La Missione Sant’Antonio Abate
Missione S. Antonio Abate
Via Albereria, 1
35010 San Pietro in Gù (Padova)
Tel. e fax: 049-5991045
Gabriele Basmahdjj (Basmagi), nato ad Aleppo - in Siria - il 20 maggio 1943, fonda negli anni 1970 l'Associazione Chiesa Cattolica dei Siri Ortodossi di Antiochia e la Famiglia Spirituale Missione S. Antonio Abate. Residente a Padova, si avvale inizialmente della collaborazione di due consacrati: il "vescovo vagante" Vittorio Maria Francescone (della American Orthodox Catholic Church, di cui si tratta nella scheda seguente, il quale tuttavia si distacca ben presto da Gabriele Basmahdjj) e un sacerdote appartenente alla Chiesa ortodossa con la quale il movimento sostiene di essere attualmente in contatto per completare la formalizzazione dell'intesa di riconoscimento. Successivamente Basmagi si sposta in un casolare presso San Pietro in Gù (Padova). Collabora alla direzione dell'Associazione anche la moglie, Ines Dal Soglio di Schio, chiamata dagli adepti Suor Ines, con la quale ha contratto matrimonio civile nel 1991.
Il Patriarcato Ortodosso di Antiochia non riconosce l’ordinazione di Basmagi, avvenuta nel 1989 in modo illecito per le mani di un vescovo siro, monsignor Crisostomos, responsabile della Chiesa ortodossa in Brasile. Secondo fonti del movimento, in seguito, giunto in Italia, lo stesso monsignor Crisostomos consacra Basmagi anche abate e gli affida alcune diocesi in Brasile. Il movimento sostiene che questa consacrazione, insieme a quella ricevuta dal vescovo Francescone, siano pienamente lecite. La missione spirituale di Gabriele Basmagi si svolge prevalentemente sulla strada ed è finalizzata al recupero di prostitute, drogati, emarginati. Talora si svolge anche all’interno di ambienti cattolici e gruppi di preghiera; per questo motivo i proseliti sono spesso fedeli e sacerdoti cattolici. Uno di essi, il religioso sacramentino padre Rosario Gozzo – sospeso a divinis dal vescovo di Padova e successivamente, in data 1° maggio 1993, con decreto congiunto dell’arcivescovo metropolita di Fermo, monsignor Cleto Bellucci, e del precedente vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatranzone-Montalto, monsignor Giuseppe Chiaretti – si è allontanato dal gruppo nel 1999.
Il vescovo di Padova (in data 28 Dicembre 1990 e 2 Gennaio 1991) e quello di Vicenza (in data 2 Gennaio 1991 e 2 Dicembre 1992) hanno diffidato Basmagi dal presentarsi, agire in nome della Chiesa cattolica e compiere qualsiasi celebrazione liturgica nelle chiese e luoghi di culto appartenenti alle diocesi; i due presuli diffidano inoltre dal compiere esorcismi e riti in privato. Nelle stesse notificazioni i fedeli cattolici sono invitati a non partecipare a queste celebrazioni illecite. Le curie vescovili di Padova e Vicenza, il 14 Luglio 1996, hanno emanato congiuntamente un comunicato pubblicato sull’organo di stampa diocesano La Voce dei Berici nel quale ribadiscono le precedenti notificazioni e precisano che “Basmagi non è sacerdote cattolico”, “non è in comunione con alcun vescovo ortodosso” e “non possiede titoli di studi teologici”. Da parte sua il movimento afferma che le curie di Padova e Vicenza non hanno accolto i tentativi di padre Basmagi volti a mostrare i documenti delle sue ordinazioni e negano che egli si sia presentato come ministro cattolico.
Basmagi – che diffondeva i suoi insegnamenti anche attraverso trasmissioni televisive, durante le quali benediceva ed esorcizzava – amministra il sacramento del battesimo in acqua corrente e celebra matrimoni all’interno di messe che durano anche dieci ore. La lunghezza del rito si spiega con il fatto che in esso sono racchiusi diversi momenti: la predicazione di Cristo, la sua via crucis e la sua resurrezione. Ancora oggi padre Gabriele, attualmente residente in Siria, continua a esercitare il suo ministero “in spirito”, attraverso comunicazioni telefoniche con i suoi fedeli e grazie all’opera di Ines Dal Soglio. Già espulso dall’Italia nel 2001 (dopo essere stato condannato a otto anni di reclusione dal tribunale penale di Padova), nel 2002 viene dichiarato defunto dai membri della Missione. La sua morte sarebbe avvenuta nel giorno di Pasqua e sarebbe stata seguita dalla sua “resurrezione”. Essi ritengono che l’episodio in questione non sia né il primo né l’unico poiché sono convinti che lo spirito di padre Gabriele abbia lasciato il suo corpo altre volte. Il distacco sarebbe durato a volte per ore, a volte per giorni, fino a quando il suo corpo inanimato non “riprende vita”. La morte non avrebbe alcun potere su padre Gabriele e la sua resurrezione significa anche punizione per tutti quelli che lo calunniano e lo ostacolano.
I problemi giudiziari per padre Gabriele si ripresentano nel novembre 2004, quando viene condannato a otto anni e undici mesi di reclusione dai giudici della Corte d’Appello di Venezia per abusi sessuali, sequestro di persona e lesioni personali. Le sue seguaci diffondono volantini in luoghi pubblici come gli ospedali nei quali i malati ricevono indicazioni su come contattare l’associazione per “chiedere aiuto”. Il movimento – che conta qualche decina di fedeli – si è diffuso in diverse regioni d’Italia, fra cui le Marche, a Montefiore Dell’Aso (Ascoli Piceno), il Veneto, a Montecchio Precalcino (Vicenza) e a Villafranca (Padova), e la Basilicata.
Basmagi è considerato dai suoi seguaci il Figlio dell’Uomo di cui parla il libro dell’Apocalisse ai capitoli 1 e 19, letti secondo l’interpretazione dello stesso Basmagi. In essi si parla di Cristo risorto, l’angelo disceso dal Cielo con la chiave dell’abisso, del “mandato”, colui che, attraverso le opere, rivela la sua potenza. È chiamato dai suoi fedeli “Papy”, come pure Dio Padre è chiamato “Abba”. Basmagi, che i suoi seguaci dicono assomigli anche fisicamente a Gesù Cristo, vive la sua stessa condizione di innocente perseguitato, imprigionato e condannato. Egli sostiene di non avere creato alcuna nuova dottrina, ma di volere mettere in pratica ciò che è già scritto nella Sacra Scrittura. Le sue miracolose opere si sarebbero verificate dalla fine degli anni 1980: nel 1988 sconfigge definitivamente Satana; nel 1989, con l’aiuto della madre celeste, lega Beelzebul; nel 1991 accende il fuoco della Geenna, evento visibile a tutti nell’eruzione dell’Etna. In quel momento Basmagi prende il posto di Gesù e dà inizio al giudizio attraverso la separazione delle pecore dai capri.
Secondo alcune fonti, peraltro smentite dal movimento, in quanto profeta, Basmagi avrebbe previsto la fine del mondo per il 10 maggio 1996, giugno 1996 e, infine, nel 1999. Nei suoi messaggi afferma, comunque, esplicitamente, che i castighi descritti nel capitolo 24 del Vangelo di Matteo si stanno già realizzando in questo tempo, nel quale egli compie la sua missione: quella di avvisare il mondo che questo è il tempo della fine e che è importante pentirsi al più presto se si vuole salvare la propria anima.
Basmagi sostiene che nella Chiesa cattolica, considerata la Babilonia peccatrice, ci siano sia sacerdoti chiamati da Dio con una vera vocazione sia sacerdoti “chiamati da satana per distruggere il regno di Dio”. I vescovi e i cardinali cattolici consacrano pane e vino, ma in essi potrebbe nascondersi solo il corpo di Satana. I sacramenti amministrati nella Chiesa cattolica non produrrebbero frutti spirituali perché chi li amministra non è mandato da Dio e durante la celebrazione non invoca lo Spirito di Dio. I membri del movimento che vivono nella Missione contribuiscono al loro mantenimento attraverso il lavoro, che di solito non è retribuito e mettono i propri beni in comune “pro-missione”. Il digiuno è permesso e frequente, nell’attesa costante della fine del mondo. Bevono acqua benedetta da Basmagi e mangiano il pane azzimo che nutre e purifica non solo il corpo, ma anche l’anima. Il loro cammino, affidato a Basmagi, è un percorso di purificazione e pulizia spirituale, un “detersivo” necessario per pulire il corpo, una catechesi che comprende anche una forma particolare di educazione alla “castità”.
Lo scopo del movimento si riassume in questo motto: “Insieme si può costruire una famiglia unita nell’amore per un mondo migliore che viva nella vera pace” senza distinzione di razza e religione. Questa è la prima Chiesa universale il cui nome è “L’Umanità Chiesa di Fraternità”.
B.: La dottrina apocalittica del movimento di Basmagi è desunta da volantini distribuiti dai fedeli: “Bestemmia”, “Messaggi di Padre Gabriele-Missione S. Antonio Abate”, ”Perché Dio dovrebbe castigare l’umanità”, “L’Umanità Chiesa di fraternità”, ”Il Signore ti benedica”; “Gabriele -Il Santo di Dio”; altri elementi della dottrina si ritrovano in opuscoli scritti da Basmagi e diffusi all’interno della Missione come “Il cammino verso la pace” e “Ghiaccio dal cielo”. Un testo liberamente consultabile presso il movimento è il Libro delle testimonianze, che riporta innumerevoli racconti di miracoli, liberazioni e grazie spirituali ricevute attraverso padre Gabriele. In chiave critica, si vedano: Giancarla Perotti Barra, “Gruppo Gabriel Basmahdjj (Basmagi)”, in Movimenti Religiosi Alternativi - Dossier a cura del GRIS, n. 27, allegato a Presenza Cristiana, luglio 1997, pp. 38-41. Per quanto riguarda la dichiarazione ufficiale congiunta dei vescovi delle diocesi di Padova e Vicenza si fa riferimento a “I due comunicati ufficiali del Vescovo”, in La Voce dei Berici, 14 luglio 1996.
La Chiesa Cattolica Ortodossa Americana
Chiesa Cattolica Ortodossa Americana
Mons. Vittorio Maria Francescone
C. P. 137
80058 Torre Annunziata (Napoli)
Una filiazione della American Orthodox Catholic Church (titolo vantato da diverse organizzazioni religiose con sede negli Stati Uniti d’America) è presente anche in Italia sin dalla fine degli anni 1960.
La linea di successioni episcopali vantata da questa denominazione risale all’arcivescovo ortodosso libanese Aftimios Ofiesh (1890-1971; secondo altre fonti 1880-1966), che era stato a capo negli anni 1920 di un tentativo di creazione di un movimento ortodosso americano, inizialmente approvato dalla metropolia russa, e quindi ripudiato anche a causa del matrimonio (successivo all’ordinazione, in spregio ai canoni ortodossi) dello stesso Ofiesh nel 1933.
Attraverso uno dei vescovi che avevano raccolto l’eredità di Ofiesh, Walter Myron Propheta (1912-1972), fu consacrato nel 1967 (e riconsacrato sub conditione il 3 ottobre 1968 da Milton Cunha della Chiesa Cattolica Apostolica Brasiliana fondata da Carlos Duarte Costa) Giuseppe Santo Eusebio Pace, già prete sotto un altro vescovo indipendente, mons. Giovanni Taddei (1917-1979) e negli anni dal 1961 al 1967 parroco di una parrocchia italiana di rito occidentale del Patriarcato di Mosca.
A mons. Eusebio Pace – oggi a riposo – si deve l’atto di costituzione dell’Esarcato apostolico per l’Europa e l’America Latina della Chiesa Cattolica Ortodossa Americana, con sede a Roma in Via Flaminia 495, riportato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 luglio 1973. Il primate di riferimento negli Stati Uniti risultava mons. Lorenzo de Vatlich, con il titolo di Sua Beatitudine Dom Lorenzo, O.S.B., Patriarca a Primate Metropolitano della Chiesa Cattolica Ortodossa Americana, Giurisdizione di New York.
Attualmente, mons. Vittorio Maria Francescone, consacrato il 30 agosto 1975 da mons. Eusebio Pace, si presenta come suo coadiutore. Il movimento non risulta avere in Italia luoghi di culto aperti al pubblico.
B.: Chiesa Cattolica Ortodossa d’America, numero unico a cura dell’Esarcato Apostolico per l’Europa, Firenze s.d.
Il Movimento Impegno e Testimonianza
Movimento Impegno e Testimonianza – Madre dell’Eucaristia
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00135 Roma
Tel.: 06-3380587
Fax: 06-3387254
E-mail: mov.imp.test@madredelleucaristia.it
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www.madredelleucaristia.it/indexit.htm
Il Movimento Impegno e Testimonianza - Madre dell’Eucaristia è un gruppo di preghiera per il “Trionfo dell’Eucaristia”, fondato e guidato dal sacerdote cattolico don Claudio Gatti (1938-2009), che nasce intorno alle apparizioni di Marisa Rossi (1932-2009), veggente fin dall’età di due anni e mezzo. Misticamente presente – il 9 Marzo 1963 – all’ordinazione sacerdotale di don Gatti, lo incontra e lo riconosce, diventando alcuni anni dopo la sua figlia spirituale.
Le apparizioni di Marisa possono essere suddivise in tre periodi. Dal 1971 al 1985 sono strettamente private; dal 1986 al 4 settembre 1993 avvengono alla presenza di alcune persone riunite in preghiera; infine, dal 4 settembre 1993 – come richiesto dalla Madonna in un messaggio – diventano pubbliche. Da quel momento, ad assistere alle apparizioni sono ammesse anche alcune persone chiamate dalla Madonna per formare un cenacolo di preghiera e di formazione. Il cardinale Camillo Ruini, vicario generale di Papa Giovanni Paolo II (1920-2005) per la Diocesi di Roma, con lettera datata 6 dicembre 1994, ha sospeso la facoltà di conservare l’eucaristia e di celebrare la messa nella cappella del movimento. Nel 1995, l’autorità ecclesiastica di Roma istituisce una commissione di inchiesta per verificare l’attendibilità dei fenomeni soprannaturali e l’idoneità ed ecclesialità della formazione spirituale proposta agli aderenti.
Dal 14 settembre 1995 cominciano a verificarsi i “miracoli eucaristici” durante le apparizioni pubbliche: una o più particole diventerebbero improvvisamente visibili fra le mani di Marisa Rossi di fronte ai fedeli in preghiera presso la sede del movimento e residenza di Marisa, don Gatti e alcuni collaboratori. Ogni domenica mattina, ogni primo sabato del mese e in occasione delle feste non di precetto dedicate a Gesù e alla Madonna, ogni giovedì sera e ogni giorno di festa cristiana, ha luogo un’apparizione pubblica. Secondo fonti del movimento, il giorno 26 novembre 1995 si sarebbe verificato uno straordinario evento eucaristico preannunciato dalla Madonna: la veggente si è presentata ai fedeli raccolti in preghiera con una grande ostia in mano, visibile a tutti, comparsa improvvisamente nelle sue mani. Il 13 marzo 1996, il cardinale Ruini proibisce con un decreto di prestare il culto alle ostie che appaiono nelle mani di Marisa, ritenute consacrate dagli aderenti al movimento. L’8 marzo 1998, 35° anniversario dell’ordinazione di don Gatti, il sacerdote riceve da Dio l’ordine di celebrare la messa, nonostante il divieto dei superiori, e il 1° aprile 1998 è sospeso a divinis dal cardinale Ruini. Il 20 giugno 1999 Dio Padre, per sua libera iniziativa e senza chiedere il consenso dell’interessato, lo ordina vescovo ed egli riceve tutti i poteri da Gesù Cristo. Il 14 settembre 2000 don Claudio Gatti, “Vescovo ordinato da Dio, Vescovo dell’Eucaristia”, emana il decreto ufficiale in cui riconosce l’origine soprannaturale delle apparizioni, dei miracoli eucaristici e delle teofanie trinitarie avvenute nel luogo taumaturgico.
Egli, mentre riafferma la sua obbedienza al Papa e l’unione con i vescovi e i sacerdoti che amano l’eucaristia, raccomanda ai fedeli la lettura delle “lettere di Dio” e “permette ufficialmente il culto della Madre dell’Eucaristia”. L’ultimo miracolo eucaristico si verifica il 15 gennaio 2004. Il movimento lo definisce straordinario perchè in esso si sarebbe verificata la contemporanea presenza di sangue divino e sangue umano in un’ostia. Mentre, infatti, nei miracoli precedenti l’eucaristia, trasportata nel luogo taumaturgico da Gesù, dalla Madonna, dagli angeli e dai santi, si era appoggiata sui fiori del giardino, sui vasi sacri o sull’altare, in quest’ultimo miracolo la Madonna stessa avrebbe adagiato una particola sulla fronte insanguinata di Marisa. Il 12 gennaio 2001 la Conferenza Episcopale Italiana pubblica un comunicato ufficiale nel quale “rende noti i provvedimenti adottati nei confronti del Rev. Claudio Gatti e del suo Movimento, in tutto il territorio nazionale”. In seguito, con una lettera (prot. 174/95-15938), la Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso noto al Vicariato di Roma che il 18 ottobre 2002 “il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ha disposto l’immediata dimissione dallo stato clericale di don Claudio Gatti, decisione da considerarsi inappellabile”. In seguito a questa decisione don Claudio Gatti, in una lettera circolare, dichiara che “l’autorità ecclesiastica ha sbagliato gravemente” nei suoi confronti e gli ha inflitto “l’ultimo colpo di satana”. Nel mese di agosto del 2003 il movimento riceve da Dio Padre un altro dono spirituale: la consacrazione a luogo taumaturgico di una località (Fonte San Lorenzo) situata in una vallata a pochi chilometri da Frontignano (Macerata). Si tratta del luogo in cui, nel 1971, avvennero le prime apparizioni della Madre dell'Eucaristia, alla presenza dell’allora sacerdote don Claudio Gatti. Da allora i membri del movimento si recano periodicamente a Fonte San Lorenzo per compiere pellegrinaggi di ringraziamento.
L’opera di apostolato del fondatore si svolge attraverso le catechesi, i momenti di preghiera, le celebrazioni eucaristiche e i miracoli connessi che si svolgono nella sede del movimento – luogo ritenuto taumaturgico – oppure in altre località (Liguria, Marche, Sardegna, Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto), dove sono nati altri gruppi di preghiera “Madre dell’Eucaristia”, che riuniscono alcune centinaia di persone. Affluiscono a Roma e partecipano agli incontri di preghiera pellegrini provenienti dall’estero: U.S.A., Messico, Canada, Mozambico, Zaire, Camerun, Brasile, Argentina, Spagna, Francia, Belgio, Svezia e altri paesi.
Il Movimento Impegno e Testimonianza diffonde la notizia che “la Madonna appare a Roma”, poiché vuole sottolineare l’elezione di questa città a centro della cristianità. La veggente Marisa afferma di ricevere messaggi destinati a tutta l’umanità. L’origine di questi messaggi sarebbe la Madonna, che vuole essere chiamata “Madre dell’Eucaristia”. Ella afferma che l’eucaristia, cuore della fede cattolica, è ridotta dai teologi a semplice simbolo e che la devozione verso questo sacramento deve essere rinnovata. Riguardo alle apparizioni nei messaggi si afferma che esse sono le più importanti e combattute – specialmente dal clero – e si richiede ai fedeli del movimento di parlare della “Madre dell’Eucaristia”, considerato come l’evento culminante della storia, nello stesso modo in cui l’Immacolata Concezione è l’evento che ha dato inizio alla storia. Il 25 marzo 1995 la Madonna ha stabilito che la festa (provvisoria) della Madre dell’Eucaristia deve essere celebrata il 25 marzo di ogni anno. La statua della Madre dell’Eucaristia, custodita dal 1989 nella cappella del movimento e dichiarata taumaturgica da Gesù, è stata realizzata in base alla descrizione data dalla veggente. La Madonna in essa rappresentata sorregge fra il dito medio e l’anulare della mano un’ostia ruotata di tre quarti verso di lei e nell’altra mano tiene un calice: l’immagine sta a significare che ella è madre di Cristo, integralmente presente nel sacramento.
Nei messaggi il luogo delle apparizioni è stato dichiarato santo e taumaturgico da Dio Padre, da Dio Figlio e da Dio Spirito Santo, poiché in esso si è verificata diverse volte anche la teofania di Dio uno e trino. I miracoli eucaristici che sono al centro dell’adorazione del movimento avvengono quando la Madre dell’Eucaristia, gli angeli o Gesù prelevano un’ostia da un tabernacolo o la sottraggono alla profanazione portandola a Marisa. Le ostie profanate appaiono, a differenza delle altre, frantumate, calpestate, bruciate, trafitte. L’eucaristia non è solo presenza di Gesù in corpo, sangue, anima e divinità, ma è anche presenza della Trinità, come afferma la Madonna che, dopo avere consegnato le ostie a Marisa, si prostra ad adorarle. Le tre persone divine sono state viste all’interno di un’ostia immensa, segno che l’eucaristia è anche presenza reale del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Nei messaggi la Madonna si rivolge ai membri del movimento incoraggiandoli a pregare e a fare opere buone al fine di compiere la loro grande missione di salvezza. Dopo venticinque anni di sacrifici ella ha comunicato che ciascun membro del gruppo ha salvato 9.132 anime. A messaggi di conforto e richieste di preghiere e sacrifici si intrecciano messaggi di preoccupazione per il Sommo Pontefice e per le sorti della Chiesa, che sarebbe governata da molti uomini affiliati a potenti e segrete associazioni, sostenuti da forti centri di potere e provvisti di un’enorme quantità di denaro. In una lettera datata 7 ottobre 1999 spedita a cardinali, vescovi e sacerdoti, don Claudio Gatti li invita finalmente a schierarsi con lui, dalla parte di Dio. Egli annuncia anche che il 1999 è l’anno del trionfo dell’eucaristia, della verità e del Movimento Impegno e Testimonianza. Successivamente, in seguito al mancato verificarsi di questa profezia, le rivelazioni confortano i fedeli precisando che, poiché devono convertirsi ancora milioni di persone, compresi molti ecclesiastici, Dio ha concesso ancora del tempo per attendere la conversione dei suoi figli. Il giorno 1° Novembre 1999 alle ore 10, mentre la comunità è raccolta in preghiera, Marisa va in estasi e vede in visione un fuoco dal quale sente uscire la voce di Dio: questo evento è considerato, dai presenti, come un fatto straordinario e unico nella storia della Chiesa. La notte di Natale dello stesso anno la Madonna porta una lettera di Dio a Marisa nella quale egli rivela di avere concesso l'indulgenza plenaria del giubileo a tutti coloro che visiteranno la cappella “Madre dell’Eucaristia”.
In un recente numero (del 2005) del giornalino mensile Perle della Madre dell’Eucaristia si dice che le apparizioni della Madre dell’Eucaristia sono collegate con quelle avvenute a Lourdes e Fatima di cui sono il naturale completamento voluto da Dio. Infatti, così come preannunciato nella lettera di Dio dell’11 febbraio 1995, “l’Immacolata Concezione apre la storia, la Madre dell’Eucaristia chiude la storia”. Nello stesso numero si afferma che le apparizioni dureranno fino alla morte della veggente Marisa Rossi; in seguito, probabilmente, le apparizioni mariane non si verificheranno più in nessun’altra parte della terra.
Il 28 maggio 2007 “Dio Papà”, durante una “teofania” riservata a Claudio Gatti e a Marisa, ha annunciato che, in bilocazione, Claudio Gatti ha ordinato 51 vescovi e 77 sacerdoti: in Brasile (4 vescovi e 6 sacerdoti), in Argentina (5 vescovi e 11 sacerdoti), nel resto dell'America Latina (5 vescovi e 11 sacerdoti), nella Repubblica Democratica del Congo (3 vescovi e 5 sacerdoti), nell'Africa Centrale (4 vescovi e 5 sacerdoti). In Italia non ha ordinato nessun vescovo e nessun sacerdote. Questi vescovi e sacerdoti “sono le primizie dei pastori che in futuro guideranno la Santa Chiesa, essi conoscono molto bene chi è Monsignor Claudio Gatti, e quali sono le missioni che in nome di Dio ha portato e sta portando avanti nell'interno della Chiesa. Sono pronti a raggiungerlo, quando li convocherà a Roma”.
Le apparizioni sono terminate con la morte della veggente, avvenuta l’8 agosto 2009. Da quel momento “la missione di Marisa consiste nell'aiutare il Vescovo, perché la rinascita della Chiesa si possa intensificare” e nel sostenere i membri del movimento che proseguono il cammino intrapreso. Dopo la sua morte Claudio Gatti definisce Marisa Rossi come importante e potente “mediatrice presso Dio” alla quale tutti i membri del movimento devono rivolgersi per ottenere le grazie di cui avranno bisogno. Per iniziativa di Claudio Gatti sono in corso di stampa alcuni volumi nei quali sono narrati i 38 anni trascorsi insieme a Marisa Rossi nel comune impegno di compiere le missioni affidate loro da Dio. Con la scomparsa di Claudio Gatti, avvenuta il 6 dicembre 2009, non si registra alcun cambiamento nelle attività del movimento, che proseguono invariate. Da segnalare che, nel sito dell’associazione, compare, come persona che attualmente celebra l’eucaristia ed “esorta” il gruppo a proseguire nelle attività e nella preghiera un altro sacerdote (non è chiaro se elevato all’ordine da Gatti o precedentemente): “Don Ernesto”.
B.: Le lettere di Dio trasmesse a Marisa Rossi fino a giugno 2004 sono pubblicate in dodici libri, tutti a cura dell’Associazione Movimento Impegno e Testimonianza-Madre dell’Eucaristia. Tra questi, particolarmente importanti sono: il primo, Io sono Madre dell’Eucarestia, Movimento Impegno e Testimonianza, Roma 1993, che contiene i messaggi chiamati dalla Madonna “La Catechesi di Dio Padre” (terminati il 4 settembre 1993); il secondo volume, L’Eucaristia Trionferà, Movimento Impegno e Testimonianza, Roma 1994, contiene i messaggi ricevuti dal 24 ottobre 1993 al 16 ottobre 1994; il sesto volume (diviso in due parti), Conoscete Gesù Parola, amate Gesù Eucaristia, del dicembre 1999, nel quale sono riportati i documenti relativi alla situazione canonica di don Claudio Gatti e la serie dei messaggi ricevuti da Marisa dal 4 ottobre 1997 al 14 settembre 1999. Il libro di don Claudio Gatti e Marisa Rossi, Tu sei Madre dell’Eucaristia, vol. I, Editrice Componendo, S. Giovanni in Persiceto (Bologna) 1999, è il libro nel quale la Madonna detta la storia della sua vita a Marisa. I giovani del movimento (“apostolini”) curano il giornalino mensile Perle della Madre dell’Eucaristia (71 numeri pubblicati da dicembre 1998 a novembre 2007). Attraverso il giornalino continuano a essere diffuse le “lettere di Dio portate dalla Madonna o da Gesù”.