Al via la sperimentazione all'aeroporto di Fiumicino
dispositivi attivi al terminal 5 per i passeggeri in partenza verso gli Stati Uniti. Fazio: non sono pericolosi
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ROMA (3 marzo) - Al via la sperimentazione dei body scanner all'aeroporto romano di Fiumicino. I controversi dispositivi di controllo sono attivi da oggi al terminal 5 per i passeggeri in partenza verso gli Stati Uniti.
La fase sperimentale durerà dalle 4 alle 6 settimane: dopo Fiumicino altri body scanner verranno attivati a Malpensa e Venezia. All'inaugurazione del primo body scanner allo scalo romano erano presenti il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio e il presidente dell'Enac, Vito Riggio.
«La nostra commissione scientifica - ha detto Fazio - ha accertato oltre ogni possibilità di dubbio che le onde elettromagnetiche emesse dai body scanner non possono causare problemi alla salute e non sono pericolose». Secondo le autorità, le onde millimetriche emesse sono molto inferiori a quelle emesse da altri apparecchi elettronici in commercio; quanto alla privacy la macchina riproduce soltanto una sagoma stilizzata, non l'immagine e il volto della persona che si sta sottoponendo al controllo. Il costo di ogni body scannerr è di circa 150 mila euro.
Nell'ambito della sperimentazione saranno però attivati body scanner anche a tecnologia passiva, cioè che rileva le onde millimetriche emanate dal corpo umano, senza quindi alcun contributo di sorgenti esterne. Terminata la fase di sperimentazione, il Comitato interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti (Cisa) valuterà quale tra queste due tipologie di apparecchiature scegliere per gli aeroporti nazionali. Solo a quel punto l'Enac potrà acquistare un certo numero di body scanner, circa 15, utilizzando 2 milioni di euro.
Il periodo di sperimentazione serve a verificare la loro reale capacità di rilevare oggetti e sostanze che i metaldetector non possono individuare. Nello stesso tempo l'Enac dovrà valutare l'effettivo risparmio di tempo e l'incremento dell'operatività rispetto alle procedure tradizionali. Il body scanner si presenta come una cabina, con ingresso ed uscita aperti, che il passeggero deve attraversare. Nel caso in cui viene rilevato un oggetto, sul monitor posto sul lato di uscita della cabina si riproduce una sagoma stilizzata del corpo umano, con l'indicazione della zona dove effettuare un controllo manuale approfondito. Altrimenti viene dato il segnale di via libera di colore verde.
«C'è una garanzia di sicurezza e di salute - ha dichiarato Matteoli -. Non ci saranno ritardi nelle operazioni di imbarco e se la sperimentazione andrà bene all'aeroporto di Fiumicino saranno installati cinque body scanner. Inoltre non c'è l'obbligo di sottoporsi a questo controllo. Chi non vuole passare attraverso il body scanner sarà sottoposto al normale percorso di sicurezza»
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