Il "Corriere della sera" parla di Nuovo Ordine Mondiale

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Tosca76
00mercoledì 17 giugno 2009 18:34
Ormai non lo negano nemmeno più...
Stamattina ho comprato il giornale, per la precisione il Corriere della Sera, e leggendo i vari articoli ho trovato il seguente di Fabrizio Dragosei nelle pagine dell'Economia.
Ve lo trascrivo.

I Bric si dividono sul fronte anti-dollaro


Al vertice tra Russia, Cina, India e Brasile: ora un sistema multipolare più giusto

Mosca insiste: servono altre valute di riserva. Pechino cauta



- MOSCA. Le economie emergenti che formano il cosiddetto gruppo dei Bric vogliono contare di più negli affari mondiali, ma non sono d'accordo fra loro su come ottenere questo risultato e, soprattutto, su quale debba essere in futuro il ruolo della moneta americana. Il comunicato emesso ieri e approvato dai quattro membri del gruppo, Brasile, Russia, India e Cina, è esplicito sulla richiesta di un nuovo "ordine mondiale" nel quale le decisioni vengano prese tenendo conto delle esigenze di tutti. Ma non menziona nemmeno un volta il dollaro, segno delle diffidenze esistenti all'interno del Bric. Il Cremlino vorrebbe usare la forza del gruppo per tentare di soppiantare la valuta verde, mentre Pechino si preoccupa soprattutto delle immense quantità di dollari che detiene come riserva(in totale ha duemila miliardi di dollari in valuta).
A Ekaterinburg, la città ai piedi degli Urali dove fu ucciso l'ultimo zar, la Russia si è inventata una specie di vertice mondiale dal quale appariva rigorosamente escluso l'Occidente. Prima i paesi del gruppo di Shanghai, cioè Russia e Cina più quattro repubbliche ex sovietiche dell'Asia Centrale. Osservatori il Pakistan e l'Iran. Insomma, tutti quelli che contano dai confini della ex Cortina di Ferro al Pacifico. E, naturalmente, al centro di tutto la Mosca di Medvedev e Putin, che vorrebbe rilanciare il suo ruolo "alternativo" agli Usa. Così il presidente Medvedev ha trovato il tempo anche per un colloquio con il cattivo di turno Mahmoud Ahmadinejad, giunto da una Teheran quasi in stato d'assedio. Finita la riunione del gruppo di Shanghai, c'è stata quella più "economica" del Bric.
La prima scadenza alla quale guardano la quattro potenze emergenti è quella dell'anno prossimo, quando dovrà essere rivisto il funzionamento dei Diritti Speciali di Prelievo (Sdr), una specie di valuta di riserva del Fondo Monetario. Oggi il valore dei Diritti è determinato da un insieme di valute, dollaro, euro, yen e sterlina. La Russia chiede che in futuro si tenga conto anche del rublo, dello yuan, dei dollari canadese e australiano e dell'oro, ma gli altri membri del Bric sono cauti. "Non stiamo parlando di una esclusione del dollaro, ma di un aumento del peso degli altri", ha spiegato il consigliere economico del presidente russo Arkadij Dvorkovich. Nel comunicato, però, si parla genericamente dell'appoggio a "un ordine moniale più multipolare e giusto, basato sulle regole della legge internazionale, l'eguaglianza, il mutuo rispetto, la cooperazione, l'agire in maniera coordinata e su decisioni prese collettivamente da tutti gli Stati".
Oggi a contare maggiormente nelle assise internazionali sono le nazioni che hanno un peso finanziario maggiore e, all'interno dell'Fmi, quelle che contribuiscono maggiormente con i loro versamenti. Ma nei prossimi anni tutto questo cambierà, sostengono i membri del Bric. Già oggi questi paesi rappresentano il 15% dell'economia globale. E, secondo alcune stime, nel giro di vent'anni i Magnifici Quattro supereranno i sette paesi più industrializzati del mondo, mentre la Cina, da sola, passerà avanti agli Stati Uniti.

nwoitaly
00martedì 15 novembre 2011 12:34
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