IL GRANDE AVVERTIMENTO O IL GIUDIZIO INTERIORE

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00sabato 3 ottobre 2009 16:09
IL GRANDE AVVERTIMENTO
O IL GIUDIZIO INTERIORE
di Antonio Norrito

Molti carismatici avvertono la Chiesa e l’Umanità intera che prima dell’avvento della Parusia intermedia, vi sarà un grande Avvertimento, che sebbene riguarda il mondo, è soprattutto un evento spirituale, che è meglio denominarlo Giudizio interiore, perché è una comunicazione soprannaturale dei prossimi interventi divini, che sentiremo dentro di noi come una voce accorata che invita a percorrere la strada di Dio. Ecco come descrive l’avvertimento o giudizio interiore la veggente Veronica Lueken: “E’ come se tutto fosse esploso nel cielo... Si vede un lampo e fa molto caldo... Si sente come una scottatura... Ora il cielo è bianchissimo, mentre il sole è come una girandola multicolore. E’ come una enorme esplosione... Ogni anima sente una voce... Questa voce all’interno di noi è il nostro avvertimento interiore prima del castigo.. il lampo, il fuoco e la voce in noi, l’avvertimento finale prima del castigo” (cfr. Mantero, Il grande libro delle profezie, p. 325).
Che si tratta di un giudizio è chiaro nel messaggio di Enzo Alocci: “Ecco l’ora della vostra conversione interiore. Voi state per incontrarmi nel mio avvertimento... Io sto per suscitare in voi un grande scompiglio che vi farà cercare il vostro Dio. Voglio che comprendiate che in questo avvenimento il mio amore per voi vi farà cercare un rifugio: il mio aiuto. In quel momento mi farò conoscere da ciascuno di voi in particolare, e vi dovrete rendermi conto delle vostre azioni” (Ib., Mantero, p. 324).
Il Giudizio interiore negli scritti profetici di J.N.S.R. ricorre costantemente come un tema, apparentemente inesistente nella Sacra Dottrina della Chiesa cattolica, ma che è strettamente correlato ai più noti tempi profetici, quali: “i tre giorni di tenebre”, “la seconda Pentecoste” e la “Parusia intermedia” di Cristo Risorto.
Prima di procedere ad una analisi teologica diamo una definizione introduttiva al concetto profetico del Giudizio interiore. Il Giudizio interiore è quel giudizio riservato all’umanità intera, da non confondere col giudizio particolare e col giudizio finale, i quali il primo si verifica quando l’anima dopo la morte del corpo si presenta davanti al Signore; il secondo giudizio si verifica, invece, quando l’intero genere umano dopo la fine del mondo si presenterà al Signore con i corpi risorti.
Pertanto, il Giudizio interiore è quel singolare giudizio che si dà ai viventi nel periodo dei tre giorni di tenebre per purificare l’umanità col fuoco della seconda Pentecoste e renderla così idonea alla Parusia intermedia di Cristo risorto, per la quale avrà inizio il definitivo Regno di Dio sulla Terra finché non sia giunta la prova ultima alla fine dei tempi (1).
La purificazione dell’umanità segna una tappa decisiva della sua evoluzione ad uno stadio più elevato, quindi l’umanità verrà trasfigurata nelle sue tre componenti essenziali (corpo, anima e spirito) per accedere degnamente nel nuovo Regno di Dio (2).
Scrive J.N.S.R. : “Questo Giudizio, con i Miei Santi Arcangeli e i Miei Santi Angeli, sarà benedetto da ognuno di loro e il canto del trionfo salirà fino al cielo... Questo Giudizio sarà la Gioia di tutte le Mie anime sante, delle vostre anime sorelle che vi accompagnano nel vostro pellegrinaggio terreno. Figlia Mia, questo Giudizio non è il Giudizio finale, perché il Mondo non muore, non si distrugge. Anzi, al contrario, questo Mondo sarà nella dimensione divina, perfetto, come le Mie Anime divenute divine con la Grazia di Dio, lavate, purificate, santificate da questa Purificazione: la più grande delle Confessioni, il pentimento totale di aver offeso Dio e l’Assoluzione completa accordata da Dio stesso; la Remissione dei peccati concessa dal Sacerdote per eccellenza Gesù Cristo” (3)
Posto che il Giudizio interiore si dà prima del Ritorno glorioso di Cristo, dobbiamo precisare come avviene tale giudizio. Secondo gli scritti di J.N.S.R. il Giudizio interiore rappresenta una particolare azione dello Spirito Santo, paragonabile all’azione purificatrice del fuoco, che ogni vivente, quindi cattolico o acattolico, americano o asiatico, europeo o africano, vedrà la propria vita in relazione alla vita di Dio. Tale confronto, per opera della grazia, porterà la coscienza di ogni singolo a “vedere” ogni imperfezione morale, spirituale e culturale per trarre l’ultima scelta consapevole della propria vita: seguire o no Cristo glorioso nel nuovo Regno di Dio. L’ultima scelta sarà una scelta definitiva per la vita o per la morte della persona umana nelle sue singole componenti essenziali.
Quindi il Giudizio interiore costituisce di per sé una preselezione dell’umanità, in quanto solo chi avrà deciso consapevolmente per Cristo potrà assistere al grande evento del Duemila: la vittoria del Cuore Immacolato di Maria in concomitanza al Ritorno glorioso di Cristo, vincitore sulla Triade infernale (Satana, l’ Anticristo e lo Pseudoprofeta).
Il grande evento -come puntualizza J.N.S.R.- sarà preceduto dalla Croce gloriosa di Dozulé, visibile da ogni uomo per intendere l’annuncio celeste della prossima venuta di Gesù risorto (4).
Nei messaggi di J.N.S.R. è chiaro che lo Spirito di profezia non vuole essere limitato ad una data rivelazione privata, seppur importante e degna di nota come quella di cui stiamo trattando, ma suggerisce di vedere nell’annuncio della Croce Gloriosa di Dozulé un grande movimento centralizzatore per riunire tutti i luoghi delle apparizioni di Cristo e di Maria (5).
Infatti attraverso le profezie di J.N.S.R. possiamo intendere tutte le altre rivelazioni private, sia per la decifrazione dei simboli, sia per la collocazione degli eventi nel loro dispiegamento temporale.
Rimanendo nel tema del Giudizio interiore lo riscontriamo seppur con diverse definizione nei messaggi di Conchita di Garabandal che lo descrive come una “rivelazione interiore” (mess. 14 sett. 1965); in Maria Simma lo si paragona ad una sorta di “radiografia dello Spirito Santo” (cfr. Fateci uscire da qui, p. 215); don Stefano Gobbi lo esprime col termine “Giudizio in piccolo” differenziandolo così dal grande Giudizio finale (cfr. Ai Sacerdoti..., pp. 688-689); Vassula Ryden identifica la purificazione spirituale dell’umanità con la coppa svuotata dal settimo angelo dell’Apocalisse, quella che dà fuoco a tutta l’atmosfera; dello stesso avviso i messaggi di suor Agnese di Akita (6). Secondo Margherita Sampair l’avvertimento coincide con l’apertura del “sesto sigillo” (Ap 6,12). Ma su tutti emerge per autorevolezza e profondità il messaggio di Maria Valtorta, che riportiamo dopo l’analisi dei testi biblici per giungere a delle conclusioni di carattere dogmatico e sul Giudizio interiore e sulla Parusia intermedia.
In forme più o meno velate riscontriamo il tema del Giudizio interiore sia in alcuni passi del Vangelo, sia nelle profezie veterotestamentarie. L’evangelista Luca, ad esempio, pone il Giudizio interiore (Lc 12, 1-3) in relazione alla fede in Cristo risorto (12, 8-9). Giovanni pone in Giudizio interiore in relazione alla rinascita dall’alto per poter vedere il Regno di Dio. Questo testo va al di là di ogni interpretazione battesimale e può essere applicato benissimo al futuro battesimo di fuoco celeste. Il Giudizio interiore in Giovanni consiste in breve nel far apparire la luce e le tenebre dei cuori dei credenti e degli infedeli (Gv 3, 20-21). È invece Giovanni Battista quello che collega la venuta di Cristo al Giudizio interiore, indicato da tutta la precedente tradizione profetica col simbolo del fuoco (7), mezzo di purificazione per eccellenza, e indicatore spirituale della purificazione delle coscienze. Non parla di un battesimo di Spirito Santo e acqua, ma di un battesimo di Spirito Santo e fuoco (Mt 3, 8). San Paolo e san Pietro pongono il Giudizio interiore in relazione alla Parusia intermedia. La nostra fede sarà purificata col fuoco dello Spirito nel giorno della parusia di Cristo Signore (1Pt 1, 7); i segreti dei nostri cuori verranno svelati nel giorno della venuta gloriosa del Signore (1Cor 4, 4-5).
Ora rimane da chiarire un interrogativo davvero inquietante che già alcuni studiosi si sono posti, ed è questo: se le rivelazioni private dicono il vero, e così sembra dalle citazioni bibliche, allora la Sacra Dottrina della Chiesa, promulgata dai concili e dalle encicliche, è manchevole di almeno di due dogmi fondamentali come la Parusia intermedia e il Giudizio interiore. Ma se così fosse allora la Chiesa non saprebbe recepire l’istruzione dello Spirito Santo o dobbiamo supporre che lo Spirito Santo non ha ancora comunicato alla Chiesa la totalità del messaggio cristiano. Ebbene spero di togliere dalla tentazione del dubbio questi ricercatori, affermando con sicurezza che né la prima né la seconda ipotesi trovano spazio nel deposito della fede. Infatti proprio dal simbolo della fede, il credo niceno-costantinopolitano, viene recepita la tradizione biblica e la tradizione patristica, fino a s. Agostino, della Parusia intermedia e del Giudizio interiore. Nell’articolo 7 del Simbolo crediamo nella Venuta di Cristo risorto che verrà a giudicare i vivi e i morti, ma non nel senso di vivi e di trapassati, ma nel senso di vivi e morti alla grazia di Dio, perché il nostro Dio è un Dio dei viventi (Mc 12, 26-27). Pertanto si deduce che questo giudizio è riservato agli uomini in carne ed ossa e non ai risorti, come invece si ricava dall’articolo 12 nel quale si crede alla risurrezione e alla vita eterna dopo il Giudizio finale. Ritroviamo così formulati in maniera semplice e concisa la Tradizione biblica e patristica per le quali troviamo descritti due giudizi, quello per vivi e per i morti e quello per i risorti.
In entrambi i giudizi presiede Cristo Risorto in virtù del potere conferiteGli dal Padre (Ef 1, 21-22), ma si deve considerare attentamente che nel primo giudizio, il Giudizio interiore, si tratta del tempo della Parusia intermedia, mentre nel secondo, il Giudizio finale, si tratta del tempo della Parusia finale. Dunque non occorrono nuovi concili o nuove formulazioni dogmatiche, è sufficiente togliersi il paraocchi di sant’Agostino, il quale a distanza di circa cento anni dal concilio di Nicea (325) terminò nel 417 il libro La città di Dio dove, insieme alla condanna del millenarismo crasso, cancella imprudentemente dalla teologia la Parusia intermedia e relativi temi annessi, confondendo la Parusia intermedia con l’Incarnazione, il Giudizio interiore col Giudizio finale e via di questo seguito (8).
A queste importanti conclusioni, fondamentali per una nuova riflessione teologica, siamo giunti per mezzo di un messaggio di Maria Valtorta, che vale la pena riportare: “ Io sarò chiamato allora dal Padre per secondo quanto è detto nel Simbolo della fede. Ed i , coloro che hanno serbato vita in loro per avere serbato viva la Grazia e la Fede, erediteranno . I dello spirito avranno la Morte eterna secondo che la loro volontà ha scelto di avere” (9).
In conclusione vorrei ancora ricordare come questi messaggi profetici, che in J.N.S.R. trovano il loro fulcro, perché il fulcro intorno al quale ruotano tutti i messaggi è la Croce Gloriosa , non devono essere presi alla leggera da nessuno, né dal semplice laico né tantomeno dalla gerarchia ecclesiastica (9). Il motivo è semplice: ci troviamo di fronte alla resa dei conti, prossimi a vivere grandi avvenimenti escatologici e dobbiamo prepararci ascoltando i suggerimenti dello Spirito Santo, quali appunto sono le rivelazioni private. Forse era questo quello che voleva dire il papa Giovanni Paolo II, quando ha scritto la lettera apostolica Tertio millennio adveniente: “Mentre invito i fedeli ad elevare al Signore insistenti preghiere per ottenere i lumi e gli aiuti necessari nella preparazione e nella celebrazione del Giubileo ormai prossimo, esorto i Venerati Fratelli nell’episcopato e le Comunità ecclesiali a loro affidate ad aprire il cuore ai suggerimenti dello Spirito” .
Per concludere segnalo un altro messaggio sul grande avvertimento all’insegna dell’amore e della gioia, se sappiamo rispondere positivamente all’invito Celeste: “Non allarmatevi figli miei, degli eventi che in quest’anno avranno a colpire l’umanità, sappiate leggerli con l’amore, come i veri preavvisi del grande avvertimento; sappiate prepararvi sempre, essere pronti sempre, all’incontro con lo Sposo” (messaggio dato a Gianni Varini di Carpi - Modena).

Note:
(1) J.N.S.R., Testimoni della Croce, vol I° Segno, Udine 1995: 48-49; 94-96; 135; 208.
(2) J.N.S.R., vol. I°.1995, p. 237.
(3) J.N.S.R., vol. I°, 1995, p. 83.
(4) J.N.S.R., vol. I°, 1995, p. 196.
(5) J.N.S.R., vol. IV°, 1998, p. 33.
(6) V.Ryden, La vera vita in Dio,vol. VII°, EDR 1996, pp. 48-53.
(7) cfr. Isaia 1, 24-28 e Naum 1, 2-3. 6-8: il fuoco rende nuova Gerusalemme e rigetta i nemici e i peccatori; solo due terzi salverà: Zc 13, 7-9 e Ger 6, 27-29; il giorno della venuta del Signore sarà come il fuoco del fonditore: ;l 3, 1-3; per sopportare il fuoco occorre avere il cuore retto: Sir 2, 1-5.
(8) Penasa Viene Gesù. La venuta intermedia di Gesù, Segno, Udine 1994, 139-168. Ma ancora più analitica è la mia analisi de “IL GRANDE EQUIVOCO DI S. AGOSTINO”, apparso sui numeri di ottobre, novembre e dicembre della rivista Il Segno del Soprannaturale del 1998.
(9) M. Valtorta, I Quaderni del 1945, Centro Editoriale Valtortiano, Isola del Liri 1985, p. 102.

www.ilcattolicoonline.org/Il%20grande%20avvertimento%20o%20giudizio%20inter...
hhh.
00sabato 3 ottobre 2009 16:48
Re:
=Foxtrott=, 03/10/2009 16:09:

IL GRANDE AVVERTIMENTO
O IL GIUDIZIO INTERIORE
di Antonio Norrito

Molti carismatici avvertono la Chiesa e l’Umanità intera che prima dell’avvento della Parusia intermedia, vi sarà un grande Avvertimento, che sebbene riguarda il mondo, è soprattutto un evento spirituale, che è meglio denominarlo Giudizio interiore, perché è una comunicazione soprannaturale dei prossimi interventi divini, che sentiremo dentro di noi come una voce accorata che invita a percorrere la strada di Dio. Ecco come descrive l’avvertimento o giudizio interiore la veggente Veronica Lueken: “E’ come se tutto fosse esploso nel cielo... Si vede un lampo e fa molto caldo... Si sente come una scottatura... Ora il cielo è bianchissimo, mentre il sole è come una girandola multicolore. E’ come una enorme esplosione... Ogni anima sente una voce... Questa voce all’interno di noi è il nostro avvertimento interiore prima del castigo.. il lampo, il fuoco e la voce in noi, l’avvertimento finale prima del castigo” (cfr. Mantero, Il grande libro delle profezie, p. 325).
Che si tratta di un giudizio è chiaro nel messaggio di Enzo Alocci: “Ecco l’ora della vostra conversione interiore. Voi state per incontrarmi nel mio avvertimento... Io sto per suscitare in voi un grande scompiglio che vi farà cercare il vostro Dio. Voglio che comprendiate che in questo avvenimento il mio amore per voi vi farà cercare un rifugio: il mio aiuto. In quel momento mi farò conoscere da ciascuno di voi in particolare, e vi dovrete rendermi conto delle vostre azioni” (Ib., Mantero, p. 324).
Il Giudizio interiore negli scritti profetici di J.N.S.R. ricorre costantemente come un tema, apparentemente inesistente nella Sacra Dottrina della Chiesa cattolica, ma che è strettamente correlato ai più noti tempi profetici, quali: “i tre giorni di tenebre”, “la seconda Pentecoste” e la “Parusia intermedia” di Cristo Risorto.
Prima di procedere ad una analisi teologica diamo una definizione introduttiva al concetto profetico del Giudizio interiore. Il Giudizio interiore è quel giudizio riservato all’umanità intera, da non confondere col giudizio particolare e col giudizio finale, i quali il primo si verifica quando l’anima dopo la morte del corpo si presenta davanti al Signore; il secondo giudizio si verifica, invece, quando l’intero genere umano dopo la fine del mondo si presenterà al Signore con i corpi risorti.
Pertanto, il Giudizio interiore è quel singolare giudizio che si dà ai viventi nel periodo dei tre giorni di tenebre per purificare l’umanità col fuoco della seconda Pentecoste e renderla così idonea alla Parusia intermedia di Cristo risorto, per la quale avrà inizio il definitivo Regno di Dio sulla Terra finché non sia giunta la prova ultima alla fine dei tempi (1).
La purificazione dell’umanità segna una tappa decisiva della sua evoluzione ad uno stadio più elevato, quindi l’umanità verrà trasfigurata nelle sue tre componenti essenziali (corpo, anima e spirito) per accedere degnamente nel nuovo Regno di Dio (2).
Scrive J.N.S.R. : “Questo Giudizio, con i Miei Santi Arcangeli e i Miei Santi Angeli, sarà benedetto da ognuno di loro e il canto del trionfo salirà fino al cielo... Questo Giudizio sarà la Gioia di tutte le Mie anime sante, delle vostre anime sorelle che vi accompagnano nel vostro pellegrinaggio terreno. Figlia Mia, questo Giudizio non è il Giudizio finale, perché il Mondo non muore, non si distrugge. Anzi, al contrario, questo Mondo sarà nella dimensione divina, perfetto, come le Mie Anime divenute divine con la Grazia di Dio, lavate, purificate, santificate da questa Purificazione: la più grande delle Confessioni, il pentimento totale di aver offeso Dio e l’Assoluzione completa accordata da Dio stesso; la Remissione dei peccati concessa dal Sacerdote per eccellenza Gesù Cristo” (3)
Posto che il Giudizio interiore si dà prima del Ritorno glorioso di Cristo, dobbiamo precisare come avviene tale giudizio. Secondo gli scritti di J.N.S.R. il Giudizio interiore rappresenta una particolare azione dello Spirito Santo, paragonabile all’azione purificatrice del fuoco, che ogni vivente, quindi cattolico o acattolico, americano o asiatico, europeo o africano, vedrà la propria vita in relazione alla vita di Dio. Tale confronto, per opera della grazia, porterà la coscienza di ogni singolo a “vedere” ogni imperfezione morale, spirituale e culturale per trarre l’ultima scelta consapevole della propria vita: seguire o no Cristo glorioso nel nuovo Regno di Dio. L’ultima scelta sarà una scelta definitiva per la vita o per la morte della persona umana nelle sue singole componenti essenziali.
Quindi il Giudizio interiore costituisce di per sé una preselezione dell’umanità, in quanto solo chi avrà deciso consapevolmente per Cristo potrà assistere al grande evento del Duemila: la vittoria del Cuore Immacolato di Maria in concomitanza al Ritorno glorioso di Cristo, vincitore sulla Triade infernale (Satana, l’ Anticristo e lo Pseudoprofeta).
Il grande evento -come puntualizza J.N.S.R.- sarà preceduto dalla Croce gloriosa di Dozulé, visibile da ogni uomo per intendere l’annuncio celeste della prossima venuta di Gesù risorto (4).
Nei messaggi di J.N.S.R. è chiaro che lo Spirito di profezia non vuole essere limitato ad una data rivelazione privata, seppur importante e degna di nota come quella di cui stiamo trattando, ma suggerisce di vedere nell’annuncio della Croce Gloriosa di Dozulé un grande movimento centralizzatore per riunire tutti i luoghi delle apparizioni di Cristo e di Maria (5).
Infatti attraverso le profezie di J.N.S.R. possiamo intendere tutte le altre rivelazioni private, sia per la decifrazione dei simboli, sia per la collocazione degli eventi nel loro dispiegamento temporale.
Rimanendo nel tema del Giudizio interiore lo riscontriamo seppur con diverse definizione nei messaggi di Conchita di Garabandal che lo descrive come una “rivelazione interiore” (mess. 14 sett. 1965); in Maria Simma lo si paragona ad una sorta di “radiografia dello Spirito Santo” (cfr. Fateci uscire da qui, p. 215); don Stefano Gobbi lo esprime col termine “Giudizio in piccolo” differenziandolo così dal grande Giudizio finale (cfr. Ai Sacerdoti..., pp. 688-689); Vassula Ryden identifica la purificazione spirituale dell’umanità con la coppa svuotata dal settimo angelo dell’Apocalisse, quella che dà fuoco a tutta l’atmosfera; dello stesso avviso i messaggi di suor Agnese di Akita (6). Secondo Margherita Sampair l’avvertimento coincide con l’apertura del “sesto sigillo” (Ap 6,12). Ma su tutti emerge per autorevolezza e profondità il messaggio di Maria Valtorta, che riportiamo dopo l’analisi dei testi biblici per giungere a delle conclusioni di carattere dogmatico e sul Giudizio interiore e sulla Parusia intermedia.
In forme più o meno velate riscontriamo il tema del Giudizio interiore sia in alcuni passi del Vangelo, sia nelle profezie veterotestamentarie. L’evangelista Luca, ad esempio, pone il Giudizio interiore (Lc 12, 1-3) in relazione alla fede in Cristo risorto (12, 8-9). Giovanni pone in Giudizio interiore in relazione alla rinascita dall’alto per poter vedere il Regno di Dio. Questo testo va al di là di ogni interpretazione battesimale e può essere applicato benissimo al futuro battesimo di fuoco celeste. Il Giudizio interiore in Giovanni consiste in breve nel far apparire la luce e le tenebre dei cuori dei credenti e degli infedeli (Gv 3, 20-21). È invece Giovanni Battista quello che collega la venuta di Cristo al Giudizio interiore, indicato da tutta la precedente tradizione profetica col simbolo del fuoco (7), mezzo di purificazione per eccellenza, e indicatore spirituale della purificazione delle coscienze. Non parla di un battesimo di Spirito Santo e acqua, ma di un battesimo di Spirito Santo e fuoco (Mt 3, 8). San Paolo e san Pietro pongono il Giudizio interiore in relazione alla Parusia intermedia. La nostra fede sarà purificata col fuoco dello Spirito nel giorno della parusia di Cristo Signore (1Pt 1, 7); i segreti dei nostri cuori verranno svelati nel giorno della venuta gloriosa del Signore (1Cor 4, 4-5).
Ora rimane da chiarire un interrogativo davvero inquietante che già alcuni studiosi si sono posti, ed è questo: se le rivelazioni private dicono il vero, e così sembra dalle citazioni bibliche, allora la Sacra Dottrina della Chiesa, promulgata dai concili e dalle encicliche, è manchevole di almeno di due dogmi fondamentali come la Parusia intermedia e il Giudizio interiore. Ma se così fosse allora la Chiesa non saprebbe recepire l’istruzione dello Spirito Santo o dobbiamo supporre che lo Spirito Santo non ha ancora comunicato alla Chiesa la totalità del messaggio cristiano. Ebbene spero di togliere dalla tentazione del dubbio questi ricercatori, affermando con sicurezza che né la prima né la seconda ipotesi trovano spazio nel deposito della fede. Infatti proprio dal simbolo della fede, il credo niceno-costantinopolitano, viene recepita la tradizione biblica e la tradizione patristica, fino a s. Agostino, della Parusia intermedia e del Giudizio interiore. Nell’articolo 7 del Simbolo crediamo nella Venuta di Cristo risorto che verrà a giudicare i vivi e i morti, ma non nel senso di vivi e di trapassati, ma nel senso di vivi e morti alla grazia di Dio, perché il nostro Dio è un Dio dei viventi (Mc 12, 26-27). Pertanto si deduce che questo giudizio è riservato agli uomini in carne ed ossa e non ai risorti, come invece si ricava dall’articolo 12 nel quale si crede alla risurrezione e alla vita eterna dopo il Giudizio finale. Ritroviamo così formulati in maniera semplice e concisa la Tradizione biblica e patristica per le quali troviamo descritti due giudizi, quello per vivi e per i morti e quello per i risorti.
In entrambi i giudizi presiede Cristo Risorto in virtù del potere conferiteGli dal Padre (Ef 1, 21-22), ma si deve considerare attentamente che nel primo giudizio, il Giudizio interiore, si tratta del tempo della Parusia intermedia, mentre nel secondo, il Giudizio finale, si tratta del tempo della Parusia finale. Dunque non occorrono nuovi concili o nuove formulazioni dogmatiche, è sufficiente togliersi il paraocchi di sant’Agostino, il quale a distanza di circa cento anni dal concilio di Nicea (325) terminò nel 417 il libro La città di Dio dove, insieme alla condanna del millenarismo crasso, cancella imprudentemente dalla teologia la Parusia intermedia e relativi temi annessi, confondendo la Parusia intermedia con l’Incarnazione, il Giudizio interiore col Giudizio finale e via di questo seguito (8).
A queste importanti conclusioni, fondamentali per una nuova riflessione teologica, siamo giunti per mezzo di un messaggio di Maria Valtorta, che vale la pena riportare: “ Io sarò chiamato allora dal Padre per secondo quanto è detto nel Simbolo della fede. Ed i , coloro che hanno serbato vita in loro per avere serbato viva la Grazia e la Fede, erediteranno . I dello spirito avranno la Morte eterna secondo che la loro volontà ha scelto di avere” (9).
In conclusione vorrei ancora ricordare come questi messaggi profetici, che in J.N.S.R. trovano il loro fulcro, perché il fulcro intorno al quale ruotano tutti i messaggi è la Croce Gloriosa , non devono essere presi alla leggera da nessuno, né dal semplice laico né tantomeno dalla gerarchia ecclesiastica (9). Il motivo è semplice: ci troviamo di fronte alla resa dei conti, prossimi a vivere grandi avvenimenti escatologici e dobbiamo prepararci ascoltando i suggerimenti dello Spirito Santo, quali appunto sono le rivelazioni private. Forse era questo quello che voleva dire il papa Giovanni Paolo II, quando ha scritto la lettera apostolica Tertio millennio adveniente: “Mentre invito i fedeli ad elevare al Signore insistenti preghiere per ottenere i lumi e gli aiuti necessari nella preparazione e nella celebrazione del Giubileo ormai prossimo, esorto i Venerati Fratelli nell’episcopato e le Comunità ecclesiali a loro affidate ad aprire il cuore ai suggerimenti dello Spirito” .
Per concludere segnalo un altro messaggio sul grande avvertimento all’insegna dell’amore e della gioia, se sappiamo rispondere positivamente all’invito Celeste: “Non allarmatevi figli miei, degli eventi che in quest’anno avranno a colpire l’umanità, sappiate leggerli con l’amore, come i veri preavvisi del grande avvertimento; sappiate prepararvi sempre, essere pronti sempre, all’incontro con lo Sposo” (messaggio dato a Gianni Varini di Carpi - Modena).

Note:
(1) J.N.S.R., Testimoni della Croce, vol I° Segno, Udine 1995: 48-49; 94-96; 135; 208.
(2) J.N.S.R., vol. I°.1995, p. 237.
(3) J.N.S.R., vol. I°, 1995, p. 83.
(4) J.N.S.R., vol. I°, 1995, p. 196.
(5) J.N.S.R., vol. IV°, 1998, p. 33.
(6) V.Ryden, La vera vita in Dio,vol. VII°, EDR 1996, pp. 48-53.
(7) cfr. Isaia 1, 24-28 e Naum 1, 2-3. 6-8: il fuoco rende nuova Gerusalemme e rigetta i nemici e i peccatori; solo due terzi salverà: Zc 13, 7-9 e Ger 6, 27-29; il giorno della venuta del Signore sarà come il fuoco del fonditore: ;l 3, 1-3; per sopportare il fuoco occorre avere il cuore retto: Sir 2, 1-5.
(8) Penasa Viene Gesù. La venuta intermedia di Gesù, Segno, Udine 1994, 139-168. Ma ancora più analitica è la mia analisi de “IL GRANDE EQUIVOCO DI S. AGOSTINO”, apparso sui numeri di ottobre, novembre e dicembre della rivista Il Segno del Soprannaturale del 1998.
(9) M. Valtorta, I Quaderni del 1945, Centro Editoriale Valtortiano, Isola del Liri 1985, p. 102.

www.ilcattolicoonline.org/Il%20grande%20avvertimento%20o%20giudizio%20inter...




il grande avvenimento o giudizio interiore viene menzionato anche dai veggenti di garabandal,apparizione non riconosciuta dalla chiesa,poi vedendo tutti questi profeti peso alle predizioni di gesu che disse sorgeranno molti falsi profeti e ci ammonisce dall'ascoltarli,inoltre ci disse che sedurranno se possibile anche gli eletti ,non sono forse i falsi profeti cattolici che possono sedurre anche gli eletti?

nei vangeli non si parla di grande avvertimento o di venuta intermedia di gesu e un passo della bibbia e' molto significativo


Galati 1:8
Ma quand’anche noi, quand’anche un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che v’abbiamo annunziato, sia egli anatema.
=Foxtrott=
00sabato 3 ottobre 2009 20:03
il mondo non cambia anche perchè molti sono sordi a questi avvertimenti e ai messaggi Mariani sia di Medjugorie che di Garanbandal.
Abbiamo poi tutt'ora dei veggenti approvati dalla Chiesa che smentiscono tali profezie?


hhh.
00sabato 3 ottobre 2009 20:42
Re:
=Foxtrott=, 03/10/2009 20:03:

il mondo non cambia anche perchè molti sono sordi a questi avvertimenti e ai messaggi Mariani sia di Medjugorie che di Garanbandal.
Abbiamo poi tutt'ora dei veggenti approvati dalla Chiesa che smentiscono tali profezie?






meno male che il mondo non ascolta garabadal o medjugorje ,la chiesa non ha una squadra di profeti o indovini contro medjugorje e garabandal,che facciamo una gara di giostre zingare e circensi?le profezie o veggenze sono superstizioni solo in alcuni casi cristo e la santissima vergine hanno permesso tali veggenze come molti papi o fatima,profezie molto vaghe,adesso escono ogni sorta di veggenti,maghi ,guru ,stregoni il bello che gesu' ced lo predisse ma noi siamo diventato un popolo superstizioso che ha bisogno di leggere loroscopo o il futuro quindi il fumo di satana attraverso i falsi profeti trova campo libero,mi viene solo da dire Kyrie elesion
signore pieta'
=Foxtrott=
00sabato 3 ottobre 2009 21:36
Cristo pietà!
c'è una notevole differenza tra i messaggi dei carismatici e gli oroscopi e gli indovini. Escludere tutto ciò che viene dal cielo per paura dei falsi profeti mi sembra troppo prudente per una persona che tanto prudente non è nell'esporre le sue tesi.



hhh.
00domenica 4 ottobre 2009 10:45
Re:
=Foxtrott=, 03/10/2009 21:36:

Cristo pietà!
c'è una notevole differenza tra i messaggi dei carismatici e gli oroscopi e gli indovini. Escludere tutto ciò che viene dal cielo per paura dei falsi profeti mi sembra troppo prudente per una persona che tanto prudente non è nell'esporre le sue tesi.







e' vero ce una notevole differenza e dopo aver postato molto materiale sui carismatici ti diro' chiaramente che i carismatici sono un'inganno diabolico.

1 perche' i carismatici come protestanti o sette cristiane come gli avventisti del 7 giorno [SM=x268930] credono alla venuta intermedia di gesu ERESIA


2la madonna nei vangeli parla pochissimo ,questo fatto viene spiegato da grandi teologi nella motivazione che dio sapeva il pericolo da parte dei fedeli di idolatrare la santissima vergine,invece adesso parla ogni giorno con ogni sorta di veggent laici menre le sue vere appariziani sono state ai santi e negli ultimi secoli a dei bambini innocenti come fatima o lourdes ma sempre per breve tempo e con pochi messaggi cosa che non succede oggi con migliaia di messaggi apocalittici che guarda caso la santissima vergine non parla ai sacerdoti della santa chiesa ma un gruppo di laici carismatici,questo inganno fa breccia nelle menti dei cattolici perche' diventati superstiziosi ,non parlo di te ma in generale,ormai anche vecchiette cattoliche guardano il tg per vedere cosa dice l'oroscopo in pieno contrasto con la dottrina cattolica,cosi noi ai giorni nostri cerchiamo previsioni future ,essendo cattolici ci piace cercarle nelle apparizioni mariane senza vedere che sono incontrasto con la tradizione stessa delle apparizioni mariane della nostra storia.

io spero di essermi spiegato bene che la mia posizione non e' solo per paura dei falsi profeti,per concludere sono una persona molto prudente nell'esporre tesi ma certe volte ho delle convinzioni da cattolico che dico apertamente.
=Foxtrott=
00domenica 4 ottobre 2009 15:58
va bene hhh..ad ogni modo resto della mia posizione. Spero non ti dispiaccia


hhh.
00domenica 4 ottobre 2009 22:18
Re:
=Foxtrott=, 04/10/2009 15:58:

va bene hhh..ad ogni modo resto della mia posizione. Spero non ti dispiaccia






caro fox non posso non dispiacermi perche' di carattere non sono egoista,pero' so che sei un bravo cattolico in buona fede,questi argometi che ti ho parlato avranno delle conseguenze allora spero che ti ricorderai delle mie parole e farai la scelta giusta,per il resto continuiamo a lottare contro il nwo luciferino [SM=g10762] [SM=g27824]
=Foxtrott=
00domenica 4 ottobre 2009 22:28
[SM=x268966]

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