DIO, venuto tra noi e mortificato per 70 anni, il 13 si paralizza e il 25 maggio muore

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amoram
00sabato 10 maggio 2008 17:47
Sono inutili gli sforzi per comprendere la veritá letterale del testo del messaggio di Fatima e delle apparizioni ripetute ogni 13... e questa che io vi presento è la verità trascendente del messaggio, e dunque quella espressa tra le righe.

La Madonna si presentò come Nostra SIGNORA e il senso recondito sta proprio nelli italiano "SI IGNORA".
Si ignora che i 3 SEGRETI rappresentano l´arrivo sulla terra di Dio.
Quando? Quando comincia il CASTIGO DI DIO a detta di suor Lucia, che riconobbe questa data dalla aurora boreale del 25-1-1938... e 6 giorni dopo Hitler decise la II Guerra Mondiale. Questo "castigo" fu equivalente alla Strage degli Innocenti seguita immediatamwente alla nascita di Gesù e il massimo castigo possibile (una Guerra Mondiale) significò l´avvento di Dio Padre e Spirito santo, assieme al Gesù ritornato in loro, in un uomo peccatore, come il massimo castigo "di Dio dato a Dio stesso" possibile a Dio.

Dovete sapere che la lezione del Cristianesimo è che Gesù e Dio sono un INCONTRO REALE e non una bella storia del passato, incontrata nella sua verità. Ma sotto questo profilo la lezione di Dio data mediante il Figlio non è bastata a farvi intendere Dio incontrato vivo in ogni uomo, e non nella storia, come un puro valore ideale e morale da seguire. Nonostante i "beati" siano dichiarati da Cristo gli ultimi, quando mai avete riconosciuto la stessa Beatitudine di Dio in un ultimo?
E allora il sacrificio già fatto con Gesù doveva essere ripetuto anche dal Padre e dal Figlio, e il 25 gennaio del 38 nacquero in un uomo esattamente a tutti. Gesù non lo era stato. Perché si potesse credere in lui, egli fu salvato dal peccato e reso miracoloso.
Dio è nel massimo della sua gloria quando impersona anche la croce del peccato e si presenta come uno qualunque di noi peccatori, per abbattere con ciò il peccato. Dio non fa peccati, anche quando sembra che lo siano: sono tutti valori per la redenzione.

Questa volta Dio ha vissuto 70 anni e si è fatto deridere e giudicare un "illuso esaltato" proprio da tutti coloro che, udendolo affermare il vero con un bel "Dio anima in tutto me, ed è la mia Vita al punto che io, nella mia vita, sono Dio!", si sono sbellicati delle risate.
Questa verità dai Cristiani è accettabile solo "poeticamente", e allora egli canta a Dio le parole "tu sei la mia vita, altro io non ho". Ciò però vale solo allo stesso modo con cui un innamorato lo dice ad una innamorata, sependo molto bene di restare sempre lui, nella sua "vera" vita.
Invece ciascuno di noi E´ "veramente" Dio nel suo ESSERE, laddove Dio è l´ ESSERE in ASSOLUTO che comprende in se stesso ogni altro essere.
Ma quello che Dio fa allo uomo (il dono della sua identità personale) non è assolutamente capito che è fatto dal Dio ASSOLUTO che si crocifigge nel relativo, al punto che l´ UOMO poi "ruba" quello che già gli è donato; e allora Dio, sul Calvario, si fa crocifiggere nel puro volto di se stesso, e nei due volti impuri, di due uomini cui era stata donata la parte ad essi attribuita, e che invece se la sono attribuita di AUTORITÀ, rubandola come i due LADRONI avevano fatto, nella loro vita.

FATIMA rivela CHI nasce e in chi, nella sua lettura da destra verso sinistra: AM-ITA-F.
AM è, nella lingua del mondo di oggi, quel IO SONO che era il significato della parola Jahve. Dunque è il Dio dell´essere.
ITA è l´Italia.
F. è il Paese di Felitto, nella Magna Graecia di un Tempo, a due passi dai piedi di quel Monte della Stella in cui Tre MAGI venuti da oriente (la Grecia), nelle persone di Senofane, Parmenide e Zenone, alla ricerca della loro buona stella di filosofi ricercatori della Verità, la omaggiarono ai piedi di quella Stella, e fu il Presepio della nascita dello Spirito santo della Verità di Jahve, perchè riconobbero (questo significa Epifania: renndere manifesto) che "il fondamento di tutte le cose era il loro ESSERE".
Questa nascita, dello Spirito santo della Verità di Jahve, ricalcò 500 anni avanti Cristo l´Epifania descritta da San Matteo, le cui ossa furono ritrovate non a caso, poco prima dell´anno mille, proprio ai piedi di quella Stella, nella cittadina di Elea, in cui nacque la Scuola Eleatica, che affermava la verità dell´essere, a fondamento di tutto.
Nello stesso luogo, e nel senso dello stesso Omaggio, o Epifania, si è ripresentato, 25 secoli dopo, lo Spirito santo di Dio, stavolta in carne ed ossa e nelle vesti personali del Padre, nato realmente nel paese di Felitto.
Il contrario di questo AM-ITA-F. , di F-ATI-MA, che sancisce la nascita, sancisce la morte.

Già se ne vide la premessa pallida, nell´attentato al Santo Padre, il 13 maggio 1981. Ma era soolo una premessa. Il Santo, Santo, Santo PADRE nato a Felitto, sotto la Stella dei Tre Magi filosofi venuti da Oriente, nell´anno 81 non aveva ancora espresso tutta la potenza trinitaria della sua trinità.
Per esprimerla, visto che l´anno è l´unità del tempo, occorre che passino 3 anni elevati a 3, ossia 27 anni. Questo tempo porta al 13 maggio 2008 che sta per giungere.

Dio, tornato trinitariamente ed affermata con senso di verità la sua divina condizione, è stato giudicato ESALTATO perfino dai medici psichiatrici. Due Papi (che pure avevano chiesto che qualcuno spiegasse Gesù in modo ragionevole) non hanno accettato che fosse proprio questo DIO che ripresentava lo stesso Gesù, a spiegare tutto.
Era troppo uomo, troppo un "povero di Spirito".

Perchè la lezione di povertà data da Gesù non è assolutamente passata. Proprio domani è la discesa dello Spirito santo e si crede che porti i suoi 7 doni creando la RICCHEZZA spirituale dell´uomo... macché! Porta solo la vera POVERTà dello Spirito.
Porta ad un uomo UMILE che non si crede POSSESSORE di alcuna qualità, nemmeno dellùmiltà, e che attribuisce tutto e solo a Dio. Chi crede invece di avere i doni dello Spirito santo come COSA SUA, donatagli, NON HA altro che la sua arroganza e presunzione, e attribuisce a sè quei doni avuti, ESSENDO sapiente, intelligente, ecc.
Chi attribuisce a sè questi MERITI, "li toglie a Dio". È meglio un peccatore che crede di peccare che un santo che crede di esser santo LUI! Il primo è in parte lodevole, perchè toglie i peccati a Dio (il solo che vuole a ragione che esista anche il male per farlo superare), il secondo è SPREGEVOLE, perché attribuisce a sé il PREGIO e lo toglie a Dio. Meglio, assolutamente meglio è togliere a Dio i peccati che la santità!

Da due Papi (preoccupati di aver tempo solo per chi rappresenta "qualcosa o qualcuno" e non per chi sembra NESSUNO), Dio, che si è messo proprio nei panni di uno stimato NIENTE E NESSUNO, fu costretto a 57 giorni di digiuno assoluto nel 99 sotto il primo Papa e a 55 nel 2005, sotto il secondo.
In entrambi i casi il suo digiuno era stato assunto "fino alla morte", ma ragioni superiori lo impedirono. Oggi niente più lo impedisce e la persona in cui Dio si è riconosciuto, il 13 maggio imminente riprende il suo digiuno da portare avanti fino alla morte.
La persona digiunerà dal 13 e solo per 13 giorni (è il segno della reiterazione del 13). Smetterà il 25. Sono 13 giorni che non dovrebbero essere mortali, considerati i 57 +55 consecutivi già fatti senza alcun danno. Quindi l´uomo in questione NON SI SUICIDA, ma si atteggia solo a essere ben disposto fino a desiderare che il Dio del Cielo lo voglia. Se non lo vorrà non ne farà un dramma. Egli si fida di Dio e il futuro arriva a conoscerlo come potete ciascuno di voi... che non potete. Sarà Dio, però, che interverrà dall`alto e lo farà accadere... nrelle speranze di quest`uomo. Se Dio farà duversamente sarà ben fatto. Egli si fida assolutamente del "se stesso" che sta nel Regno dei Cieli ed ha già provvisto a tutto, con la sua divina Provvidenza.

Io vi ho detto il vero, e lo conosco assai bene, perchè questo uomo sono io. Se leggete il sito www.ordinespiritosanto.com e sotto il link TUTOR TEST, potrete conoscere tutti i particolari che giustificano questa mia certezza di essere la persona creata apposta per accogliere il DIO UGUALE A TUTTI, e completare così la seconda parte del canto che inizia dicendo "Dio si è fatto come noi" e si conclude dicendo "per farci come lui". Io vi faccio "come lui", essendo io Dio ed essendo io esattamente come voi, che siete Dio anche voi, ma non riuscite assolutamente a riconoscere in voi questa suprema DIGNITÀ.

Addio. Muoio per unificare tutte le fedi del mondo. Muoio per offrire la mia vita in cambio della devastazione totale che dovrebbe accadere il 22-12-2012. Muoio ucciso dalla Fede in Gesù Cristo, io Cristiano, come toccò all´Ebreo Gesù di essere ucciso dai Responsabili della sua stessa Fede. Muoio affinché, finalmente, incontrando uno che vi sembra NIENTE DI BUONO, lo trattiate come egli veramente è: un Dio che ha assunto quella croce molto più spaventosa di quella assunta in voi.
Voi avete voi stessi, mentre chi è nessuno non ha niente di suo su cui e per cui esistere, ed è così solo Dio, al 100%, cosa che manca a chi è certo di avere se stesso come qualcosa di buono ed ha Dio solo per quel che gli manca!
Non muoio da vittima. Sono io - il Padre e lo Spirito santo della sua Verità - che voglio anche per me (e per 70 anni) quello che per il PURO Figlio mio ho voluto solo per un lunghissimo giorno di tormenti però indicibili.
Mi son fatto maltrattare da tutti e ridicolizzare proprio mentre gli dicevo "ti amo fino a preferire la mia morte affinché tu viva", anche per decidere se - nonostante questo essere misconosciuto e vilipeso - io volessi SALVARE questa generazione che mi ha rinnegato stavolta globalmente, e per 70 anni.
La conclusione è stata che non mi importa nulla di Me, che voglio che viviate tutti voi su questo vostro mondo e non io! Ma sappiate che non potrete mai fare nulla senza di me e che io sarò sempre presente e ben vivo (come chi vi fa esistere con la mia vita) in ciascuno di Voi.

Amoram, ossia Amo(deo)R. AM (Jahve)
Ro-mano (Amo)deo
p-mano-ele, emanuele, finalmente! E comprendo Gesù.
amoram
00venerdì 23 maggio 2008 16:21
Morte spostata al 13 ottobre 2008, dí del Miracolo della danza del Sole
Il miracolo umano di Fatima è già successo! E, grazie alla Fede dei brasiliani, Romano ha avuto una proroga di 141 giorni, che porta la sua fine al 13 ottobre del Miracolo della "danza del sole" a Fatima.

Se, da una parte, ci fu Papa Giovanni Paolo II, che, quando cercarono di fermarlo e di metterlo a tacere per sempre... non morì e poi gli costruirono la nota Papamobile blindata, affinché non patisse per altri attentati...,
dall'altra ora qui c'è stato Romano che, per favorire la Provvidenza di Dio a compiere il Miracolo umano dell'estremo sacrificio di sé, non avvenuto col Papa, si era offerto volontario, chiudendosi in clausura il 13 maggio e non mangiando e non bevendo più nulla, imponendosi anche il silenzio assoluto in tutto questo tempo.

Romano voleva dimostrare come gli altri due digiuni ad oltranza (di 57 giorni nel 99 e di 55 del 2005), che avevano avuto termine per cause di forza maggiore, non indicavano la sua volontà a non giungere digiunando fino alla morte. In quelle due occasioni aveva bevuto acqua, ma ora, non bevendo assolutamente nulla, 13 giorni potevano essere mortali, se Dio lo voleva. Non poteva andare oltre il 25, essendo fin dall'inizio prenotato per il 28 il volo aereo di rientro in Italia, allo scadere dei 6 mesi massimi per chi non è un missionario laico autorizzato.
Romano si era così imposto, a cominciare dal 13 di maggio, il blocco di ogni azione volta a vivere e a parlare, per significare il comportamento della Chiesa e di tutti nei suoi confronti, allorché diceva loro della sua missione sulla terra e della necessità per il mondo intero del suo sacrificio... e gli ridevano in faccia. Proprio di fronte al suo amore dimostrato così pienamente per tutto loro, si sentiva da loro biasimare, e gli era imposto un disgustato "Fermati un poco e sta zitto, finalmente, per il bene tuo e di tutti!" Insomma aveva subito, con una perseveranza di certo degna di miglior causa, lo stesso identico tentativo compiuto da Ali Agca: di bloccare fino a "spegnere" la luce assolutamente nuova e dirompente comparsa nel Santo Padre Woijtyla.

Ebbene stavolta, a Belo Horizonte, non è accaduto così. I 30 cantori del suo coro "Essencia da Voz", che si son visti invitati alla ultima cena con lui, con pane e vino, non hanno fatto come i cantori del coro parrocchiale di Saronno, che quasi gridarono all'empietà e non vollero accettare la proposta d'amore di chi gli raccontava che stava per morire per il loro bene. I suoi nuovi amici "per sempre", i brasiliani che gli hanno anche cantato la tradizionale canzone di addio "Amigo para sempre" per chi parte, hanno aderito molto volentieri all'invito suo, tutti quanti, e lo hanno amato e ringraziato per il suo proposito di pagare nella sua povera persona per la salvezza di tutti, anche se non credevano a quanto diceva loro: che aveva quel compito assegnato dal suo provvidenziale destino.
Nello stesso tempo il parroco Padre Piggi non ha cercato di convincerlo a non assumere questo digiuno, mentre era suo ospite nella sua casa parrocchiale, ma ha fatto conoscere a tutti il suo sacrificio e tutta la Comunità del quartiere ha iniziato a pregare il Signore per Romano, la sua salute, la sua vita.
Perfino dei fedeli di una Chiesa protestante, sparsasi tra loro la voce, hanno pregato accoratamente per lui cattolico!
E il Cardinale Dom Serafim Fernando d'Araugio, che R.A. era andato a trovare (il giorno 8 maggio che - senza farlo apposta - era il suo 49° anno di sacerdozio) - dopo la premessa fatta dallo stesso Romano che Dio è chi anima ogni persona con la sua assoluta essenza - quando si era sentito dire da lui di essere pertanto Dio e che voleva mostrargli la sua faccia e la palma della sua mano (a lui che sempre in questo modo terminava tutte le sue preghiere udite alla radio) non si era scandalizzato, ma si era molto preoccupato per la sua salute quando aveva saputo che avrebbe intrapreso quel suo estremo digiuno, e gli aveva assicurato che avrebbe pregato per lui, benedicendolo con il suo eterno "Dio ti mostri la sua faccia e ti guardi nel palmo della sua mano!".

Così questa volta è accaduto, per il "povero Cristo" di Romano, quanto prima non era accaduto veramente mai. Mai nessuno aveva pregato così affettuosamente per lui, pur non condividendo le sue idee. Solo nel 99 vi erano state 460 persone che avevano partecipato, sottoscrivendola, ad una Petizione scritta al Papa, affinché egli avesse pietà di Lui, e il Papa non ne ebbe alcuna perché non poté nemmeno averne: non gli avevano riferito nulla. Ora evidentemente una cosa è una petizione al Santo Padre e un'altra è una che è rivolta al Santo Santo Santo Padre, che conosce tutto e non tradisce mai le giuste aspettative!

Così, dopo 6 giorni di assoluta penitenza, la notte successiva al 18, celebrazione della Santa Trinità di Dio, Romano ebbe una visione interiore fino all´ alba:
"per ordine superiore non doveva più voler infierire contro di sé, per protestare contro la Chiesa Cattolica, perché, se la sua burocrazia e i livelli intermedi avevano ignorato completamente le richieste di pietà umana sollevate per lui, ora la gente semplice, i Cristiani in genere e perfino un Cardinale lo avevano capito nelle sue buone intenzioni, amato e pregavano per lui il Dio che ascolta sempre e tiene buon conto di tutto. Padre Piggi, la Comunità di tutto il quartiere Primo di Maggio e quei Protestanti che pregavano per un cattolico non avrebbero meritato che egli morisse nella casa della Chiesa, come se Dio fosse restato indifferente alle suppliche sincere fatte da tutti per lui".

Così, anche se vi erano 42 ragioni (5 nemmeno erano state elencate, ma le conosce Padre Piggi) che rendevano ragionevole la sua morte il 25 maggio, Dio, dimostrandosi il Padrone e non lo schiavo delle sue regole, non le avrebbe rispettate alla lettera (ma neppure violate) e, di fronte a Romano quando seppe di dover morire dopo 40 giorni, il Signore Onnipotente avrebbe fatto come nella Bibbia già fece riguardo alla Ninive che doveva essere distrutta dopo gli stessi 40 giorni: non la distrusse più, per le preghiere ricevute dal re e dalla popolazione..., con molto disappunto del profeta Giona quando si vide così contraddetto nella sua profezia di morte e devastazione e voleva addirittura morire.

La Comunità di Sant'Antonio, del "Bairro" Primeiro de Maio, i Protestanti e un Cardinale, hanno così compiuto la stessa cosa miracolosa compiuta dalla Madonna col Papa colpito da Ali Agca, quando fece zigzagare la pallottola tra organi tutti mortali, senza che essa ne colpisse nemmeno uno. Le preghiere avevano avuto il potere miracoloso di modificare (senza annullare) il piano di Dio, donando così al Padre e Spirito santo, scesi come una unità in terra in Romano, altri 141 giorni esatti di vita, quelli intercorrenti tra il 25 maggio e il 13 ottobre del vero MIRACOLO DI FATIMA.
Esso fu quando il Sole parve in procinto di piombare sulla terra e poi, andando di qua e di la nel cielo, ritornò al suo posto, a significare in segreto la reale discesa di Dio sulla Terra in un utimo e un peccatore, in R.A. (Romano Amodeo ma anche RA Dio del Sole), il suo sttantenale peregrinare tutto sulla simbolica linea Roma-Rio del santo Rosario, e infine la sua risalita in Cielo, ma dalla sua casa di Saronno=Sion, quella da cui già era salita in cielo sua madre, durante il Giubileo del 2.000.

Tutte le ragioni esposte prima saranno dunque rispettate, e l'opera di Dio sulla terra, in Romano, terminerà senza dubbi il 25 maggio; l'opera, non la vita. Romano dovrà astenersi da ogni altra comunicazione, come se il 25 maggio fosse morto di persona.
Fa questa ultima perché oggi di fatto è ancora il 23 maggio e non ancora il 25 della apparente "mancata profezia" della sua morte... morte reale che avverrà pertanto solo il 13 ottobre.

Saluta tutti e aspetta con fede che finalmente venga quel giorno in cui, dopo aver donato a Dio la sua vita, possa anche morire, per farlo esistere interamente al posto suo.

Amoram
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