Libro profetico Isaia

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LiviaGloria
00giovedì 18 gennaio 2007 21:18
1 Rimprovero al popolo di Giuda

1 Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, cieli; ascolta, terra,


perché il Signore dice:

"Ho allevato e fatto crescere figli,

ma essi si sono ribellati contro di me. 3 Il bue conosce il proprietario

e l'asino la greppia del padrone,

ma Israele non conosce

e il mio popolo non comprende". 4 Guai, gente peccatrice,

popolo carico di iniquità!

Razza di scellerati,

figli corrotti!

Hanno abbandonato il Signore,

hanno disprezzato il Santo di Israele,

si sono voltati indietro; 5 perché volete ancora essere colpiti,

accumulando ribellioni?

La testa è tutta malata,

tutto il cuore langue. 6 Dalla pianta dei piedi alla testa

non c'è in esso una parte illesa,

ma ferite e lividure

e piaghe aperte,

che non sono state ripulite, né fasciate,

né curate con olio. 7 Il vostro paese è devastato,

le vostre città arse dal fuoco.

La vostra campagna, sotto i vostri occhi,

la divorano gli stranieri;

è una desolazione come Sòdoma distrutta. 8 E' rimasta sola la figlia di Sion

come una capanna in una vigna,

come un casotto in un campo di cocomeri,

come una città assediata. 9 Se il Signore degli eserciti

non ci avesse lasciato un resto,

già saremmo come Sòdoma,

simili a Gomorra.


Vanità del culto esterno

10 Udite la parola del Signore,


voi capi di Sòdoma;

ascoltate la dottrina del nostro Dio,

popolo di Gomorra! 11 "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"

dice il Signore.

"Sono sazio degli olocausti di montoni

e del grasso di giovenchi;

il sangue di tori e di agnelli e di capri

io non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi a me,

chi richiede da voi

che veniate a calpestare i miei atri? 13 Smettete di presentare offerte inutili,

l'incenso è un abominio per me;

noviluni, sabati, assemblee sacre,

non posso sopportare delitto e solennità. 14 I vostri noviluni e le vostre feste

io detesto,

sono per me un peso;

sono stanco di sopportarli. 15 Quando stendete le mani,

io allontano gli occhi da voi.

Anche se moltiplicate le preghiere,

io non ascolto.

Le vostre mani grondano sangue. 16 Lavatevi, purificatevi,

togliete il male delle vostre azioni

dalla mia vista.

Cessate di fare il male, 17 imparate a fare il bene,

ricercate la giustizia,

soccorrete l'oppresso,

rendete giustizia all'orfano,

difendete la causa della vedova". 18 "Su, venite e discutiamo"

dice il Signore.

"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora,

diventeranno come lana. 19 Se sarete docili e ascolterete,

mangerete i frutti della terra. 20 Ma se vi ostinate e vi ribellate,

sarete divorati dalla spada,

perché la bocca del Signore ha parlato".


lamento su Gerusalemme

21 Come mai è diventata una prostituta


la città fedele?

Era piena di rettitudine,

la giustizia vi dimorava;

ora invece è piena di assassini! 22 Il tuo argento è diventato scoria,

il tuo vino migliore è diluito con acqua. 23 I tuoi capi sono ribelli

e complici di ladri;

tutti sono bramosi di regali,

ricercano mance,

non rendono giustizia all'orfano

e la causa della vedova fino a loro non giunge.
Purificazione

24 Perciò, oracolo del Signore,Dio degli eserciti,il Potente di Israele:òAh, esigerò soddisfazioni dai miei avversari,mi vendicherò dei miei nemici. 25 Stenderò la mano su di te,purificherò nel crogiuolo le tue scorie,eliminerò da te tutto il piombo. 26 Renderò i tuoi giudici come una volta,i tuoi consiglieri come al principio.Dopo, sarai chiamata città della giustizia,città fedeleò. 27 Sion sarà riscattata con la giustizia,i suoi convertiti con la rettitudine. 28 Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori e periranno quanti hanno abbandonato il Signore. 29 Vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti,arrossirete dei giardini che vi siete scelti, 30 poiché sarete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senza acqua. 31 Il forte diverrà come stoppa,la sua opera come scintilla;bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà.

Note Capitolo 1.

1. Il ministero profetico di Isaia, che ebbe come centro geografico la città di Gerusalemme e il regno meridionale di Giuda, si svolse nella seconda metà dell'VIII secolo a. C.


2. Sulla paternità di Dio nei riguardi del suo popolo cfr. Es 4, 22. cfr. Dt 32, 5-12.




6. La vastità del malanno è indice di quasi irreparabile corruzione. La liturgia della Passione applica il v. al Crocifisso.


8. 'Figlio di Sion' è la personificazione di Gerusalemme.


9. Il 'resto di Israele' è un tema importante in Is: il popolo di Dio è largamente decimato dal giudizio divino; gli scampati costituiscono il nucleo del nuovo Israele, erede delle promesse messianiche. cfr l'interpretazione di Rm 9, 27-29.


10. I capi di Israele sono corrotti come i loro sudditi; Sodoma e Gomorra erano un esempio classico di città votate alla distruzione.




15. Stendere le mani era un gesto di preghiera.


18. I rimproveri di Dio assumono spesso nei profeti le forme di un processo.


21. Prostituta, perché infedele a Dio-Sposo.


24. Dio è il Potente d'Israele in quanto lo difende contro i nemici.


26. Giustizia equivale a fedeltà nella pratica religiosa.


27. Giustizia e rettitudine indicano gli interventi purificatori di Dio, vv. 25-26.


29. Allusione ai boschi sacri nei quali venivano praticati culti immorali.

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LiviaGloria
00lunedì 22 gennaio 2007 23:18
Isaia

2 Sion, centro del regno messianico
1 Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2 Alla fine dei giorni,


il monte del tempio del Signore

sarà eretto sulla cima dei monti

e sarà più alto dei colli;

ad esso affluiranno tutte le genti. 3 Verranno molti popoli e diranno:

"Venite, saliamo sul monte del Signore,

al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci indichi le sue vie

e possiamo camminare per i suoi sentieri".

Poiché da Sion uscirà la legge

e da Gerusalemme la parola del Signore. 4 Egli sarà giudice fra le genti

e sarà arbitro fra molti popoli.

Forgeranno le loro spade in vomeri,

le loro lance in falci;

un popolo non alzerà più la spada

contro un altro popolo,

non si eserciteranno più nell'arte della guerra. 5 Casa di Giacobbe, vieni,

camminiamo nella luce del Signore.


Castigo degli idolatri

6 Tu hai rigettato il tuo popolo,


la casa di Giacobbe,

perché rigurgitano di maghi orientali

e di indovini come i Filistei;

agli stranieri battono le mani. 7 Il suo paese è pieno di argento e di oro,

senza fine sono i suoi tesori;

il suo paese è pieno di cavalli,

senza numero sono i suoi carri. 8 Il suo paese è pieno di idoli;

adorano l'opera delle proprie mani,

ciò che hanno fatto le loro dita. 9 Perciò l'uomo sarà umiliato,

il mortale sarà abbassato;

tu non perdonare loro. 10 Entra fra le rocce,

nasconditi nella polvere,

di fronte al terrore che desta il Signore,

allo splendore della sua maestà,

quando si alzerà a scuotere la terra.


Il giorno del Signore

11 L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi,


l'alterigia umana si piegherà;

sarà esaltato il Signore, lui solo

in quel giorno. 12 Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti

contro ogni superbo e altero,

contro chiunque si innalza ad abbatterlo; 13 contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,

contro tutte le querce del Basan, 14 contro tutti gli alti monti,

contro tutti i colli elevati, 15 contro ogni torre eccelsa,

contro ogni muro inaccessibile, 16 contro tutte le navi di Tarsis

e contro tutte le imbarcazioni di lusso. 17 Sarà piegato l'orgoglio degli uomini,

sarà abbassata l'alterigia umana;

sarà esaltato il Signore, lui solo

in quel giorno 18 e gli idoli spariranno del tutto. 19 Rifugiatevi nelle caverne delle rocce

e negli antri sotterranei,

di fronte al terrore che desta il Signore

e allo splendore della sua maestà,

quando si alzerà a scuotere la terra. 20 In quel giorno ognuno getterà

gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,

che si era fatto per adorarli,

ai topi e ai pipistrelli, 21 per entrare nei crepacci delle rocce

e nelle spaccature delle rupi,

di fronte al terrore che desta il Signore

e allo splendore della sua maestà,

quando si alzerà a scuotere la terra. 22 Guardatevi dunque dall'uomo,

nelle cui narici non v'è che un soffio,

perché in quale conto si può tenere?
Note Capitolo 2.

2-4. Questi vv. si ritrovano con poche varianti in Mic 4, 1-3. la vera religione, che come centro Gerusalemme, si diffonderà fra tutti i popoli: sullo sfondo, è la Chiesa universale. Legge e parola del Signore indicano la rivelazione divina.


7. Durante i regni di Ozia e Iotam la prosperità di Giuda fu grande: cfr 2 Cr 26, 6-15. cfr27, 3-6.


12. Il 'giorno del Signore' è un classico tema profetico a indicare il giudizio di Dio sui nemici di Israele e su Israele stesso infedele.


13-16. Immagini che descrivono l'orgoglio insensato.


16. Sulle navi di Tarsis cfr 1 Re 10, 22.
LiviaGloria
00mercoledì 24 gennaio 2007 15:46
3 Anarchia in Gerusalemme
1 Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,


toglie a Gerusalemme e a Giuda

ogni genere di sostegno,

ogni riserva di pane

e ogni sostentamento d'acqua, 2 il prode e il guerriero,

il giudice e il profeta,

l'indovino e l'anziano, 3 il capo di una cinquantina e il notabile,

il consigliere e il mago sapiente

e l'esperto di incantesimi. 4 Io metterò come loro capi ragazzi,

monelli li domineranno. 5 Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,

individuo contro individuo;

il giovane tratterà con arroganza l'anziano,

lo spregevole, il nobile. 6 Poiché uno afferra l'altro

nella casa del padre:

"Tu hai un mantello: sii nostro capo;

prendi in mano questa rovina!". 7 Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:

"Non sono un medico;

nella mia casa non c'è pane

né mantello;

non mi ponete a capo del popolo!". 8 Certo, Gerusalemme va in rovina

e Giuda crolla,

perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,

fino ad offendere la vista della sua maestà divina. 9 La loro parzialità verso le persone li condanna

ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:

non lo nascondono neppure; disgraziati!

Si preparano il male da se stessi. 10 Beato il giusto, perché egli avrà bene,

mangerà il frutto delle sue opere. 11 Guai all'empio! Lo colpirà la sventura,

secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede. 12 Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia

e le donne lo dominano.

Popolo mio, le tue guide ti traviano,

distruggono la strada che tu percorri.


Il giudizio di Dio

13 Il Signore appare per muovere causa,


egli si presenta per giudicare il suo popolo. 14 Il Signore inizia il giudizio

con gli anziani e i capi del suo popolo:

"Voi avete devastato la vigna;

le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case. 15 Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,

di pestare la faccia ai poveri?".

Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.


Condanna del lusso femminile

16 Dice il Signore:


"Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion

e procedono a collo teso,

ammiccando con gli occhi,

e camminano a piccoli passi

facendo tintinnare gli anelli ai piedi, 17 perciò il Signore renderà tignoso

il cranio delle figlie di Sion,

il Signore denuderà le loro tempie". 18 In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19 orecchini, braccialetti, veli, 20 bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21 anelli, pendenti al naso, 22 vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, 23 specchi, tuniche, cappelli e vestaglie. 24 Invece di profumo ci sarà marciume,

invece di cintura una corda,

invece di ricci calvizie,

invece di vesti eleganti uno stretto sacco,

invece di bellezza bruciatura. 25 "I tuoi prodi cadranno di spada,

i tuoi guerrieri in battaglia". 26 Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte

e tu, disabitata, giacerai a terra.
Note Capitolo 3.

1-5. Incapacità della classe dirigente e caos sociale, visti come castigo di Dio per i peccati del popolo.


12. cfr 2 Re 15, 33.16, 2


14. La vigna è Israele, c. 5; Dio si sente offeso dalla violenza fatta ai poveri.


16-23. Amara satira contro il lusso femminile.
LiviaGloria
00sabato 27 gennaio 2007 20:32
4 Il «resto» di Gerusalemme
1 Sette donne afferreranno


un uomo solo, in quel giorno,

e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane

e indosseremo le nostre vesti;

soltanto, lasciaci portare il tuo nome.

Toglici la nostra vergogna". 2 In quel giorno,

il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria

e il frutto della terra

sarà a magnificenza e ornamento

per gli scampati di Israele. 3 Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. 4 Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5 allora verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. 6 Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.
Note Capitolo 4.

1. La guerra ha decimato gli uomini; le donne, per evitare l'onta della privazione dei figli, si accontenteranno del rango di concubine, rinunziando alla somma che lo sposo doveva pagare al suocero come compenso per la sposa ottenuta.




3-6. Per il libro della vita in cui sono scritti i nomi dei salvati cfr. Ez 13, 9. cfr. Fil 4, 3. cfr. Ap 3, 16 ss. Ecc. Al tempo della salvezza di Gerusalemme, Dio manifesterà la sua presenza e protezione come ai tempi della liberazione dall'Egitto: cfr. Es 13, 21 ss.: cfr. Es 40, 36.


LiviaGloria
00mercoledì 7 febbraio 2007 20:54
5 Il cantico della vigna
1 Canterò per il mio diletto


il mio cantico d'amore per la sua vigna.

Il mio diletto possedeva una vigna

sopra un fertile colle. 2 Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi

e vi aveva piantato scelte viti;

vi aveva costruito in mezzo una torre

e scavato anche un tino.

Egli aspettò che producesse uva,

ma essa fece uva selvatica. 3 Or dunque, abitanti di Gerusalemme

e uomini di Giuda,

siate voi giudici fra me e la mia vigna. 4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna

che io non abbia fatto?

Perché, mentre attendevo che producesse uva,

essa ha fatto uva selvatica? 5 Ora voglio farvi conoscere

ciò che sto per fare alla mia vigna:

toglierò la sua siepe

e si trasformerà in pascolo;

demolirò il suo muro di cinta

e verrà calpestata. 6 La renderò un deserto,

non sarà potata né vangata

e vi cresceranno rovi e pruni;

alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. 7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti

è la casa di Israele;

gli abitanti di Giuda

la sua piantagione preferita.

Egli si aspettava giustizia

ed ecco spargimento di sangue,

attendeva rettitudine

ed ecco grida di oppressi.


Minacce contro gli Ebrei infedeli

8 Guai a voi, che aggiungete casa a casa


e unite campo a campo,

finché non vi sia più spazio,

e così restate soli ad abitare nel paese. 9 Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:

"Certo, molti palazzi

diventeranno una desolazione,

grandi e belli

saranno senza abitanti". 10 Poiché dieci iugeri di vigna

produrranno solo un bat

e un comer di seme

produrrà un' efa. 11 Guai a coloro che si alzano presto al mattino

e vanno in cerca di bevande inebrianti

e si attardano alla sera

accesi in volto dal vino. 12 Ci sono cetre e arpe,

timpani e flauti

e vino per i loro banchetti;

ma non badano all'azione del Signore,

non vedono l'opera delle sue mani. 13 Perciò il mio popolo sarà deportato

senza che neppure lo sospetti.

I suoi grandi periranno di fame,

il suo popolo sarà arso dalla sete. 14 Pertanto gli inferi dilatano le fauci,

spalancano senza misura la bocca.

Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo,

il frastuono e la gioia della città. 15 L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato,

gli occhi dei superbi si abbasseranno. 16 Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio

e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. 17 Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,

sulle rovine brucheranno i capretti.


Contro gl' insolenti

18 Guai a coloro che si tirano addosso il castigo


con corde da buoi

e il peccato con funi da carro, 19 che dicono: "Faccia presto,

acceleri pure l'opera sua,

perché la vediamo;

si facciano più vicini e si compiano

i progetti del Santo di Israele,

perché li conosciamo". 20 Guai a coloro che chiamano

bene il male e male il bene,

che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,

che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro. 21 Guai a coloro che si credono sapienti

e si reputano intelligenti. 22 Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,

valorosi nel mescere bevande inebrianti, 23 a coloro che assolvono per regali un colpevole

e privano del suo diritto l'innocente. 24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia

e una fiamma consuma la paglia,

così le loro radici diventeranno un marciume

e la loro fioritura volerà via come polvere,

perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,

hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.


Invasione degli Assiri

25 Per questo è divampato


lo sdegno del Signore contro il suo popolo,

su di esso ha steso la sua mano per colpire;

hanno tremato i monti,

i loro cadaveri erano come lordura

in mezzo alle strade.

Con tutto ciò non si calma la sua ira

e la sua mano resta ancora tesa. 26 Egli alzerà un segnale a un popolo lontano

e gli farà un fischio all'estremità della terra;

ed ecco verrà veloce e leggero. 27 Nessuno fra essi è stanco o inciampa,

nessuno sonnecchia o dorme,

non si scioglie la cintura dei suoi fianchi

e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali. 28 Le sue frecce sono acuminate,

e ben tesi tutti i suoi archi;

gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre

e le ruote dei suoi carri come un turbine. 29 Il suo ruggito è come quello di una leonessa,

ruggisce come un leoncello;

freme e afferra la preda,

la pone al sicuro, nessuno gliela strappa. 30 Fremerà su di lui in quel giorno

come freme il mare;

si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia

e la luce sarà oscurata dalla caligine.
Note Capitolo 5.

1. Il tema della vigna simbolo del popolo di Dio sarà variamente orchestrato nella Bibbia: cfr. Os 10, 1. cfr. Ger 2, 21. cfr. Ger 6, 9. cfr. Ger 12, 10. cfr. Ez 15, 1-8. cfr. Sal 80, 9-17. cfr. Mt 21, 33-39, raggiungendo il culmine in cfr. Gv 15, 1-2.


2. La torre serviva al guardiano.


10. L'efa e il bat = 45 1.; il comer = 450 1. Dieci iugeri sono in ettaro e mezzo.


26-30. Descrizione di una invasione degli Assiri, a punizione della perversione (v. 20) d'Israele.
LiviaGloria
00giovedì 22 febbraio 2007 21:26
6 Vocazione di Isaia
1 Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 Proclamavano l'uno all'altro:




"Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.

Tutta la terra è piena della sua gloria". 4 Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5 E dissi:



"Ohimè! Io sono perduto,

perché un uomo dalle labbra impure io sono

e in mezzo a un popolo

dalle labbra impure io abito;

eppure i miei occhi hanno visto

il re, il Signore degli eserciti". 6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. 7 Egli mi toccò la bocca e mi disse:



"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,

perciò è scomparsa la tua iniquità

e il tuo peccato è espiato". 8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". 9 Egli disse: "Và e riferisci a questo popolo:



Ascoltate pure, ma senza comprendere,

osservate pure, ma senza conoscere. 10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,

fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi

e non veda con gli occhi

né oda con gli orecchi

né comprenda con il cuore

né si converta in modo da esser guarito". 11 Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:



"Finché non siano devastate

le città, senza abitanti,

le case senza uomini

e la campagna resti deserta e desolata". 12 Il Signore scaccerà la gente

e grande sarà l'abbandono nel paese. 13 Ne rimarrà una decima parte,

ma di nuovo sarà preda della distruzione

come una quercia e come un terebinto,

di cui alla caduta resta il ceppo.

Progenie santa sarà il suo ceppo.
Note Capitolo 6.

1. Ozia morì verso il 740 a. C.


2. 'Serafini' significa: gli ardenti, i brucanti (v. 6); qui sono esseri celesti in forma umana, appartenenti alla corte celeste.


3. La triplice ripetizione è una forma di superlativo per esaltare la suprema santità di Dio.


5. Costernazione dell'uomo impuro per i peccati al cospetto del Santo che nessuno poteva vedere senza morire; cfr. Gn 32, 31. cfr. Es 33, 18-23, ecc. Dio era il solo vero re d'Israele.




9-10. Il testo è stato assunto dai vangeli (cfr. Mt 13, 14-15. cfr. Mc 4, 12. cfr. Gv 12, 40. cfr. At 28, 26 ss.) ad indicare che il mancato ascolto era previsto nei disegni divini. Secondo lo stile profetico, Dio esprime una previsione sotto forma di comando.




LiviaGloria
00martedì 13 marzo 2007 09:46
7 Annunzio ad Acaz
1 Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2 Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. 3 Il Signore disse a Isaia: "Và incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4 Tu gli dirai: Fà attenzione e stá tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. 5 Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6 Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl. 7 Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà! 8b Ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo. 8a Perché capitale di Aram è Damasco e capo di Damasco è Rezìn. 9b Ma se non crederete, non avrete stabilità. 9a Capitale di Efraim è Samaria e capo di Samaria il figlio di Romelia. 10 Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11 "Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto". 12 Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". 13 Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. 15 Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16 Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. 17 Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria".





Invasione devastatrice

18 Avverrà in quel giorno:


il Signore farà un fischio alle mosche

che sono all'estremità dei canali di Egitto

e alle api che si trovano in Assiria. 19 Esse verranno e si poseranno tutte

nelle valli ricche di burroni,

nelle fessure delle rocce,

su ogni cespuglio e su ogni pascolo. 20 In quel giorno il Signore raderà

con rasoio preso in affitto oltre il fiume,

cioè il re assiro,

il capo e il pelo del corpo,

anche la barba toglierà via. 21 Avverrà in quel giorno:

ognuno alleverà una giovenca e due pecore. 22 Per l'abbondanza del latte che faranno,

si mangerà la panna;

di panna e miele si ciberà

ogni superstite in mezzo a questo paese. 23 Avverrà in quel giorno:

ogni luogo, dove erano mille viti

valutate mille sicli d'argento,

sarà preda dei rovi e dei pruni. 24 Vi si entrerà armati di frecce e di arco,

perché tutta la terra sarà rovi e pruni. 25 In tutti i monti,

che erano vangati con la vanga,

non si passerà più

per paura delle spine e dei rovi.

Serviranno da pascolo per armenti

e da luogo battuto dal gregge.
Note Capitolo 7.

1. cfr 2 Re 16, 5 ss. Le profezie dei cc. 7-8 si riferiscono al tempo della guerra dei re di Siria e d'Israele contro Giuda, verso il 735-734 a. C.




6. Tabeel indicava una regione transgiordanica; si voleva mettere sul trono un estraneo alla discendenza davidica.


8b. La precisazione è forse un'antica glossa.


8a-9a. Il profeta vuol dire che i progetti dei nemici falliranno e tutto resterà come prima.


9b. Efficace sintesi del messaggio del profeta.


12. In realtà, Acaz confidava nell'intervento assiro.




15. L'Emmanueleè, nello stesso tempo, un segno di salvezza e un segno di castigo per Giuda infedele e per i nemici del popolo di Dio. La panna e il miele erano nutrimento dei nomadi in un paese impoverito (v. 22 ss.). La scelta del bene e del male indica l'età della ragione (cfr. Dt 1, 39).


17. cfr 2 Cr 28, 20-21.


18. Le mosche e le api rappresentano i popoli dei due paesi.


20. Il fiume è l'Eufrate. I prigionieri venivano rasati in segno di umiliazione: allusione alla deportazione dei Giudei.
LiviaGloria
00domenica 1 aprile 2007 09:46
Isaia - Capitolo 8

Nascita di un figlio di Isaia
[1]Il Signore mi disse: «Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz». [2]Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. [3]Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: «Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, [4]poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria».

Siloe e l'Eufrate
[5]Il Signore mi disse di nuovo:
[6]«Poiché questo popolo ha rigettato
le acque di Siloe, che scorrono piano,
e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia,
[7]per questo, ecco,
il Signore gonfierà contro di loro
le acque del fiume,
impetuose e abbondanti:
cioè il re assiro con tutto il suo splendore,
irromperà in tutti i suoi canali
e strariperà da tutte le sue sponde.
[8]Penetrerà in Giuda,
lo inonderà e lo attraverserà
fino a giungere al collo.
Le sue ali distese copriranno
tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele.
[9]Sappiatelo, popoli: sarete frantumati;
ascoltate voi tutte, nazioni lontane,
cingete le armi e sarete frantumate.
[10]Preparate un piano, sarà senza effetti;
fate un proclama, non si realizzerà,
perché Dio è con noi».

La missione di Isaia
[11]Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di questo popolo:

[12]«Non chiamate congiura
ciò che questo popolo chiama congiura,
non temete ciò che esso teme e non abbiate paura».
[13]Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.
[14]Egli sarà laccio e pietra d'inciampo
e scoglio che fa cadere
per le due case di Israele,
laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.
[15]Tra di loro molti inciamperanno,
cadranno e si sfracelleranno,
saranno presi e catturati.

[16]Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. [17]Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. [18]Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.

[19]Quando vi diranno: «Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dei? Per i vivi consultare i morti?», [20]attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.

Il cammino nella notte
[21]Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,
e, quando sarà affamato e preso dall'ira,
maledirà il suo re e il suo dio.
Guarderà in alto
[22]e rivolgerà lo sguardo sulla terra
ed ecco angustia e tenebre
e oscurità desolante.
Ma la caligine sarà dissipata,
[23]poiché non ci sarà più oscurità
dove ora è angoscia.

La liberazione
In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim.

LiviaGloria
00mercoledì 18 aprile 2007 10:21
Isaia - Capitolo 9

[1]Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
[2]Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
[3]Poiché il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino
tu hai spezzato come al tempo di Madian.
[4]Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia
e ogni mantello macchiato di sangue
sarà bruciato,
sarà esca del fuoco.
[5]Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;
[6]grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Le prove del regno del Nord
[7]Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
[8]La conoscerà tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
[9]«I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».
[10]Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
stimolò i suoi avversari:
[11]gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
[12]Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.
[13]Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
[14]L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
[15]Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.
[16]Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
[17]Brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
[18]Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo è come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
[19]Dilania a destra, ma è ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
[20]Manàsse contro Efraim
ed Efraim contro Manàsse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.

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