La Comunione dei Santi

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LiviaGloria
00lunedì 22 gennaio 2007 22:59
LA VITA OLTRE LA MORTE
La Comunione dei Santi

Parlando dell'organizzazione della Chiesa, abbiamo considerato come ta­le soltanto la Chiesa docente, il clero, perche in realtà e la sola che abbia una vera costituzione; ma l'espressione "chiesa" (dal greco "ecclesia", riunione) indica l'insieme di tutti coloro che credono alia parola di Gesù e la praticano, poichè: "lo sono la vera vita, il Padre mio e l'agricol-tore. Ogni tralcio che in me non porta tfrutto, lo taglia [il Padre], e quello

che porta frutto, lo pota, perche frutti di piu... Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può da se portare frutto, se non rimane unito alia vite, cosi nemmeno voi, se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci; chi rimane in me ed io in lui, questi porta molto frutto; perchè senza di me non potete far niente. Se uno non rimane in me, e gettato via, come il sarmento, e si secca, poi vien raccolto, e gettato nel fuoco..." "Se rimanete in me e rimangono .in voi le mie parole, domanderete quel che vorrete e vi sara fatto". (Vangelo secondo San Giovanni, trad.F. Nardoni). Con queste parole Gesu Cristo si rivolse ai suoi Apostoli la vigilia del giorno in cui sarebbe mor-to sulla Croce per redimere l'umani-ta; lungo tutto il Vangelo risuona, in diverse forme, l'espressione: chi accoglie uno di questi, accoglie Me; chi respinge uno di questi respinge Me. A Saulo di Tarso, che si recava a Damasco per perseguitare i cristia-ni di quella citta. Gesu chiese: "Perche mi perseguiti?" e non "Perchè perseguiti i miei discepoli?"

Angelo Penna, biografo di San Paolo, fa notare l'importanza di questa frase che, scolpita nella mente dell'Apostolo, contribui a fare di lui un ardente difensore della dottrina della Chiesa, Corpo Mistico di Gesu. Tutti i fedeli fanno parte della Chiesa, e in forma ancora piu vasta tutti gli uomini di buona volontd fanno parte dell'ani-ma della Chiesa; in questo senso si può intendere la frase: "Fuori della Chiesa non vi e salvezza", fuori dell'anima della Chiesa, a cui appartengono soltanto coloro che mettono in pratica la parola di Gesu o vivono rispettando le norme della religione e della morale in cui credono con sin-cerita e purezza di fede. Per entrare a far parte della Chiesa, bisogna ri-cevere il Battesimo; e il battesimo pud essere anche battesimo di san-gue e battesimo di desiderio. Vedre-mo piu avanti il significato profondo delle due espressioni.

Tutti i fedeli sono quindi le membra di un solo corpo, "... noi che siamo in molti, formiamo un solo corpo nel Cristo". La Chiesa definisce questa verità Comunione dei Santi, e qui la parola "Santi" riprende il significato che le davano i primi cristiani, quello di "giusti, non colpevoli". La Comunione dei Santi e l'unione di tutti coloro che, riacquistati all'eter-nita dal sangue dell'Agnello, appar-tengono alia Sua chiesa ("Tu sei degno di prendere il libro e di aprire i sigilli" cantano a Gesu i quattro Viventi e i ventiquattro vegliardi "per-che tu sei stato sgozzato ed hai riac­quistati a Dio, col tuo sangue, uomini da ogni tribu e lingua e popolo e na-zione, ed hai fatto di loro un regno...", dall'Apocalisse); e l'unione dei mem-bri della chiesa militante (i fedeli in terra), la chiesa purgante (le anime del Purgatorio) e la. chiesa trionfante (i santi in Paradiso).

Tutte queste anime, unite in Cristo, nell'attesa di ricomporsi definitivamente in lui partecipano ognuna della vita dell'altra. Per questo i meriti di una sola per­sona possono giovare ad altre crea­ture che ignorano perfino la sua esistenza, i giusti in Paradiso possono aiutare i loro fratelli in terra, e i fe­deli in terra, pregare per le anime che attendono in Purgatorio la libe-razione eterna; "che qui per quei di la molto si avanza", esclama Manfredi nel Purgatorio dantesco chiedendo per la sua anima le preghiere della figlia; tutti gli uomini, fin dall'inizio dei secoli, sono stati uniti dal momento in cui il Verbo si fece carne ed abitò fra noi.

"Che cosa significano queste... pa­role [Comunione dei Santi]" si chiede lo scrittore francese Leon Bloy "che la maggior parte dei cristiani ripete ogni giorno come un articolo della fede? I meno ignoranti sono obbligati a sapere che questa e la definizione teologica della Chiesa, corpo mistico di Cristo di cui tutti i fedeli sono i membri visibili. E gia qualcosa.

" Ma quanti sono coloro che, oltre questa definizione, sono capaci di im-maginare — con gli Apostoli — che i soli demoni sono fuori della Chiesa, che nessun essere umano e escluso dalla Redenzione e che anche i piu tenebrosi pagani sono virtualmente cattolici, eredi di Dio e coeredi di Cristo?
"Se tutti gli uomini senza eccezio-ne non fossero dei Santi in potenza, il nono articolo del Credo non avrebbe senso. Non vi sarebbe la comunione dei Santi. E il concerto di tutte le anime, a partire dalla creazione del mondo; e questo concerto e cosi me-ravigliosamente esatto che e impossibile evaderne.

L'inconcepibile esclusione di uno solo sarebbe un danno per l'armonia universale. Si e dovuto inventare la parola 'reversibilita' per dare un'idea approssimativa di questo enorme mistero. Ci si e divertiti a dire che i globi celesti, posti, per calcolo, a spaventose distanze gli uni dagli altri, sono, in realta, nella visione serafica, una massa compatta di immensi corpi ravvici-nati cosi come le molecole di un bloc-co di granito.

Questo paradosso e una verita, se la si applica al mondo infinito delle anime. Solamente, ciascuna di esse ignora la propria vicina come le luci della Via Lattea ignorano le piu vicine luci in mezzo alle quali sono confuse nell'incomprensibile ar-monia di tutti quei colossi...

"Ma Dio conosce la propria opera e cio basta. Per noi e sufficiente sape-re che un equilibrio sublime e volu-to da lui e che l'importanza di cia­scuna delle sue creature intelligent! sfugge completamente alle amorose congetture dei piu grandi Santi. Tutto cio che noi possiamo intravvedere tremando e adorando e il miracolo costante di una infallibile bilancia fra i meriti e i demeriti umani, in modo che coloro che sono spiritualmente sprovveduti siano assistiti dagli opulenti, i timidi suppliti dai temerari. Ora questo awiene completamente all'insaputa nostra, secondo l'ordinamento meravigliosamente sconosciuto dell'affinità delle anime.

"Quel tale movimento della grazia che mi salva da un pericolo grave ha potuto essere determinato da quel tale atto d'amore compiuto stamane o cinquecento anni fa da un uomo oscurissimo la cui anima corrisponde misteriosamente con la mia, che riceve cosi il proprio salario." (Trad. L. Rusca).

"Confesso un solo battesimo in remissione dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del secolo futuro." Gli ultimi articoli del simbolo riprendono e riassumono quasi i dogmi fondamentali per la vita futura dei fedeli, la vita vera verso cui e ordinata tutta l'esistenza dei cristiani, secondo l'affermazione del Cristo che il suo regno non e di questo mondo. La remissione dei pec­cati e la conseguenza stessa della Re-denzione; il sangue dell'Agnello (riprendiamo l'espressione usata nell'Apocalisse, il libro profetico di San Giovanni che e fra i testi piu alti e meno conosciuti dalla cristianita) ha riacquistato tutti gli uomini a Dio; questa infinita opera di Redenzione — compiuta in un momento storicamente preciso e determinabile ma infinita e senza limiti poiche opera dell'Essere infinito — si rinnova perennemente per ogni uomo al mo­mento in cui, ricevendo il Battesimo, viene liberato dalle conseguenze del­la colpa originale, e poi ogni volta che, pentendosi di una colpa mortale commessa, ne chiede perdono a Dio attraverso il sacramento della Penitenza. Gesu Cristo e stato il primo ad applicare all'umanità i frutti della sua Redenzione e ad affermare la realtà del perdono divino; a Cafarnao, quando perdono il paralitico, esclama rivolto agli Scribi che lo accusavano in cuor loro di bestemmiare con quelle parole di perdono: "Ora, affinche sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati: 'Levati su', disse
al paralitico, 'prendi il tuo letto e vattene a casa tua'. Ed egli si se ne ando a casa sua". II potere che aveva rivendicato a se con il miracolo, il Cristo lo trasmise ai suoi Apostoli, e a coloro che dovevano continuare la loro opera sulla Terra.
"Ricevete lo Spirito Santo: a quelli cui voi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a quelli cui voi li riterrete saranno ritenuti": sono le parole rivolte da Gesu ai discepoli dopo averli confermati nella loro missione:" Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
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