IL TRATTATO DI LISBONA. LA RIVINCITA DEI TEMPLARI

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00giovedì 5 novembre 2009 00:14

DI PAOLO FRANCESCHETTI
Paolofranceschetti.blogspot.com

La vendetta dei templari e la maledizione di Jaques de Molay. Ovvero: breve storia della massoneria dal 1300 al Trattato di Lisbona.

Sommario. 1. Il Trattato di Lisbona. Introduzione. 2. La nascita e la fine dei templari. 3. L'età di mezzo. I templari e i Rosacroce fino al 1800. 4. La distruzione della Chiesa Cattolica. 5. La distruzione degli stati sovrani. 6. Considerazioni conclusive. 7. Bibliografia.

1. Il Trattato di Lisbona. Introduzione.

Per lungo tempo ho pensato di scrivere un articolo sul trattato di Lisbona. Ma alla fine qualcosa mi bloccava. Era più che altro la rabbia per una legge assurda, una legge che non conosce nessuno, ma che tutti i politici hanno votato e approvato in massa, lasciando all’oscuro la gente sulla sua reale portata e sul suo contenuto.
D’altronde neanche i politici la conoscono. Hanno troppo da fare per potersi leggere 400 pagine di leggi scritte in una forma volutamente pesante e incomprensibile.

Questa legge rappresenta una delle ultime tappe del coronamento del sogno massonico del Nuovo Ordine mondiale, cioè il piano di far transitare tutte le nazioni occidentali verso un mondo in cui gli stati deleghino i loro poteri a delle istituzioni centrali che governeranno il mondo intero.
E’ noto che il progetto del nuovo ordine mondiale prevede diverse tappe, tra cui il rafforzamento dell’ONU, la perdita di sovranità degli stati centrali europei, con il rafforzamento della CE, e la creazione di una moneta unica elettronica.
Il Trattato di Lisbona si inserisce in questo piano, prevedendo (a parte l’assurda reintroduzione della pena di morte, di cui hanno parlato abbondantemente altri commentatori come La Rouche o Blondet) i seguenti punti essenziali:
1) l’aumento dei poteri del consiglio; un consiglio che nessuno conosce. Se provate a chiedere a qualcuno i nomi dei consiglieri europei, vedrete che avrete un cento per cento di risposte negative. Nessun italiano, e nessun cittadino europeo in genere, conosce i componenti del Consiglio. Figuriamoci se gli chiedete cosa fanno e quali provvedimento prendono.
2) La diminuzione dei poteri del Parlamento europeo.
3) L’ulteriore perdita di sovranità degli stati centrali in alcune materie chiave.

Più che il profilo giuridico, in questa sede, affronteremo il profilo storico e culturale per capire come e perché è stato possibile arrivare a questa situazione. E vedremo come e perché questa è una delle ultime tappe del progetto massonico del Nuovo ordine mondiale. E in tal senso rappresenta anche il coronamento della vendetta templare, giurata da Jacques de Molay contro il papa e l’imperatore. Se Jacques de Molay fosse vivo sarebbe senz’altro soddisfatto. La sua vendetta si realizza ogni giorno di più e tra pochi anni sarà completa.

2. La nascita e la fine dei templari.
Dobbiamo partire dal 1139, anno in cui venne creato l’ordine dei cavalieri Templari da Ugo De Payns.
Sono uno strano ordine, quello dei templari. Sono dei guerrieri, perché il loro compito è di proteggere i pellegrini in Terra Santa; ma sono anche monaci, perché vivono in povertà, seguendo alcune regole monastiche che verranno codificate da San Bernardo.

In pochi decenni i templari crescono in potere e influenza. I nobili del tempo fanno a gara per entrare in questo strano ordine di monaci guerrieri, famosi per le loro abilità cavalleresche ma, allo stesso tempo, per essere protettori dei valori cristiani.
Sorgeranno centri templari in Francia, Germania, Italia, Portogallo, con migliaia di commende (cioè di luoghi).
I templari proteggeranno i viandanti dai predoni, e diventeranno famosi per la loro onestà. A causa di ciò saranno i primi banchieri al mondo; le loro commende diventeranno a tutti gli effetti dei veri centri di custodia, ove nobili e sovrani di tutta Europa depositeranno le loro ricchezze.
I templari creano, quindi, il primo sistema bancario al mondo e in tal senso sono considerati gli inventori del bancomat. Infatti chiunque poteva depositare beni presso i centri templari che si impegnavano a custodirli; al momento del deposito i templari rilasciavano un attestato che dichiarava l’avvenuto deposito. Quindi, ad esempio, colui che aveva depositato un bene a Parigi poteva poi recuperarlo anche in Italia o in Germania o in un qualsiasi altro centro templare che gli avrebbe rilasciato una identica quantità di oro.

Sui templari sono stati fatti studi di ogni tipo e sono sorte leggende di ogni tipo. Quel che è certo però è che acquisirono delle conoscenze e una sapienza particolari per quell’epoca, perché il loro contatto con l’oriente li portò ad avere un patrimonio di conoscenze tratte sia dalla cultura cattolica ufficiale europea, che dalla cultura cabalistica orientale.

Divennero potenti, questi templari. Troppo potenti, quasi uno stato nello stato o, meglio, uno stato al di sopra degli stati, perché rispondevano solo al papa, ma avevano il rispetto e l’appoggio anche degli imperatori, e il loro potere, alla fine del 1200, si imponeva su tutta l’Europa Cristiana.
Probabilmente la loro potenza dava fastidio; a ciò aggiungiamo le difficoltà finanziarie del re di Francia Filippo il Bello, che prese la palla al balzo e decise di sopprimere l’ordine templare.
Filippo il bello, con l’aiuto (o forse sarebbe più corretto dire con l’ignavia e la mancata opposizione ufficiale) di papa Clemente V, soppresse l’ordine templare, depredò i loro beni e mandò al rogo migliaia di appartenenti all’ordine.
Jacques de Molay, l’ultimo dei maestri templari, venne mandato al rogo il 18 marzo 1314. Costui maledì il papa e l’imperatore, i quali morirono nello stesso anno in circostanze “misteriose”.

3. L’età di mezzo. I templari e i Rosacroce fino al 1800
Molti templari si rifugiarono in Portogallo, ma anche in Svizzera.
In Svizzera, i templari crearono l’attuale sistema bancario svizzero. Vediamo in che senso.
I templari, lo abbiamo detto, erano abili guerrieri e bancari. In svizzera difesero le frontiere dagli invasori e continuarono la loro attività di banchieri; nei secoli successivi molti sovrani depositavano in Svizzera i loro beni, e questa è la ragione della secolare neutralità svizzera durante tutta la storia Europea. Nessun sovrano avrebbe distrutto una nazione ove lui stesso aveva interessi economici; inoltre, così facendo, si sarebbe attirato l’ira di tutti gli altri stati, il che è né più né meno quel che succede oggi, perché la Svizzera è uno dei depositi di tutte le ricchezze mondiali, lecite ma, purtroppo, anche illecite, grazie ad un sistema bancario impenetrabile da parte di magistrature, polizia e altri poteri. Non a caso molti cantoni Svizzeri, e la stessa bandiera svizzera, recano le insegne templari, o degli Ospitalieri di San Giovanni.

I templari si sparsero un po’ ovunque, compresi gli ordini cavallereschi di allora, come gli Ospitalieri di San Giovanni e i Cavalieri di Malta.
Ma soprattutto, conservarono la loro struttura, che sopravvisse in segreto e da questa struttura germinò la maggior parte delle società segrete che esistono anche oggi (Templari, Rosacroce, Massoneria, Skull ad Bones, Illuminati, ecc.).
I rosacroce, la massoneria più potente e segreta, altro non è che un ordine templare a cui apparteneva anche Dante Alighieri, che infatti è considerato un po’ il padre dei Rosacroce attuali; non a caso gli omicidi massonici vengono compiuti tutt’oggi con la regola del contrappasso dantesco (vedi i nostri articoli sull’omicidio massonico, numeri 1 e 2).
Povero Dante! Se sapesse come è stata interpretata la sua Divina Commedia probabilmente si suiciderebbe da solo, e forse per la prima volta avremmo un suicidio vero, in questa Italia.

Il 24 giugno 1313 il Cav. Aumonte ricostituì in segreto l’Ordine Templare in Scozia, dove era fuggito con alcuni “fratelli”, e ne divenne Gran Maestro.
Il loro emblema era un pellicano sormontato da un cappello cardinalizio e sotto di lui sei ghiande con il motto: “Dium sibi caeteris”. E il pellicano è uno dei simboli dei Rosacroce. All’interno della Chiesa Templare nacque inoltre, approvato dal papa, il Sacro Collegio dei 33 Frati Maggiori della RosaCroce.

Nel 1614 i Rosacroce rompono il silenzio secolare ed entrano in scena ufficialmente; pubblicano il loro primo manifesto, La Fama Fraternitas, e si fanno conoscere in tutta l’Europa.


Nel 1717 i Rosacroce e i Templari danno vita alla massoneria moderna, quella per così dire ufficiale.

Nel 1776 abbiamo la fondazione dell’ordine degli Illuminati ad opera di Adam Weishaupt, ma secondo molti storici questi altro non sono che un particolare ramo dei Rosacroce.

Ma tutta l’Europa di quei secoli è intrisa di cultura Rosacrociana e massonica. Basti pensare che sono RosaCroce: Leonardo Da Vinci, Paracelso, Nostradamus, Bacone, Galileo, Giordano Bruno, Comenio, Cartesio, Newton, Leibniz, ma anche scrittori e romanzieri come Bram Stocker, Mary Shelley, e Giulio Verne.
Questo fenomeno è assolutamente positivo per la società di quel tempo. Solo grazie ai Rosacroce infatti la ricerca scientifica e alchemica poté proseguire senza la persecuzione dei Papi e degli imperatori.
Sono i ricercatori massonici, Rosacrociani e templari, che hanno portato novità importanti, come l’introduzione del Buddismo in Europa e che hanno intrapreso nuove vie di conoscenza.

Per sfuggire alle persecuzioni papali e imperiali, quindi, i templari e i Rosacroce dovettero operare in segreto, ma sempre con questi due propositi:
- distruggere la Chiesa Cattolica.
- Distruggere e rovesciare gli imperi.
Sono due propositi che non sono fini a se stessi, o dettati solo da un’ipotetica volontà satanica, come si trova affermato in alcuni testi di matrice cattolica troppo ortodossa. A quel tempo, combattere la Chiesa equivaleva a combattere l’oscurantismo e la violenza di questa istituzione, e portare nuove idee e nuove filosofie che altrimenti la Chiesa avrebbe ostacolato.
Mentre rovesciare gli imperi significava instaurare una forma di stato più democratica.
In realtà è probabile che molti RosaCroce, primo tra tutti Dante, non avessero la volontà di demolire la chiesa in sé, quanto una volontà di riforma, per aprire il Cristianesimo a studi e idee nuove che potessero arricchire l’umanità.
Tuttavia è ovvio che il Rosacrocianesimo, come movimento mondialista anticattolico, ha potuto accogliere sotto le sue ali sia movimenti e idee positivi, come il buddismo, sia i movimenti satanisti o praticanti un esoterismo “nero” come l’attuale ordine della Rosa Rossa e della Croce d’oro, ovverosia la Rosa Rossa.

Vediamo in dettaglio come è stato raggiunto questo risultato.

4. La distruzione della Chiesa Cattolica.
L’opera di distruzione della Chiesa Cattolica è stata sistematica e continua nei secoli. La storia della Chiesa può essere letta come una continua lotta per resistere alla spoliazione del suo potere temporale e spirituale
A un certo punto la massoneria, resasi conto che non poteva vincere in un attacco frontale con la Chiesa, decise per la strategia più ovvia. Corrompere la Chiesa dall’interno, affiliando alla massoneria Vescovi, Cardinali e anche Papi.
In tal senso il coronamento del sogno massonico, vera e propria realizzazione della vendetta di Jacques de Molay, è stata l’opera di Paolo VI, che abolì la scomunica ai massoni, quella scomunica che nei secoli precedenti i Papi avevano sempre ribadito nella varie encicliche. E chissà che risate deve essersi fatto il nostro Jacques de Molay quando Paolo VI aprì le porte del Vaticano a Licio Gelli e Umberto Ortolani, i due padri della P2, nonché a Sindona. Umberto Ortolani venne nominato “Gentiluomo di Sua santità”, onorificenza che gli permetteva di accedere alla residenza papale in qualsiasi momento, senza preavviso. Mentre Licio Gelli fu nominato commendatore de “equitem ordinis Sancti Silvestri Papae” nel 1965. Inoltre facevano entrambi parte dei Cavalieri di Malta, l’unico ordine cavalleresco ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa.
E quante altre risate si sarà fatto quando Paolo VI il 4 ottobre 1965 pronunciò un discorso all’ONU definendo questa istituzione un disegno di Dio, auspicando una “autorità mondiale in grado di agire con efficacia sul piano giuridico e politico”, e si sedette in preghiera addirittura nella camera di meditazione massonica dell’ONU.
Per non parlare del discorso del Presidente Napolitano il 31.12.2006, che testualmente disse: “C’E’ SINTONIA TRA ME E IL PAPA BENEDETTO XVI NEL SOSTENERE UN NUOVO ORDINE MONDIALE”.
Chissà che ne penserebbero i cattolici veri, quelli che credono veramente nel Cristianesimo e nella chiesa, se capissero il significato di questo messaggio.

Ma il colpo mortale alla Chiesa c’è stato con lo IOR, la banca Vaticana. Si sa. Il denaro corrompe tutto (non a caso il simbolo dei satanisti è il pentacolo, ma i denari, nei tarocchi, sono anche detti pentacoli e raffigurati come tali). E la massoneria ha fatto affluire nella casse dello IOR ad opera delle banche Rotschild, Chase Manhattan, ecc., ingenti flussi di denaro. Lo IOR cioè è diventato un centro di riciclaggio del denaro per la criminalità organizzata di tutto il mondo, con un vincolo di segretezza superiore addirittura a quello delle banche svizzere, ove addirittura neanche il Papa ha potere di intervento; mentre chi ha provato a riformarlo, come Giovanni Paolo I, è morto “misteriosamente” senza aver potuto attuare la riforma stessa.
In tal senso, la Chiesa Cattolica è stata causa della sua stessa rovina. La corruzione, la violenza, e l’intolleranza che la Chiesa ha dimostrato nei secoli, ha permesso nei secoli l’infiltrazione della massoneria per minare alla base il potere ecclesiale.

In altre parole, se oggi la Chiesa Cattolica versa nella pietosa situazione che tutti possono constatare, con la perdita di vocazioni, la corruzione dei massimi vertici, la progressiva laicizzazione degli stati, tale situazione è la logica conseguenza del comportamento di questa istituzione nei secoli.
E prima di puntare il dito contro la massoneria, contro Licio Gelli e la P2, occorrerebbe una seria riflessione sulle responsabilità della Chiesa Cattolica in tal senso, sulla responsabilità dei politici, da quelli di destra a quelli di sinistra.
Perché nessun fenomeno esiste se non ci sono i presupposti culturali e politici perché quel fenomeno cresca; e non sarebbe esistita la P2 se non fosse esistita la Chiesa Cattolica da un lato e il Partito comunista dall’altro, non avremmo avuto la massoneria se non fosse stato soppresso l’ordine templare nel 1300, e non avremmo oggi la Rosa Rossa, senza la complicità delle alte gerarchie ecclesiastiche della Chiesa e di tutti i partiti.

5. La distruzione degli stati sovrani.
L’opera della massoneria è proseguita parallelamente anche per distruggere le sovranità nazionali.
Sono infatti i massoni che fecero le varie rivoluzioni, da quella Francese a quella Russa, e sono ancora una volta loro che unificarono l’Italia. Ricordiamo che Garibaldi e Mazzini furono due Maestri del Grande oriente d’Italia e che anche lo sbarco dei mille è, in sostanza, una realizzazione massonica.
Ma abbattute le monarchie l’opera era solo all’inizio. Occorreva realizzare quella comunità mondiale che era nel progetto Rosacrociano. Quindi occorreva transitare gli stati europei verso l’Unione Europea, il che doveva essere realizzato principalmente con questi strumenti:
1) la centralizzazione degli stati, creando l’attuale Unione Europea
2) l’instaurazione di forme di governo bipolari.
3) tre guerre mondiali che avrebbero portato progressivamente ad un “Nuovo ordine mondiale”.
Vediamo in dettaglio perché.

1) Il motivo della creazione dell’Unione Europea è ovvio. Accentrando tutti i poteri dei vari stati in un organismo unico è più facile controllare la situazione; quindi sono stati creati dapprima i vari organismi preparatori della Ceca e dell’Euratom.
Poi si è arrivati alla CEE e infine all’attuale UE, che nei prossimi anni si rafforzerà sempre di più. Contemporaneamente si rafforzeranno l’ONU e tutti gli organismi sovranazionali, così lontani dalle esigenze del cittadino, ma così vicini all’idea di Comenio, teologo e filosofo Rosacrociano che già nel 1600 auspicava un "Nuovo ordine mondiale".
In tal senso quindi il Trattato di Lisbona è una della tappe finali di questa unificazione degli stati sotto l’egida massonica perché è una legge, sconosciuta pure ai giuristi, che dà un colpo quasi mortale alle varie sovranità statali.
Per rendersi conto di come l’ONU, la UE, l’Unesco, e tutte le altre organizzazioni internazionali sono in realtà organizzazioni massoniche in funzione della realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale, è sufficiente rammentare che l’Unesco definì Comenio un grande antenato spirituale, uno dei primi propagatori delle idee alle quali si è ispirata l’Unesco.
E altresì rammentiamo che secondo uno studio di qualche anno fa 2/3 dei rappresentati dell’ONU sono massoni.

2) L’instaurazione di forme di governo bipolari rende più facilmente controllabili i vertici. Se in uno stato esistono venti partiti, è più difficile controllarli tutti ed è alto il rischio che a seguito delle elezioni possa vincere un partito pulito. Con una forma di governo bipolare, invece, controllando i due leader degli schieramenti si controlla tutto. Non a caso il bipolarismo era nel progetto politico della P2. Questo risultato in Italia è stato raggiunto mediante la cosiddetta strategia della tensione. Tutte le stragi degli anni di piombo, rosse e nere, fino alla stragi del 92, avevano infatti la regia unica di Gladio e della P2, con l’intento di trasformare il sistema Italia da multipartitico a bipartitico.

3) L’idea di tre guerre mondiali non si sa quando sia nata e chi la partorì. Tuttavia se vogliamo attenerci a fonti certe, essa compare già nel carteggio tra Mazzini e Albert Pike del 1870, ove si poteva leggere, con decenni di anticipo, il futuro dell’Europa. Ovverosia, una prima guerra mondiale per “abbattere il potere degli zar di Russia e trasformare questo paese nella roccaforte del comunismo ateo…. Comunismo che verrà utilizzato per distruggere altri governi e indebolire le religioni”. Una seconda guerra mondiale che avrebbe dovuto consentire la creazione dello stato di Israele. Infine, una terza guerra mondiale che sarà occasionata dagli scontri tra sionisti politici e mondo islamico e che innescherà il conflitto anche tra gli altri stati. (il carteggio tra Mazzini e Pike è a pag 165 del libro “Massoneria e sette segrete, la faccia occulta della storia”)

E’ facile osservare come la maggior parte del piano è realizzata. Il bipolarismo è stato introdotto nella maggioranza degli stati; col Trattato di Lisbona l’Europa assomiglia sempre più ad uno stato federale, e due guerre mondiali sono state già combattute. La terza è in arrivo, perché è chiaro a chiunque che presto si scatenerà un conflitto con l’Iran e questo non potrà che incrementare l’odio e la rivalità tra mondo arabo e mondo occidentale.

Io penso che Jacques De Molay, ovunque egli sia, guarderà compiaciuto la situazione attuale: avevano abbattuto e massacrato i templari perché stavano costituendo una specie di stato sovranazionale pericoloso per gli imperi di allora; ma oggi, la massoneria, che è la vera erede del sapere e delle tradizioni templari, ha ripreso il controllo della situazione creando un organizzazione che è al di sopra degli stati e che, anzi, ha in pugno gli stati e i governanti. Un potere che, ora come allora, ha il suo cuore nelle banche centrali e dal sistema bancario trae il suo potere (non a caso la BCE è svincolata non solo dagli stati, ma anche dal controllo del Parlamento europeo e del Consiglio, che hanno su questa banca un potere solo formale, e quasi inesistente).
Gli stati, intesi come Governo, Parlamento e Presidente della repubblica, oggi non hanno alcun potere, essendo questo detenuto dalle banche, e la politica è dunque asservita alle banche.
Ma entrambe le istituzioni sono controllate dalla massoneria.
I templari, insomma, hanno ricreato se stessi nel segreto, e oggi sono più potenti che mai.
Una delle mosse più geniali della massoneria templare e rosacrociana è quella di aver creato una marea di società segrete diverse, tutte collegate tra loro al vertice. Questo permette questo risultato: che se qualcuno, come noi, prova a parlare di massoneria e nuovo ordine mondiale, immediatamente insorgono alcune persone, spesso anche dotate di una cultura infinita, che cominciano a fare distinzioni, dissertazioni storiche, precisazioni, sottili distinzioni tra una massoneria e l’altra. Il che è reso possibile perché solo gli ordini Rosacrociani ufficiali sono perlomeno una ventina e spesso neanche gli appartenenti alla massoneria conoscono la realtà e la storia della loro istituzione. E, per fare un esempio, appena si parla di “massoneria” italiana, iniziano le sottili distinzioni tra Grande Oriente, Gran loggia regolare, Umsoi, Stella D’Oriente, Roundtable, Cavalieri di Malta., ecc.
Invece la realtà è molto diversa, e per tutte queste associazioni esiste un vertice unico, che manovra e dirige tutte le massonerie, per permettere il transito verso il nuovo ordine mondiale.

6. Considerazioni conclusive
La massoneria ha operato nei secoli per instaurare la democrazia come noi oggi attualmente la conosciamo, e in tal senso siamo debitori a questa istituzione di un progresso scientifico e culturale che non ci sarebbe stato, se la Chiesa Cattolica avesse avuto il monopolio della cultura e della religione.
Ma ha purtroppo anche creato nei secoli una sorta di stato parallelo, uno stato nello stato, con i suoi tribunali, le sue regole, le sue leggi.
Questo stato parallelo ha operato in simbiosi con lo stato ufficiale, ma purtroppo tutto ciò che è letteratura, cultura, e regola massonica, è stato espunto dai libri di storia, dai libri di testo scolastici, dalla cultura ufficiale, affinchè la gente comune non sapesse che cos’è la massoneria. Con il risultato che noi studiamo una storia, una letteratura, una scienza, una pittura, e tutte le arti e discipline in genere, che sono monche.
Quindi si studiano personaggi famosi, da Dante a Freud a Jung, senza citare la loro appartenenza alla massoneria e quindi il substrato culturale dietro cui (o con cui) operavano. Si studia la storia senza far capire il reale motivo degli avvenimenti, di modo che gli eventi sembrano una mera successione di fatti senza ordine logico o quasi.
Si studia Mozart e il suo flauto magico senza far capire la simbologia massonica sottesa a tale opera.
Insomma…. Un risultato paradossale perché studiamo tutti gli insegnamenti tradizionali senza la loro parte più vitale e interessante, che è proprio quella di matrice massonica.

L’altro paradosso è che siamo transitati dal vecchio ordine mondiale fondato sul papato e sugli imperi assoluti, a quello attuale. Ma purtroppo il transito dal vecchio ordine mondiale al nuovo, più moderno e liberale, è stato pagato a caro prezzo: col prezzo delle stragi di stato, dei testimoni dei processi morti in modo inspiegabile, dei poliziotti e magistrati uccisi perché credevano di vivere in un sistema libero, con l’uccisione di tutti quelli che in qualche modo si avvicinavano alla verità e arrivavano al cuore del sistema e con ben due guerre mondiali e, fra poco, una terza.
Con l’ assurdità che noi siamo imbevuti di cultura massonica ovunque, dai simboli delle compagnie telefoniche (Vodafone, Tre) a quelli dei partiti (La Rosa nel Pugno e il partito socialista con le sue rose, la Democrazia Cristiana con la sua croce templare; rifondazione Comunista con la sua sigla RC, che non è altro che l’acronimo dei Rosa Croce).
Ma non se ne accorge nessuno in quanto la cultura massonica è stata per secoli una cultura elitaria, segreta, per iniziati. E solo oggi queste informazioni vengono alla luce, grazie ai mezzi culturali di cui disponiamo, impensabili fino a qualche decennio fa.
E vengono alla luce oggi anche per un altro motivo; perché oggi nessuno perseguita più la massoneria in quanto tale, come un tempo, e chiunque può andare in libreria e acquistare i testi sacri del pensiero massonico; e un cittadino può professarsi massone o non massone, senza subire discriminazioni (almeno in teoria).

In questo le Chiese Cattolica e Massonica hanno avuto un curioso destino, praticamente identico. Nascono da due messaggi meravigliosi, quello di Cristo da una parte, quello del libero pensiero, della libera ricerca, dall’altra; queste due istituzioni verranno poi utilizzate da alcuni personaggi come strumenti di potere, arrivando ad usare il crimine e la sopraffazione per mantenere tale potere, rinnegando entrambe il loro messaggio originale.
Con il paradosso che oggi le commistioni di potere tra Massoneria e Chiesa hanno prodotto una singolare alleanza tra queste due entità; un’alleanza che ha in sé qualcosa di innaturale, essendo acerrime nemiche da un lato, ma alleate dall’altro.
C’è da sperare che da entrambi gli schieramenti gli uomini più “illuminati” pongano fine a questa situazione per cercare nuove vie politiche, culturali, economiche, che siano più a misura d’uomo; ovverosia a misura di quel cittadino inconsapevole che subisce su di sé gli effetti storici e culturali di una situazione che non solo non ha voluto, ma neanche conosce.
Ovviamente alla maggioranza delle persone, paladini dell’anticomplottismo, questo excursus storico sembrerà assurdo. Ho presente ad esempio un testo pubblicato di recente, molto interessante e completo, che è il Dizionario dei misteri e dei segreti, a cura di Jonh Deer, scritto da un autore che si dichiara massone al grado 32 della massoneria regolare, e appartenente ad un numero imprecisato di società segrete. Un dizionario autorevole, dunque, informatissimo e utilissimo, che ritiene frutto di fantasie la teoria del complotto massonico per giungere al Nuovo ordine mondiale.
Bene, a questo autore, o ad altri che si occupano di tematiche del genere, sarebbe interessante chiedere: come è possibile allora, se non è frutto di un piano preciso e preordinato che viene dall’alto, approvare un testo di legge come il trattato di Lisbona, all’insaputa dei cittadini e senza neanche un dibattito politico pubblico all’interno del parlamento?
Quale spiegazione volete dare a un fenomeno del genere? Forse i politici erano distratti? Forse essendo stato il provvedimento approvato ad agosto non hanno avuto il tempo di analizzarlo perché erano in vacanza?
La risposta la conosciamo. Siccome loro sono gente moderna, non credono ai complotti, e allora la spiegazione è semplice: per coincidenza, nessun politico se l’è letto, per coincidenza nessun giornalista ne ha parlato, e noi andiamo verso una federazione di stati per una serie di incredibili coincidenze.

Ecco. Per questo motivo non ho mai voluto scrivere un articolo sul Trattato di Lisbona. Perché con questa legge il problema non è giuridico, ma storico, culturale e sociale.
Quando una legge fondamentale dello stato, e dell’Europa intera, viene approvata nella completa ignoranza dei cittadini riguardo ai suoi contenuti ed essa è sconosciuta agli stessi politici, che l’hanno approvata senza leggerla, allora il problema cessa di essere giuridico e diventa culturale e storico.
E scrivere un articolo che disquisisse di problemi giuridici sarebbe stata una cosa totalmente inutile.
Ho preferito quindi cercare di spiegare come si è arrivati a questo punto, consapevole che il progetto del nuovo ordine mondiale è inarrestabile, ma sperando che il lettore sia stimolato a studiare ed approfondire questi argomenti, che non sono - come dicono alcuni miei colleghi, parenti e amici – inutili fissazioni da esoterista; al contrario, studiare la massoneria e la sua storia è invece un vero e proprio tuffo nella nostra storia e nella nostra cultura, che permette di capire le vicende attuali, politiche, economiche, culturali e giudiziarie, oltre che quelle del passato.

7. Per approfondire

Sul progetto del nuovo ordine mondiale rosacrociano v,
Epiphanius, Massoneria e sette segrete, ed. Controcorrente, in particolare pag. 111, 123, 159, 161 523 e 545, 651 e 652.

Sul templarismo in Svizzera v.
Steven Sora, Il libro nero delle sette segrete, Newton.
Fonte: paolofranceschetti.blogspot.com
Link
10.09.2008








Ghergon
00giovedì 5 novembre 2009 20:50
Cumulo di falsità e di fantasia...
hhh.
00giovedì 5 novembre 2009 20:58
Re:
Ghergon, 05/11/2009 20:50:

Cumulo di falsità e di fantasia...




mamma mia i templari [SM=x268928] basta con le favole sui templari ,meglio re artu e i cavalieri della tavola rotonda
=Foxtrott=
00giovedì 5 novembre 2009 22:10
E' tutto vero..che ne sapete? [SM=g27818]


hhh.
00giovedì 5 novembre 2009 22:33
Re:
=Foxtrott=, 05/11/2009 22:10:

E' tutto vero..che ne sapete? [SM=g27818]






no fox mi fraintendi,non voglio entrare nel merito della verita' o no.
ti dico solo che mi sono appassionato dei templari quando ero ragazzino,avevo anche un libro dove erano elencate le antiche chiese templari d'italia , in rovina o ancora aperte,mi affascinava l'idea del cattolico fervente che oltra alla preghiera combatteva con la spada,poi leggo su altri libri che erano esoterici e massoni,poi su altri libri che erano bravi,poi su altri che erano cattivi e infine ho deciso basta non voglio piu' sapere niente dei templari ,tanto ognuno dice la sua e da che parte dobbiamo credere?allora in modo scherzoso ho detto meglio re artu almeno li la storia rimane sempre la stessa forse l'unica storia a rimanere inalterata,perche' tempo fa ho letto che robin hood era gay [SM=g27828] veramente qua non sherzo
Ghergon
00venerdì 6 novembre 2009 18:32
Re:
=Foxtrott=, 05/11/2009 22.10:

E' tutto vero..che ne sapete? [SM=g27818]





da cosa deduci che è tutto vero? [SM=g27825]


Ardisia
00venerdì 6 novembre 2009 21:03
Re:
=Foxtrott=, 05/11/2009 22.10:

E' tutto vero..che ne sapete? [SM=g27818]





Solo la prima parte dell'articolo corrisponde a verità, il resto sono illazioni e menzogne. I massoni si appropriarono della simbologia templare per cercare credito facendo un uso strumentale dei cavalieri del tempio, a seguito dello scioglimento comminato loro dalla Chiesa; e si sa che i fratelli muratori hanno un debole per - dal loro punto di vista - i "discriminati" da Santa Madre Chiesa.

Qui gli ultimi sviluppi al riguardo.


"Settecento anni dopo, qualche sprazzo di verità in più sul mistero dei Templari, i cavalieri dell’ordine nato per difendere i luoghi santi di Gerusalemme e trasformatosi poi in una ricca e potente organizzazione sovranazionale accusata di seguire strani rituali. L’Archivio Segreto Vaticano sta infatti per pubblicare Processus contra Templarios, un volume prezioso in edizione rigorosamente limitata a 799 esemplari, dove si potranno leggere le riproduzioni fedeli di antiche pergamene, una delle quali scoperta di recente. L’opera sarà presentata in Vaticano, nella sala vecchia del Sinodo, il prossimo 25 ottobre alla presenza dell’Archivista bibliotecario di Santaromana Chiesa, l’arcivescovo Raffaele Farina (futuro cardinale), dal Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, il vescovo Sergio Pagano, e da altre personalità fra le quali il medievalista Franco Cardini e l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi.

Tra le novità più significative, la riproduzione del cosiddetto «monoscritto di Chinon», inedito scoperto nel settembre 2001 dalla studiosa Barbara Frale nell’Archivio vaticano: la pergamena era sfuggita fino a quel momento ai ricercatori a causa di un errore di archiviazione commesso nel Seicento. Il documento getta una nuova luce sulla fine dei Templari e attesta che il Papa di allora Clemente V, non li considerava eretici e aveva cercato in tutti i modi di salvarli dal re di Francia Filippo IV il Bello, vero ideatore della loro messa al bando e del loro annientamento.

«Tra le accuse che vennero rivolte ai Templari - spiega il professor Franco Cardini al Giornale - c’erano quelle di essere stati in qualche modo sedotti dall’islam e attirati dall’eresia catara. Due elementi che non potevano coesistere». Cardini, che parteciperà alla presentazione del volume vaticano, sta per pubblicare un libro intitolato La tradizione templare (Vallecchi Editore, pp. 176, 14 euro), che ricostruisce l’intera parabola dell’ordine cavalleresco arrivando fino alle fantasiose e fumettistiche ricostruzioni del Codice Da Vinci di Dan Brown. «Gli avvocati del re di Francia - continua il professore - non avevano in fondo bisogno di costruire un coerente edificio accusatorio: quel che interessava loro era che fosse efficace e credibile al livello di opinione pubblica. Le accuse erano un segnale per il Papa: il sovrano voleva che l’ordine fosse soppresso e poco importava la verifica delle prove».
.......
Clemente V, che viveva con la sua corte ad Avignone, capì che il destino dei Templari era segnato dalla volontà di Filippo il Bello e finì per sciogliere d’autorità l’ordine in modo da non farlo condannare, pur non assolvendolo per non compromettere i rapporti tra la Santa Sede e la Francia. Il nuovo manoscritto, scoperto dalla dottoressa Frale presso il fondo di Castel Sant’Angelo dell’Archivio Segreto Vaticano, contiene proprio l’assoluzione concessa per autorità del Papa a Jacques de Molay e ai maggiori dignitari del Tempio fatti rinchiudere dal re nelle prigioni del castello di Chinon. Lì si recò una speciale commissione, composta dai cardinali plenipotenziari Bérenger Frédol, Etienne de Suisy e Landolfo Brancacci, per condurre un’inchiesta. Il 20 agosto 1308 l’accusa da eresia venne derubricata a quella di apostasia: lo sputare sulla croce veniva infatti considerata una forma di auto-scomunica. Il Papa era dunque ben convinto che i Templari non fossero eretici e non avessero aderito a dottrine sbagliate. Ma pur assolvendoli, Clemente V non riuscì a salvare loro la vita: de Molay e il suo vice Geoffroy de Charny, saranno arsi vivi sul rogo per volontà di re Filippo.

Tutte le storie riguardanti l’adorazione del Baphomet (immagine dell’androgino alato con testa di caprone sormontato da un pentacolo, la stella a cinque punte) e i rituali esoterici che rappresentano i Templari come una setta iniziatica direttamente collegata con la moderna massoneria non sono invece altro che leggende ottocentesche che hanno avuto una straordinaria diffusione. Anche la connessione tra l’antico ordine cavallersco e i miti sulla custodia del santo Graal è, secondo Cardini, «del tutto arbitraria e insostenibile sotto il profilo storico ». Il libro esclusivo e prezioso che il Vaticano si appresta a editare, come quello - più accessibile - del professor Cardini, sono pubblicazioni serie, utili a chi vuol conoscere la storia. Per le «patacche», ci si puòrivolgere a Dan Brown e alla lunga schiera dei suoi anticattolici predecessori. "

Tratto da Il Giornale del 4 ottobre 2007 - A.Tornielli


Ardisia
00venerdì 6 novembre 2009 21:07
La rivoluzione dei Templari e il giallo della lettera ritrovata

di Marco Meschini

«Riflettete: presso Dio non hanno alcun valore né la posizione né l’abito». Chi sollecita il lettore a riflettere e pensare? Non è un filosofo, come ci si potrebbe attendere, né un teologo e nemmeno un chierico, anche se il testo venne scritto intorno al 1128, ovvero in pieno Medioevo. No, chi scrive è un miles, un «cavaliere». Un uomo più avvezzo alla lancia e alla spada che al calamo e alla pergamena. Per giunta un «cavaliere di Cristo», un miles Christi. O per meglio dire un «povero commilitone di Cristo»: pauperes commilitones Christi si fanno infatti chiamare lui e quel manipolo di altri cavalieri che, laggiù in Terra Santa, hanno appena dato avvio a una nuova, inaudita esperienza.

Sono i templari, così chiamati perché il re di Gerusalemme ha donato loro, come casa madre, il Tempio di Salomone, cioè la moschea di al-Aqsa sulla spianata del Tempio a Gerusalemme. E hanno proposto uno stile di vita fuori dell’ordinario: rimarranno cavalieri - e quindi spargeranno il sangue, quando necessario -, ma saranno nel contempo monaci. Il templare è un ibrido: da un lato stringe i voti di povertà, castità e obbedienza, dall’altro continua a impugnare la spada. Un monstrum, anzi un «nuovo genere di uomini» come scrive in quegli anni il loro grande testimonial, san Bernardo di Clairvaux, il gigante di quel secolo che redige per loro un’opera famosa, L’elogio della nuova cavalleria.

Siamo nei decenni che seguono la prima Crociata. Nel 1099 Gerusalemme è tornata cristiana, e ora si tratta di mantenere i territori riconquistati. Di proteggere i pellegrini. Di combattere per Cristo, appunto. Ma non, come avevano fatto i crociati, per un periodo limitato, bensì in maniera permanente. L’impeto iniziale, che si sarebbe ripresentato solo con le crociate maggiori tra XII e XIII secolo, doveva divenire istituzione. A questa esigenza di base rispose l’ordine dei templari: all’inizio nove cavalieri - ma il numero è più ideale che reale -, cioè quasi nulla di fronte alla sfida immensa. E sfida duplice: combattere contro i musulmani e, insieme, convincere i cristiani che la loro idea non era follia.

Ecco dunque che Ugo di Payns, l’ideatore, il primo «cavaliere di Cristo» armato di coraggio e di spada, detta la sua lettera. «Riflettete». Alcuni dicono che non siamo necessari: ma è solo perché la nostra funzione è meno nobile di chi prega soltanto. Eppure «spesso sono le cose meno nobili ad essere le più utili: il piede tocca la terra, ma porta il peso di tutto il corpo». Il fatto è che noi, scrive Ugo, consacriamo «la nostra vita a portare le armi contro i nemici della fede e della pace per la difesa dei cristiani». Ma non per amore della violenza: «In tempo di pace combattiamo contro gli impulsi della carne grazie ai digiuni; in tempo di guerra combattiamo con le armi i nemici della pace che fanno dei danni o che vogliono farli».

La sua lettera è una delle novità rilevanti del nuovo lavoro di Simonetta Cerrini, La rivoluzione dei templari (Mondadori, pagg. 238, euro 18,50), da oggi in libreria. Cerrini è esperta come pochi al mondo dei testi originari (e originali) dei templari e con questo volume propone una rilettura completa delle loro origini. Comprensiva appunto della famosa lettera, nota agli addetti ai lavori sin dal 1958 ma erroneamente attribuita a un altro Ugo, Ugo di san Vittore. Gli studi della Cerrini mostrano invece in maniera convincente che quella lettera va attribuita a Ugo di Payns. Insomma un segreto svelato con la ragione, e non con teorie fumose come troppo spesso accade a proposito di templari.

I meriti dell’autrice non si fermano qui. E si estendono al ripensare l’esperienza templare non in un’ottica di storia militare o politica, bensì di storia della cultura. Il libro, infatti, pone al centro dell’indagine i testi (quelli veri appunto) della fondazione: gli scritti dei primi testimoni e i manoscritti della Regola, in latino come in volgare. Emerge così una spiritualità densa e cosciente, segno del fatto che quegli uomini d’arme non solo avevano un’anima, ma che pure la coltivavano. Non ambivano a primeggiare, ma a servire come appunto fanno «i piedi del corpo».

E ancora: nella sua lettera Ugo spiega bene come si deve «odiare non l’uomo, ma il male», e che quindi persino lo spargere il sangue deve avvenire nel contesto di un’operazione di pace. È un passaggio rilevantissimo: che un san Bernardo distinguesse tra omicidio e malicidio, cioè tra fatto e intenzione, è cosa ben nota. Ma che sullo stesso filo di pensiero corresse la mente dei primi templari è una conferma eccezionale e, insieme, uno spalancarsi d’orizzonti. Perché così si può e si deve ripensare all’ordine come al protagonista d’una forma laica di vita cristiana, proprio in un periodo - quello susseguente la grande riforma «gregoriana» dell’XI secolo - in cui più nette si delineavano le differenze tra chierici e laici, soprattutto in relazione alla sfera del sacro.

Credo meno, invece, alla speranza confessata dalla Cerrini e da altri (penso all’amico comune Franco Cardini) di una «via del dialogo e della convivenza», dati i rapporti instaurati dai templari con i musulmani nel XII secolo. Che si conoscessero è ovvio, visto che lottavano entrambi sulla e per la medesima terra. Si stimavano anche, è vero, ma solo in parte, perché la stima derivò da un duraturo rapporto fatto anche di aspre battaglie; e come non stimare un nemico che sa resisterti? Ma il «dialogo» di Ugo e degli altri templari parlava parole alquanto nette: i musulmani sono «nemici della pace», «fanno danni o vogliono farli». Non odiamoli, quindi. Ma contrastiamoli. Conviviamo anche, se necessario. Ma pronti a bloccarli.


www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=272698&START=0&2col=
=Foxtrott=
00venerdì 6 novembre 2009 22:50
Re: Re:
Ghergon, 06/11/2009 18.32:



da cosa deduci che è tutto vero? [SM=g27825]





portami delle prove che non sia vero, invece di affermazioni discutibili.





Ghergon
00sabato 7 novembre 2009 18:07
Ardisia ha scritto delle cose che smentiscono il post di sopra.
=Foxtrott=
00sabato 7 novembre 2009 20:16
x tutti
La certezza in queste cose è veramente difficile, se non quasi impossibile, da decifrare. Gli studiosi, per via di questa oscurità che pervade il mistero dei Templari, nonché per via della stessa Chiesa, brancolano nel buio cercando di ricostruire la storia in base ai documenti originali. E' vero o non è vero che la Massoneria è stata originata dai Templari? Forse si. La Scozia, culla del Rito Antico ed Accettato pare che abbia le sue origini proprio dai templari rifugiatisi durante la soppressione dell'ordine. E perché poi, vi domanderete, sono stati giustiziati? Non avevano già forse coltivato l'idea di sovvertire quell'ordine che vigeva al tempo diventando padroni della totalità delle risorse monetarie? Può essere. Forse a quel tempo esistevano già, a livello embrionale delle sette, ad esempio quelle che si rifacevano a riti esoterici oppure ad antichi culti pagani che la Chiesa non approvava.
La massoneria altro non è che la forza che si fonda su queste eresie. I Templari ne divennero partecipi fino a fondersi e a divenirne parti integranti.



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