La banca etica e il microcredito

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Kingdom Come
00martedì 24 marzo 2009 20:51
una realtà positiva
Nel mondo di oggi i temi di tipo ambientale, etico, sociale sono di stretta attualità. Anche il settore bancario cerca risposte adatte a far fronte a queste nuove emergenze: il microcredito e la finanza etica rispecchiano un modo diverso di concepire l’economia, più consapevole e solidale.

Nell’opinione comune è diffusa l’idea che banca e finanza siano strumenti legati al benessere. Non è proprio così. In realtà nel corso degli anni il mondo bancario ha rivolto particolare attenzione ai temi attuali più urgenti, con programmi d’investimento mirati a dirigere capitali là dove ce n’è più bisogno.

Alcuni operatori bancari, infatti, sposano una particolare filosofia di gestione dei capitali, da una parte impegnandosi a non investire nessun capitale in progetti e società che non hanno i requisiti necessari dal punto di vista della politica ambientale e sociale o che siano coinvolte in commerci ritenuti deprecabili (per esempio quello di armi o di tabacco), dall’altra finanziando progetti socialmente utili.

Si parla in questo caso di “banche etiche”, ovvero di normale istituti bancari che operano sul mercato finanziario secondo i principi della finanza etica, discriminando i soggetti finanziabili, contestando la guerra, la produzione e il commercio di armi, ma anche il razzismo, la dittatura, le attività industriali e commerciali che danneggiano l'ambiente, il commercio di alcool, di tabacco.

Spesso tali banche rivolgono la loro attenzione ai progetti di microcredito.
Con questa accezione ci si riferisce a programmi di finanziamento, a tassi di interesse relativamente bassi, concessi a soggetti poveri che normalmente non godono della fiducia dei normali canali di credito, anche quando si tratti di cifre relativamente piccole (tipicamente piccoli o piccolissimi imprenditori dei Paesi in via di sviluppo).
Non è una forma di beneficenza ma un'attività economica per lo sviluppo del Terzo mondo, redditizia e vitale: i tassi di insolvenza sono bassissimi, circa il 2%.

L’ideatore del microcredito, il banchiere bengalese Muhammed Yunus, ha vinto il premio Nobel per la Pace 2006.

da: edu.pattichiari.it/Banca/banca_etica.kl
Info: it.wikipedia.org/wiki/Banca_Etica
www.assobdm.it/modules/news/article.php?storyid=414
blog.intoscana.it/zoes/2008/10/16/banca-etica-richiama-lattenzione-su-etica-ed-e...
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