Il gesto della pace crea confusione. Lanciano persino palle colorate

Il gesto della pace crea confusione. Lanciano persino palle colorate

Palline di plastica per darsi il saluto della pace: a tanto non si era arrivati, ma lo afferma padre Eric Flood Superiore della Fraternità Sacerdotale San Pietro negli Stati Uniti di America. Con lui, Pontifex ha voluto commentare e fare un bilancio del Motu Proprio del Papa Benedetto XVI che ha giustamente liberalizzato la Santa Messa secondo il rito romano antico.

Padre Flood, come è stato accettato il Motu Proprio negli Usa? “Direi bene. Qui da noi, il Papa Benedetto XVI, così come dimostrato nel suo recente viaggio, è davvero molto popolare.
Ritengo che la liberalizzazione della Santa Messa secondo il rito romano antico fosse un atto di giustizia e di libertà verso quei fedeli che non si riconoscevano nella nuova liturgia post conciliare. In sostanza, il Pontefice ha ampliato le facoltà di scelta, e credo abbia fatto bene”. Negli Usa, alcune diocesi, specialmente in Texas (da segnalare quella di Amarillo) già celebravano secondo il rito romano antico.

“Vero. E bisogna dire che i Vescovi americani sono sempre stati generosi. Però questa facoltà si limitava solo ad alcune diocesi e la domenica, ora con il rito romano antico liberalizzato, questa messa potrà essere celebrata quando si vuole e come si vuole rispettando i canoni del Motu Proprio”.
Padre Flood, negli States, ma anche in alcune parti dell’America Latina, ancora si celebrano messe confuse, con canzoni che di liturgico hanno poco o nulla, insomma domina il caos… “Questo è vero, anche se la situazione non è generalizzata e si sta migliorando, però quello che lei dice risulta esatto”.

In che cosa consistono gli abusi liturgici più eclatanti? “Dunque. Io credo che, senza voler prevaricare gli organi competenti, molto vada ancora fatto anche nel Novus Ordo.
La messa, molte volte, si è trasformata in uno spettacolo, cosa che per definizione non è. La celebrazione liturgica è mistero, adorazione, solennità e sobrietà, quindi non comprendo il motivo e la ragione di certe canzonette che intonano alcuni movimenti religiosi. I testi e le musiche spesso non hanno nulla a che vedere con la liturgia. A ciò si aggiungano gli applausi, ondeggiamenti di braccia al cielo, bambini che prendono il latte durante le celebrazioni e persone dedite a conversare in chiesa come se fossero al parco. Insomma, la chiesa è un luogo di preghiera, se vogliono conversare a cantare o danzare vadano in altri posti”.

Se i fedeli si comportano in tal modo, qualche responsabilità i sacerdoti la avranno… “Certo. Alcuni credono, erroneamente, di essere padroni e signori della liturgia che invece è patrimonio della Chiesa e della tradizione.
Bisogna rispettare rigorosamente le rubriche e i testi senza aggiungere o togliere nulla. Non mi piacciono per esempio quei sacerdoti che danno l’omelia camminando o dal posto scorretto. Insomma, abbiamo bisogno di ordine”.
Lei pensa che anche la messa del Novus Ordo abbia bisogno di cambi? “La mia è una opinione personale.
Ma per esempio, il segno della pace, così come è attuato oggi, mi sembra un focolaio di disordine .Meglio sarebbe eliminarlo. Vedo persone che si spostano da un posto all’altro della Chiesa come se stessero in gita, e si dimenticano che la messa continua. Poi in alcune diocesi si è arrivati al grottesco..”.

Sarebbe? “Lei stenterà a crederci, ma alcuni fedeli per motivi di spazio non riescono a raggiungere gli altri amici ed allora si portano palline di plastica colorate e le lanciano per salutarsi e darsi la pace, non le pare esagerato”? In Roma si tiene un importante congresso sul Motu Proprio, un suo bilancio.. “Direi che la strada intrapresa è quella giusta. Ma attendo segnali importanti anche sul nuovo rito. La liturgia è una cosa seria”.

Rubrica a cura di Bruno Volpe