Le Iene e il lato nascosto della TAV

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
wheaton80
00giovedì 24 ottobre 2013 10:07
Se in Italia continua lo scontro tra governo Letta e movimento No Tav, in Francia i lavori per l’opera sono stati per ora archiviati. Non sono previsti finanziamenti, almeno fino al 2030



Se in Italia continua lo scontro tra governo Letta, schierato a sostegno del progetto dell’Alta velocità tra Torino e Lione, e movimento No Tav, in Francia i lavori per l’opera sono stati per ora bloccati e archiviati. Lo ricorda un servizio delle Iene, dove si spiega come non sono previsti finanziamenti, almeno fino al 2030.

Le Iene e la TAV: in Francia dal 2030
Tra i partiti e i movimenti politici italiani il sì alla Tav è quasi generalizzato. A contrastare la retorica della grande opera sono soltanto il MoVimento 5 Stelle e i partiti della sinistra radicale, insieme a una schiera di intellettuali come Erri De Luca e il filosofo Gianni Vattimo, che ritengono il tratto dell’alta velocità uno spreco di denaro, oltre che un’infrastruttura dall’elevato impatto ambientale. Troppo elevati i costi – almeno 24 miliardi di euro, spiegava Report in un’inchiesta di pochi mesi fa – , non giustificati dai dati e sulle previsioni sul traffico (in calo da anni nel tratto già esistente, ndr). Senza considerare gli effetti per l’ambiente e la Val di Susa. Ma per l’esecutivo la Tav Torino-Lione resta un’opera prioritaria per il Paese, come ha spiegato a più riprese il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Tanto che il governo ha anche aumentato il contingente militare incaricato della vigilanza dei cantieri. E la Francia? Al contrario di quanto accade in casa nostra, dove – nonostante la crisi del debito e le coperture elevate – la politica non mette la Tav in discussione, il paese transalpino ha per ora archiviato l’apertura dei lavori. Come spiegano Le Iene, se mai verranno aperti i cantieri, questo non avverrà prima del 2030.

Le Iene e la TAV Torino-Lione: I dubbi francesi
«Nel nostro paese non mancano le proteste, così come le tensioni, con tanto di manifestazioni e scontri con le forze dell’ordine», si spiega nel servizio. Non pochi militanti del movimento No Tav fanno notare, durante interviste e cortei, come i francesi abbiano non pochi dubbi sul progetto dell’alta velocità tra Torino e Lione. Le Iene spiegano come Francois Hollande abbia commissionato il rapporto “Mobilité 21″, nel quale vengono stabilite le priorità per le opere pubbliche francesi: «I lavori francesi per la Tav Torino Lione sono inserite tra le opere “in forse”. Nel rapporto si spiega come non sarà previsto alcun finanziamento prima del 2028-2030», si precisa. Contattate la segreteria del presidente Hollande e del ministero dei Trasporti francese, queste hanno tergiversato, chiariscono Le Iene: per questo l’inviato del programma è andato a incontrare l’autore dello stesso rapporto, Ives Crozet. «Cosa ha detto il governo francese sul rapporto? Ha confermato che avrebbe seguito le nostre conclusioni», spiega Crozet. Ovvero, la Francia darà la priorità ad altri lavori, come quelli sulle stazioni parigine, mentre l’unico progetto ferroviario sul quale investirà prima del 2030 sarà la linea Bordeaux-Tolosa. «In Francia tutti sanno che i governi continuano a ritardare l’apertura dei cantieri senza mai dire la verità: cioè che andrebbe fermato», continua Crozet. Si spiega come in Francia la popolazione consideri il progetto troppo costoso, nutrendo seri dubbi anche sulle stime di traffico: il rischio è che si avranno grandi capacità, ma del tutto inutilizzate. Allora perché la politica insiste? «Perché, dato che l’Europa finanzia il progetto per il 40%, si pensa: se c’è la possibilità di guadagnare qualche miliardo, perché non spenderne qualche altro». Crozet denuncia come molti deputati facciano leva sui miliardi che l’Europa dovrebbe concedere per la Tav, ma come non capiscano che, per guadagnarne quattro, dovranno spenderne almeno altri dieci. L’inviato chiede poi quale sia l’attuale stato dei lavori: «I cantieri per il momento sono fermi», precisa Crozet. Oltre a smontare la questione secondo cui il progetto deve essere ultimato perché fa parte del corridoio Lisbona-Kiev: «Soltanto una bufala», anche perché non pochi paesi hanno cancellato i finanziamenti per i loro tratti. Crozet spiega anche i dubbi sul traffico: «Già i tre tunnel franco-italiani esistenti, che hanno raggiunto il loro picco negli anni ’90, vedono diminuire il loro utilizzo in modo costante negli anni», aggiunge. La Tav si farà? Secondo Crozet, «politicamente dire che il progetto non verrà realizzato non è fattibile, perché bisogna sempre far sognare i cittadini: il modo per farlo sono le grandi opere. Lo so che è patetico, ma è così», conclude.

Servizio de "Le Iene": www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/415700/jam-la-tav-si-fa...

Fonte: www.giornalettismo.com/archives/1179819/le-iene-e-i-dubbi-della-francia-su...

Alberto Sofia - 23 ottobre 2013
www.nexusedizioni.it/attualita/le-iene-e-il-lato-nascosto-de...


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com