Cristianesimo e Reincarnazione

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
kcuf
00mercoledì 13 dicembre 2006 20:57
Tutti sanno che gli annali della storia della religione sono macchiati di sangue e corruzione. Pochi però si rendono conto che la spietata esplulsione della reincarnazione dal pensiero cristiano e dalla teologia ha lasciato alcune delle macchie più profonde e vergognose. Il tempo ha, da allora, proceduto alla cura con la dimenticanza, e oggi la maggior parte dei cristiani non è consapevole della seria considerazione di cui godeva la reincarnazione nella Chiesa. Ma rimane il fatto che, prima che la cristianità diventasse un veicolo per le ambizioni grandiose degli imperatori romani, la rinascira fosse ampiamente accettata fra i fedeli perseguitati.
Insegnata da un certo numero dei primi Padri della Chiesa e custodita dagli gnostici cristiani, un movimento di tradizione apostolica volto a preservare e diffondere l'insegnamento esoterico di Gesù Cristo, la reincarnazione era considerata congrua al Vecchio e al Nuovo Testamento e complementare all'idea di salvezza personale attraverso Gesù Cristo. Dai primi giorni della cristianità primitiva, le ripetute esistenza terrene erano nella ricerca dell'illuminazione. Tuttavia, credevano anche che il monotono ciclo di nascita e morte potesse essere trasceso attraverso l'ispirazione di Gesù Cristo, i cui consigli per la perfezione spirituale erano in grado di innalzare l'individuo a riconciliarsi con Dio e ad avere sollievo dal peso del corpo. Il principale architetto di questo edificio teologico fu Origene, definito da Gregorio di Nissa " il principe dell'apprendimento cristiano nel terzo secolo", e indicato dall'Enciclopedia Britannica come "il più importante dei Padri della Chiesa, con la possibile eccezione di Agostino". Pur essendo devoto all'autorità delle Scritture, Origene era anche molto incline alla filosofia platonica, dominante ad Alessandria, sua città natale, per più di quattrocento anni. Era totalmente d'accordo con Platone nel sostenere che l'anima divina ed eterna è imprigionata nel corpo corruttibile per provarsi superiore alle inclinazioni della carne.[...]
I semi della messa al bando della reincarnazione furono gettati quando COstantino il Grande, il primo imperatore romano a diventare cristiano, percecpì la sua fede come la ragione della sua supremazia militare.[…] L’imperatore più tardi pronunciò quindici “anatemi” – formali maledizioni ecclesiastiche che comportavano la scomunica – contro Origene, quattro dei quali miravano direttamente alla preesistenza e, implicitamente, alla reincarnazione. Il primo dice:
“Se qualcuno afferma la favolosa preesistenza delle anime e affermerà la mostruosa reintegrazione che ne deriva: sia colpito da anatema.”
Si pensa che Giustiniano abbia presentato queste maledizioni ufficiali a una sessione preliminare dell'incostituzionale secondo concilio di Costantinopoli del 553. Papa Vigilie, prigioniero di Giustiniano per otto anni, rifiutò di partecipare alle deliberazioni, e la ratifica degli autocratici desideri imperiali venne affidata ai vescovi presenti (che rappresentavano in maniera schiacciante la Chiesa orientale). Sebbene non ci sia alcuna prova che le maledizioni contro la reincarnazione siano state discusse nella riunione ecumenica completa, gli storici per anni hanno erroneamente presunto che il secondo concilio abbia proceduto a adottarle. In un certo senso, comunque, la questione della ratifica ufficiale è irrilevante. Ciò che importa è che, sin dal concilio ecumenico del 553, la Chiesa ha evitato la dottrina della rinascita.
La ragione per cui la credenza nella reincarnazione sia incorsa nella collera dell'autorità istituzionale è aperta all'inter-pretazione. Ma sembra verosimile che i seguaci della reincarnazione causassero una grande offesa con la loro fiducia in se stessi, che minimizzava l'influenza dei loro padroni totali-tari. I credenti nella reincarnazione non erano persuasi dalle promesse di beatitudine in paradiso, né intimiditi dalla paura delle fiamme dell'inferno; non avevano bisogno di preti o dispositivi rituali come il confessionale per essere guidati lungo il sentiero diritto e stretto che conduce a Dio. Avanzando faticosamente verso la propria salvezza, non consideravano necessaria la dipendenza delle masse coltivata dalla Chiesa. E questo rese la Chiesa ferocemente intollerante nei confronti dei cristiani la cui subordinazione non poteva essere garantita. Scrive Hans Holzer in Patterns of Destiny: «La Chiesa aveva bisogno della frusta del Giorno del Giudizio per mantenere in riga i fedeli. Era pertanto un problema di sopravvivenza per la Chiesa non permettere che la credenza nella reincarnazione prendesse piede fra i suoi seguaci».

"Joe Fisher - Reincarnazione"
kcuf
00mercoledì 13 dicembre 2006 21:03
scusate nell'altra discussione ho fatto un pò di confusione!
Cmq spero che questo estratto possa essere fonte di discussione e confronto, un saluto
LiviaGloria
00mercoledì 13 dicembre 2006 22:07
kcuf
Ciao e ben arrivato. [SM=g27823]

in questo sito trovi l argomento molto piu approfondito sulla confutazione che i primi cristiani credevano nella reincarnazione


http://www.christianismus.it/sezincredibile/cop/index.html


Se vuoi puoi leggere anche il brano sotto che é piu generalizzato. [SM=g27823]



Certo che hai portato subito un argomento per niente leggero....e difficile da trattare...quindi anche io ti postero degli articoli....
Io posso dire che in cuor mio,da sempre,non ho mai sentito la veritá della reincarnazione....

In questo post spiega un po in generale i vari argomenti su reincarnazione nel pensiero cattolico con dei distinguo....parla anche dei primi cristiani e reincarnazione....é molto in generale...ma consiglia anchedei libri....nel caso uno volesse capire il perché del cattolicesimo contro la reincarnazione.


Secondo diverse indagini sociologiche da un quinto a un quarto degli italiani crede nella reincarnazione. La percentuale è più alta fra i giovani e fra gli studenti, e conferma come la nuova religiosità sia un problema che interessa un numero di persone molto maggiore di quello — relativamente piccolo in Italia — di quanti aderiscono ai nuovi movimenti religiosi. Gli studi che rispondono alla sfida della reincarnazione dalla prospettiva della fede cattolica sono invece ancora pochi — particolarmente in lingua italiana — e questa sproporzione fra la straordinaria diffusione della credenza e la carenza di risposte cattoliche è già di per sé significativa. Nel quadro dell’attività di ricerca svolta dal CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni promosso — con altri — da militanti di Alleanza Cattolica, e dell’apostolato che la stessa Alleanza Cattolica svolge in tema di nuova religiosità, hanno visto la luce due strumenti, di natura diversa, che offrono ai cattolici elementi adeguati per rispondere a questa nuova sfida.

Mons. Hans Ludvig Martensen nasce il 7 agosto 1927 a Gentofte, in Danimarca. Entra nella Compagnia di Gesù nel 1945; compie studi di letteratura, filosofia e teologia ed è ordinato sacerdote nel 1956. Dal 1965 è vescovo di Copenaghen e membro, fra l’altro, del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Fra i più noti specialisti cattolici in tema di teologia luterana, ha pubblicato su questo argomento — e sul tema del battesimo — numerose opere di carattere teologico. Lo studio Reincarnazione e dottrina cattolica. La Chiesa di fronte alla dottrina della reincarnazione — il cui titolo originale è Kirke og reinkarnation. Har kirken fordømt læren om reinkarnation?, "Chiesa e reincarnazione. La Chiesa ha condannato la dottrina della reincarnazione?" — è uscito in danese nel 1991 e viene pubblicato in italiano in una traduzione di don Daniel Adner e collaboratori, curato da Andrea Morigi.

Lo studio di mons. Hans Ludvig Martensen si apre con un Prologo dell’autore (p. 5) — che fa stato dell’attualità del problema — e comprende sette capitoli, arricchiti da una Nota bio-bibliografica (pp. 51-53) a cura dell’editore. Nel primo capitolo — La Chiesa ha condannato la dottrina della reincarnazione? (pp. 7-12) — il vescovo di Copenaghen muove dalla constatazione della "scristianizzazione generale", che ha favorito anche il successo di "correnti di nuova religiosità che seguono la scia della scristianizzazione. I rappresentanti delle nuove religioni hanno successo perché i cristiani non capiscono più che cosa significa essere cristiani. O perché l’ispirazione cristiana ha perduto forza ed è sbiadita" (p. 11). In questo contesto si diffonde anche la dottrina della reincarnazione, che — intesa come "il pensiero che io possa morire più di una volta" — "[...] è inconciliabile con il cristianesimo" (p. 7). La sfida reincarnazionista esige però una risposta positiva, che "[...] consiste nel riscoprire i valori cristiani" (p. 11), a partire da La risurrezione della carne, che il presule esamina nel secondo capitolo (pp. 13-18): una realtà misteriosa, in cui si tratta di credere "veramente" (p. 13), e che "[...] ha come condizione evidente l’idea che io non ho mai avuto più di un corpo. Altrimenti risorgerei in una pluralità di forme differenti" (p. 14). Il terzo capitolo esamina i Pronunciamenti dei Concili sulla risurrezione del corpo (pp. 19-23), che possono essere riassunti nell’espressione del Concilio di Toledo XI secondo cui "[...] non crediamo, come alcuni vaneggiano, che risorgeremo in una carne aerea o in un’altra carne qualunque, ma in questa nella quale viviamo, esistiamo e ci muoviamo" (Denz. 540). Contro il risorgere di forme gnostiche di ostilità al corpo, nel capitolo successivo — Il senso cristiano del corpo (pp. 25-29) — mons. Hans Ludvig Martensen ricorda che la Chiesa non soltanto ha sottolineato "l’importanza unica del corpo umano", ma ha dato al corpo un valore che "[...] si estende oltre gli anni della durata della vita biologica: si estende all’eternità" (p. 25), proprio nel mistero della risurrezione della carne. Il quinto capitolo esamina Le parabole di Gesù sulla vigilanza (pp. 31-35) e mostra come in queste parabole — che pure non trattano il tema in modo specifico — si nasconda un insegnamento profondo in contrasto con ogni ipotesi reincarnazionista, mostrando come "la grande ora decisiva è irrevocabile" e nella vita si deve scegliere "una volta per tutte"; a chi considera questa dottrina "dura", il vescovo di Copenaghen risponde anzitutto: "[...] scegli, se vuoi essere cristiano o no, ma non mischiare cose cristiane con cose non cristiane!" (p. 35).

Il sesto capitolo — Il perdono come nuova nascita (pp. 37-42) — va oltre la semplice condanna della dottrina della reincarnazione e cerca di comprendere le esigenze profonde che hanno portato, in particolare, alcune culture orientali a formularla originariamente. Anche queste culture — sottolinea mons. Hans Ludvig Martensen — comprendevano il grande bisogno che l’uomo ha di perdono, il bisogno di essere perdonato per le proprie colpe e i propri peccati. Senza l’ausilio della Rivelazione, le culture orientali hanno immaginato che il male possa essere espiato "attraverso molteplici nuove nascite" (p. 37). Grazie alla Rivelazione, il cristianesimo annuncia la buona novella: noi uomini, da parte nostra, anche "attraverso molti nuovi inizi" non potremmo mai meritare il perdono dei peccati, ma Dio, nella sua misericordia, "ci dona la remissione dei peccati e [...] quindi ci offre un nuovo inizio" (p. 39). Nel capitolo conclusivo — La speranza cristiana (pp. 43-49) — l’autore afferma che la speranza cristiana "[...] è senza confronto più bella e dà un senso di maggior sollievo rispetto all’idea del ritornare sempre-di-nuovo" (p. 45). La speranza cristiana "[...] osa aspettarsi ciò che sembrerebbe impossibile" (p. 47): insieme la risurrezione della carne e il perdono dei peccati. Riflettendo su questi insegnamenti la scelta a favore o contro la dottrina della reincarnazione appare come la scelta stessa a favore o contro il cristianesimo. "Gesù Cristo mi mette davanti a una decisione, dove devo dire sì o no, non posso rimanere neutrale, dopo aver incontrato la sua figura e percepito il suo messaggio" (p. 48). "Dio — conclude mons. Hans Ludvig Martensen — ci doni la risposta giusta e ci rafforzi nella fede della Chiesa" (p. 49).

Se l’opera del vescovo di Copenaghen è di natura teologica e insieme pastorale, il volume del CESNUR, La sfida della reincarnazione, curato dal suo direttore Massimo Introvigne — che raccoglie e rielabora i contributi presentati al convegno Reincarnazione e nuove religioni tenuto a Foggia il 14 dicembre 1991 (cfr. Cristianità, anno XX, n. 201-202, gennaio-febbraio 1992, pp. 25-26) — intende rispondere ai quesiti sul perché oggi la dottrina della reincarnazione sia così diffusa in Occidente e insieme esaminare le argomentazioni correnti a favore di questa dottrina. Dopo una Introduzione di S. E. mons. Giuseppe Casale, arcivescovo di Foggia-Bovino e presidente del CESNUR, che sottolinea l’importanza del tema nel quadro della nuova religiosità contemporanea (pp. 7-14), il volume si apre con un ampio saggio di Massimo Introvigne sul tema Reincarnazione e nuove religioni (pp. 15-57). Il saggio ripercorre la lunga strada che la dottrina della reincarnazione — mai del tutto assente in Occidente ma coltivata, dopo la vittoria del cristianesimo, soltanto da minoranze — ha percorso fino a essere oggi abbracciata da circa un quarto degli europei e degli americani del Nord. Citando un’espressione di Christoph von Schönborn O.P., oggi vescovo ausiliare di Vienna, l’autore delinea una specifica "via occidentale" alla reincarnazione (p. 23), che nasce nel Settecento con l’opera da una parte di "illuminati", frange occultistiche della massoneria che si fanno propagandiste della reincarnazione, fra cui hanno particolare importanza il principe e massone tedesco Karl von Hesse-Kassel e il circolo degli Illuminati di Copenaghen, dall’altra di "illuministi" (p. 32), che — nel quadro della riscoperta, culminata nella Parigi della Rivoluzione francese, di dottrine estranee al cristianesimo — propagano il reincarnazionismo anche attraverso una letteratura popolare che sarebbe errato trascurare. Nell’Ottocento sono soprattutto lo spiritismo, la rinascita dell’occultismo, l’adesione di occidentali a religioni orientali e l’influenza della Società Teosofica a continuare l’opera di propaganda a favore della reincarnazione. Nel nostro secolo, infine, i rivoli diversi in cui si era frammentato il reincarnazionismo ottocentesco si ricompongono nel New Age, un fenomeno tenuto insieme da pochi elementi comuni, di cui uno è appunto la reincarnazione, che insieme riafferma la pretesa di dare alla dottrina reincarnazionista una fondazione di carattere scientifico, pretesa condivisa oggi anche da nuovi movimenti religiosi come la Scientologia.

Che la "via occidentale" alla reincarnazione abbia poco a che fare con il reincarnazionismo induista o buddhista è confermato dal contributo di padre Gaetano Favaro, docente di indologia presso il PIME, il Pontificio Istituto Missioni Estere, di Milano, su La reincarnazione nelle religioni orientali (pp. 59-90). Attraverso una puntuale esegesi delle fonti, padre Gaetano Favaro mostra la lenta formazione della dottrina reincarnazionista nell’induismo e poi nel buddhismo, che ne costituisce, dal punto di vista delle dottrine reincarnazioniste, una variante tardiva. Se nel mondo induista e buddhista esistono diverse interpretazioni del tema della reincarnazione, tutte hanno in comune un carattere fondamentalmente pessimistico: la reincarnazione è un male e le religioni nate in India hanno tutte lo scopo di offrire una via per liberarsene, ponendo fine al ciclo delle nascite. Siamo quindi molto lontani dalla presentazione — tipica del reincarnazionismo occidentale moderno — della reincarnazione come una realtà gioiosa, una seconda possibilità che ci evita il dramma della vita unica come momento della scelta decisiva.

Nel contributo successivo, Primi dati di un’indagine sulla reincarnazione fra gli alunni delle scuole medie superiori di due diocesi italiane (pp. 91-93), Massimo Introvigne e don Ernesto Zucchini, del clero di Massa, analizzano due indagini sociologiche svolte dal CESNUR presso gli alunni delle scuole medie superiori delle diocesi di Foggia e di Massa, su campioni piuttosto ampi: 2.652 giovani a Foggia e 5.455 a Massa. La grande maggioranza dei giovani intervistati sanno che cos’è la reincarnazione e sono spesso in grado — nell’84,3% dei casi a Foggia e nel 67,8% dei casi a Massa — di scriverne una definizione corretta. Fra le fonti di informazione sull’argomento è largamente in testa la televisione, mentre la scuola si trova all’ultimo posto. Una percentuale importante dei giovani — il 31,44% a Foggia e il 43,42% a Massa — afferma di credere nella reincarnazione. In un contributo successivo (pp. 95-122), don Ernesto Zucchini mette in luce come — per quanto sia opportuno distinguere fra nuovi movimenti religiosi e nuova religiosità — fra i due fenomeni non manchino relazioni dirette e, in particolare, la propaganda di alcuni movimenti non sia certamente estranea alla crescita dei consensi intorno alla dottrina della reincarnazione. Don Ernesto Zucchini analizza lo stile di pedagogia e di propaganda con cui la reincarnazione viene annunciata da tre movimenti diversi, uno di origine occidentale — Vita Universale, fondato in Germania dalla "profetessa" Gabriele Wittek —, uno di origine indiana — gli Hare Krishna — e uno di origine giapponese — Sukyo Mahikari —, tutti caratterizzati da un notevole successo propagandistico in Italia. È un successo — ribadisce don Ernesto Zucchini — che non deve essere misurato soltanto in base al numero delle persone che si convertono a questi movimenti religiosi; si deve anche considerare la cerchia più vasta che entra episodicamente in contatto con il loro messaggio e ne rimane influenzata su punti qualificanti, fra i quali la dottrina della reincarnazione occupa senza dubbio un posto privilegiato.

Gli ultimi due contributi esaminano nel dettaglio alcuni fra i principali argomenti oggi addotti dai sostenitori del reincarnazionismo. Ermanno Pavesi, di Alleanza Cattolica — psichiatra della Clinica Universitaria di Zurigo e segretario della Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici —, si occupa delle presunte "prove scientifiche" della reincarnazione che emergerebbero nei ricordi di vite passate, sia spontanei, sia ottenuti da psichiatri e da psicoanalisti dai loro pazienti mediante tecniche ipnotiche (pp. 123-158). Ermanno Pavesi nota che non si tratta di tesi nuove e ne ripercorre il cammino da Franz Anton Mesmer (1734-1813) a Carl Gustav Jung (1875-1961), attraverso l’interesse di scienziati ottocenteschi per i fenomeni dello spiritismo. Lo psichiatra nota infine come queste teorie — che la critica scientifica più seria aveva screditato — siano tornate di moda nel clima confuso del New Age. Occorre quindi riprenderne la critica, esaminando i casi addotti come "prova" della reincarnazione uno per uno. A partire dai casi più spesso citati — come quelli illustrati dall’autore reincarnazionista tedesco Thorwald Dethlefsen, le cui opere sono tradotte anche in lingua italiana — si scoprirà che i riscontri obiettivi sono vaghi oppure inesistenti, come lo stesso Thorwald Dethlefsen — a cui va dunque riconosciuta una certa "onestà" (p. 155) — ha finito per ammettere.

Il contributo più ampio fra quelli inclusi nel testo — Una critica teologica della reincarnazione (pp. 159-234), di don Pietro Cantoni, docente presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore, in provincia di Lucca — smonta uno per uno gli argomenti — troppo spesso ripetuti, talora anche da autori che si professano cattolici — secondo cui i primi cristiani, o lo stesso Gesù Cristo, o gli apostoli, avrebbero creduto nella dottrina della reincarnazione. Si tratta di un punto che — a fronte di un autentico diluvio di propaganda reincarnazionista su questi argomenti — non può più essere ignorato e lo studio di don Pietro Cantoni ha il merito di esaminare per primo gli argomenti dei reincarnazionisti uno per uno, sulla base della loro stessa letteratura. Dopo aver dimostrato che "nei testi dell’Antico Testamento e nell’antropologia che riflettono non vi è [...] posto per la reincarnazione" (p. 171) — che entra nell’ebraismo solo molto più tardi con alcune correnti della Cabala —, don Pietro Cantoni affronta il Nuovo Testamento ed esamina i vari testi interpretati in modo tendenzioso dalla propaganda reincarnazionista. Così Mt 17, 10-13 viene spesso interpretato come se Gesù parlasse di una reincarnazione di Elia, dimenticando che secondo la Scrittura "Elia non è morto, ma è stato rapito in cielo su un carro di fuoco" e, dunque, evidentemente non può reincarnarsi (p. 177). Anche la parola di Gesù a Nicodemo (Gv 3, 1-10) secondo cui "se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio" è stata interpretata in senso reincarnazionista, ma l’espressione "rinascere dall’alto" si riferisce invece al battesimo e al suo significato di "rinascita ad opera dello Spirito" (p. 182). La domanda dei discepoli a proposito del cieco nato (Gv 9, 1-12), "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché nascesse cieco?", sembrerebbe indicare che i discepoli, almeno come possibilità, avessero in mente peccati commessi in un’esistenza precedente. Don Pietro Cantoni (pp. 185-189) — senza escludere le ipotesi esegetiche secondo cui l’allusione dei discepoli potrebbe riferirsi alla dottrina rabbinica del peccato nel seno della madre, ovvero ancora alla preesistenza, teoria che non implica necessariamente la reincarnazione — mostra come la vera "posta in gioco di tutto questo dialogo" fra Gesù e i discepoli sia il collegamento diretto o indiretto fra le sventure dell’uomo e il peccato, mentre la dottrina della reincarnazione "[...] è semplicemente fuori dalla sua ottica" (pp. 186-187). Don Pietro Cantoni insiste poi sull’importanza dell’affermazione di san Paolo in Eb 9, 27 secondo cui "[...] è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio", espressione che esclude nel modo più netto la dottrina della reincarnazione.

Lo studio prende quindi in esame l’attribuzione di opinioni reincarnazioniste a diversi Padri della Chiesa, mostrando come si tratti di equivoci, talora grossolani. San Giustino è stato considerato reincarnazionista per un passo del suo Dialogo con Trifone, dove però il filosofo non sta esponendo le sue convinzioni attuali di cristiano, ma quelle di quando era ancora filosofo platonico. Clemente Alessandrino ha parlato dei cristiani come "antichi" per rivendicare la priorità della verità sull’errore, non perché si trattasse di "vecchie anime" reincarnate: del resto, negli Stromati, ha preso esplicitamente posizione contro la preesistenza e la reincarnazione (pp. 196-198). Un ampio dibattito di cui l’autore dà conto (pp. 198-214) verte intorno alle posizioni di Origene, della cui opera I princìpi sono giunte redazioni discordanti. È certo che Origene ha insegnato — ma non è chiaro con quali modalità — una dottrina della preesistenza delle anime, ma si inganna chi crede che la preesistenza implichi necessariamente la reincarnazione, benché chi crede nella reincarnazione creda normalmente anche nella preesistenza. Un esempio moderno di propugnatori della preesistenza che non sono reincarnazionisti è costituito dai mormoni, e un esempio antico è costituito proprio da Origene, che nel Contra Celsum definisce la dottrina della reincarnazione una "pazzia" (p. 204) respingendo non solo "la reincarnazione di anime umane in corpi di animali, ma anche il passaggio da corpi umani ad altri corpi umani" (p. 208). Per altri Padri della Chiesa si tratta di semplici falsificazioni: è assurdo per esempio, nota don Pietro Cantoni, presentare Gregorio di Nissa come un sostenitore del reincarnazionismo quando "nel suo De anima et resurrectione dedica un’intera sezione alla confutazione della reincarnazione" (p. 215).

L’autore esamina infine il Magistero della Chiesa confutando l’affermazione secondo cui "la Chiesa non ha mai condannato esplicitamente, con una definizione dogmatica infallibile, la reincarnazione" (p. 220). "Certamente è vero — rileva don Pietro Cantoni — che per trovare una condanna esplicita della reincarnazione dobbiamo aspettare il Concilio ecumenico Vaticano II", che, al n. 48 della costituzione dogmatica Lumen Gentium, parla dell’"unico corso di questa vita terrestre" (p. 221). Tuttavia, "[...] la reincarnazione è esclusa dal magistero costante della Chiesa, anche solenne e definitorio, in modo implicito, perché risultano condannati punti di dottrina che sono assolutamente solidali con la teoria della reincarnazione", come "la preesistenza delle anime", la dottrina secondo cui "il giudizio non segue sempre immediatamente la morte", la negazione del legame essenziale fra l’anima e il corpo, e la negazione dell’identità reale fra il corpo terreno e il corpo glorioso nella risurrezione della carne, punti tutti oggetto di precise definizioni dogmatiche (pp. 220-223). Infine, nelle conclusioni del suo ampio saggio — che sono in profonda consonanza anche con le conclusioni dello studio di mons. Hans Ludvig Martensen S.J. — don Pietro Cantoni mostra come il tema della reincarnazione non sia periferico o marginale rispetto al centro della fede cristiana, ma metta in gioco il centro dell’esperienza della fede: la scelta unica, l’"avventura decisiva della libertà" (p. 230), che il cristianesimo propone e a cui il moderno reincarnazionismo invita invece a sottrarsi.


da www.alleanzacattolica.org

[Modificato da LiviaGloria 13/12/2006 22.08]

[Modificato da LiviaGloria 13/12/2006 22.15]

Ghergon
00mercoledì 13 dicembre 2006 22:21
Re:

Scritto da: kcuf 13/12/2006 21.03
scusate nell'altra discussione ho fatto un pò di confusione!
Cmq spero che questo estratto possa essere fonte di discussione e confronto, un saluto




Ciao benarrivata!
Un saluto a te [SM=g27823]
LiviaGloria
00mercoledì 13 dicembre 2006 22:50
www.christianismus.it








2.1 Un’anima umana non può animare contemporaneamente due corpi diversi











Ogni anima umana è armonizzata ad uno specifico e relativo corpo, per cui non può vivificare contemporaneamente due corpi differenti. Lo afferma con chiarezza il nostro Autore, a proposito di Elia e Giovanni Battista: se il primo non era morto, ma era stato portato in cielo su un carro di fuoco (cf. 4Rg 2,11), non era possibile che «una sola anima, nel medesimo periodo, potesse animare due corpi (...): come può dunque un'anima che è incorporata trasmigrare in un altro corpo?»1. Dunque l’assurdità dei fautori della metempsicosi2 consisterebbe nel fatto che, in base alla loro teoria, una stessa e identica anima, - in questo caso quella di Elia, - dovrebbe vivificare due corpi diversi, cioè quello di Elia e quello del Battista, ambedue vivi e per di più in due posti diversi: in cielo Elia e in terra il Battista. Se l’anima è già in un corpo, non può trovarsi nello stesso momento anche in un altro corpo! Essa appartiene esclusivamente ed unicamente al corpo della persona vivente che sta animando e non può essere condivisa con un altro.

Una simile idea è respinta ugualmente da Origene, commentando la frase detta da Erode ai suoi cortigiani, a proposito di Gesù: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti (Mt 14,2): «Qualcuno dirà che in Erode e in alcuni del popolo ci fosse la falsa credenza nella metensomatosi, in base alla quale essi ritenevano che colui il quale per sua nascita era stato una volta Giovanni era ritornato in vita dai morti ed era Gesù». Origene replica che tale «errore non ha alcuna verosimiglianza, poiché l'intervallo che separa la nascita di Giovanni da quella di Gesù non è superiore a sei mesi»3. Dunque il corpo del Battista e quello di Gesù erano vivificati dalla rispettiva anima fin dagli inizi della loro esistenza terrena e quindi era impossibile che il primo ricomparisse nella persona del secondo: di conseguenza Gesù non avrebbe mai abbandonato la propria anima per assumere quella del Battista.


--------------------------------------------------------------------------------

NOTE AL TESTO

1 FrLc I,17 [= Rauer 17] (GCS 492, 233,10 e 234,15-16).

2 In questo caso essi si appellerebbero addirittura alla Parola di Dio: in Lc 1,17 si afferma che Giovanni Battista precederà il Cristo «con lo spirito e la forza di Elia», ma «non nell’anima di Elia», spiega e precisa Origene più volte e con chiarezza, ad es. in HLc IV,5 (SCh 87, 132) e in CMt X,20 (GCS 492, 28,3-4).

3 CMt X,20 (GCS 492, 27,25-29). [Sulla scia di Origene, cf. anche Girolamo, In Euangelium Matthaei XIV,1-2, ed. É Bonnard (SC 242, 296,3-11)]. Per l’intervallo tra le due nascite cf. Lc 1,24-26.36.






kcuf
00mercoledì 13 dicembre 2006 23:15
Re:

Scritto da: LiviaGloria 13/12/2006 22.50
www.christianismus.it








2.1 Un’anima umana non può animare contemporaneamente due corpi diversi











Ogni anima umana è armonizzata ad uno specifico e relativo corpo, per cui non può vivificare contemporaneamente due corpi differenti. Lo afferma con chiarezza il nostro Autore, a proposito di Elia e Giovanni Battista: se il primo non era morto, ma era stato portato in cielo su un carro di fuoco (cf. 4Rg 2,11), non era possibile che «una sola anima, nel medesimo periodo, potesse animare due corpi (...): come può dunque un'anima che è incorporata trasmigrare in un altro corpo?»1. Dunque l’assurdità dei fautori della metempsicosi2 consisterebbe nel fatto che, in base alla loro teoria, una stessa e identica anima, - in questo caso quella di Elia, - dovrebbe vivificare due corpi diversi, cioè quello di Elia e quello del Battista, ambedue vivi e per di più in due posti diversi: in cielo Elia e in terra il Battista. Se l’anima è già in un corpo, non può trovarsi nello stesso momento anche in un altro corpo! Essa appartiene esclusivamente ed unicamente al corpo della persona vivente che sta animando e non può essere condivisa con un altro.

Una simile idea è respinta ugualmente da Origene, commentando la frase detta da Erode ai suoi cortigiani, a proposito di Gesù: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti (Mt 14,2): «Qualcuno dirà che in Erode e in alcuni del popolo ci fosse la falsa credenza nella metensomatosi, in base alla quale essi ritenevano che colui il quale per sua nascita era stato una volta Giovanni era ritornato in vita dai morti ed era Gesù». Origene replica che tale «errore non ha alcuna verosimiglianza, poiché l'intervallo che separa la nascita di Giovanni da quella di Gesù non è superiore a sei mesi»3. Dunque il corpo del Battista e quello di Gesù erano vivificati dalla rispettiva anima fin dagli inizi della loro esistenza terrena e quindi era impossibile che il primo ricomparisse nella persona del secondo: di conseguenza Gesù non avrebbe mai abbandonato la propria anima per assumere quella del Battista.


--------------------------------------------------------------------------------

NOTE AL TESTO

1 FrLc I,17 [= Rauer 17] (GCS 492, 233,10 e 234,15-16).

2 In questo caso essi si appellerebbero addirittura alla Parola di Dio: in Lc 1,17 si afferma che Giovanni Battista precederà il Cristo «con lo spirito e la forza di Elia», ma «non nell’anima di Elia», spiega e precisa Origene più volte e con chiarezza, ad es. in HLc IV,5 (SCh 87, 132) e in CMt X,20 (GCS 492, 28,3-4).

3 CMt X,20 (GCS 492, 27,25-29). [Sulla scia di Origene, cf. anche Girolamo, In Euangelium Matthaei XIV,1-2, ed. É Bonnard (SC 242, 296,3-11)]. Per l’intervallo tra le due nascite cf. Lc 1,24-26.36.









Scusami non capisco cosa c'entri questo con l'argomento.
Per reincarnazione si intende la rinascita in un altro corpo dell'anima o spirito di un individuo, dopo la sua morte fisica.
Non si tratta di due corpi che ospitano contemporaneamente la stessa anima, anzi a dire il vero vengo ora a conoscenza di queste teorie
Piertheoriginal
00giovedì 14 dicembre 2006 15:00
Kcuf
Ben arrivato ed auguri [SM=x268942] ...non sai dove ti stai cacciando [SM=x268940] [SM=x268941] [SM=x268959] !!!
LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 15:32
kcuf
be...credo che tu non abbia letto tutto.... [SM=x268931]
Piertheoriginal
00giovedì 14 dicembre 2006 15:57
kcuf
Tutto fa brodo.....e che stiamo a sottilizzare [SM=x268929] !!!
kcuf
00giovedì 14 dicembre 2006 19:07
mah, io ho letto tutto l'articolo ma non ho trovato relazioni con l'argomento del topic, magari ho inteso male io, spiegami meglio cosa intendevi dire
LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 19:16
Re:

Scritto da: kcuf 14/12/2006 19.07
mah, io ho letto tutto l'articolo ma non ho trovato relazioni con l'argomento del topic, magari ho inteso male io, spiegami meglio cosa intendevi dire




Nel sito cristianesmus é spiegato molto bene le confutazioni a livello sia di dichiarazioni dei padri della chiesa che le motivazioni del perché la reincarnazione non é conciliabile col cristianesimo...non con Cristo Gesu....

...molto semplicemente...esiste un anima in un corpo e poi finito.... [SM=g27823]
LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 19:21
"Insegnata da un certo numero dei primi Padri della Chiesa e custodita dagli gnostici cristiani, un movimento di tradizione apostolica volto a preservare e diffondere l'insegnamento esoterico di Gesù Cristo"

Lo gnosticismo é sempre stato combattuto dalla chiesa...da sempre...e nel tempo lo gnosticismo é fonte di tanti e in apparenza diverse filosofie,religioni.....
Anche che in apparenza possone sembrare simili...non lo sono...

Un mattone é sempre un mattone...ma la costruzione é diversa a secondo di come lo "usi".... [SM=g27823]
kcuf
00giovedì 14 dicembre 2006 19:56
si ma infatti dovrebbe essere per il motivo che ho riportato nel primo post che il cristianesimo rifiuta l'idea della reincarnazione;
perchè a quanto ho letto in quel libro, in un tempo molto lontato i due pensieri coesistevano e convivevano nello stesso ambiente.
Come dice il libro, ad un certo punto la reincarnazione diventò eresia, più precisamente nel momento in cui la chiesa cominciava ad impadronirsi del potere temporale.
La reincarnazione fino a quel momento era una credenza molto diffusa, ciò che mi colpisce è che oggi ci meravigliamo di quanta "tendenza" abbiano le religioni orientali, il karma,la metempsicosi, e non ci rendiamo conto che invece non c'è nulla di nuovo in questo.
kcuf
00giovedì 14 dicembre 2006 20:30
eppoi c'è un altro fatto strano: nel credo cristiano c'è una formula che dice: "credo nella resurrezione della carne"
tu mi dirai: si ma nel giorno del giudizio universale tutti i corpi dei defunti risusciteranno e si ricongiungeranno alle rispettive anime.
In un articolo di una catechesi si dice:
Il corpo dato nella resurrezione sarà certamente "modificato" rispetto a questo nostro corpo attuale, perché non sarà più soggetto al dolore, al bisogno, alla fame, alla caducità. Sarà un corpo glorioso, e tuttavia sarà certamente dotato, come il nostro corpo attuale, della sua organicità.
Innanzi tutto a me tutto questo fa pensare alla solita solfa di tutte le religioni, cioè il paradiso, il nirvana, l'illuminazione, l'abbandono degli aspetti terreni della vita e l'innalzamento a un qualcosa di buono e saggio.
Ma trovo la formula del credo molto ambigua, che abbia qualcosa in comune con la reincarnazione dell'anima in altri corpi?
Cosa si intende realmente con "modificato"?
Che quella formula del credo sia stata una smemorataggine da parte dei padri della chiesa intenti a far dimenticare al loro gregge la resurrezione?
Bhè, non lo sapremo mai, ma un fondo di verità che accomuna tutte le religioni c'è sempre.
Ghergon
00giovedì 14 dicembre 2006 20:39
E' vero le religioni orientali sono piuttosto antiche ma non così tanto come si crede.
Sono sempre state trasmesse oralmente ma sono state messe per iscritto solo in tempi recenti.

Quindi è probabile che abbiano subite serie distorsioni.

Quello che voglio dire Kcuf è che oggi assistiamo a una battaglia contro la Chiesa davvero impressionante.
Questo è strano.

Facciamo queste considerazioni:
La massoneria è anglofona.
La massoneria qualche secolo fa ha dichiarato guerra alla chiesa per prendere le redini del comando mondiale.
La massoneria si ispira al demonio e ha creato la rivoluzione francese che era diretta a ribaltare l'antico Ordine: quello di Gesù Cristo.
La strada è stata aperta da allora e così assistiamo a un esplosione di nuove religioni confezionate rubando idee qua e la e soprattutto dall' oriente per rubare la fede cristiana alle persone.
Insomma tutto è buono tranne quello che è cristiano.
Guarda Brown e tanti altri suioi predecessori.
L'obbiettivo principale e mi darai ragione è quello di gettare il fango il più possibile sulla Chiesa.
Oggi la Chiesa è considerata un mausoleo vetusto da demolire il più in fretta possibile...
Una fra le più grandi menzogne diffusa in passato è che la Chiesa si è macchiata di crimini innominabili...peccato che questo lo dice solo la cultura inglese.
Oggi si continua smantellando la figura di Gesù...NWO...

Ora nel libro che citi si spara a zero sulla Chiesa ed è come al solito un libro anglofono...quindi di parte.
Cerca nel libro di Fisher se esistono le fonti da cui ha attinto le informazioni che scrive.
Ognuno può scrivere quello che vuole senza dei documenti che lo provino.
Però come vedi si tratta di idee personali: dice chiaramente che non ci sono prove...

Ora se per appoggiare la reincarnzaione bisogna colpire, anche qui, la Chiesa il discorso, secondo me, scricchiola...

Comunque sia la reincarnazione non fa parte del dogma.
A dire il vero non so quali benefici comporti alla nostra anima pensare ad una idea così...

Che significato teologico può avere la reincarnazione?
Perchè Dio dovrebbe adottare un tal sistema e a che pro?
rpp
00giovedì 14 dicembre 2006 20:54
Re: Kcuf

Scritto da: Piertheoriginal 14/12/2006 15.00
Ben arrivato ed auguri [SM=x268942] ...non sai dove ti stai cacciando [SM=x268940] [SM=x268941] [SM=x268959] !!!



ciao kcuf, benvenuto nel forum. quoto questa citazione di pier perchè sono profondamente daccordo con lui. se questo messaggio è rivolto ai cattolici del forum, ti risponderanno solo che non è vero, e non ci sarà verso, di cavarne un maturamento costruttivo da entrambe le parti, semplicemente perchè c'è la barriera invalicabile del dogma, e scavalcarla vorrebbe dire "sporcarsi", quando invece non è vero.
se rimarrai nel forum capirai, ciao! [SM=x268954]



LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 20:58
Re:

Scritto da: kcuf 14/12/2006 19.56
si ma infatti dovrebbe essere per il motivo che ho riportato nel primo post che il cristianesimo rifiuta l'idea della reincarnazione;
perchè a quanto ho letto in quel libro, in un tempo molto lontato i due pensieri coesistevano e convivevano nello stesso ambiente.
Come dice il libro, ad un certo punto la reincarnazione diventò eresia, più precisamente nel momento in cui la chiesa cominciava ad impadronirsi del potere temporale.
La reincarnazione fino a quel momento era una credenza molto diffusa, ciò che mi colpisce è che oggi ci meravigliamo di quanta "tendenza" abbiano le religioni orientali, il karma,la metempsicosi, e non ci rendiamo conto che invece non c'è nulla di nuovo in questo.





Il problema nasce da un percorso anteriore all avvento di Gesu.....prima di Gesu esisteva giá lo gnosticismo con tutte le varianti a secondo dei diversi pensieri...dicendo molto molto sintentico...lo gnosticismo nel suo "pensiero" o nucleo centrale...odia il corpo e in generale l universo...questo derivante dalla concezione che il mondo fu creato dal male...non da Dio...cioé ci sono due Dii equivalenti...questa é una base molto semplificata e semplice...poi col tempo questa forma pensiero si é sviluppata a seconda di diversi cambiamenti dati dal cambiamento della storia e degli uomini...ma resta comunque un principio base come quello che ti ho detto.
Lo gnosticismo influí tantissimo anche nelle religioni orientali ancora prima di Cristo...se vai ad informarti...io fatto qualche post....vedrai che l antica religone orientale non aveva in se la reincarnazione...ma naque dopo e fecero dei libri,si svilupparono filosofie...
Quando Gesu arrivo...Gerusalemme era un centro commerciale dove affluivano tantissime culture e popoli ed evidentemente anche gli gnostici....da qui la nascita contemporanea del cristianesimo e del cristianesimo adattato agli gnostici....che ieri come oggi si facevano chiamare cristiani...ma erano un ramo parallelo.

La tendenza che noi pensiamo di oggi...in principio non é solo di oggi....a periodi ciclichi nella storia c é sempre stata una rimonta di quale forma di gnosticismo...
Indubbiamente oggi la cosa é molto piu grande e piu incisiva....
Chissá,é solo mio pensiero....quando la bibbia parla del regno che era,non é ,e dovrá tornare per poco tempo per poi cadere in perdizione....
Sembra quasi la successione del tempo dello gnosticismo....era...non fu...e ritorna....ma questo é un mio pensiero personale. [SM=g27823]
Ghergon
00giovedì 14 dicembre 2006 21:03
Signori, io direi che Kcuf è chiaramente un nome femminile perchè le date il benvenuto al maschile???? [SM=g27825] [SM=g27820]: [SM=g27828]
Ghergon
00giovedì 14 dicembre 2006 21:04
[SM=g27822]
LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 21:13
Re:

Scritto da: kcuf 14/12/2006 20.30
eppoi c'è un altro fatto strano: nel credo cristiano c'è una formula che dice: "credo nella resurrezione della carne"
tu mi dirai: si ma nel giorno del giudizio universale tutti i corpi dei defunti risusciteranno e si ricongiungeranno alle rispettive anime.
In un articolo di una catechesi si dice:
Il corpo dato nella resurrezione sarà certamente "modificato" rispetto a questo nostro corpo attuale, perché non sarà più soggetto al dolore, al bisogno, alla fame, alla caducità. Sarà un corpo glorioso, e tuttavia sarà certamente dotato, come il nostro corpo attuale, della sua organicità.
Innanzi tutto a me tutto questo fa pensare alla solita solfa di tutte le religioni, cioè il paradiso, il nirvana, l'illuminazione, l'abbandono degli aspetti terreni della vita e l'innalzamento a un qualcosa di buono e saggio.
Ma trovo la formula del credo molto ambigua, che abbia qualcosa in comune con la reincarnazione dell'anima in altri corpi?
Cosa si intende realmente con "modificato"?
Che quella formula del credo sia stata una smemorataggine da parte dei padri della chiesa intenti a far dimenticare al loro gregge la resurrezione?
Bhè, non lo sapremo mai, ma un fondo di verità che accomuna tutte le religioni c'è sempre.




Guardando dal punto di vista cristiano...io ci ho pensato alla reincarnazione...e la mia semplice domanda era....perché avrebbe dovuto arrivare Cristo per avvisarci...se tanto in un ciclo di vite,saremmo stati salvati ugualmente???...perché gesu avrebbe dovuto patire quel martirio se alla fine tutti con diverse vite avremmo appreso?...la risposta é che esiste solo una vita a disposizione...questa...infatti Cristo resuscito col corpo a riprova anche di questo...

Es...diciamo che io ho giá passato diverse reincarnazioni...diciamo che arriva il tempo di essere resuscitata...in quale dei corpi saro???...infatti gli gnostici cercano di negare la ressurrezione del corpo...negando quella di Cristo...per far tornare i conti...e cosí facendo non accettano TUTTA la veritá ma solo parzialmente piegando il resto a proprio pensiero.


La ressurezione del corpo....é be...certo che é difficile per tutti sapere "come" sará....io credo che ritorneremo come erano Adamo ed Eva e L universo prima della caduta....e cioé come Cristo Gesu quando é resuscitato...dove mangiava,gli apostoli lo toccavano...cioé un vero corpo ma senza piu la dualitá materiale proprio perché in Dio....
Quindi l unimverso e gli uomini avranno un corpo incorruttibile...come Gesu disse....
Mio pensiero personale é che ....chi ha detto che lo spirito non é materia??????...e se invece fosse piu "materia" di noi????...questo spiegherebbe anche come puo Dio intervenire sugli umani...
Insomma...spesso si pensa che lo spirito sia qualcosa di "aleatotio"...quasi un "nulla" non ben specificato...come che fosse vento...ma se non fosse cosí...?
kcuf
00giovedì 14 dicembre 2006 21:13
Innanzi tutto non sono affatto d'accordo su quanto hai detto della massoneria, ma non è questo il posto adatto per parlarne.
Non so se gli anglosassoni ce l'abbiano o meno con la chiesa, ma c'è di fatto che le prove ci sono eccome, molte testimonianze e sopratutto i quindici anatemi di Costantino che secondo me non lasciano dubbi sull'operato.
Comunque, dando per vero ciò che dici, e cioè che ultimamente ce l'hanno tutti con la chiesa, è anche vero che ultimamente tutti gli altri ce l'hanno con le religioni orientali.
Io non ce l'ho con nessuno dei due, voglio solo cogliere con occhio oggettivo le similitudini che ci sono tra le varie credenze nel mondo.
Nessuno può negare che lo scopo di tutte le religioni che esistono al mondo sia solo uno: raggiungere la pace, la serenità e bla bla bla.
Il fine giustifica i mezzi, non vedo perchè non dovrebbe avere significato la reincarnazione mentre il giudizio universale si.
Io interpreto la reincarnazione come la spiazione di tutti i peccati, come quando non riesci a fare un problema di matematica e allora provi e riprovi e riprovi ancora fino a quando non l'hai capito e risolto.
Un vero inferno perchè nella prossima vita dovrai pagare per le colpe della tua vita attuale e imparare a non commetterli più. E il ciclo si ripete fino a quando non hai imparato tutte le lezioni da tutti i tuoi errori. Infatti si chiamano "nodi karmici" quei legami che ci portiamo dietro da vite precedenti e che appunto dobbiamo "sciogliere".
Io con un pò di impegno credo di riuscire a raggiungere l'obbiettivo entro le prossime 200 vite ;P
Comunque non vedo il perchè di tutto questo astio e rigetto verso altre culture, non potrebbero almeno in alcune parti accomunarsi?
Ghergon
00giovedì 14 dicembre 2006 21:39
Re:

Scritto da: kcuf 14/12/2006 21.13
Innanzi tutto non sono affatto d'accordo su quanto hai detto della massoneria, ma non è questo il posto adatto per parlarne.
Non so se gli anglosassoni ce l'abbiano o meno con la chiesa, ma c'è di fatto che le prove ci sono eccome, molte testimonianze e sopratutto i quindici anatemi di Costantino che secondo me non lasciano dubbi sull'operato.
Comunque, dando per vero ciò che dici, e cioè che ultimamente ce l'hanno tutti con la chiesa, è anche vero che ultimamente tutti gli altri ce l'hanno con le religioni orientali.
Io non ce l'ho con nessuno dei due, voglio solo cogliere con occhio oggettivo le similitudini che ci sono tra le varie credenze nel mondo.
Nessuno può negare che lo scopo di tutte le religioni che esistono al mondo sia solo uno: raggiungere la pace, la serenità e bla bla bla.
Il fine giustifica i mezzi, non vedo perchè non dovrebbe avere significato la reincarnazione mentre il giudizio universale si.
Io interpreto la reincarnazione come la spiazione di tutti i peccati, come quando non riesci a fare un problema di matematica e allora provi e riprovi e riprovi ancora fino a quando non l'hai capito e risolto.
Un vero inferno perchè nella prossima vita dovrai pagare per le colpe della tua vita attuale e imparare a non commetterli più. E il ciclo si ripete fino a quando non hai imparato tutte le lezioni da tutti i tuoi errori. Infatti si chiamano "nodi karmici" quei legami che ci portiamo dietro da vite precedenti e che appunto dobbiamo "sciogliere".
Io con un pò di impegno credo di riuscire a raggiungere l'obbiettivo entro le prossime 200 vite ;P
Comunque non vedo il perchè di tutto questo astio e rigetto verso altre culture, non potrebbero almeno in alcune parti accomunarsi?



No ma non c'è nessun astio verso le religioni orientali, perchè comunque è vero che su alcune cose esistono dei punti di contatto.
Se si è intavolato il discorso era per evidenziare le differenze e le questioni che non possono combaciare con il Cristianesimo
Il fatto è che se Dio si è incarnato in un corpo materiale come ha fatto Gesù Cristo con l'intento di redimere l'umanità, non si può considerare il Suo sacrificio come una cosa locale, solo per noi occidentali.
Gesù è l'unico Dio che ha fatto questo.
Quindi da questo punto di osservazione presumibilmente l'unica relgione vera è quella Cristiana.

Per la reincarnazione capisco perfettamente il punto di vista.
Certo è un processo un po cervellotico, insomma 200 vite sono un po tantine...[SM=g27823] [SM=g27823]
Si tratta anche qui di una evoluzione però, stavolta spirituale...una crescita passo passo ma per raggiungere che cosa?
uhm... [SM=g27818]
Ghergon
00giovedì 14 dicembre 2006 21:40
Perchè non sei d'accordo per quanto riguarda la massoneria?
LiviaGloria
00giovedì 14 dicembre 2006 21:42
Re:

Scritto da: kcuf 14/12/2006 21.13
Innanzi tutto non sono affatto d'accordo su quanto hai detto della massoneria, ma non è questo il posto adatto per parlarne.

...perché dici che non é il posto adatto?(semplice domanda)




Non so se gli anglosassoni ce l'abbiano o meno con la chiesa, ma c'è di fatto che le prove ci sono eccome, molte testimonianze e sopratutto i quindici anatemi di Costantino che secondo me non lasciano dubbi sull'operato.
Comunque, dando per vero ciò che dici, e cioè che ultimamente ce l'hanno tutti con la chiesa, è anche vero che ultimamente tutti gli altri ce l'hanno con le religioni orientali.
Io non ce l'ho con nessuno dei due, voglio solo cogliere con occhio oggettivo le similitudini che ci sono tra le varie credenze nel mondo.
Nessuno può negare che lo scopo di tutte le religioni che esistono al mondo sia solo uno: raggiungere la pace, la serenità e bla bla bla.

Pochi giorni fa avevo incominciato a postare su alcune religioni...e mi ero permessa di far vedere le similitudini di alcune religioni orientali e cristianesimo...cioé il mio intento era quello sfatare i miti dati dai media...e cioé che nelle religioni orientali esiste la moralitá,esiste il sacrificio(in senso di curare il corpo e altro)...esiste comunque un Dio supremo superiore agli altri dei...quindi cose comuni...ma non é servito a nulla...non vi sono state discussione se non per critiche private....purtroppo io sono una sola...ed é poco per andare contro a dei midia che ti bombardano ogni giorno di falsitá anche sulla religione orientale....dove qui,in molti casi...viene vista quasi come libertá di poter fare tutto...e sono felice che hai spiegato che in veritá per gli orientali é una tragedia dover ritornare in altre vite...ed é per questo che lá vediamo immense popolazioni che vivono al limite delle forze,non solo per mancanza di soldi...ma anche per scelta come via per purificarsi,non sbagliare e non reincarnarsi.
Giá....la colpa non é della religione...ma dell uomo e come la usa.



Il fine giustifica i mezzi, non vedo perchè non dovrebbe avere significato la reincarnazione mentre il giudizio universale si.

...be,il giudizio universale si crede se si crede alla bibbia...é logico che se uno non crede alla bibbia,forse non crederá al giudizio universale. [SM=g27823]



Io interpreto la reincarnazione come la spiazione di tutti i peccati, come quando non riesci a fare un problema di matematica e allora provi e riprovi e riprovi ancora fino a quando non l'hai capito e risolto.
Un vero inferno perchè nella prossima vita dovrai pagare per le colpe della tua vita attuale e imparare a non commetterli più. E il ciclo si ripete fino a quando non hai imparato tutte le lezioni da tutti i tuoi errori. Infatti si chiamano "nodi karmici" quei legami che ci portiamo dietro da vite precedenti e che appunto dobbiamo "sciogliere".

...ecco...qui é il punto....cioé non mischaire le religioni orientali con il cristianesimo...mentre in occidente é cosa che vogliono fare....Se uno crede alla religione orientale crede ad essa....ma non credo che si possa provare a mischiare bibbia,Cristo e piegarlo all occidentale volendo adattarlo a religioni orientali.



Io con un pò di impegno credo di riuscire a raggiungere l'obbiettivo entro le prossime 200 vite ;P

...e se invece tu potessi riuscirci in una sola vita? [SM=g27823]


Comunque non vedo il perchè di tutto questo astio e rigetto verso altre culture, non potrebbero almeno in alcune parti accomunarsi?




Io sinceramente non porto astio...assolutamente,io cerco solo di fare chiarezza tra le diverse religioni...e qui molti lo intendono come astio...ma non é cosí...budda era budda,Cristo era Cristo...e cosí via senza voler per forza far combaciare le cose.

L accomunarci é possibile....il creatore é uno solo...e noi possiamo amarci tutti,appunto,nella diversitá...e non perché per forza dobbiamo pensare uguale...sará poi Dio che peserá i nostri cuori...
Il problema nasce quando uno parla della sua fede...molti la prendono personale...e qui nascono gli scontri.



GMU
00giovedì 14 dicembre 2006 21:59
Re: Re: Kcuf

Scritto da: rpp 14/12/2006 20.54


ciao kcuf, benvenuto nel forum. quoto questa citazione di pier perchè sono profondamente daccordo con lui. se questo messaggio è rivolto ai cattolici del forum, ti risponderanno solo che non è vero, e non ci sarà verso, di cavarne un maturamento costruttivo da entrambe le parti, semplicemente perchè c'è la barriera invalicabile del dogma, e scavalcarla vorrebbe dire "sporcarsi", quando invece non è vero.
se rimarrai nel forum capirai, ciao! [SM=x268954]






Dai, non buttarla giù così... e poi ci sono tanti altri partecipanti nel forum...

Forza Kcuf! Ma io e te non ci conosciamo già...? [SM=g27820]:
kcuf
00giovedì 14 dicembre 2006 22:18
Innanzi tutto io non credo che esista una religione che prevalga sulle altre.
Le religioni sono state create dall'uomo per dare una spiegazione a ciò che non comprende e gli fa paura.
Ognuno è libero di credere in ciò che vuole.
Comunque sia, Livia non ho detto che gli orientali pensano che la reincarnazione sia un male, forse mi sono espressa male, e comunque era una mia visione e non quella delle filosofie buddhiste, ma volevo dire (sempre secondo me) che forse il vero inferno è la terra stessa perchè ci fa provare passione, e viviamo qui proprio per conoscere dal vero queste sensazioni.
Certo che vivere una vita pura, priva di peccati è un guinnes dei primati difficile da battere...
Io che sono ancora giovane si può dire che già sono condannata!
ps: per l'argomento della massoneria volevo soltanto dire che era un off topic e non volevo deviare il discorso.

Comunque sarei felice di sentire anche altri pareri, magari gli altri che mi hanno dato il benvenuto (grazie mille!), senza nulla togliere a voi che mi avete già risposto, solo vorrei che si portassero più idee così da poterle confrontare con le nostre.
nwoitaly
00venerdì 15 dicembre 2006 01:03
PierTheOriginal e RPP
Abbiamo un nuovo utente (Kcuf), e appena si instaura un nuovo argomento interessante, ecco che entrano i bastian contrari.
Mi domando, è possibile che ci debba essere sempre una vostra intromissione per denigrare i post dei "cosidetti cattolici"? Eppure Pier, ti reputo una persona molto intelligente!
Ragazzi, facciamo in modo di dialogare con più serenità e amicizia, oppure dovrò intervenire più severamente.

Victor
Piertheoriginal
00venerdì 15 dicembre 2006 09:56
Victor
Scusa ma in base a quale criterio valuti un giudizio essere "bastian contrario" [SM=x268919] ??? Forse perchè non si adatta al convincimento di Livia o di Ghergon.....non ti sembra allora di essere di parte??? Guarda il numero dei miei post caro Victor, almeno metà se non di più, sono stati scritti per controbattere a continue, ripetute e tediose argomentazioni fornitemi sopratutto da Livia, argomentazioni che alla fine avevano un unico fine: quello di ribadire l'assoluta legittimità delle sue idee rispetto alle mie o a quelle di chiunque altro non fosse un ultraintegralista cattolico. Ho voluto solo scherzare con il nuovo arrivato, ma vedrai (se non se ne è già accorto) che ben bresto si renderà conto personalmente di ciò che intendo.
Piertheoriginal
00venerdì 15 dicembre 2006 10:08
Ragazzi
Mi sembra che l'ironia quì dentro sia merce rara [SM=x268919] [SM=x268933] !!!!
)Iniziato(
00venerdì 15 dicembre 2006 10:14
Re: Re:

Scritto da: LiviaGloria 14/12/2006 21.13

Guardando dal punto di vista cristiano...io ci ho pensato alla reincarnazione...e la mia semplice domanda era....perché avrebbe dovuto arrivare Cristo per avvisarci...se tanto in un ciclo di vite,saremmo stati salvati ugualmente???...perché gesu avrebbe dovuto patire quel martirio se alla fine tutti con diverse vite avremmo appreso?...la risposta é che esiste solo una vita a disposizione...questa...infatti Cristo resuscito col corpo a riprova anche di questo...

Sono convinto che non esista una sola vita, ma è bene vivere questa vita come se fosse la sola che abbiamo.
Gesù e tutti i maestri servono ad indicare una via da seguire, servono a collegarci a Dio, alla NAtura, a noi stessi.

Es...diciamo che io ho giá passato diverse reincarnazioni...diciamo che arriva il tempo di essere resuscitata...in quale dei corpi saro???...infatti gli gnostici cercano di negare la ressurrezione del corpo...negando quella di Cristo...per far tornare i conti...e cosí facendo non accettano TUTTA la veritá ma solo parzialmente piegando il resto a proprio pensiero.

Non so ma penso che questi gnostici non abbiano proprio torto, cosa ne pensi per esempio del fenomeno della bilocazione? essere in due posti in conteporanea con quale corpo...forse il corpo resuscitato non era il corpo di carne di prima ma un suo ologramma, una proiezione....

La ressurezione del corpo....é be...certo che é difficile per tutti sapere "come" sará....io credo che ritorneremo come erano Adamo ed Eva e L universo prima della caduta....e cioé come Cristo Gesu quando é resuscitato...dove mangiava,gli apostoli lo toccavano...cioé un vero corpo ma senza piu la dualitá materiale proprio perché in Dio....
Quindi l unimverso e gli uomini avranno un corpo incorruttibile...come Gesu disse....
Mio pensiero personale é che ....chi ha detto che lo spirito non é materia??????...e se invece fosse piu "materia" di noi????...questo spiegherebbe anche come puo Dio intervenire sugli umani...
Insomma...spesso si pensa che lo spirito sia qualcosa di "aleatotio"...quasi un "nulla" non ben specificato...come che fosse vento...ma se non fosse cosí...?



certo che non è così, lo spirito è la parte più sottile della materia, come la materia è la parte più densa dello spirito.

Per tornare al discorso delle più vite, io già in questa vita sto vivendo come se avessi avuto due vite, la prima cieca, massificata assolutamente non sensibile , completamente addormentata.
La seconda che attualmente vivo, di "transizione", percepisco tutto in maniera diversa, vivo in maniera diversa, fra le due c'è continuità non distacco. Poi spero di arrivare ad una nuova fase di stabilizzazione e di maggiore equilibrio e forza, che seguirà a questa. Già Qui viviamo vite che iniziano e finiscono...
Domani ci sarà un nuovo giorno.
Il prossimo anno un nuovo inverno..
Con la morte una nuova vita..
Natura Insegna.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:33.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com