Come rimettere in sesto i conti dello Stato

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Alounak
00venerdì 13 ottobre 2006 22:00
Legalizzare droghe leggere e prostituzione come strumento per riempire le casse dello stato e togliere profitti (e vite umane) dalle mani delle mafie...



Una semplicissima proposta, che nessuno sembra avere preso in considerazione, in questi tempi di vacche magre.

Ci sono due giri d’affari miliardari che sfuggono completamente al controllo dello Stato, con tutte le conseguenze nefaste che questo significa, essendo entrambi gestiti dalla malavita.

Due commerci molto diversi che hanno come unico comune denominatore il fatto di essere illegali e di arricchire le casse, già pingui, della malavita. Sto parlando del commercio di droghe leggere e della prostituzione. Due realtà molto diverse che non è facile accomunare se non per la quantità di denaro che mettono in moto, assolutamente non tassato.

Basterebbe legalizzare (e quindi controllare e normalizzare) questi due commerci per far entrare nelle casse dello stato una tale quantità di denaro - togliendolo alla malavita, lo ripeto - che sarebbero assai utili per il rilancio dell’economia e per evitare drastici tagli al sistema del welfare e cioè a pensioni, istruzione, sanità.

Vediamo i lati positivi: Da una parte si potrebbe combattere in maniera molto più semplificata, la tratta delle donne che, brutalmente, finiscono nei marciapiedi delle nostre strade. Si aiuterebbe, non poco, la lotta contro la diffusione di malattie come l’HIV. Insomma, in un modo o nell’altro, si salverebbero diverse vite.

Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere si aiuterebbe non poco la lotta contro quelle pesanti. Nonostante ciò che si dice l’assimilazione delle droghe leggere a quelle pesanti crea un notevole vantaggio a chi queste droghe le commercializza, e cioè alla mafia. Basti pensare che quando un ragazzo va a comprare uno spinello, magari, il venditore, gli offre, come simpatico regalo, una pasticchetta o una dose di coca... ed ecco che il consumatore di droga leggera ha la possibilità di fare il salto. Legalizzare le droghe leggere significherebbe separare i due mercati, togliendo alle mani della criminalità organizzata un business miliardario e la possibilità di agganciare i clienti, passo per passo.

Non vi ho convinti?

Salvare delle vite umane, strapparle dalle mani insanguinate della malavita, togliere alla malavita stessa un giro d’affari che gli consente di essere sempre più forte, di avere arsenali sempre più micidiali, di corrompere, in molti casi, e restare impunita con molteplici agganci. Non sono buone ragioni per compiere un passo che a mio avviso sarebbe ovvio?

Cosa ci impedisce di fare questo passo? L’ipocrisia della nostra "civiltà"? Ma se tutti sappiamo, perfettamente, dove poter andare a puttane e dove acquistare droga e sappiamo perfettamente che la lotta delle forze dell’ordine è assolutamente impari e non riusciremo mai a vincere la guerra. A proposito... vorrei proprio capire com’è che un cliente di prostituta, che magari si rende complice di rapimento, al massimo può essere multato e un ragazzo che si fa trovare con 3 spinelli rischia il carcere. Ma tant’è... forse andare a prostitute, nella nostra civiltà ipocrita, è più accettato che farsi una canna...

Da un piatto della bilancia abbiamo la possibilità di salvare delle vite, veramente, e di aiutare noi stessi a vivere meglio con i soldi che proverrebbero da questi che adesso sono due giri d’affari illegali. Dall’altro piatto della bilancia abbiamo solo i nostri principi morali che ci dicono che una donna (o un uomo) non può vendere il proprio corpo e che un ragazzo non può "sballarsi" con uno spinello. Però poi vediamo ragazze che hanno venduto il loro corpo, per un lavoro, scherzare di questa cosa in pubblicità di telefonini e quegli stessi ragazzi che si "sballano" con un paio di bicchieri di alcool (legale ma molto più tossico di una canna).

Ancora non vi ho convinti?

Comincio a pensare che tifiate perché le mafie continuino a prosperare distruggendo le vite di migliaia di persone, direttamente o indirettamente, pur di mantenere i vostri principi morali. Complimenti... non so che altro dire.


mercoledì 11 ottobre 2006, di Ugo Giansiracusa
@Yoghurt@
00lunedì 16 ottobre 2006 17:40
Il ragionamento....
lo hanno gia fatto ed applicato altri paesi.....non credo abbiano cancellato totalmente il controllo della malavita su queste attivita ma di certo ne hanno ridotto l'impatto e beneficiato a llivello di entrate....

Non so che dire non ho mai parlato con una prostituta di amsterdam o con un gestore di coffee shop....la cocaina me l'hanno provata ad offrire a bordo di un taxi....non lo so...forse come realta locale si puo ancora gestire ma a livello nazionale in un territorio cosi vasto....

Sta di fatto che legalizzati o no esistono e la lotta per cancellare questi fenomeni forse costa piu che legalizzarli....

Io comunque anche se non utilizzatore di questi "servizi" forse sono a favore....

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