Alounak
00domenica 21 maggio 2006 01:33
Intervista con Renucio Boscolo, studioso del grande veggente:
"Ho scoperto il rarissimo libro al quale si sarebbe ispirato l'autore delle Centurie: apparve a Venezia nel 1526 e contiene previsioni sconvolgenti, dalla storia di Padre Pio alle esplorazioni spaziali..."
"Ho scoperto un libro che è più importante di quello delle famose profezie di Nostradamus. - afferma Renucio Boscolo, il noto studioso torinese del grande autore delle Centurie - È stato pubblicato a Venezia, una trentina d'anni prima di quello del veggente francese: le Centurie sono del 1556, questo del 1526. A quella data, Nostradamus era uno sconosciuto studente di medicina, che viveva in Francia. Però, esaminando il contenuto dei due libri, si ricava che sono molto simili. Quindi, quando scrisse le Centurie, Nostradamus conosceva bene questo volume e se ne è servito per il suo lavoro".
La notizia è di quelle che fanno sobbalzare sulla sedia. Nostradamus è il "mostro sacro" della chiaroveggenza, il veggente mitico, il più accreditato e conosciuto, anche a livello di massa, in tutto il mondo. Il suo libro "Centurie", composto da 942 quartine, è da sempre al centro di meticolose interpretazioni da parte degli esperti. Su quei versi misteriosi ed ermetici sono stati pubblicati migliaia di volumi interpretativi. Sapere, ora, che vi è un libro simile, pubblicato trent'anni prima delle "Centurie" e che potrebbe essere addirittura più importante, è una di quelle notizie che fanno esclamare: Impossibile!
"Sto lavorando su questo libro da alcuni mesi - dice Boscolo - e anch'io continuo a ripetermi: impossibile, impossibile... Perché le cose che vi trovo, sono veramente sconvolgenti. Ci sono profezie che, lungo il corso della storia, si sono realizzate con precisione sconcertante, e sono tante... e alcune riguardano anche eventi del nostro tempo."
Torinese ma di origine veneta, 59 anni, Renucio Boscolo ha dedicato l'intera esistenza allo studio delle opere di Nostradamus ed è ritenuto uno dei più informati sull'argomento. Dal 1981 pubblica, ogni anno, un interessante Almanacco che quest'anno non è stato pubblicato (i testi dell'Almanacco 2004 vengono messi a disposizione dei lettori in questa rubrica - nota di Edicolaweb) dove espone le previsioni riguardanti l'anno che sta per cominciare, ricavate dalle quartine del profeta. Sempre su Nostradamus ha pubblicato anche tredici saggi, alcuni dei quali sono stati tradotti all'estero. L'ultimo di questi saggi si intitola "Così parlò Nostradamus" ed è diventato un best-seller della collana Oscar Mondadori.
Boscolo tiene il libro profetico, che si vanta di avere ora scoperto, in bella vista sul tavolo, accanto a numerosi altri grossi volumi su cui sta studiando, ma la copertina è celata e dice:
Non voglio che si veda il frontespizio dove c'è il titolo esatto. Per ora, il libro deve restare segreto. Sto lavorando, con un gruppo di amici esperti nell'interpretazione di testi profetici, per preparare un volume in cui presenteremo il contenuto di questo libro, con i relativi commenti. Non vorrei, però, che altri, sfruttando il lavoro che ho già fatto, scoprissero un'altra copia di questo libro e la pubblicassero prima di me.
E veniamo all'intervista:
Ci sono, quindi, altre copie di questo libro in giro per il mondo...
Certo. Ce ne dovrebbero essere cinque o sei. Sono sepolte in antiche biblioteche, quindi praticamente introvabili, ma ci sono. E se un buon topo di biblioteca si mette a cercare potrebbe trovarle.
Come è arrivato in possesso di questo libro?
Per caso. Ne conoscevo l'esistenza da molti anni, ma, nonostante varie ricerche, non ero mai riuscito a trovarlo. Un giorno mi ha telefonato un amico, appassionato collezionista di libri astrologici antichi. Mi disse che aveva comperato alcuni volumi molto interessanti. Li aveva comperati dai parenti di un vecchio collezionista come lui, che era deceduto. I parenti non sapevano che farsene di quei volumi polverosi e li avevano venduti. Il mio amico aveva notato che quel collezionista aveva alcuni dei miei libri su Nostradamus e li teneva proprio accanto a questo volume. Ha pensato che ci fosse una ragione specifica e mi ha telefonato. Sono andato a vedere e mi sono trovato di fronte al libro che cercavo da anni e anni. "Finalmente ti ho trovato" - ho esclamato commosso. Ho raccontato a quell'amico le mie peripezie per trovare quel volume e lui, allora, me lo ha ceduto.
Boscolo parla concitato, non riuscendo a mascherare il suo entusiasmo:
Questo volume è stato stampato a Venezia nel 1526, appena settant'anni dopo l'invenzione della stampa. È, perciò, un volume prezioso. Consta di 128 capitoli, 1.606 quartine e complessivamente 6.424 versi. Ma la cosa caratteristica e straordinaria sta nel fatto che ogni quartina è corredata da una illustrazione. Sopra i versi vi è un grande quadrato, diviso in vari triangoli, con al centro un quadrato più piccolo, dove è rappresentata una vignetta che si ispira al contenuto della quartina. Nei vari triangoli e rettangoli in cui è suddiviso il restante spazio del quadrato, ci sono numerose indicazioni astrologiche, messe in una combinazione che indica un preciso quadro astrale. Quelle indicazioni forniscono una specie di data, di periodo approssimativo in cui dovrebbero realizzarsi gli eventi indicati dalla quartina e dalla vignetta.
Boscolo mi fa vedere le pagine di questo strano volume. Una specie di fumetto "ante litteram". Pagine curiosissime e bellissime nello stesso tempo. Indicando i vari quadri astrali, Boscolo dice:
Siamo di fronte a una serie di profezie datate. Mentre gli eventi di cui trattano le Centurie di Nostradamus non hanno indicazioni di date, qui ci sono anche le indicazioni temporali, qui viene indicato il periodo astrologico in cui quegli eventi dovrebbero accadere.
Da questo punto di vista, è un libro più importante di quello di Nostradamus?
Certamente. Più importante perché indica il tempo della realizzazione della profezia. Nostradamus non lo ha fatto. Però, in una delle sue lettere aveva detto che, se lo avesse voluto, avrebbe potuto anche mettere le date degli eventi previsti dalle sue profezie. Non lo ha fatto probabilmente per distinguersi da questo libro, che egli conosceva.
Siamo certi che si tratti di un libro autentico e non di un falso, pubblicato in tempi recenti?
Sono certo che è autentico. Abbiamo fatto meticolose ricerche sia documentali che di tipo fisico e chimico.
Come è possibile collegare questo libro a Nostradamus? Come lei ha già detto, nel 1526 il futuro autore delle Centurie aveva soltanto 23 anni.
Viveva in Francia ed è impossibile che egli abbia partecipato alla composizione di questo volume. Ma, confrontando i due testi, è inconfutabile la somiglianza. Quindi è certo che Nostradamus, prima di comporre le sue Centurie, lesse e studiò questo libro. Sappiamo che, nel periodo che va dal 1535 al 1541, egli viaggiò per l'Europa e fu anche a Venezia. Probabilmente, trovandosi nella città lagunare, ebbe modo di conoscere il libro e forse anche il suo autore. Potrebbe addirittura essere stato allievo, nelle scienze esoteriche, dell'autore di questo libro e avere ricevuto da lui l'impulso a scrivere le Centurie, come "versione francese" delle profezie che qui sono riferite in italiano.
Quindi Nostradamus non avrebbe fatto altro che copiare.
No, non si può arrivare a una conclusione del genere. I due libri sono simili, tutti e due contengono testi profetici, ma per affermare che le Centurie sono una copia di questo volume, bisogna andare adagio. Le Centurie di Nostradamus sono diventate famosissime proprio perché gli studiosi hanno dimostrato che moltissime delle previsioni in esse contenute, addirittura il novanta per cento, si sono poi realizzate. Di questo nuovo libro sappiamo ancora troppo poco. Va studiato a fondo, poi si potrà dare un giudizio.
Perché Nostradamus, che era medico, a un certo momento si mise a viaggiare per l'Europa e venne anche in Italia?
Era medico ma, come molti intellettuali del suo tempo, era un grande appassionato di scienze esoteriche. Quando si laureò in medicina, a Montpellier, nel 1530, era già famosissimo per aver salvato decine e decine di persone durante alcune epidemie di peste. Aveva messo a punto delle ricette che sembravano miracolose. Tutti lo consideravano un portento. Ma quando la peste colpì la sua famiglia, non riuscì a compiere alcun miracolo. Perse la giovane moglie e due figli. Disperato, decise di lasciare la patria e di viaggiare per l'Europa. Probabilmente la medicina lo aveva deluso e la sua passione segreta per l'esoterismo e l'astrologia ebbe il sopravvento. Da bambino era stato introdotto dal nonno materno, ebreo osservante, agli studi della Cabala, delle dottrine gnostiche e neoplatoniche, della "Gematria" e del "Notarikon". Così decise di approfondire le scienze esoteriche, volle avvicinare e conoscere i grandi maestri di queste scienze occulte. A Salisburgo, in Austria, conobbe Paracelso, il famoso medico e filosofo che fu anche un grande astrologo e alchimista. Poi scese in Italia e sappiamo che soggiornò a Torino, Bologna, Firenze, Roma, Verona, Padova, Ferrara e Venezia. In queste città prendeva contatto con i vari gruppi esoterici. A Venezia, quindi, conobbe certamente questo libro, e ne conobbe anche l'autore, che era un ingegnere, maestro di esoterismo. Forse divenne allievo di questo ingegnere e forse nacque a Venezia il progetto di scrivere le Centurie. Infatti, tornato in Francia, Nostradamus si risposò e cominciò una nuova esistenza, standosene tranquillo e dedicando tutto il suo tempo alle scienze esoteriche e a scrivere le Centurie.
Perché le Centurie ebbero tanto successo, mentre il libro che lei ha trovato ora, pubblicato trent'anni prima, rimase sconosciuto?
Non è possibile dirlo. Ciò che rende questo libro importantissimo, consiste nelle date: è stato pubblicato nel 1526, cioè trent'anni prima delle Centurie, ed è un libro di tipo profetico, proprio come le Centurie. Certamente, la pubblicazione completa del contenuto di questo libro e il raffronto che si potrà fare con il contenuto delle Centurie costituiranno una autentica bomba che porterà la rivoluzione negli studi su Nostradamus.
Che genere di profezie contiene questo nuovo libro che ha trovato?
Come ho già detto, è un libro del tutto simile a quello di Nostradamus. Le varie quartine parlano di eventi futuri, guerre, pestilenze, conquiste, terremoti, scoperte scientifiche, astronomiche, vicende legate a personaggi famosi. Si parla di Napoleone, di Papi, di imperatori. Sono citate circa 800 località nelle quali l'autore colloca eventi. Si parla anche di vicende legate al nostro tempo, esplorazione dello spazio, conquista della Luna, di Marte, donne kamikaze, mafia siciliana, aumento della temperatura del globo terrestre, il ritorno degli ebrei in Palestina, guerre tra Israele e arabi, complotti orientali contro l'Italia, Padre Pio, Lady Diana, Giovanni XXIII eccetera. Il linguaggio con cui questi eventi vengono preannunciati è quello tipico delle profezie: linguaggio ermetico, anagrammato, crittografico, involuto, così da rendere spesso difficile l'interpretazione. Come Nostradamus, l'autore di questo libro non tende a indovinare, ma "vede" obiettivamente nel futuro, vede fatti, frammenti di fatti, e li riferisce, privilegiando i dettagli che lo hanno particolarmente colpito. E poi, come ho detto, ogni quartina è corredata da un quadro astrologico che aiuta la comprensione e indica il periodo temporale in cui quell'evento dovrebbe verificarsi.
Può fare degli esempi?
Va premesso che tutto questo materiale è in fase di studio. E va premesso anche che per dare una spiegazione esauriente di ogni quartina occorrerebbero pagine e pagine di osservazioni, di riferimenti. Le parole delle profezie non vanno lette solo così come sono scritte, ma vanno anche scomposte, perché, collegando parte di una parola a parte di quella successiva, a volte hai un nuovo termine molto importante per la comprensione del contenuto.
La quartina che parla del surriscaldamento della Terra dice:
"Quando la propria fede li cristiani
non apprezzeranno allora vedrai disfare
per chiari segni inusitati e strani
Quanto il Sol scalda equatore cinge il Mare."
C'è una quartina che si riferisce certamente a Giovanni XXIII. La vignetta che sta sopra raffigura il Leone di San Marco, quindi il leone di Venezia, città da dove veniva Roncalli prima di essere nominato Papa, ma simbolo anche di Bergamo, dove Roncalli era nato. La quartina dice:
"Col vice portonar di Pietro in Terra
Lettere verranno di subita Pace
con l'Aquila e col Leone che astuto giace
e il fin di questo il fa chi mai non erra."
L'interpretazione di questa quartina è più complicata, ma sono evidenti i riferimenti al "vicario di Pietro in Terra", alla lettera enciclica "Pacem in terris" e al fatto che la pace cercata da "questo che mai non erra", cioè dal Papa che per dogma è infallibile, viene perseguita anche "con l'Aquila", simbolo degli Stati Uniti, e si sa che Papa Giovanni si diede molto da fare con il presidente John F. Kennedy per evitare una terza guerra mondiale al tempo della crisi di Cuba.
C'è una quartina che fa riferimento a Padre Pio:
"Giove giova in casa de Servi el Padre Pio poi
Sopra de cui il Quinto ciel governa
Del Servo egli ti da la Fede Eterna
Se tu non manchi in li prometer toi."
Ogni parola andrebbe spiegata secondo le regole esegetiche di questo genere di letteratura e allora il significato sarebbe molto più esplicito. Ma questo si può fare in un libro, non in un articolo.
Ci sono alcune quartine che fanno riferimento a Diana Spencer:
"Veggio il Signore d'Oro scopo recetto
Diana in casa essendo di terrore
Dimostrare quel vestire di nero colore
Melanconico haver la faccia il petto."
Queste parole potrebbero riferirsi alla paura che Diana aveva, quando stava con Dodi al Fayed e presagiva di essere inseguita, spiata, controllata da persone che le volevano male. Il verso "Veggio il Signore d'Oro scopo recetto" potrebbe indicare Dodi che, il giorno prima della tragedia, è andato a comperare un anello d'oro per Diana. Quindi, mentre Dodi va a prendere l'anello, Diana in casa è piena di terrore. Noi esegeti vediamo inserito addirittura il nome di Dodi nelle parole "essenDO DI terrore". Non è un giochetto arbitrario, senza senso: nel linguaggio profetico questo avviene spesso.
L'altra quartina dice:
"Mentre ché in Scorpione tu Diana vedi
Per nulla allora non deva già mutare loco
E se lo farai dai tuoi nemici il Fuoco
Brugiar ti veggio se non antevedi."
Nella parola "Scorpione" si potrebbe leggere anche "Corpo spione". Quindi, quando Diana è circondata da guardie del corpo e da agenti segreti, non deve spostarsi, cambiar luogo, perché se lo farà si esporrà al fuoco dei suoi nemici e finirà per essere bruciata.
E poi c'è una terza quartina, che sembrerebbe indicare la folle corsa in macchina di Diana e Dodi con la tragedia finale:
"Diana correndo orrendo per iniqui scanni
Per un che asso assonna, teco nel tuo Letto
Di maggior duolo signa Futuro effetto
Qua assassinato dei presenti Affanni."
Diana quindi corre inseguita dai killer assassini, mandati da colui che aveva dormito nel suo letto e che è diventato suo nemico, il "grande inganno" che segna il futuro di gravi conseguenze, addirittura con assassinii. Nella vignetta che sta sopra a questa quartina si vede un killer che insegue due amanti. E i vari segni astrologici riportati indicano il segno del cancro. Diana era del segno del cancro. E il 1997, anno della sua morte, era sotto il segno del toro.
Un esempio che riguarda un evento futuro?
C'è una quartina che indica un grande evento nel 2007: una sanguinosa guerra negli Urali, che costringerà le popolazioni turche e delle altre nazioni confinanti a fuggire al gran galoppo per sottrarsi alla strage. Dice la quartina:
"Quando il Sol con Saturno e Marte
Nel Leon stringe avrà Ural grande Turco periglioso intoppo
Che più fuggirà via che di galoppo
Se prima del suo fuggir morte non spiega."
Un transito del Sole con Saturno e Marte nel Leone si verificherà appunto nel 2007. E per quel tempo l'Italia sarà invasa dai profughi. Un evento doloroso "che va da Babilonia a Roma" viene indicato anche per il prossimo aprile, in Italia, cioè quando "l'eclisse del sole infortunata / sia nell'Africo Montone". E l'eclisse africana del sole ci sarà proprio in aprile, cioè nel segno del Montone. Staremo a vedere...
Ecco, questi sono soltanto dei piccoli esempi, dei piccoli cenni a una interpretazione che, naturalmente, è molto più complessa. Il lavoro di trascrizione e di interpretazione sarà indubbiamente lungo e faticoso. Ma, dopo avere dedicato quarant'anni della mia vita allo studio dei testi di Nostradamus, posso dire che questo nuovo libro è molto più interessante, molto più sconcertante...
Alounak
00domenica 21 maggio 2006 21:45
Nostradamus....
Si, Boscolo, assieme a Ramotti, sono due degli italiani
che hanno dedicato molto allo studio ed alla decifrazione
di Nostradamus.
Ramotti è mancato qualche anno fa, se ti interessa c'è il
suo sito
www.ramotti.it/
Per quanto riguarda il Boscolo, ti do un anteprima,
siccome sono un appassionato di Nostradamus, (da diversi
anni, ma naturalmente lungi da me l'idea di interpretarlo),
anche perchè il mio è puro interesse / curiosità sopratutto,
però logicamente seguo il Boscolo ed altri interpreti ed
interpretazioni varie....
Quando ha parlato di questo libro che ha trovato, che dice
del "maestro di Nostradamus", di cui non vuole farne il nome,
ha mostrato alcune foto di un paio di pagine del famoso libro;
allora sai che mi è successo?
Quando le ho viste mi sono detto, ma io le ho già viste da
qualche parte quelle foto!
Insomma, ho fatto una ricerca incredibile per circa tre mesi,
ho cercato in lungo e in largo dove avevo visto le foto,
sono andato su mille siti diversi e alla fine, una sera
mi è venuto in mente che le avevo su un libro di Astrologia.
Infatti, ho un libro di Astrologia dove ci sono alcune tavole
di quel libro.
Quindi, scoperto il libro che faccio? Lo cerco naturalmente!
Ma sai cosa vuol dire cercare un libro del 1526?
Roba da pazzi!
Beh.... insomma, per tagliare corto, ce ne sono 7 copie in
Italia, praticamente impossibili pure da consultare, a meno
che non sei il ministro dei beni culturali....
Ma guarda un pò, continuo la mia ricerca e che trovo?
Che ne esiste una copia "anastatica" stampata qualche anno
fa! Insomma, me lo sono comprato, ne ho trovato solo uno e
naturalmente dopo tre mesi di notti insonni non potevo di
certo lasciarmelo fuggire....
Sono contento, il libro è molto interessante, fra l'altro è
in italiano, e fatto molto bene, certo che decifrarlo non
è facile, aspetto l'uscita del libro di Boscolo per vedere
che tipo di interpretazione è riuscito a dare.
Ultima cosa, vedo che sei appassionata di Astrologia, beh...
anche io lo sono, ma solo per interesse personale, non ho
mai fatto l'oroscopo a nessuno, come ti è venuta questa
passione, e sopratutto che ne pensi seriamente?
ciauzzz
Alounak
00lunedì 22 maggio 2006 23:00
merlinoartu
grazie di nuovo per il sito, è molto interessante,
non sono riuscito a leggere tutto per il momento, ma
ci ho dato un occhiata ed è molto interessante.
Beh... come ben sai, se sono arrivato a leggere "Sincronicità",
è perchè lungo il mio cammino ho letto un pò di cose a
proposito delle coincidenze... ci sarebbe molto da dire,
diciamo che "nulla è per caso"?
Un libro che ho, è "Per puro caso?" - Franck Joseph, interessante
libro sulle coincidenze....
Il libro è molto interessante e ben fatto, è un manoscritto ed
è molto dettagliato, ti metto una piccola immagine qui in fondo
al messaggio per che tu capisca come è strutturato, la cosa più
incredibile, diciamo, è che ogni quartina è correlata dal
disegno della posizione degli astri in quel momento, per un
appassionato di profezie ed astrologia è qualcosa di bello!
Non lo ho pagato poi molto, perchè come ti ho detto è una copia
"anastatica", sono riproduzioni numerate che ogni tanto qualche
casa editrice stampa. Lo ho trovato a Milano, in una libreria,
pagato circa 42 euro....(incredibile, se ci penso non ci credo)
Il mio approccio verso l'astrologia è venuto dopo Nostradamus,
a 17 anni ho avuto un incidente in moto, molto grave,
(è per questo che sono un pò pikkiatello), e siccome sono rimasto
a casa diversi mesi, mia sorella e mio cognato mi avevano regalato
un libro di Nostradamus, e poi da li è partito tutto....
Non ho mai letto la Morpurgo, a parte qualche articolo qua e la,
ho parecchi libri di diversi autori, ma principalmente ho letto
Barbault e Discepolo, anche se ne ho altri molto interessanti,
per quanto riguarda il tuo pensiero sull'astrologia, sono
completamente d'accordo con tutto ciò che dici, anche a me è
capitato di essere assillato da alcune persone e questo mi
ha stufato, non vi è il giusto approccio da parte di coloro
che non conoscono l'astrologia e la confondono con la sfera
di cristallo...
Comunque a me personalmente mi è servita come crescita personale,
sopratutto, in questi ultimi anni studio un pò i transiti anche
io ed ho alcuni amiche / ci - che fanno le "rivoluzioni mirate"
Il mio sole è in Acquario, in V casa,
La mia luna è in Cancro, in X casa,
Ascendente in Vergine
Ciauciau
[Modificato da Alounak 22/05/2006 23.04]
LiviaGloria
00martedì 23 maggio 2006 13:04
Raffaele Giovannelli
22/05/2006
I padri fondatori della fisica moderna, Max Planck (1858-1947) e Albert Einstein (1879-1955)Antonino Zichichi, presentatore televisivo della fisica per il popolo e «celebre» fisico impegnato in molti programmi di ricerca europei, ha pubblicato un libro: «Il Vero e il Falso», Il Saggiatore, 2003, dove affronta quella che viene definita la più diffusa delle superstizioni: l’astrologia con i suoi oroscopi.
Zichichi nei giudizi è magnanimo!
Credere negli oroscopi non è un gran male se non fosse per un aspetto collaterale: «chi è disposto a credere nell’astrologia e nelle sue previsioni non ha difese contro le mistificazioni culturali, qualunque sia la loro natura: ideologica, politica, razziale. E’ una persona culturalmente priva del sistema immunitario».
Il problema quindi è come ci si cura contro il male in agguato costituito dalle tante credenze di natura ideologica, politica o razziale, che vengono conculcate a fini di potere attraverso i mezzi di comunicazioni di massa.
Ma è ovvio, con una vaccinazione in massa di carattere culturale, una vaccinazione che consiste nel fornire una migliore educazione scientifica, che metta in grado ogni persona di distinguere il vero dal falso.
L’assalto all’astrologia potrebbe essere una prima vaccinazione.
Molti, che si considerano benpensanti e ragionevoli, si scandalizzano quando si parla di astrologia e di argomenti dell’esoterico e dell’occulto; quindi potrebbero essere arruolati tra coloro che distribuiranno al popolo ignaro il vaccino.
Alcuni dotati di una cultura scientifica, si esibiscono spesso in manifestazioni di virtuosismi verbali per far vedere quanto sia facile dimostrare l’assurdità di queste credenze, che ostinatamente trovano credito in un vasto pubblico.
Tuttavia gli improvvidi critici, senza tema di sbagliare, si sono anche avventurati a citare i risultati della fisica moderna a sostegno delle loro tesi.
La fisica moderna è la fisica quantistica e con essa cominciano i guai.
Max Planck, il primo dei padri fondatori di questa fisica (che prende il nome dai quanti di energia), dice: «è opportuno... annoverare tra i postulati della fisica non soltanto l’esistenza di leggi, ma anche il loro stretto carattere causale».
Purtroppo le cose sono andate diversamente.
La causalità non è più rigidamente rispettata nella descrizione del mondo fisico, e questo, per il sacro rispetto che si deve portare alla verità, bisogna comunicarlo al grande pubblico, anche se danneggia un poco l’effetto del vaccino.
Allora diventa difficile utilizzare la fisica di oggi come antidoto alle credenze esoteriche e misteriche.
Planck dice: «il lavoro scientifico ci si presenta come una corsa incessante verso una meta che non sarà mai raggiunta e che per principio non può essere raggiunta. La meta infatti è di natura metafisica ed è al di là di ogni esperienza. Ma il dire che la scienza dà la caccia ad un aereo fantasma, non equivale forse a dichiarare che ogni scienza è priva di senso?
Niente affatto, perché è appunto questa lotta continua quella che fa nascere e maturare in quantità sempre crescente i preziosi frutti …».
Ma aver ottenuto molti frutti dando la caccia ad un aereo fantasma in realtà non ci ha avvicinato alla meta, anzi, se scambiamo i frutti della scienza per le prove di aver già raggiunto la meta, compiamo un tragico errore perché arrestiamo o rallentiamo quel cammino di cui ci parla Planck.
Eppure illustri esponenti del pensiero vincente, da Piero Angela a Margherita Hack, per citarne solo due particolarmente attivi, si sono impegnati in una campagna di illuminazione per spiegare al popolo come unica fonte di verità sia la scienza e al di fuori della scienza ci sia solo errore e superstizione.
Ma la fisica quantistica, che dovrebbe essere il punto di forza delle loro argomentazioni, sembra non volerli sostenere troppo.
I razionalisti, dopo aver ristretto l’ambito del sacro agli argomenti che la scienza per ora non ha invaso, non mancano di appellarsi alle religioni affinché contrastino quelli che vengono considerati residui di paganesimo, come ad esempio astrologia ed oroscopi.
Ma anche da questo lato non arrivano aiuti significativi.
Nella tradizione cristiana non c’è mai stata intolleranza verso l’astrologia, anzi, più o meno in ogni periodo della cristianità, leggere il futuro negli astri è stato visto con una certa benevolenza.
E’ noto che Keplero, pur dicendo le stesse cose di Galileo, non venne perseguitato perché non aveva il fare serioso del nostro fisico-astronomo e distribuiva oroscopi molto apprezzati.
Oggi i teologi, spaventati dall’autorità delle scienze (che si ostinano a non studiare) e dal rumore dei filosofi razionalisti, hanno annacquato a tal punto il messaggio di Dio che esso viene considerato quasi esclusivamente come opera di edificazione (P. K. Feyerabend, «La scienza in una società libera»).
Quanto poi al grande Newton recentemente è stato dimostrato essersi occupato anche di stregoneria, argomento che quasi tutti gli esoterici oggi rifiutano con sdegno.
Nella tradizione ebraica le cose vanno anche peggio per chi fa le crociate contro l’astrologia.
Infatti l’ebraismo ha creato la cabala, una specie di tradizione esoterica fondata sull’abbinamento dei numeri alle parole dei sacri testi, con l’intenzione di trarre vaticini su tutto.
Forse gli esponenti del pensiero ritenuto vincente potranno fare appello all’Islam più intransigente, ma allora andrebbero incontro ad altri rischi …
Sul numero di settembre/ottobre 1975 di «Humanist» venne pubblicato lo «Statement of 186 leading Scientist», una dichiarazione contro l’astrologia firmata da ben 186 autorevoli scienziati.
Quando un rappresentante della BBC volle intervistare qualcuno dei 18 premi Nobel, firmatari della dichiarazione, questi si rifiutarono dicendo candidamente che non avevano mai studiato l’astrologia.
Eppure la prima frase dello Statement dice: «scienziati appartenenti ad una varietà di discipline si sono preoccupati per la crescente popolarità dell’astrologia in molte parti del mondo».
Nel primo articolo il professor Bok dice: «Tutto ciò che posso fare è affermare in modo chiaro e inequivocabile che i moderni concetti di astronomia e di fisica spaziale non danno alcun sostegno, ma anzi scalzano, i dogmi dell’astrologia».
Questa affermazione ci rivela che quegli scienziati non solo ignoravano l’astrologia, ma anche alcuni aspetti dell’astronomia, della fisica e della biologia.
Infatti sappiamo con certezza che, soprattutto attraverso le molecole d’acqua, influenze dal cosmo si fanno sentire su molti fenomeni biologici.
Purtroppo spesso gli scienziati sono pronti a far valere la loro autorità anche quando non sono sufficientemente informati su ciò che vorrebbero far credere.
Ma quel famoso documento contiene anche autentiche inesattezze storiche.
«L’astrologia ricevette un grave colpo mortale quando Copernico cancellò il sistema tolemaico». Invece è vero il contrario.
Keplero, che come già si è detto è stato anche un grande astrologo, utilizzò le nuove scoperte per migliorare l’astrologia, quella siderea riguardante fenomeni di massa, come guerre, epidemie ed altre cose del genere.
L’impegno degli illustri scienziati firmatari del documento non ha certamente nuociuto allo sviluppo dell’astrologia, che oggi ha un seguito crescente.
Ma torniamo alla fisica, il campo in cui più si accendono le dispute.
Come si è detto, è difficile oggi utilizzare la fisica come arma della razionalità contro l’irrazionale quando sappiamo che molti fisici hanno dichiarato di non aver capito appieno le teorie quantistiche, che essi hanno contribuito a creare.
Oggi la realtà fisica non è più comprensibile con modelli e proposizioni che rientrano nella nostra sfera razionale, ma è solo descrivibile in termini predittivi con grandezze probabilistiche, contenute in formule matematiche il cui significato fisico non è sempre intuitivo.
La logica della fisica quantistica è quella di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Robert Gilmore, un fisico che dopo una lunga attività sperimentale si è dedicato alla didattica, ha scritto un libro di successo: «Alice nel paese dei quanti», dove i paradossi inventati da Carroll vanno molto bene per descrivere la fisica delle particelle atomiche.
Alcuni fisici, che furono i padri fondatori della fisica moderna, come il già citato Max Planck (1858-1947), Albert Einstein (1879-1955) ed Erwin Schrödinger (1887-1961), furono anche i maggiori critici della teoria quantistica, che in realtà è sopravvissuta come perfetta descrizione fenomenica.
Essi rifiutarono la mancanza di causalità e la complementarietà (un «giochetto» creato da Bohr per giustificare in qualche modo la duplice natura corpuscolare ed ondulatoria di tutte le particelle materiali nella fisica del microcosmo. Recentemente è stato dimostrato sperimentalmente esistere il comportamento ondulatorio anche per grosse molecole composte da 60 atomi).
Per i razionalisti ed i nuovi adepti della dea ragione le cose vanno ancora peggio se si passa all’astrofisica, dove le teorie quantistiche sono traslate su scala cosmica con stretta connessione con la teoria della relatività generale.
Si incontrano allora descrizioni dell’universo così fantasiose da lasciare spazio a mondi paralleli in grado di ospitare tutto il soprannaturale che più ci piace immaginare.
Ma veniamo ora alla parte dura della critica verso la linea degli adepti della dea ragione. Cominciamo dalla scienza come fonte di verità indiscutibile alla quale far riferimento.
Si danno casi del recente passato in cui la scienza ufficiale ha commesso errori clamorosi.
Ad esempio l’assenza di procedure d’igiene nel XIX secolo negli ospedali si protrasse sino a che non venne dimostrata e riconosciuta ufficialmente l’esistenza di microrganismi patogeni.
Dopo un’autopsia un medico andava a seguire un parto senza disinfettare le mani.
Questo al grido: non crediamo a ciò che non vediamo.
Ludwig Boltzman scosse la fisica del XIX secolo iniziando la meccanica statistica.
Contro il pericolo di una scienza che sembrava voler arrestare le sue indagini, diceva: «bisogna evitare il dogma della unica fenomenologia beatificante».
Egli fu il primo teorico moderno della concezione atomistica della materia, ma si suicidò a causa dell’ostilità dura dei colleghi fisici.
La scienza in realtà si limita ad enunciare «verità» che sono per loro natura provvisorie.
Infatti la scienza non può fare affermazioni definitive perché per sua natura è soggetta al rito dell’autofalsificazione.
Invocare la scienza come suggello di verità è assurdo e costituisce una contraddizione.
Come disse Planck, la scienza è una corsa continua verso la meta: la verità.
La dinamica della scienza è poi tale da non permettere mai la formazione di una verità ufficiale stabile, neppure per tempi brevi.
Oggi si danno contemporaneamente sullo stesso fenomeno diverse teorie in competizione tra loro. Quando alla fine una teoria prevale può risultare che questa sia già vecchia perché sono sopravvenuti nuovi risultati sperimentali che hanno intorbidato le acque.
Ma sono proprio le scoperte astronomiche la causa di tanto bisogno di mistero, di magia, di «superstizione».
Sino a Copernico si pensava che la terra fosse al centro dell’universo, da un punto di vista fisico. Sappiamo che queste convinzioni erano false, ma certamente erano rassicuranti.
Oggi sappiamo che l’universo è finito ma senza confini, sappiamo che la terra è un piccolo pianeta, satellite di una stella medio-piccola, che a sua volta appartiene ad una galassia di media grandezza: la Via Lattea.
Sappiamo che in questo universo avvengono immense catastrofi delle quali ci arriva notizia anche con miliardi di anni di ritardo.
Sappiamo che un evento minimo, appena percepibile nel sistema solare, come l’impatto con un asteroide, sarebbe in grado di distruggere in poche ore ogni forma di vita sul nostro pianeta. Questa è la realtà in cui si muove la terra, questa è la realtà in cui è confinata la vita di noi tutti.
Alle preoccupazioni di carattere cosmico si aggiungono poi quelle riguardanti la tenuta dei delicati equilibri sul nostro pianeta.
La scienza non ha sempre colpe dirette nella formazione di questo quadro di estrema precarietà, ma neppure è sempre innocente.
E’ un quadro dove la vita è un fatto del tutto marginale davanti alle immense forze cosmiche, un fatto incerto davanti all’indeterminazione dei fenomeni del microcosmo.
E allora si vorrebbe proibire o scoraggiare l’astrologia in nome della scienza, di questa scienza?
Professor Raffaele Giovanelli
merlinoartu
00martedì 23 maggio 2006 18:14
Alounak
'la cosa più incredibile, diciamo, è che ogni quartina è correlata dal disegno della posizione degli astri in quel momento, per un
appassionato di profezie ed astrologia è qualcosa di bello!'
Lo voglio anchi'ioooooo!!!
Barbault
'Comunque a me personalmente mi è servita come crescita personale'
E il miglior modo di concepirlo!!
'Il mio sole è in Acquario, in V casa,
La mia luna è in Cancro, in X casa,
Ascendente in Vergine '
L'acquario l'hai nella casa del leone, cioè quella opposta all'acquario, caspita!
La luna è ...a casa sua...(in cancro) però nella casa opposta (la decima, quella del capricorno). Ottimo!si controbilanciano!
Il sognATORE CANCRO è CONTROBILANCIATO DAL PRATICO E PRAGMATICO CAPRICORNO.
Ascendente vergine. Ti serve ti serve...
Aria, acqua, terra, si dice che gli oroscopi personali più completi siamo quelli composti da più elementi (acqua, aria, terra, fuoco).
Hai anche qualcosa nei segni di fuoco per controbilanciare questa grande predisposizione intellettuale-ariosa-filosofica (non farci caso, sto parlando in alessandrese).
Secondo me sì!
Hai un'ottica molto vasta, una buon'attitudine filosofica a 'prendere le cose', il tuo punto chiave è l'evoluzione-crescita, il gurdare le cose in profondità, ma dall'alto.
Io ti vedo nella dimensione 'aria' (non farci caso, è una cosa mia), ti piacciono le dimensioni 'belle' del vivere, cogliere il bello da tutto, ne hai bisogno, è l'essenza della vita, l'insostenibile leggerezza dell'essere...dopo dure lotte con te stesso.
LiviaGloria
'Purtroppo spesso gli scienziati sono pronti a far valere la loro autorità anche quando non sono sufficientemente informati su ciò che vorrebbero far credere. '
'La scienza in realtà si limita ad enunciare «verità» che sono per loro natura provvisorie.
Infatti la scienza non può fare affermazioni definitive perché per sua natura è soggetta al rito dell’autofalsificazione.
Invocare la scienza come suggello di verità è assurdo e costituisce una contraddizione.
Come disse Planck, la scienza è una corsa continua verso la meta: la verità.
La dinamica della scienza è poi tale da non permettere mai la E’ un quadro dove la vita è un fatto del tutto marginale davanti alle immense forze cosmiche, un fatto incerto davanti all’indeterminazione dei fenomeni del microcosmo.
E allora si vorrebbe proibire o scoraggiare l’astrologia in nome della scienza, di questa scienza?'
Fate voi!!