Chiesa cattolica...unica di Gesu Cristo

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LiviaGloria
00venerdì 31 marzo 2006 11:37
I due brani che seguono provengono dalla serie: “La Vraie Vie en Dieu”, scritta da Vassula Ryden [3] Il primo contiene parole severe rivolte a coloro che tradiscono la loro Chiesa, deridendo sia il Papa Giovanni-Paolo II, sia coloro che seguono il suo Magistero. Il secondo, del 22 ottobre 1996, contiene parole incoraggianti che Gesù rivolge alle sue pecorelle fedeli. Il tono del secondo è dolce.



Primo brano: [4] - «Questi Caini hanno persistito nell’apostasia per parecchi decenni, senza rinunciare alla loro scelleratezza. Si aggrappano alle illusioni e alla menzogna. Calpestano i miei devoti e tutti coloro che rimangono fedeli al mio Pietro. Sì, deridono tutti coloro che credono ancora in lui. Questi Caini nuocciono talmente alla mia Chiesa che i miei occhi sono diventati come una fontana di lacrime. » (9 luglio 1989).



Secondo brano: [5] - «Rimanete fedeli agli insegnamenti di questo Papa, che sono sani perché fondati sulla Verità. Io sono la Verità. Miei piccoli bambini, non perdetevi lungi dalla Verità. Rimanete nella Verità. Stando nella Verità voi siete in Me. »



LiviaGloria
00venerdì 31 marzo 2006 11:49



11. - Abominio e desolazione.



Come interpretare gli esempi di ribellione che fra i membri della gerarchia cattolica aumentano sempre di più? È questo il segno che l’abominazione della desolazione annunciata da Cristo è già presente e attuale? No, non del tutto. Se ben capisco, l’apogeo dell’abominio e della desolazione si raggiungerà quando il Papa non sarà più tra noi, e al suo posto ce ne sarà uno falso, benchè molto applaudito dalle masse.



Abbiamo già visto che l’elezione di un papa deve essere regolare, ed il suo insegnamento in accordo con quello dei suoi predecessori. Se l’uno o l’altra si rivelano irregolari è probabile che alla direzione della Chiesa di Dio si installi la Menzogna al posto della Verità. È evidente che la presenza di un falso papa (papa-fantoccio) sul Trono pontificio darebbe inizio alla più abominevole e desolante delle situazioni, e che l’apoteosi degli applausi orientati verso la sua persona non farebbe altro che sottolineare la vastità dell’Apostasia collettiva. Il brano che segue ci rivela quello che Gesù intende farci sapere a questo proposito. La “voce” è quella di Maria Valtorta.



“Che nessuno vi inganni in nessun modo. Bisogna che si produca prima l’Apostasia, e che si riveli l’uomo di peccato, l’essere di perdizione, l’avversario che si eleva contro tutto ciò che porta il nome di Dio, o riceve un culto, al punto di troneggiare in persona nel Tempio di Dio, e di considerarsi lui stesso come un Dio. Non ricordate che mentre stavo ancora tra voi vi dicevo queste cose? Ora sapete ciò che gli fa da ostacolo e lo costringe a rivelarsi soltanto a suo tempo. Sì, il mistero d’iniquità è già all’opera. Che soltanto sia tolto di mezzo colui che gli fa da ostacolo, e allora si rivelerà l’Empio.” [1]



Chi fa da ostacolo all’Empio? Il nostro cuore già conosce la risposta, ma per confermarla la nostra Mamma celeste ha confidato a don Stefano Gobbi il messaggio seguente.



“Guardate alla grande luce che il mio Cuore Immacolato ha dato alla Chiesa: è il mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni-Paolo II. ... Questo Papa è segno della mia straordinaria presenza accanto a voi. Diventa la pietra d’inciampo per tutti i miei nemici, e lo scoglio contro cui si opererà la grande divisione. Come sono pochi quelli che seguono il suo sicuro ed ispirato insegnamento! ...



Anche da parte di alcuni miei figli prediletti si continua a prescindere da lui, e così si cade in una tenebra più profonda. E la Chiesa di questo Paese si trova tanto ammalata e piagata. Siate voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato, l’esempio vissuto dell’amore, della fedeltà e della piena unità al Papa. Così attirerete sulla strada dell’unità e della salvezza nella vera fede un grande numero di poveri figli disorientati.



Fra poco l’apostasia si farà manifesta. Si salveranno dalla minaccia di naufragare nella fede solo quelli che saranno col Papa. Con lui tutti vi benedico, e vi incoraggio a camminare nella fiducia e nel filiale abbandono.” (New York, 2 settembre 1980).



Sappiamo che Cristo ha agonizzato sulla croce per tre ore, ed è possibile che pure alla Chiesa sia riservata un’agonia di “tre ore”, l’equivalente per noi di tre settimane o di tre mesi. Non è escluso che questo periodo possa essere quello dell’esilio che il Papa dovrà affrontare poco prima di morire. Agli occhi del mondo questa morte potrà apparire naturale. Lo sarà veramente? Seguiranno la sepoltura ed i “tre giorni” di attesa. Per noi questi tre giorni di attesa potranno essere tre mesi o tre anni. Ma alla fine il Bene trionferà sul Male, la Vita sulla Morte. Quella che ci attende è una Risurrezione simile à quella di Gesù avvenuta “tre giorni” dopo la sua morte.



La terza parte del segreto di Fatima, quella che probabilmente non è mai stata rivelata, sembra riassunta in due messaggi che don Stefano Gobbi ha ricevuto rispettivamente il 1o maggio 1994, e l’11 marzo 1995, a Roma il primo, a Fatima il secondo. Eccoli qui, uno dopo l’altro, cominciando da quello di Roma.



Roma: “L’ora del calvario è arrivata per la Chiesa, chiamata ad offrirsi in olocausto, e ad essere immolata sulla Croce del suo sanguinoso martirio. L’ora del calvario è arrivata per questa povera umanità che comincia già a vivere le ore dolorose del suo castigo”. (1 maggio 1994).



Fatima: “Vi voglio spiritualmente uniti a Me perchè ora state entrando nell’ultimo periodo del vostro secolo, durante il quale gli avvenimenti predetti da Me giungeranno al loro pieno compimento, ed è per questo che oggi, in questo luogo dove sono apparsa, voglio rivelarvi il mio segreto.



Il mio segreto riguarda la Chiesa. Nella Chiesa si diffonderà a livello mondiale la grande Apostasia, e arriverà al suo culmine. Lo scisma provocherà un allontanamento generale dal Vangelo e dalla vera fede. Nella Chiesa entrerà l’uomo iniquo che si oppone a Cristo. Egli porterà nel suo seno l’abominazione della desolazione compiendo l’orribile sacrilegio di cui ha parlato il profeta Daniele. [2]



Il mio segreto riguarda l’umanità. L’umanità raggiungerà il sommo della corruzione e dell’empietà, della ribellione contro Dio e dell’opposizione aperta alla sua legge d’amore. Essa conoscerà l’ora del suo più grande castigo, quello che vi è stato predetto dal profeta Zaccaria.” [3] (11 marzo 1995).



La reazione che oggi parecchi prelati hanno di fronte all’annuncio della morte della Chiesa sembra identica a quella che due mila anni fa i dodici Apostoli hanno avuta di fronte all’annuncio della morte del loro Maestro. Per ben capire la reazione di questi e di quelli sarebbe opportuno leggere: Mc 9, 30-32, e qualcuna delle numerose citazioni che vi corrispondono. Gesù predice la sua morte, la descrive. La reazione dei Dodici è rifiuto, sordità, ostruzione. Gli Apostoli - che non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo - amavano “troppo” il loro Maestro per poter accettare predizioni del genere. Un giorno l’apostolo Pietro ha tentato di convincere Gesù di cambiare idea, onde schivare la morte umana. Tutti sanno il tipo di risposta che Gesù ha dato al povero Pietro: “Vade retro, Satana!” (Allontanati da me. Satana!). [4]


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RITORNO ALL’INDICE DELLA MATERIA.





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[1] Traduzione fatta a partire dal testo francese parso in: “À l’aube d’une Ère nouvelle”, Parvis, p. 39. (Vedere anche: 2Tm 2, 1-12).



[2] Nel messaggio del 31 dicembre 1992 a don Stefano Gobbi, la Madonna conferma che il Sacrificio Quotidiano è quello della Messa, e che l’orribile sacrilegio consiste nell’abolizione di questa Messa. “La santa Messa è il sacrificio quotidiano, l’oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa.” (Consultare volendo: Dn 12, 9-12; Mt 24, 15; 2 Ts 2, 3-4).

[3] Secondo questo testo, la morte della Chiesa e quella dell’umanità si riflettono l’una nell’altra. In Za 13, 7-9 è detto che due terzi dell’umanità spariranno, e un terzo sopravvivrà.

[4] La lezione è che l’amore vero preferisce sacrificare se stesso piuttosto di sacrificare la Volontà di Colui che lo dirige dall’alto. La caratteristica principale dell’amore (quello vero) è di essere innestato su Dio, non su se stesso. Per apprendere a far passare la Volontà di Dio prima della nostra volontà umana, il miglior insegnamento è quello che Dio ci offre tramite Luisa Piccarreta. (Se necessario, rivedere le sezioni 6 e 7 del terzo capitolo del libro intitolato: “MONDO NUOVO, NUOVO, NUOVO”).


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