Eguaglianza tra le leggi fisiche biologiche e morali

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Ghergon
00giovedì 20 dicembre 2007 19:09
Io vorrei che si capisse una cosa.

Abbiamo migliaia di leggi biologiche e fisiche che permettono la vita sulla terra.

Gli elettroni rotorivoluiscono intorno ai nuclei con leggi fisse e immutabili e così è per le molecole in vibrazione e così è per infiniti meccanismi precisisimi del nostro corpo tipo il dna che è uno strumento impeccabile che non permette mutazioni.

Tutte queste leggi sono poste da Dio e Lui stesso con la Sua Provvidenza le controlla costantemente.


Ecco anche la sfera dell'anima e soggetta a leggi fisse e immutabili.
I dieci comandamenti sono le leggi per la nostra condotta morale che deve essere precisa come tutte gli altri fenomeni terrestri e questo per non rompere l'equilibrio.

Nessuno di noi vorrebbe rompere l'equilibrio di un nucleo atomico perchè sappiamo che per e=mc2 irromperebbe una catastrofe radioattiva e allora perchè non temiamo di rompere l'equilibrio morale?

Gli equilibri naturali sono tutti uguali.
Ghergon
00giovedì 20 dicembre 2007 19:10
Dio ha posto le leggi per la materia e le leggi per lo Spirito, cioè l'anima.
Ambedue si rispecchiano come creazione e sono le due facce della stessa medaglia, per usare un paragone terra a terra.

Ambedue hanno gli stessi rischi annessi di rottura degli equilibri:
disarmonia di portata cosmica e pericolosissima per la nostra salvezza.

I quantisti senza Dio hanno inventato per ridefinire e reclassificare questo concetto, che non è più nascondibile, un termine: rottura della funzione d'onda intendendo così un interruzione dell'ordine naturale delle cose espresso tramite i matematismi del De Broglie.

Le leggi morali sono le leggi che garantiscono il corretto funzionamento dell'anima e senza le quali l'anima perde la via che le è assegnata, quella del Regno dei Cieli.

Senza un attenta esecuzione del decalogo(vedi dieci comandamenti + i due di Gesù Cristo) si perde la retta via e si cade senza speranza nell'annullamento eterno.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 09:28
Qualcuno ha chiesto spiagazioni sull'imutabilità del dna.

Il DNA se non viene manomesso dall'uomo è il componente più stabile dell'universo.

Se avvengono mutazioni dovute all'ambiente esso fa in modo di ristabilire immediatamente il programma senza errori.


Provarono ininterrottamente a mutare la drosophilia con radiazioni ed ottennero specie mutanti inadatte alla sopravvivenza.
Questo dimostra una volta per tutte che le mutazioni sono dannosisssime e non arrecano vataggi alla specie come presumeva darwin, punto cardine della teoria

Questo infligge un colpo mortale ai darwinisti.

Pensavano di aver creato degli errori che si sarebbero perpetuati nella specie ma con loro enorme sorpresa si accorsero che nel giro di pochissime generazioni il DNA riportava la specie al programma originale e i figli nati dalle generazioni mutanti tornavano ad essere splendidi e perfetti esemplari!

Il DNA è costruito apposta come scrigno segreto dei nostri genomi è immutabile e conserva la vita fissa sul Pianeta nella sua specie prestabilita e determinata dal programma.

Il DNA è il micorcomponente biologico più stabile dell'universo.

Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 14:38
Non esiste alcuna eguaglianza possibile fra leggi fisiche biologiche e morali.

Si confondono inutilmente due ambiti: l'ambito scientifico e quello religioso.

Le leggi fisiche e biologiche accettate e ratificate dalla comunità scientifica internazionale valgono per tutti gli uomini indipendentemente dalla confessione religiosa.

Le leggi morali ispirate ai dieci comandamenti non sono un dato scientifico ma sono oggetto esclusivo della fede; tali leggi valgono solo per chi in quella fede si riconosce e non possono assurgere a modello universale da seguire per tutta l'umanità come accade invece per le leggi scientifiche.

Confondere i due ambiti separati e distinti della scienza e della fede e tentare di ricondurre la prima alla seconda è un inutile artificio completamente privo di argomentazioni degne di considerazione e come tale archiviabile fra i dimenticabili tentativi di speculazione.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 16:48
La tua posizione atea e positivista è del tutto stata smentita dai fatti della scienza vera e propria, quella alla quale tu ti appelli con tanta sicumera ma con la quale invece vieni ampiamante smentito e con certezza.

In questo caso essa stessa evidenzia esattamente quello che tu vorresti negare.

L'uomo è composto da anima spirituale e corpo.
Il corpo è solo un "veicolo" che ci permette di interagire con la realtà.
L'anima e la coscienza ne sono fuori.

NE SONO FUORI.

L'anima conta, il corpo meno.

Anima e materia seguono ambedue leggi precise e hanno la medesima struttura.
Altro che l'aleatorietà.

Senza leggi l'anima si perde per sempre.

La morale è la legge dell'anima e per l'anima è stata creata.


Il decalogo è impresso nella nostra anima e questo è un datto di fatto incontestabile.

Una prova?

Conoscete qualcuno che nasce col desiderio di uccidere?
Qualcuno che odia agli arbori della coscienza padre e madre senza che questi abbiano commesso nulla?

Qualcuno che voglia fare il male prima che sia stato influenzato dalla società?

No.


In qualsiasi cultura anche nei popoli indigeni dell'Africa o nelle popolazioni primitive che fino a tempo fa esistevano ancora sul pianeta si sono ritrovati sempre gli stessi e medesimi comportamenti di base.
Sempre gli stessi comandamenti.

Ciò signfica che le leggi che Mosè portò dal Sinai servirono solo a ricordare agli uomini le leggi che in perdizione stavano dimenticando.


E CHE DIO HA IMPRESSO QUESTE LEGGI PER LA NOSTRA SALVEZZA E PER IL NOSTRO BENE

Questi equilibri finissimi nel campo della morale non vanno toccati, l'equlibrio non va rotto per il bene di tutti
.

Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 18:19
Non esiste alcuna scienza che abbia dimostrato l'esistenza di un'anima che risponda a leggi precise ed immutabili come accade nel campo della fisica e della biologia.

Fare simili vergognose, indegne, menzognere affermazioni è inutile poiché nessuno può essere ingannato da simili bugie.

L'anima è stato argomento del quale si è occupata solo la religione e la filosofia, parlarne come di una realtà scientifica e addirittura aggiungere che sia governata da leggi precise ed immutabili è un'affermazione della quale dovrebbe vergognarsi chiunque.

L'anima è e sempre resterà un argomento del quale potrà occuparsi solo la religione e la filosofia.

L'anima non è mai stata e mai sarà oggetto di studio da parte della scienza.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 18:55
Perchè ti scaldi tanto?
Perchè rimani fermo su posizioni vetuste arcaiche lobbyste, positiviste e materialiste e fuori da ogni concezione logica?

Perchè invece di offendere e denigrare la Verità di Dio non cominci seriamente a studiare il panorama scientifico?


Hai dettto che "non esiste nessuna scienza"

Esiste

Vuoi i nomi?

Hai detto che io scrivo menzogne...le tue sono affermazioni azzardate specialmente nel posizione nella quale ti trovi, quella del totale disinformato di turno che attacca e denigra il parere altrui.

Se non li conosci tu e non rientrano nel tuo campo di cognizioni non è che non esistano.

Ecco solo alcuni nomi e li cito a memoria perchè non ho tempo di fare la ricerca che dovresti fare tu prima di venire qui ad accusare le persone!

Uno è Sir Sherrington l'altro il grandissimo Sir John Eccles famosissimo neurologo di fama e poi perchè no anche Pribram un po lilly.
Poi nella fisica il grandissimo Marco Todeschini scienziato che andò vicino al nobel.
Il Nobel Guglielmo Marconi era vicino a questa posizione, il suo collaboratore Pierluigi Ighina e molti altri tra cui un famos inglese che ora non ricordo.

Come vedi devi uscire dagli schemi costituiti dai nemici dello Spirito e ti dovresti conformare alla Verita.
Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 19:10
Ghergon, amico mio, forse facciamo finta di non capire o non vogliamo capire.

Hai impostato il discorso tirando in ballo la scienza, collocando sullo stesso piano le leggi della fisica e della biologia e la realtà scientifica dell'anima e delle sue leggi.

Spari quattro nomi che non dimostrano assolutamente nulla.

Hanno avanzato ipotesi, non hanno fornito alcuna dimostrazione scientifica.

Per dimostrazione scientifica, ti ricordo, si intende una dimostrazione inconfutabile ed evidente su basi rigorosamente scientifiche, accettata e ratificata da tutta la comunità scientifica.

Ma dove diavolo è scritto che la scienza internazionale tutta ha ratificato l'esistenza scientifica dell'anima e ha stabilito che essa è governata da leggi precise?

Lascia perdere i 4 scienziati cattolici che si affannano inutilmente a cercare l'anima.

Torna alla fede e se vuoi parlami di anima da fedele e sarò disposto ad ascoltarti.

Se intendi invece propinarmi baggianate prive di qualunque dimostrazione chiara e inconfutabile ti consiglio di lasciar perdere.

Se volessi continuare questo discorso ti pregherei di farlo solo su base scientifica fornendo dimostrazioni e non su base filosofica portando avanti argomentazioni fumose che non dimostrano assolutamente nulla.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 19:24
Non sono quattro nomi nivacrom
E sinceramente la scienza prima da sempre è la teologia a meno che tu negando questa fatto basilare non voglia essere definito in maniera definitiva ateo e anticristiano.

Inoltre ci sono infiniti nomi di famosi scienziati che la pensano così, ho menzionato solo alcuni nomi..ricordi?

Comunque sei pregato di non uscire dall'argomento del 3d.
Qui non stiamo parlando di scienza.

Stiamo parlando di identità fra la morale e le leggi fisiche e biologiche.


Invece di sbandierare ipotetiche e fumose organizzazioni "scienza internazionale"?!

ti senti in grado di confutare a parole tue il discorso sopra?
Si?
No?

Tu nivacrom hai le cognizioni per confutare i miei scritti originali?

Conosci la fisica la biologia e le leggi morali al punto di poterne discorre fluidamente e farne dei paralleli?

Se si sei il bevenuto se no lascia perdere, ok?

ciao [SM=x268963]
Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 19:35
Ghergon la teologia non è una scienza.

E' ora che la finisci di spacciare false informazioni.

LA TEOLOGIA NON E' UNA DISCIPLINA SCIENTIFICA.

Negare che la teologia sia una scienza non vuol dire assolutamente essere ateo e anticristiano, vuol dire semplicemente dimostrare buon senso cosa che tu sembri non avere, arroccato come sei su posizioni da Dottore medievale.

Per quanto riguarda la sfida che lanci sulle cognizioni di carattere scientifico dubito che tu sia in grado di dimostrare alcunché scientificamente ma poiché ridere fa bene (è scientificamente dimostrato) sono disposto ad ascoltarti.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 20:39
La teologia è la prima di tutte le scienze.
La cultura storica...

Sapevo che avresti gettato la spugna e avresti passato il testimone.
Sapevo...sai solo denigrare.
Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 20:57
Re:
Ghergon, 21/12/2007 20.39:

La teologia è la prima di tutte le scienze.
La cultura storica...

Sapevo che avresti gettato la spugna e avresti passato il testimone.
Sapevo...sai solo denigrare.



La teologia non è affatto una scienza.

Non esiste scienza che sia basata sulla fede.

Qualunque scienza è basata su dimostrazioni.

La teologia non ha mai dimostrato nulla poiché il suo fondamento è la fede.

Non esiste alcuna comunità scientifica che riconosca alla teologia il valore di scienza.






Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 21:01
La teologia è la prima di tutte le scienze.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 21:06
La teologia non è fede.
Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 21:13
Re: Re:
Nivacrom, 12/21/2007 8:57 PM:



La teologia non è affatto una scienza.

Non esiste scienza che sia basata sulla fede.

Qualunque scienza è basata su dimostrazioni.

La teologia non ha mai dimostrato nulla poiché il suo fondamento è la fede.

Non esiste alcuna comunità scientifica che riconosca alla teologia il valore di scienza.









A parte il fatto che basta studiare la storia per scoprire che la prima di tutte le scienze è la teologia che era accompagnata da tutte le altre (astronomia fisica ect ect)a lei subordinate, ma basta leggere il vocabolario per smentire certe ilazioni date di troppa fretta.


te|o|lo|gì|a
s.f.
CO TS relig.


1 scienza che ha come oggetto di studio la natura di Dio e delle cose divine: studiare t.; dottore in t. | nelle singole religioni monoteiste, studio delle questioni religiose, spec. in relazione ai testi sacri, alla tradizione, ecc.: t. cattolica, ortodossa
2 l’insieme dei teologi e delle loro dottrine: t. medievale


Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 21:17
Re: Re:
Nivacrom, 12/21/2007 8:57 PM:



La teologia non è affatto una scienza.

Non esiste scienza che sia basata sulla fede.





Dove si parla di fede?

te|o|lo|gì|a
s.f.
CO TS relig.


1 scienza che ha come oggetto di studio la natura di Dio e delle cose divine: studiare t.; dottore in t. | nelle singole religioni monoteiste, studio delle questioni religiose, spec. in relazione ai testi sacri, alla tradizione, ecc.: t. cattolica, ortodossa
2 l’insieme dei teologi e delle loro dottrine: t. medievale


Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 21:29
Re: Re: Re:
Ghergon, 21/12/2007 21.13:






A parte il fatto che basta studiare la storia per scoprire che la prima di tutte le scienze è la teologia che era accompagnata da tutte le altre (astronomia fisica ect ect)a lei subordinate, ma basta leggere il vocabolario per smentire certe ilazioni date di troppa fretta.


te|o|lo|gì|a
s.f.
CO TS relig.


1 scienza che ha come oggetto di studio la natura di Dio e delle cose divine: studiare t.; dottore in t. | nelle singole religioni monoteiste, studio delle questioni religiose, spec. in relazione ai testi sacri, alla tradizione, ecc.: t. cattolica, ortodossa
2 l’insieme dei teologi e delle loro dottrine: t. medievale





Come ti ho già spiegato in altri post nel medioevo il concetto di scienza come lo intendiamo oggi non esisteva, tale concetto è nato con Bacone e Galilei.

Quando io parlo di scienza io mi riferisco al concetto moderno di scienza e non all'accezione medievale.

Parliamo di due concetti diversi: il mio vivo e vegeto, fondato dal grande Galilei (che per questo ricevette un warning [SM=g27823]) il tuo, spiace ricordarlo morto e sepolto.

Teologia: l'attività speculativa che ha per oggetto la divinità (Oli-Devoto - Il dizionario della lingua italiana)

Se l'oggetto della teologia è la divinità, la base della teologia non può essere la scienza ma la fede.

La teologia è fondata sulla fede nella divinità (indimostrata e indimostrabile) e con questi presupposti non è possibile parlare di scienza così come da Galilei in poi è stata intesa.

Il concetto di teologia come scienza è un concetto pre-galileiano.

Dopo Galilei la teologia ha smesso di essere considerata una scienza ed è ridiventata quello che è sempre stato: un'attività speculativa che ha per oggetto la divinità come ci insegna il dizionario della lingua italiana.




Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 21:44
Ho capito perfettamente il tuo punto di vista e anche l'interpretazione che dai al termine e ti posso capire [SM=g27823]

In realtà la teologia è la prima di tutte le scienze perchè comprende tutte le altre e perchè tutto l'insieme è creato da Dio.

Le divisioni nello studio della natura sono un errore umano e dei suoi meccanismi di catalogazione del pensiero.

La teologia è la scienza prima allo stato puro.

E' la scienza prima da cui diparte tutto.

E'un fatto assodato e su questo sono tutti d'accordo incontestabilmente.


Ora va detto che alcuni pensano che la teolgia abbia ache fare con la fede, in verità le cose stanno assai diversamente.

La speculazione su Dio non ha nulla ache vedere con la fede in Lui.

La teologia è scienza che ha come oggetto di studio la natura di Dio e delle cose divine...senza implicare la credenza. [SM=g27823]
Nivacrom
00venerdì 21 dicembre 2007 22:04
Ma la divinità è un dato della scienza o della fede?

Per poter parlare di divinità dalla quale tutto parte bisogna postulare tale divinità innanzitutto attraverso la fede.

Se non si crede all'esistenza di Dio ogni speculazione nei suoi riguardi semplicemente non ha senso e quindi neanche la teologia avrebbe un senso.

Si parte evidentemente dalla fede nell'esistenza del divino e poi da lì si procede dove si vuole.

Ghergon
00venerdì 21 dicembre 2007 23:03
E' un dato delle scienza perchè Dio è una realta oggettiva solo che oggi viene negato per scopi segreti.

E qualcuno lo nega anche in buona fede...

Non si parte dalla fede per studiare la teologia, questo è un processo fatto al contario.

E'quello che ho fatto io. Prima ho avuto a Fede e poi ho studiato.

In realtà proprio chi non ha la fede ed è un ricercatore dovrebbe avvicinarsi a questi studi per vedere se le prove logiche di duemila anni di studi teologici, vedi le cinque vie solo ad esempio, lo convincono.

Poi sarà difficile non rendersi conto dell'esattezza della cultura teologica occidentale cristiana.

Inoltre questa materia è insegnata anche in istituti laici da professori laici e a volte nemmeno veri credenti.
Nivacrom
00sabato 22 dicembre 2007 12:35
Re:
Ghergon, 21/12/2007 23.03:

E' un dato delle scienza perchè Dio è una realta oggettiva solo che oggi viene negato per scopi segreti.



Ed è qui che non ti seguo più...ogni realtà oggettiva riconosciuta dalla scienza deve essere necessariamente accettata da tutti, non può essere altrimenti; se così non fosse, ogni affermazione perderebbe il carattere di oggettività, sfociando, nei migliori dei casi nella credenza, nella fede, nei peggiori nella superstizione.

Dare valenza oggettiva all'esistenza di Dio significa essere credente, avere fede in Dio.

Dare valenza oggettiva ad un ferro di cavallo come portafortuna significa essere superstiziosi.

E' quindi necessario distinguere, ogni volta, oggettività scientifica, fede e superstizione.

L'oggettività scientifica è basata sulla ricerca e la dimostrazione.

La fede in Dio è basata sul sentimento religioso.

La superstizione è basata sull'ignoranza o, lì dove il superstizioso sia una persona colta (caso raro), su paure o debolezze che andrebbero esaminate.

Tornando al tema della fede in Dio non a caso si parla di sentimento religioso, ovvero di un'urgenza spirituale che ci porta ad affermare la divinità con tutto quel che ne consegue: devozione, timore, fiducia nella sua onnipotenza, fiducia nella sua onniscienza etc..

Tentare di andare oltre il sentimento religioso, ovvero oltre l'umile accettazione dell'esistenza e della potenza divina, a me pare operare una forzatura.

Dio non si svela apertamente agli uomini ma va cercato attraverso la fede e ciò per ragioni imperscrutabili; tale ricerca alimentata dal sentimento religioso conduce lungo il cammino spirituale.

Far prevalere la ragione sul sentimento religioso rischia di soffocare il cammino spirituale e può condurre su un percorso pericoloso che allontana dalla fede vera, quella che non ha bisogno di dimostrazioni, quella degli umili che il Cristo predilesse.










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