Ghergon
00giovedì 31 dicembre 2009 09:44
Catechismo e gite parrocchiali 2009
Canonica della parrocchiale di Campodoro (provincia di Padova, diocesi di Vicenza), sala del catechismo.
Grande cartellone sui G.A.M. (Gesù Amici Migliori): orsetti, una tiara usata come aquilone, un arcobaleno con... una croce? Ma no, il segno dell'otarda (simbolo gnostico della trasmigrazione delle anime e di una pace che non è quella di Cristo). Pensierini: il peccato è mancanza di amore e produce infelicità. Gesù non ti obbliga, Gesù non punisce e non condanna, GESU' PERDONA (sotto, in caratteri microscopici: "chi si pente").
A fianco, cartellone della gita parrocchiale a Venezia.
Visita alla Basilica di San Marco, alla cripta, all'altare della Nicopeia? Alle basiliche dei Frari, con l'"Assunta" del Tiziano e la tomba del Canova, e dei SS. Giovanni e Paolo, con il vicino monumento al Colleoni e all'interno, in un'urna, la pelle di Marcantonio Bragadin? (Giammai, è antiecumenica quella pelle). All'antica cattedrale di S. Pietro di Castello, in suggestivo ambiente lagunare? Alle palladiane chiese di san Giorgio in Isola e del Redentore? Alla stupenda basilica barocca della Madonna della Salute? Alla chiesa di san Giovanni in Bragora con il fonte battesimale di Antonio Vivaldi? Alla Pietà sulla Riva degli Schiavoni, dove Vivaldi fu maestro di cappella?
Troppo banale, cose vecchie, noiose.
No, il pellegrinaggio ha per meta il luogo del vero grande e universale culto di oggi.
Tre quarti del tabellone sono infatti occupati dalle foto della visita al campo del Ghetto Novo, con dovizia di foto di tre delle tante sinagoghe, didascalie a non finire sulla triste sorte dei poveri giudei, la lapide delle vittime dell'"Olocausto" e il relativo monumento.
In basso, quasi a indicare visivamente la sudditanza del cristianesimo, qualche foto della chiesa della Madonna dell'Orto (visitata giusto perché è lì a due passi) con le relative opere d'arte.
E' giusto che i bambini vengano educati sin dalla più tenera età al culto del vero Dio (l'Olocausto).
E che mai sentano parlare del "rex tremendae majestatis", dello "justus judex ultionis" (la loro "equilibrata crescita" potrebbe risentirne).
Gesù è buono e perdona tutto, i giudei sono buoni e perseguitati, tutti dobbiamo inchinarci (magari inginocchiarci) davanti a loro.
Che altro serve imparare?
Franco Damiani