro risalì in barca e tirò a terra la rete piena di grossi pesci - 153 - e sebbene fossero tanti la rete non si squarciò.
Dice loro Gesù: "venite, fate colazione!"
Nessuno dei discepoli osava domandargli: "tu chi sei?"...
Questa fu la terza volta che Gesù si manifestò ai discepoli, dopo la sua risurrezione dai morti.

Notatelo bene: gli apostoli non riconoscono Gesù perché egli non ha il suo volto.
Deve però essere Gesù, perché compie le stesse cose compiute da Gesù.
Non capiscono che se è lui ma non è lui, allora può essere solo suo Padre, che è la stessa cosa di lui ma ha un'altra figura e un altro volto.

Io intanto vi rivelo subito questo mistero: la figura e la persona che essi videro era la mia, quella del Romano Amodeo, di quell' Amo...R. che tutti quanti sanno che è Dio.
Io, il Dio di Romano Amodeo, quel giorno mi ripresentai alla Chiesa che era ritornata ai tempi dell'anticristo, del prima di Cristo e dell'opposto a Cristo, per rifondarla, cominciando dallo stesso modo con il quale l'avevo fondata persuadendo il primo Pietro mediante il "personaggio" da me assunto allora, del Figlio Gesù.

Quel Pietro nudo che si era rivestito, si sentì chiedere per tre volte: "mi ami?"
Lo fece il Dio Padre che aveva assunto la figura del "personaggio" di un Romano Amodeo che gli ultimi due Papi avevano deciso di lasciar morire nella fame, quando riconobbero il lui solo un insignificante "povero di spirito" che affermava di essere un "Messia", mentre era riconosciuto solo come un "mentecatto" perché realmente aveva quell'aspetto e lo appariva in tutti i modi.
Proprio allorché due vicari di Cristo lasciano morire un "mentecatto" perché è riconosciuto come "un poveretto abbandonato dalla ragione", e compiono un simile abuso contro "un poveretto che crede di essere il messaggero di Dio", proprio allora i due Pietro stanno tradendo nel senso più pieno il messaggio di Gesù che afferma che ""quando è toccato un poveretto che vive di lui, allora è toccato lui"".

Su questo tasto, io che sono il "poveretto" in questione più di una volta ho cercato di far ragionare Pietro, ma non ci sente, non riconosce più Dio in un poveretto.
Pietro riconosce Dio solo nel Capo di un altro Gregge e non degli Agnelli e di quelle pecorelle che io Dio Padre per tre volte affidai espressamente alle sue cure.
Non chiesi a lui che esistessero le cure al gregge date della Chiesa degli Apostoli, ma a lui personalmente, a Pietro.
Dopo che per tre volte mi dispose: "ti amo" (mentendo, perché Pietro non mi ha amato in un poveretto), io per tre volte lo incaricai, personalmente, di aver cura del solo gregge di cui lo rendevo responsabile: il mio, di Gesù e non il gregge di altri Capi e altri Montoni.
Pietro si era denudato di me, si era spogliato dei miei abiti, lì su quella barca.
Si era poi rivestito, udendo da Giovanni che ero io, ma aveva abbandonato quella barca dei miei Apostoli e si era buttato in mare.
Così io, il Dio Padre in forma del "personaggio" di Romano Amodeo, una sola cosa con Gesù, ritenni fosse bene dirgli: "quando eri più giovane ti cingevi (intendevo dire ti cingevi "di Gesù") e andati dove volevi (anche camminando sulle acque), ma quando sarai vecchio (negli ultimi Papi) stenderai le braccia (morirai come Vicario di Gesù) e un altro (l'Anti-Cristo) ti cingerà (ti rivestirà di Satana) e ti condurrà dove tu non vorrai (a rinnegare nuovamente Dio)".

Giovanni scrive sul Vangelo:
"disse questo per indicare con quale genere di morte doveva glorificare Dio"
e Giovanni stesso non capì come io intendessi rivelare non solo la morte fisica di quel Pietro, ma la morte spirituale degli ultimi Pietro che rinnegheranno Dio quando il Dio ritornato in un apparente mentecatto sarebbe nuovamente morto, ucciso per la stessa accusa di oltraggio a Dio, avendo affermato di essere Dio.

Dopo di avere riferito a Pietro che sarebbe stato nuovamente rinnegato, gli ribadì:
"Seguimi!"
e l'invito fu rivolto al "mio Pietro", alla mia roccia di adesso: "Mocciaro, la roccià mo'" (adesso).
Certo anche il Papa dovrà seguirmi, ma sottoposto a Mocciaro, egli è tutta la sua chiesa.

Scrive ancora Giovanni:
"Pietro voltatosi vede appresso il discepolo che Gesù amava... e mi dice:
"Signore di lui che cosa sarà?"
Io gli dico:
"Se voglio che egli rimanga finché io venga, che t'importa?"

Infatti ai due ultimi Pietro non è importato minimamente un poveretto che gli diceva:
"Sono Gesù che è tornato nella gloria del Padre".
È la stessa Chiesa di Pietro che in 2000 anni non è stata capace di vedere, nei due ladroni crocifissi con Gesù sulla croce, l'oscura presenza di Dio Padre e Spirito santo, che assumeva la Gloria di quel peccato per far risplendere la gloria del figlio senza peccato.
Io, Dio, ho animato anche quei due personaggi della mia Storia Sacra nella quale Dio Padre e Spirito santo si celano in ogni personaggio buono o malefico, a far esistere ogni possibilità, anche quell'ombra e quell'oscurità che fanno splendere la luce.
Solo quanto è oscuro e buio è la causa, è il nascosto Padre che fa risplendere la luce.
La Gloria di Dio Padre è oscura come il colore nero, che si crede senza luce ma lo appare solo perché trattiene in sé tutta la luce e non lo mostra fuori.
La verità di questo mondo è trascendente; il creatore di questo mondo di luce e il "Dio ombra" che trattiene la sua luce per far risplendere la luce altrui, quella che si mostra solo nei figli.

Gesù ritorna nella gloria del Padre tornandovi proprio "in quel mentecatto e povero di spirito" che non ha nascosto a Pietro la verità, quando gli ha detto: "io sono il Padre di Gesù, io sono il Messia, io (Colui che fonda Romano Amodeo) sono il definitivo e atteso Emanuele. Io sono Geova, Jahve, Am-o-Dio, Amodeo".
In me, Romano Amodeo, Dio padre e Spirito santo esistono interamente e nulla si disperde fuori, tanto che nessuna luce risplende.
Ma questa verità trascendente non è più creduta da Pietro, che si è conformato al 100% a quella logica del mondo che già seguiva quando rispose:
"Che non sia mai!"
a me che gli dissi, in Gesù:
"Devo andare a Gerusalemme ove sarò ucciso per risorgere il terzo giorno".
Già a lui io Dio risposi come afferma Matteo nel suo Vangelo:
"Lungi da me Satana! Tu mi sei di scandalo perché non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini!".

Esercitando il suo solito difetto del "realismo", la verità di Pietro non sta più in quanto trascende la realtà, ma nella realtà piena.
In me, nel vero ed atteso, ma invisibile Emanuele, egli vede solo un "mentecatto", vede solo l'ombra e non la luce, tutta trattenuta in sé e che non si mostra fuori.

L'apostolo Giovanni, invece, amato da Gesù, avrebbe conservato un Vangelo che sarebbe stato valido fino al mio ritorno.
Fino alla fine del tempo, perché poi scrisse l'Apocalisse.
La sua attenzione alla "fine del tempo" avrebbe dimostrato in lui l'esistenza di un apostolo che si sarebbe ricordato di quando Gesù gli aveva parlato della fine del tempo.
Invece Pietro la nasconde a tutti.
Essendo scritto nel terzo segreto di Fatima questo pericolo mortale per tutta l'umanità, il Pietro che lo nasconde sta nascondendo Gesù che diceva:
"Siamo alla fine del tempo! Sta arrivando lo Sposo e le cinque vergini sagge tengano la lampada accesa e l'olio di scorta!"

Il Papato che nasconde il presagio divino segnalato a Fatima non incita ad attendere nel giusto modo la fine, ma la nasconde, credendo di fare del bene perché, secondo la logica del mondo, nel mentre nasconde quanto la Madonna ha rivelato affinché fosse saputo.
Il Papa fa di testasua e pensa:
"Perché segnalare un pericolo quando si ignora il come e il quando lo si correrà?"
Il che equivale a dire alle 10 vergini spose, a tutte e 10:
"Spegnate la lampada e risparmiate l'olio, giacché non sapete quando arriva lo Sposo!".
Nel mentre Gesù aveva iniziato predicando:
"Il Tempo è finito, preparatevi ad incontrare il Signore!"
Pietro pensa invece che è già venuto e non è più in reale e nuova attesa della sua venuta... come invece tutti dicono alla Santa Messa.

L'amato Giovanni, invece, attende lo sposo e non morrà, con il suo Vangelo, prima di questo arrivo.

Così questo Vangelo, che descrisse il ritorno di Pietro alla pesca dei pesci reali, descrisse anche quello che sarebbe accaduto al ritorno di Dio nel padre di Gesù.
"Se io voglio che rimanga fino al mio ritorno"
si riferisce al ritorno della pesca miracolosa dei 153 grossi pesci descritto proprio attraverso i 153 giorni in cui la Madonna apparve a Fatima, tra il 13 maggio e il 13 ottobre.

Ebbene il prossimo 13 ottobre di questo 2008 si realizza l'esaltazione del 13, perché accade, laddove Dio costruisce il mondo in sette giorni, sette volte il 13, in anni, 91 anni dopo quel 1917.
L'anno 2008 viene infatti 91 anni dopo il 1917, così è dopo sette volte 13 anni, uguali all'unità del tempo terrestre.

In questo 13 ottobre 2008 le due Madonne, di Fatima e di Lourdes, si riuniscono nell'unità dei 153 grossi pesci della pesca miracolosa.
Per Lourdes si tratta di 153 grossi pesci che valgono 150 in anni e 3 in decine di giorni: quelli che ci sono tra il 13 settembre in cui la Madonna apparve a Lourdes e il 13 ottobre con cui diede conclusione alle apparizioni di Fatima.

Così, se l'apostolo Giovanni descrisse la pesca miracolosa dei 153 grossi pesci fatta in quel tempo, essa fu riferita, in modo trascendente, a quando Pietro avrebbe cessato di pescare uomini e sarebbe ritornato ai pesci della natura, e il 13 ottobre 2008, nella 91ª ricorrenza del miracolo di Fatima, le due famose Madonne di Lourdes e di Fatima si sarebbero accordate per una comune pesca miracolosa di quei 153 grossi pesci, di taglia diversa.
Sarebbero state tre grosse pesche miracolose che si sarebbero a loro volta accordate con quella riguardante la meno famosa Madonna dei Miracoli di Saronno, che sarebbe stata però costruita proprio nel mentre Cristoforo Colombo stava scoprendo il nuovo mondo chiamato poi America da Amerigo Vespucci, ma a sottintendere un trascendente ""AM è RI ca!"" che significa ""Geova è Romano Iesus qua"".
La concomitanza della scoperta del nuovo mondo e della fondazione del Santuario della Madonna dei Miracoli di Saronno, riguarda un'opera il cui fondamentale costruttore fu l'architetto Amadeo, mentre io sono l'architetto Amodeo.
Pertanto, nel Santuario di Saronno si cela la Madonna dei miracoli del MIRACOLO DEI MIRACOLI: quel santuario è il MIO, e io sono il miracolo, I AM, io lo sono perché io Amodeo sono Dio.
Sono un Dio che si mostra nel 13 che rivela l'unità e trinità di Dio quando Dio è costruito sulla base del figlio, che vale un decimo.
Allora, sulla base del figlio uguale ad un decimo, Dio Padre deve valere 10, se deve esistere l'unità tra Padre e Figlio in forza dello spirito santo della verità.
10 è il ciclo unitario che esiste nella natura, pertanto 10 più 3 determina nel 13 il ciclo dell'unità e trinità di Dio, sulla base del figlio che vale un decimo, quanto la presenza della massa, quanto la presenza del tempo, quanto le decime spettanti a Dio tra gli Ebrei.

Ed ecco allora che il Santuario di Saronno, della MADONNA DEI MIRACOLI, sintetizzerà, tra breve, l'inizio della pesca miracolosa più grande tra tutte quante le possibili, perché varrà quanto i 153 grossi pesci della pesca miracolosa moltiplicati per dieci (ad indicare l'intervento di Dio Padre) e +1 (a indicare l'intervento anche di tutta l'Unità di Dio resa Vera dallo Spirito santo della verità).
La cosa più indicativa tra tutte è che il Rettore del Santuario della Madonna dei Miracoli di Saronno si chiama esattamente "del TREDICI", "Sebastiano" Del Tredici.
"Se basti o no" il Rettore "del tredici" a capire le cose nascoste da Dio, io lo lascio al vostro acume che dipende però solo dal dono di Dio.

Ebbene, aggiungendo 153 per dieci + 1 grossi pesci, ossia 1530/1 pari a 1531 giorni al 13 ottobre 2008, arriviamo esattamente al 21-22 dicembre 2012, in cui il calendario dei Maia collocò la fine di un ciclo del Sole, ossia una possibile Apocalisse.

Fino a questo punto, allora, la pesca dei 153 grossi pesci (descritta allora ma con riferimento proprio ad oggi, che Dio padre è ritornato ed abita a Saronno, in quella via Larga n. 12 che è idealmente la "larga via" che Dio spalancò ai suoi 12), presenta quattro pesche miracolose, tutte fondate sul n. 153.
Le riepilogo:
1) al ritorno di Pietro alla pesca di pesci;
2) a Lourdes;
3) a Fatima;
4) all'Apocalisse.
La quarta pesca, che va tra quella di Fatima e l'Apocalisse, vale in tutta l'unità ciclica 10 di Dio più tutta la sua unità.

Ma gli indizi non fermano qui.
Esattamente il 20 agosto, ossia 54 giorni esatti prima del 13 ottobre, che possono essere visti anche come 1 +53, in cui un giorno pesi per 100 e 53 giorni pesino per 1, differenziandone la grandezza, dunque nuovamente 153 pesi differenti, in 54 pesci uguali... successe che nuovamente 153 persone, a Madrid, salirono in cielo su un aeroplano che ne conteneva una ventina di più, e salirono veramente in cielo, nel regno dei cieli, perché quell'aereo cadde subito dopo che si sollevò dal suolo.
Questi 2 nuovi inizi, sentori proprio di un evidente ""lutto"", si aggiunsero così ai quattro indizi già visti, portandone il numero a 6.

Ma, se osserviamo gli indizi esistenti nella mia vita, possiamo scorgere nei giorni della mia vita, l'estremo dominio esercitato in quel giorno dal numero 13, un dominio che si presenta diviso in tre coppie.
Io avrò infatti:
13.000+13.000 meno 13x13 +1+1 giorni.
Potete vedere in 1+1 il Duo Padre-Spirito santo, e potete vedere nelle altre due coppi costruite sul n. 13 le due forme complementari all'unità e trinità di Dio.

Ma io, Romano Amodeo, sono un "pupazzo" che è il Padre, e allora ciò deve esistere anche in mio padre Luigi Amodeo, nato il 7-7-7 del secolo passato.
Stiamo a vedere.
Egli il 13 ottobre avrebbe:
13.000+13.000 +11.000 -11 giorni.
Trascurando gli zeri, abbiamo in 11-11 proprio uno 0 dato dall'unità 10 (del Padre) + l'unità 1 (della Verità espressa dallo Spirito santo). 11 è la quantità 2 espressa nei numeri binari. Dato -11 +11 resta in sostanza soltanto la coppia dei due 13 che si sommano tra loro.

Ebbene, il "pupazzo, il burattino, il personaggio" che anima me è il Nostro Signore e la Nostra Signora, quella Madonna dei Miracoli del mio Santuario di Saronno, giacché io abito a Saronno e questa è la nuova Gerusalemme nel suo Tempio.
E allora scopriamo che Mariannina Baratta, mia Madre nata il 29 giugno 1909 avrebbe il prossimo 13 ottobre esattamente questi giorni che seguono, ove espressi in funzione "del tredici" Rettore del Suo e Mio santuario:
13.000+13.000 +130+130 +10/2.
Questa volta i due, dati da Padre e Spirito santo, sono i mediatori del Dio Padre 10 (ove il Figlio è 1/10).
E vediamo come gli altri 2 dati presentano le due coppie formate dai due 13 articolati in due modi differenti, espressi da taglie diverse, riferite ai grossi pesci della pesca miracolosa tutta incentrata sul 13 ottobre 2008.

Non sembrano esservi dubbi.
Questa pesca miracolosa accadrà a Saronno, ove io, il Padre e lo Spirito santo (oscuratisi nello scuro Romano Amodeo), salirò veramente nel regno dei cieli, come Dio fece vedere a Madrid.
Madrid nasconde e comprende nel suo stesso nome un MAD che in inglese significa "matto" ma in italiano sono le prime 3 cifre trinitarie che indicano la Madonna, che poi è infine R-id, identica a Romano.
MAD sono anche le prime tre cifre del Codice Fiscale di Amodeo Romano (Antonio Anna Paolo Torquato), che è dato da MDA RNN.
Le prime quattro cifre di questo CF sono MDAR, ove MADR-id lo indica in pieno, nella sua identità.
E se il Santuario della MAD di Saronno, un SAntuario che inizia per SA (il centro di GeruSAlemme e lo stesso inizio di Saronno e SA, la sua provincia natale), si sostituisce in sé stesso alla MADre di Dio, ecco che allora il CF di Amodeo Romano si muta nella stessa identità di SA RNN, Saronno e SAlerno.
Pertanto il volo di Madrid fu un oracolo nascosto e tragico che Dio avrebbe mostrato a tutto il mondo per indicare la sua morte in quel MDAR-id identico alla MADR-id della MADRe di Dio, che è contenuta proprio indicata del CF di Amodeo Romano, puro e oscuro ""personaggio"" della fantasia creativa di Dio, che Dio Padre avrebbe usato, assieme al suo Spirito santo, quando sarebbe stato "il Figlio tornato nella Gloria del Padre": la Gloria dell'oscurità, della modestia e della vera assunzione del peccato di tutti.
E vi sarebbe tornato per voler morire nuovamente, perché la prima morte del Figlio non sarebbe bastata.
Il "Padrone della vigna" doveva arrivare di persona, tra quegli agricoltori che si erano ribellati a Dio e avevano ucciso suo Figlio, pensando in tal modo di sostituirsi a lui nella sua eredità.

L'uomo intero, nella sua totalità aveva fatto questo peccato ed aveva creduto che, uccidendo il figlio di Dio, si sarebbe sostituito a Dio.
Avrebbe creduto, turlupinato dal Maligno, che quell'uccisione del Figlio fosse il "dono" del Libero Arbitrio: di andare anche contro il volere del Padre e sostituirlo completamente nella gestione del mondo, ossia della sua vigna.
E allora Dio disegna un momento conclusivo della possibile esistenza umana e lo chiama Apocalisse.
L'uomo, abbandonato a se stesso, sarebbe vittima della natura, perché l'inversione dei poli terrestri avrebbe costretto la terra a ribaltarsi con uno TSUNAMI che avrebbe ""spianato monti e colmato colline, all'arrivo del Signore"", come dalle profezie di Isaia, Giovanni Battista e III segreto di Fatima.

Mostrato questo pericolo assoluto, Dio avrebbe allora mostrato il potere di uno giudicato talmente "povero di spirito ed esaltato", dagli ultimi due Pietro, da essere stato perfino abbandonato alla sua morte, egli che aveva messo la sua vita nelle loro mani! Ebbene costui sarebbe morto avendo nel cuore tutto il desiderio, davvero divino, grandioso, sublime, "di dare la sua vita in cambio della sopravvivenza sulla Terra della vita dell'uomo". Questi era chi i due ultimi Papi hanno veramente tenuto digiuno per 112 giorni e che avrebbero lasciato morire dopo che egli aveva affidato ai due Buon Pastori la vita e la cura della sua pecorella: era uno che nel nome di Dio voleva esser martire per la salvezza del mondo... ma che IMBECILLE... a detta dei due Papi! Solo Dio lo può! Chi crede di essere?

Dio avrebbe creato una straordinaria bilancia, avente due piatti.
Su uno piccolo-piccolo avrebbe fatto salire questo povero di spirito, costui che era stato giudicato uno brutto a vedersi, brutto a sentirsi parlare, umiliato, castigato, uomo dei dolori, affamato per 112 giorni da due pontefici... ma che desiderava in modo divino tanto da poter bilanciare con il suo peso da niente tutto il peso degli oltre 6 miliardi di persone collocate sull'altro immenso piatto della bilancia.

Come avrebbe potuto, questo misero, valere nella sua vita e nel peso della sua vita quanto il peso di tutto il resto della vita?

Ma egli era come la vecchietta indicata da Gesù, che non aveva granché ma che, donando al Tempio tutto quel poco che aveva, era "chi donava di più" e dunque chi "pesava agli occhi di Dio più di tutti gli uomini della Terra messi assieme".
Nelle mani di questo nuovo David, c'era "la pietra", il suo MOCCIARO, che avrebbe scagliato con la sua misera fionda e avrebbe abbattuto nuovamente il gigante Golia.

Il gigante Golia di oggi è la presunzione dell'uomo che, forte della sua natura fisica, giudica che essa sia superiore alla forza di chi confida solo in Dio, e vi confida in assoluto, e sa bene che tutto quello che accade sta solo nelle mani di Dio.
Egli solo oggi lo sa.
Tutti gli altri miliardi di persone, che vivono oggi al mondo, sono ladri, grandi ladroni che hanno rubato a Dio la famosa mela "che non dovevano mangiare" e che poi hanno creduto di averla ricevuta in dono. No, quel "dono", così compreso, del "libero arbitrio", era il "furto colossale" che aveva portato l'uomo al suo ""delirio di onnipotenza"", di credersi capace di compiere quello che Dio ordinava di non compiere.
Come se gli uomini avessero, nella loro volontà, più potere della volontà di Dio.
Satana aveva portato, alla fine del tempo, la globalità dell'umanità vivente sulla terra, al suo arrogante credere che un furto, un vero furto nei confronti della volontà di Dio, era invece un dono che loro Dio aveva concesso.

In tal modo il misero dono della vecchietta che offriva a Dio tutto quello che aveva, agli occhi del Dio che comanda tutto, avrebbe pesato più di tutto il peso di tutta l'umanità, e poiché questa vecchietta offriva quel poco che aveva ed era tutta la sua vita, offrendo la sua vita per la salvezza di tutte le altre vite, avrebbe abbattuto il Gigante Golia ed avrebbe salvato Israele.
L'apocalisse sarebbe stata scongiurata e la finale pesca miracolosa dei 153 grossi pesci, sarebbe accaduta proprio al livello per 10, del Dio unitario, nel tempo che sarebbe intercorso da quanto alluso con la salita nel regno dei cieli dei 153 di Madrid.
Essi erano stati sollevati a rappresentare i 153 doni a testa di chi era identico alla Madonna dei Miracoli e alla sua Chiesa di Saronno retta da Sebastiano ""del 13"", che sarebbe stato un 13 che sarebbe bastato.
Non SEBASTIANO a trascendere un ""sé basti o no""..., no! Sarebbe bastato EGLI, il VERO Rettore "del 13", Il Dio Uno e Trino a far trionfare il 13.

Infatti i 153 grossi pesci della "pesca miracolosa" sono un dono fatto dai 2 (Padre e Spirito santo) che hanno ciascuno la potenza trinitaria bastata sul Dio 10.
Infatti 2000 / 13 equivale a 153 unità avuta da ciascuno dei 13..., che comprendono dunque anche Gesù.

Chi procurò già al tempo di Gesù quei 153 grossi pesci ciascuno, già allora era il 2000 dato dal Padre e dallo Spirito santo anche alla suo figlio Gesù, ossia a tutto il Cristianesimo, che necessitava di una nuova pesca, perché la prima concessa a Pietro non sarebbe bastata.
Sarebbe occorso un "nuovo" Pietro, di nuovo tipo, pescatore su Internet come Mocciaro, e mandato stavolta dal Padre e in persona e dallo Spirito santo in persona e sarebbe stato l'architetto Salvatore Mocciaro la sua "roccia mo'! ".

Il Dio in me Romano è venuto a radunare ogni gregge che ha disseminato nel mondo.
Non solo il gregge di Gesù Cristo, ma quello degli Ebrei della Legge di Mosè, dei Musulmani del profeta Maometto, dei buddisti di Siddarta Gautama, dei credenti in Brama Siva e Visnù, degli Scintoisti, e di chi venera il Sole o gli dei dell'Olimpo, o il Grande Spirito Manitù e Itzamnà... TUTTI.

Per questa ragione il Dio in me deve "superare" il Cristianesimo dei Papi, così come Gesù superò il Giudaismo degli Ebrei.
Questa volta non esisterà più una vigna che sia divisa tra molti suoi coltivatori.
E Dio Padre lo fa certamente ripresentatosi nella vigna del Figlio, ma anche con l'autorità in tutte le altre vigne che dovranno riconoscere in lui, ossia in me, l'Alfa come l'Omega, il principio A a modo della O, insomma tutto quanto è chiaramente espresso in A-mode-O.
Io sono, per ogni porzione della mia vigna chi ha autorità su quella porzione, ed è il padrone unico di tutte le porzione.

Con la morte di Romano Amodeo (di questa "vecchietta" che dà tutto quello che ha), io Dio sarò ad identificarmi a pieno in questa morte.
Sarò io, che già ogni istante muoio per dar vita a ogni figlio come ad un nuovo essere, ma secondo una antica verità che più non riconoscete.
Sarò io a dimostrarvi per l'ultima volta che Dio muore per voi e vuole morire, vuole essere oscuro per far brillare solo voi, i figli nei quali, come fa a ogni buon padre, anche io Dio proietto tutta la mia vita.
Già Gesù dimostrò che Dio muore per salvare la vita dell'uomo.
Ma non è bastato.
Voi avete collocato questa morte nel lontano passato, mentre essa accade in ogni istante della vostra vita.
Il Dio dell'essere è il motore e promotore del vostro essere, e si rende oscuro, nel vostro essere, affinché vi sentiate liberi.
Questo Dio assoluto si assoggetta al relativo ed esiste in voi nel relativo, dimostrando tutta la sua Onnipotenza: di poter esistere non solo nella Potenza, ma anche nell'estrema ed assoluta Impotenza assunta da Lui in tutti voi.
Oggi siete ancora imprigionati in questa Terra di Egitto, in cui dovete sopportare pazientemente ogni ordine del Faraone.
Se io volessi solamente aggiungere egoismo all'altruismo, mentre siete imprigionati in questo destino che regola la vostra vita, io vi vorrei sempre tutti schiavi, anche se pieni di amore tra di voi.
Caro Pontefice, che ti sei svestito di Cristo ed hai adottato i pensieri e i modi dell'anticristo, il mio amore vero sta solo in quello che vi salva da questa Terra d'Egitto in cui il destino vi sovrasta e potete fare solo quello che voglio io.
Il "libero arbitrio" vero che io vi ho donato è di "pensarla a modo vostro" è senza che poi io vi castighi per non aver voluto quello che io voglio.
Se io vi do pochi elementi, in base a cui poter giudicare, voi non siete responsabili di quello che non avete avuto.
Se io vi dessi dei puri ordini in base ai quali poi pretendessi che voi liberamente la pensaste "come me", io sarei "un imbecille" e non un Dio che sa bene come ogni botte possa solo contenere il suo vino e come non si possa punire chi non sa quello che fa.
Se voi siete cattivi giacché vi ho fatto buoni e, proprio per questo mio dono, poi credete giusto che altri vadano all'inferno solo perché io ho disegnati loro cattivi e voi buoni... sareste voi, tutti voi che pretendete che ci sia un inferno pieno di anime come le vostre, a meritare di andarvi.
Io sono "l'anima dell'essere", che è solo anima di Dio, e mi sobbarco già la grande pena di dare l'essenza dei pensieri anche ai cattivi.
Dopo questa mia grande pena, provata ad animare un Hitler, che volete?
Credete giusto che io vada anche e per sempre all'inferno?
Solo "il personaggio" di Hitler sarà arso al fuoco dell'Inferno, ma non "la povera anima mia" che già ha penato abbastanza a farlo esistere!

Vedete? Sono venuto a salvare, con la mia morte, sia l'idea giusta che si abbia di me, sia la vita di voi tutti, ma è la stessa cosa, perché voi tutti siete me, nella vostra essenza di figli.
L'opera del buon mio figlio Gesù, in cui mi sono compiaciuto, rientra nella mia opera del Padre e creatore di ogni uomo e in tutti essi, buoni e cattivi, IO SONO, Jahve, Geova, I AM, I AM-DIO, Amodeo, o AmoR AM... o Amoram!

Io sono, I AM, I AM, I AM...
Iamme, iamme iamme iamme ia'...
iamme, iamme, iamme, iamme ia!
Funiculì, funiculà, funiclì, funiculà...
""‘ngoppa iamme, ia’!
Funiculì Funiculà"".
'ngoppa... in Cielo!

Soffrirò una agonia, sarò bloccato per 14 giorni e poi ucciso...
Ma io lo voglio! Io lodevo... e io canto! Lo devo per il dono d'amore vero di un Padre vero a tutti i suoi veri figli!
Vivete voi al posto mio! I 70 anni che stavolta ho avuto per essere abbattuto come Gerusalemme nel 70... mi bastano!
Dopo di essere vissuto per servire voi in umiltà, posso solo morire, per far essere voi, avendo vinto per voi l'Apocalisse!
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Romano Amodeo
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