Capital - comunismo

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-Ocean-
00sabato 20 maggio 2006 16:28
Maurizio Blondet
18/05/2006
«La folle stampa di biglietti fornisce la liquidità che lubrifica la rovente economia cinese e ne impedisce il collasso per fusione»La Ernst & Young è la più grossa multinazionale di revisione di bilanci, contabilità e servizi finanziari.
Il 3 maggio scorso, ha pubblicato il suo rapporto annuale sulle sofferenze bancarie e i crediti dubbi nel mondo.
In esso, la multinazionale americana valuta i crediti inesigibili in cui le banche cinesi sono esposte a 911 miliardi di dollari.
Una cifra astronomica, e quasi il doppio di quella ufficiale.
La reazione della Banca Centrale di Pechino è brutale: «ridicolo, incomprensibile, deformante», viene definito il rapporto.
E inoltre, aggiunge velenosa, è «in contraddizione» con i controlli contabili che la Ernst & Young ha fatto come revisore dei conti delle principali banche cinesi, che sono sue clienti.
Immediata, umiliante ritirata della Ernst & Young.
Ritira il rapporto e si profonde in scuse, ammettendo «errori di fatto».
Gli affari prima di tutto, e la Cina è il pianeta degli affari.



Istruttivo episodio, che suggella l'abbraccio definitivo del capitalismo USA e del comunismo cinese.
Una sinergia ideale.
Profitti da libero mercato, rafforzati da false statistiche di tipo sovietico.
Liberismo senza freni «americano», più repressione maoista.
Solo ieri Yahoo ha segnalato al regime, e praticamente consegnato alla polizia cinese, alcuni dissidenti cinesi che osavano criticare la nomenklatura su internet; Google e MSN hanno accettato la pratica della censura sui loro motori di ricerca ad uso del mercato cinese, per restare su quel «fantastico mercato emergente».
I due sistemi sono ormai uno solo.
Troppi affari insieme.
Ma il momento di verità subito sepolto ci ha mostrato anche il tallone d'Achille che farà crollare questo capital-comunismo reale, questa macchina mondiale del profitto senza libertà.
Il comunismo cadde a forza di statistiche false, di menzogne sui suoi trionfi produttivi.
A forza di mentire, i capi del Cremlino rosso finirono per non sapere più quale fosse la verità sulla condizione dell'economia socialista.
La stessa cosa sta accadendo alla Cina, o meglio al sistema Cina-USA.



Sofferenze bancarie per 911 miliardi di dollari dovrebbero far trillare tutti i gli allarmiin tutte le Borse del mondo.
Per la Cina, quella cifra è la metà del prodotto interno lordo, e molto più delle riserve che ha guadagnato con le sue esportazioni (sopra gli 800 miliardi di dollari).
Gli «straordinari successi» dell'economia cinese poggiano su un buco nero enorme di debiti che non vengono ripagati, su banche che sono in bancarotta reale.
Successi di cartapesta, basati su carta straccia.
Un lettore attento ci segnala infatti, citando Bloomberg, che la Cina stampa carta moneta al ritmo del 19 % l'anno.
La massa monetaria cinese è salita a 3,9 miliardi di dollari, che è più del doppio del prodotto interno lordo del Paese.
Quella massa è quasi la metà di quella degli Stati Uniti, la cui economia però è sei volte più grande di quella cinese (12 mila miliardi contro 2 mila).
La stampa di moneta avanza al ritmo doppio di quella dell'economia, che come sappiamo è eccezionalmente alta, 9% annuo.
E' questa folle stampa di biglietti a fornire la «liquidità» che lubrifica la rovente economia cinese e ne impedisce il collasso per fusione; è con denaro appena stampato che le banche vengono salvate giorno per giorno dal fallimento, e anzi hanno più che raddoppiato i prestiti - prestiti che non saranno mai ripagati.



Il messaggio ai suoi cosiddetti imprenditori è: indebitatevi, tanto non costa niente!
Ma guarda caso, è lo stesso grido che risuona dall'altro lato dell'Atlantico.
Comprate a credito, consumatori!
Indebitatevi!
Solo così l'economia passa di trionfo in trionfo.
E non pensate al domani, il liberismo globale ha trovato il segreto della ripresa continua.
Sfida le leggi di gravità.
Ha creato un mondo dove i debiti non verranno pagati mai, basta pagare gli interessi, almeno un po', e la giostra continua a girare. Solo, deve girare un po' più veloce: consumate, americani!
Ingrassate ancora un po'!
Arrivate a 200-300 chili ciascuno!
Ingozzatevi per la patria del liberismo planetario!
La macchina gira e gira, la recessione non arriva mai, il ciclo è positivo in permanenza, l'inflazione «è contenuta»… sembra che funzioni davvero.
Come?



La Cina, coi guadagni delle sue esportazioni, compra titoli del debito pubblico americano.
Gli americani, già indebitati, con i nuovi debiti comprano ancora più merci cinesi.
La Cina compra debito americano, in fondo, con la moneta che stampa a ritmi del 19% l'anno.
E ciò che riceve sono Buoni del Tesoro e dollari che sono altrettanta carta straccia, stampata dagli USA al ritmo dell'8 % annuo.
Stracci contro stracci, un trucco perfetto, di cui i due compari sono perfettamente coscienti.
«Benedetto il debitore (USA) che fa vivere il mondo!», esclama senza vergogna Martin Wolf, che è il direttore del Financial Times ma, prima di tutto, uno dei più influenti membri del Bilderberg.
L'economia globale trionfa così, scambiandosi gettoni senza valore.
Ma per funzionare, il mercato globale ha bisogno di forti dosi di comunismo-capitalismo.
Come dice un nostro attento lettore, la crisi non arriva (ancora) perché:
1) il governo cinese tiene chiuso al resto del mondo il suo mercato obbligazionario, governa le banche che sono statali, tiene fisso il cambio per legge.
2) In tal modo, artificialmente, nonostante una massa monetaria che aumenta del 19 % l'anno, tiene tassi d'interesse del 5-8 %.
«Questo è il comunismo» necessario, la finzione sovietica.
Qui nel mondo «libero» e specialmente in USA, si pensa a fornire al sistema gli «strumenti finanziari creativi» per continuare la finzione.
Sui «mercati finanziari» vola una nube enorme di «derivati», invenzioni geniali del più raffinato capitalismo terminale.
Grazie ai derivati, «il rischio di una singola situazione viene ora spalmato su tutti i mercatie su migliaia di istituzioni».
La massa dei derivati è valutata in 150 trilioni di dollari; il triplo di ciò che produce l'economia reale del mondo reale, che è solo di 54 trilioni l'anno.
Ecco l'apporto del capitalismo.

Dunque: finzione comunista, repressione sovietica, dirigismo leninista, e invenzione iper-capitalista finanziaria, l'uno al servizio dell'altra.
Gli operatori derivati hanno bisogno delle statistiche false cinesi, i comunisti cinesi dei genietti di Wall Street che «spalmano il rischio» sul resto del mondo, su tutti noi.
Come nota il lettore, grazie a questa collusione e spalmatura, «tutto sembra tranquillo finchè non si arriva al punto di rottura».
Viviamo sopra un'immensa piramide finanziaria, dove i debiti si pagano con altri debiti, e chi non s'indebita è obbligato a farlo, lo fa a sua insaputa, perché il suo conto corrente, che crede attivo, ha sopra «spalmati» debiti cinesi, americani, di chissà chi.
Quando la bolla scoppierà - e senza segni premonitori - si vedrà che tutte le merci del mondo non bastano a coprire i debiti contratti, che valgono almeno il triplo.
Il denaro si rivelerà quello che è, carta straccia, perché non basterà a comprare le merci scarse in confronto alla massa monetaria, quella reale e quella fittizia.
Sarà molto dura.
Fortunato chi sa coltivare fagioli e allevare galline, almeno non morirà di fame.
Però c'è un'ultima considerazione.
Le «nostre» banche stanno davvero meglio di quelle cinesi?
La trasparenza dei bilanci a Roma non è più garantita di quella di Pechino.
Dovunque capitalismo terminale si nutre di menzogna, false revisioni contabili, false statistiche, insolvenza occulta.
Il regno perfetto della menzogna, il capital-comunismo globale.

effedieffe
merlinoartu
00sabato 20 maggio 2006 16:57
Si possono fare nomi?

Mi raccomando, se cavo in gatta, portatemi i mandarini e non le arance.

Preso da 'Les Mitres du monde'

Gli illuminati, banche e uomini collusi:

Italie
Mario Monti


Italie
Thommaso Padoa-Schioppa



Italie
Corrado Passera
Directeur exécutif de la Banca Intesabci.

Sono indignata! Passera, dopo avere privatizzato le poste, è volato alla Banca Intesa, ecc...ecc...

Poco tempo fa mi sembra si parlasse di Profumo,beh...è tra i primi nella lista.

AramisXXX
00domenica 21 maggio 2006 00:19

E' ormai da tempo che leggo notizie di questo tipo... ma ancora non so come reagire, se non parlarne in giro. Ma che altro si può fare?

La cosa più tragica è l'assoluta impotenza con la quale assistiamo a tutto questo.

Esasperante...



Alounak
00domenica 21 maggio 2006 00:45
AramisXXX
Non perderti d'animo, fai come me, coltiva e
alleva le galline.... [SM=g27835]

Merlinoartu, i pomodori vanno bene lo stesso? [SM=x268930]

Ciauzzz [SM=g27811]
merlinoartu
00domenica 21 maggio 2006 10:26


Alounak
sì, magari con un pò di basilico, e poi non quelli a lampadina Cinesi, ma biologici!!

Secondo me mi cacciano anche dalla galera!!
merlinoartu
00domenica 21 maggio 2006 13:11
Più vado avanti e più noto che i taselli coincidono, quando ho riportato:'Italie Thommaso Padoa-Schioppa (questa non era un'informazione recente), beh ora sento che costui è il nuovo ministro dell'economia. Ci hanno piazzato un illiminato ai vertici di Bildeberg. [SM=x268939] [SM=x268940]
merlinoartu
00domenica 21 maggio 2006 13:14
[SM=g27813] ...capital comunismo...anche in Italia...anche ora.... [SM=x268942]
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