Crisi economica Palestinese

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Nottambulosky
00sabato 3 giugno 2006 22:20
Le cause della crisi economica palestinese? diamo un'occhiata al magna-magna prima di giudicare.

(...) L’Autorità Palestinese conta non meno di 27 ministeri, uno meno di cinque anni fa.(...)Ogni ministero ha un ministro, un vice ministro e uffici regionali oltre a quello principale. In tutto vi sono 114 uffici regionali tra Cisgiordania e striscia di Gaza, ai quali si aggiungono 14 governatorati distrettuali, ciascuno con il proprio ufficio.
La distribuzione e la sovrapposizione di autorità e competenze dà la netta impressione che questa struttura amministrativa serva soprattutto per creare un gran numero di impieghi e per elargire favori. Non sono certo razionali considerazioni di efficienza quelle che hanno dettato la scelta di separare il ministero dell’istruzione e dell’istruzione superiore da quello della cultura e dell’arte e da quello della gioventù e dello sport. Ciascuno dei quali, naturalmente, ha diversi direttori generali e uffici distrettuali distinti.(...)A tutto questo bisogna aggiungere una pletora di “agenzie”, enti, istituzioni e comitati, come l’Authority per la qualità ambientale, l’Amministrazione fondiaria, il Comitato olimpico, agenzie per le teleradiodiffusioni, per l’energia e il carburante eccetera, ciascuno con decine di burocrati a libro-paga.
Le forze di sicurezza contano almeno dieci diverse organizzazioni, compresa la polizia navale e la polizia per il turismo e le antichità.(...)La crisi finanziaria conseguenza del boicottaggio del governo Hamas minaccia di bloccare le attività dei dipendenti di questi 27 ministeri. Ma il problema più grosso è dato dagli oltre 40.000 insegnanti, 12.000 operatori della sanità e 70.000 agenti della sicurezza che rischiano di non ricevere più i loro stipendi. Il presidente francese Jacques Chirac ha proposto di trasferire gli stipendi direttamente a questi dipendenti. Ma è facile immaginare che l’apparato burocratico – dove lo stipendio medio e due terzi più alto della media nazionale – si premurerà di garantirsi che gli stipendi degli impiegati governativi siano i primi ad essere pagati.
Nell’attuale atmosfera di crisi nessuno si sogna di proporre una riduzione di questa pletorica macchina burocratica, per la quale esiste anche una scusa economica: se il governo non paga gli stipendi, la crisi economia peggiora. (...)Fonte: Haaretz

Inutile dire che a fronte di una situazione del genere si possono buttare quanti soldi si vogliono nel calderone dell'ANP, ma la situazione non potrà mai migliorare fino a quando non si faranno le necessarie riforme (e tagli). Un'economia non può vivere se dà (quasi) tutte le risorse ai burocrati. E qui le colpe oltre che palestinesi sono anche dell'UE che ha tollerato per troppo tempo che si costituissero tutti questi comitati d'affari, commissioni, ministeri, agenzie, ecc.
Bisogna avere la forza di pretendere la lotta alla corruzione, per il bene dei palestinesi prima di tutto.

liberopensiero.blogosfere.it/2006/05/le_cause_della_.html
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