Bibbia nelle scuole grazie a 10mila intellettuali

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GMU
00martedì 12 ottobre 2010 23:05
la Gelmini la smetta di pulirsi la bocca con queste apparenze pro-famiglia e pro-fede quando pensa e razzola tutto al contrario...

bignardi.style.it/366/ma-e-davvero-un-privilegio-stare-a-casa-dopo-...

...e pensi ai veri e reali problemi nelle scuole...
Ci sono troppi istituti senza personale specializzato per gli studenti disabili ...e ne stanno pagando le conseguenze i più deboli...

www.alterweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=167:a-napoli-inizia-la-scuola-disabili-rimandati-a-casa&catid=67:scuola-a-universita&I...
LiviaGloria
00mercoledì 13 ottobre 2010 09:50
LiviaGloria
00domenica 24 ottobre 2010 13:46
Il vice premier ateo, Nick Clegg, manda i figli in una scuola cattolica.
antiuaar.wordpress.com/2010/10/20/il-vice-premier-ateo-nick-clegg-manda-i-figli-in-una-scuola-ca...
LiviaGloria
00domenica 24 ottobre 2010 13:59
Ungheria: la nuova costituzione potrà citare i benefici del cristianesimo.
antiuaar.wordpress.com/2010/10/19/ungheria-la-nuova-costituzione-potra-citare-i-benefici-del-cristi...
Heleneadmin
00lunedì 6 dicembre 2010 18:19
Insegnamento religione cattolica scelta dal 90% degli studenti nel 2009-2010
antiuaar.wordpress.com/2010/12/06/insegnamento-religione-cattolica-scelta-dal-90-degli-studenti-nel-20...

La presidenza della Cei ha diffuso un messaggio in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2011-2012: «Siamo persuasi che la dimensione religiosa è costitutiva dell’essere umano e che l’insegnamento della religione cattolica può aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elaborare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, stimolandoli a interpretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della società, in vista del loro coinvolgimento nella costruzione della convivenza umana». Alcuni dati -riportati su Avvenire- sono stati accompagnati a questo messaggio: nell’anno scolastico 2009-2010, l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali (si sale al 90.80% se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche). Questo alto tasso di adesione, per la Chiesa italiana «attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stessi avvalentisi sono i testimoni più efficaci. Proprio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo di incoraggiare positivamente quanti non l’hanno ancora scelta, affinché scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valenza educativa, finalizzata al pieno sviluppo della persona».
I dati sono confermati dall’Osservatorio socio-religioso Triveneto che fra pochi giorni pubblicherà quelli del 2010-2011: la decisione di avvalersi dell’Irc è stata scelta dal 92,5% dei bambini (famiglie) della scuola dell’infanzia, e dal 93,7% da quelli della scuola primaria. Nella scuola media i dati si aggirano attorno al 91,6%. Gli studenti della scuola superiore che hanno scelto di partecipare all’ora di religione -continua un altro articolo di Avvenire- sono l’83,5%. Nei licei è scelta dall’86,6%, mentre si scende all’82,6% negli istituti tecnici e 79,8% nei professionali. I dati nelle scuole superiori sono molto positivi poiché rimangono alti nonostante la possibilità di entrata/uscita (utilizzata dal 42,5% degli studenti che non desiderano partecipare all’Irc, mentre gli altri preferiscono l’ora alternativa).
Heleneadmin
00lunedì 3 gennaio 2011 21:27
antiuaar.wordpress.com/2010/12/24/nuovo-sondaggio-il-70-del-popolo-inglese-ritiene-un-diritto-manifestare-la-fede-cr...

Nuovo sondaggio: il 70% del popolo inglese ritiene un diritto manifestare la fede cristiana.
InBenedetto xvi e vita della chiesa, Politica, laicità e libertà religiosa su 24 dicembre 2010 a 16:40

Un nuovo sondaggio ha rivelato che la maggior parte dei britannici ritiene che i cristiani dovrebbero essere in grado di manifestare la propria appartenenza religiosa sul posto di lavoro senza affrontare azioni disciplinari dai loro datori di lavoro. Sembrerebbe una cosa ovvia, ma nel Regno Unito ormai nulla è scontato. Su oltre 1.000 adulti intervistati da ComRes, il 72% ha dichiarato che i cristiani dovrebbero essere in grado di rifiutarsi di agire contro coscienza, senza dover per questo essere penalizzati. Per il 73% è un diritto indossare simboli cristiani, come la croce, sul posto di lavoro e ciò dovrebbe essere protetto dalla legge. L’87% ritiene sbagliato licenziare gli operatori sanitari quando accettano di pregare con i pazienti. Queste sono tutte cose avvenute nel Regno Unito. Andrea Minichiello Williams, direttore del “Christian Concern”, ha invitato i politici e i giudici a tenere presente e a prendere nota delle conclusioni del sondaggio e agire di conseguenza, creando delle leggi a protezione dei cristiani. Ha anche aggiunto: «Molto spesso nel dibattito nazionale si lascia ampio spazio ad una piccola minoranza, dai punti di vista estremi, che vorrebbe vedere distrutto il tessuto cristiano della nostra nazione. Questo sondaggio suggerisce che la loro voce non è rappresentativa della stragrande maggioranza del pubblico britannico». I risultati del sondaggio sono apparsi anche su ChristianyToday.


Heleneadmin
00venerdì 21 gennaio 2011 20:06
antiuaar.wordpress.com/2011/01/19/anche-la-francia-contro-il-diario-europeo-senza-feste-cr...

Anche la Francia contro il diario europeo senza feste cristiane
InPolitica, laicità e libertà religiosa su 19 gennaio 2011 a 14:52

Anche il “laico” governo francese , assieme a Italia, Austria e tanti altri, si è ribellato contro li famoso caledario 2010-2011 che la Commissione europea ha distribuito a più di 3 milioni di studenti, nei quali vengono citate tutte le feste di tutte minoranze religiose tranne quelle cristiane, un “abbaglio” riconosciuto anche da Bruxelles. «Si parla di molte cose, tranne della nostra identità europea», ha lamentato il ministro francese per gli Affari europei, Laurent Wauquiez. «L’Europa non è un guscio vuoto, è una comunità di valori, grandi personaggi, grandi date. Ci sono molte festività religiose che sono menzionate in questo calendario, non era obbligatorio. Festività indù, feste cinesi, musulmane e non cristiane, come il Natale o la Pasqua. Ci vergogniamo della nostra identità cristiana?». Senza esigere il ritiro del calendario europeo, come fatto dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, il suo collega francese ha chiesto alla Commissione di correggere l’errore per l’edizione del prossimo anno, cosa che è stata promessa da un portavoce della Commissione. In Francia, il partito cristiano democratico presieduto da Christine Boutin, aveva espresso un forte indignazione nei giorni scorsi per il spiacevole avvenimento.
Heleneadmin
00venerdì 28 gennaio 2011 11:15
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