Mezmerize...

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LiviaGloria
00martedì 9 dicembre 2008 21:27
Volevo chiederti come vedi il "futuro" economico?...cioé vedi una discesa costante o piccole riprese per poi finire nella "fossa"...sai come le macchine quando sono quasi senza benzina.

[SM=g27823]
Mezmerize
00giovedì 11 dicembre 2008 18:32
Ciao Livia....
La mia impressione come sai è che tutta questa "crisi" sia voluta in modo che "il potere" economico sia, alla fine di questo processo, tutto concentrato in poche, pochissime, mani.
Se questo poi avverrà in un anno (da oggi) o in più tempo non te lo sò proprio dire.
Quello che sento è che è possibile ( o meglio auspicabile) che questo "piano" alla fine vada a "ramengo", perchè? Perchè, come ben sai, le vie del Signore sono infinite e i piani degli uomini possono lasciare il tempo che trovano comparati con il Grande Piano che solo "Lui" conosce.

C'è chi dice che fino a primavera sarà un su e giù delle borse seguite da un grande crollo che lascerebbe tutti con le pezze..... ai gomiti.
Si dice primavera perchè entro Marzo dovrebbero rientrare alcuni grandi prestiti concessi alle grandi industrie, ma chissà... potrebbero poi anche rinnovarli e chissà che altre diavolerie...

Quello che, per me, è chiaro è che le teorie economiche "inventate" nel secolo scorso sono non libere espressioni ma "finzioni" create a soggetto...(vedi la mano invisibile dei mercati ad esempio)... poichè alla fine chi paga è sempre "il popolo"... che diviene sempre più povero e ricattabile dall'establishment.

Certo questo processo potrebbe anche portare l'uomo ad un miglioramento ma ci sono ancora troppe cose che vengono ignorate, prima fra tutte il sistema di creazione del denaro... finchè non cambia quello sono solo chiacchere, per me.

Come risposta non è un granchè ma non mi sento di fare nè il catastrofista nè "l'illuso speranzoso"....

Io ho comunque "fede".... [SM=g27817]... nel Piano Divino Insondabile.
Sir_Quetzalcoatl
00venerdì 12 dicembre 2008 08:29
Re:
Mezmerize, 11/12/2008 18.32:

Quello che sento è che è possibile ( o meglio auspicabile) che questo "piano" alla fine vada a "ramengo", perchè? Perchè, come ben sai, le vie del Signore sono infinite e i piani degli uomini possono lasciare il tempo che trovano comparati con il Grande Piano che solo "Lui" conosce.




Scusate l'intrusione..
Volevo solo dire che non necessariamente il piano divino di Dio non comprenderà il crollo economico! Cerchiamo di vederladal lato positivo: un crollo imminente causerà si grandissimi disagi e soprattutto fame, ma darà un forte contributo al nostro distacco materialistico dal denaro, portandoci a comprendere tutti quanto i soldi siano inutili e quanto il nostro unico scopo di vita sia la fede!! Certo ci saranno molti martiri, ma il fardello più grande sarà non accettare il marchio dello schifoso!!
Mezmerize
00venerdì 12 dicembre 2008 13:52
Se il piano di aiuti alle auto in USA non viene approvato (..non sò se faranno come qui con alitalia ovvero prima si, poi no, poi si, poi boh?) mi sa che a Marzo non ci si arriva e il botto avviene prima.

Nessuna intrusione, la discussione è aperta a chiunque voglia partecipare in modo costruttivo e senza prepotenza.

Il tuo ragionamento "Sir" è senz'altro condivisible...

LiviaGloria
00sabato 13 dicembre 2008 21:42
Cosa ne pensi di questo giochetto....finanziamenti dello stato alle banche?Il fine?

www.eurogroup.biz/web/canali-tematici/crediti-finanza/notizie/SUI-DEPOSITI-BANCARI-LA-GARANZIA-AGGIUNTIVA-DELLO-STATO_37...

Un altro colpo per unificare il molto in mani di pochi....? [SM=g27820]
Mezmerize
00lunedì 15 dicembre 2008 18:47
Re:
LiviaGloria, 13/12/2008 21.42:

Cosa ne pensi di questo giochetto....finanziamenti dello stato alle banche?Il fine?



Il fine... mantenere in vita le banche e fare soldi... (con i soldi degli altri).
Lo stato da dove li prende questi soldi? ricorrendo al debito... cioè? lo stato emette titoli e li "scambia" con denaro per finanziare le banche in difficoltà... cioè io non ho soldi ma se tu mi dai delle garanzie (titoli) io li stampo e me li presto... perchè alla fine è così, essendo le banche azioniste della banca centrale che emette il denaro...Nel frattempo la massa monetaria cresce, il denaro in circolazione vale sempre meno e il debito pubblico aumenta... eh si, perchè mica la bce presta a gratis allo stato.... "fantastico" il gioco... riescono a guadagnarci sempre... [SM=x268945]


LiviaGloria
00martedì 16 dicembre 2008 21:17
Re: Re:
Mezmerize, 15.12.2008 18:47:



Il fine... mantenere in vita le banche e fare soldi... (con i soldi degli altri).
Lo stato da dove li prende questi soldi? ricorrendo al debito... cioè? lo stato emette titoli e li "scambia" con denaro per finanziare le banche in difficoltà... cioè io non ho soldi ma se tu mi dai delle garanzie (titoli) io li stampo e me li presto... perchè alla fine è così, essendo le banche azioniste della banca centrale che emette il denaro...Nel frattempo la massa monetaria cresce, il denaro in circolazione vale sempre meno e il debito pubblico aumenta... eh si, perchè mica la bce presta a gratis allo stato.... "fantastico" il gioco... riescono a guadagnarci sempre... [SM=x268945]






Non so perché,ma c é qualcosa che sfugge...
Credo che forse é il contrario,cioé togliere la forza alle banca...per dargliela avrebbero potuto trovare altri stratagemmi...

Credo che cio é per avere in pugno molte banche,quelle che non "chiuderanno"...cosí che lo stato fará garanzia,...ma anche lo stato non potrá perché non esiste piu stato...cosí che banche e stati verranno portati ad "unificazioni in uniche poche strade...

Non so se riesco a spiegarmi....

Ti chiederei un favore,se puoi...perché io non saprei nenache come iniziare la ricerca...riusciresti a trovare informazioni su questo per quanto riguarda quella che fu la grande recessione in america???...cioé sapere i meccanismi avveuti dopo la recessione a livello bancario-economico...

C é chi dice che si userá circa quel meccanismo....
...forse riusciamo a "capire" qualcosa piu.


Mezmerize
00mercoledì 17 dicembre 2008 15:41
Può benissimo essere come dici ovvero togliere forza alle banche; ma, per i motivi che ho espresso sopra, a me pare più un tentativo di "autoconservazione". Lo stato fà da garanzia, sì, col lavoro dei cittadini (le tasse) ma chi ci guadagna alla fine sono sempre i banchieri che reggono le fila... (ricordo che la FED e la BCE sono strutture private controllate da altri enti privati - banche).

Non ho capito cosa esattamente intendi con i meccanismi usati per uscire dalla grande depressione, ma suppongo tu ti riferisca alla dilatazione della spesa pubblica con tutte le conseguenze che ciò porta con sè.... anche se poi la vera "uscita" è avvenuta in seguito allo scoppiare del secondo conflitto mondiale.

Mi scuso anticipatamente se non prenderò parte ad ulteriori considerazioni e discussioni ma ho intenzione di prendermi una pausa dai forum...

Saluto tutti e ringrazio per l'ospitalità in questo spazio... [SM=x268963]

LiviaGloria
00giovedì 18 dicembre 2008 21:31
Sei sempre il ben venuto...sempre!

Pause e note...la vita umana é come la musica...per l armonia necessita di silenzi e parole. [SM=g27823]


[SM=x268956]
LiviaGloria
00venerdì 19 dicembre 2008 12:48
LiviaGloria
00mercoledì 11 febbraio 2009 10:52
LiviaGloria
00sabato 14 febbraio 2009 12:35
LiviaGloria
00venerdì 29 maggio 2009 14:22
novoordo.blogspot.com/search/label/USA


28 maggio 2009
Crisi finanziaria e NWO -3-

Ci eravamo lasciati nella seconda parte con alcune succulente citazioni, veniamo ora alla terza e ultima parte del dossier "Crisi finanziaria e Nuovo Ordine Mondiale" -- che potete leggere su Scribd [QUI] oppure scaricare direttamente da Zshare.

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3. Signore e signori, il nuovo ordine mondiale


Gli stati si sono accollati l’onere di tappare i buchi creati da banche e altri istituti finanziari, e questo onere pesantissimo ricadrà interamente sui cittadini. Ben difficilmente gli stati potranno uscire da soli dal pozzo senza fondo di debito che si sono accollati: diventa così necessario l’intervento di un organo decisionale centrale, che coordini un’azione a livello mondiale.
I capi di stato continuano a ripetere che è un problema globale e quindi c’è bisogno di una soluzione globale (slogan imparato a memoria per esempio da Sarkozy, che non smette di ripeterlo, memore degli insegnamenti sulla propaganda di Bernays ripresi anche da Gobbels).

Benvenuti nell’unica economia mondiale.
A breve seguirà l’unica valuta mondiale (presumibilmente solo elettronica, per sottrarre alla gente anche l’ultimo tipo di controllo sul proprio denaro): molti governi di tutto il mondo, tra cui la Cina, hanno richiesto una nuova moneta unica mondiale [16].
Recentemente, la Gran Bretagna ha evitato per un soffio il tracollo totale del sistema bancario ed economico, e pare si appresti ad entrare nell’area euro [17].
Probabilmente, quando il dollaro verrà mostrato per quello che già è, carta straccia senza valore, si innescherà un meccanismo simile, che porterà all’aggregazione nell’unica moneta americana, l’amero. Si tratta sempre di una sorta di “nuclei di condensazione” attorno a cui organizzare super-stati in vista dell’unica governance mondiale.

Recentemente i TG hanno assunto sempre più i toni allarmistici della recessione. Sembrerebbe strano, visto che fino a pochi giorni prima si davano un gran da fare per dare risonanza alle parole tranquillizzanti di politici e banchieri. Ma forse non è così strano. I mass-media non parlano mai con bocca propria, ma sempre imbeccati a dovere.
La strategia classica per il controllo delle masse è sempre stata quella di creare una costante percezione di pericolo, perché gli esseri umani in questo stato "concedono maggiore potere ai leader". E’ tutta questione di percezione. Semplice, lineare, efficace.
I media trasmettono costantemente notizie di furti, rapine, aggressioni, sciagure, incidenti. In questo modo la gente emotivamente è in uno stato di “perenne guerra”, una percezione di perenne insicurezza che spinge ad accettare qualunque decisione governativa nella speranza che l’insicurezza cessi.
La strategia in questo caso quindi si innesta su quella classica: sfruttare l’attuale crisi per condizionare la gente attraverso il panico. Ma la situazione attuale va ben oltre questa “ricetta classica”. Questa volta non è la manipolazione della massa l’obiettivo primario: si tratta di condizionare le classi dirigenti, che notoriamente non si spaventano facilmente, a meno che non vedano i propri soldi sparire improvvisamente nel nulla. Per creare un cambiamento globale e imporre “una nuova Bretton Woods” che centralizzasse il controllo finanziario, era necessario un vero cataclisma, una crisi di dimensioni epocali che mettesse tutti i vertici in ginocchio. E nel 1995, con un nuovo strumento finanziario costruito ad hoc -i CDS- e una deregolamentazione del settore immobiliare, è stata creata.
Il cataclisma è stato annunciato alle classi dirigenti con il crollo di Lehman Brothers, un istituto che poteva essere salvato ma è stato fatto deliberatamente fallire. Questo primo botto ha dato la scossa al sisma che si sarebbe scatenato di lì a poco. Giusto per far capire a chi aveva i mezzi per farlo, la portata di ciò che sarebbe accaduto.

Il fatto che il 20 gennaio (data di insediamento del presidente alla casa bianca) Obama si troverà a fronteggiare una crisi di tale portata, è dovuto al fatto che la transizione da un controllo USA indiretto sull'economia mondiale tramite il dollaro, che comunque lasciava spazio di manovra e indipendenza sulle politiche finanziarie interne (come ad esempio svalutare la propria moneta per ridurre debiti) a un controllo diretto di un ente sovranazionale (che sicuramente regolamenterà il mercato monetario tramite un paniere prefissato di monete e toglierà agli stati il diritto di svalutare arbitrariamente la propria moneta) non sarà indolore.

Il controllo del mondo tramite una sola moneta di un solo paese non potrebbe durare a lungo. L'uso di una sola moneta produce inevitabilmente l'effetto di una dislocazione dell'industria, di una separazione tra produzione e consumo: il paese che produce moneta tende a divenire sempre più consumatore, mentre i paesi che la importano diventano sempre più produttori, fino a mandare in crisi il paese che produce moneta, come infatti è accaduto agli USA.
Fin dai tempi di Reagan si sapeva che ad un certo punto gli USA sarebbero finiti, e che altri stati avrebbero avanzato la pretesa di usare la loro moneta come moneta di riferimento. Ed ecco perché l’élite al potere doveva fare in modo che quando questo fosse successo, si sarebbe scatenata una tale crisi da rendere impossibile per singoli paesi ereditare in modo naturale lo scettro del controllo monetario. Era necessaria una crisi globale che obbligasse gli stati ad accettare una soluzione globale. [18]

Non dimentichiamo infine che l’unico governo mondiale dovrà avere anche il suo esercito mondiale: anch’esso, come per l’ONU, già abbozzato con la nascita della NATO (primo passo da cui far sorgere un nuovo corpo di polizia internazionale), e ancora con la costituzione europea (trattato anzi, in modo da evitare l’obbligo di sottoporlo ai cittadini dei singoli stati per l’approvazione), che prospetta la nascita di un esercito europeo unico.

A tale proposito vorrei almeno accennare a una serie di fatti inquietanti che si stanno succedendo a ritmo sostenuto da qualche mese in terra statunitense: la costruzione di veri e propri “campi di detenzione/concentramento” in tutti gli USA, destinati a contenere cittadini in rivolta; la preparazione di sacerdoti con appositi “corsi” perché a tempo debito invitino la gente dai loro pulpiti a seguire senza proteste le disposizioni del governo; l’ordinazione da parte della FEMA di centinaia di migliaia di contenitori in plastica resistente per bare; la predisposizione di corsi per reduci dell’Iraq per abituarli alla possibilità che un giorno potranno trovarsi a sparare ai propri familiari; il rimpatrio di interi contingenti dal Medio Oriente e la loro dislocazione sul suolo americano; l’attivazione da parte di Bush della 1st Brigade Combat Team, per azioni di contenimento di disordini nazionali; l’elezione di un nuovo presidente giovane e di colore, che si è fatto amare a suon di slogan e sorrisi, a cui probabilmente toccherà l’ingrato compito di traghettare il popolo americano verso il nuovo ordine mondiale, assumendosi l’onere di far accettare decisioni governative liberticide, ed eventualmente di sedare ogni focolaio di rivolta che si presenterà.

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Siamo giunti al termine di questo lungo -ma spero interessante- articolo sulla crisi finanziaria e i suoi legami con il progetto per un Nuovo Ordine Mondiale.

Durante la stesura di questo scritto, molte cose sono avvenute, parecchie dichiarazioni di politici ed economisti sono cambiate con una rapidità e una capacità di voltagabbana piuttosto sorprendenti (ma è il loro mestiere, dopotutto).
Un mutamento interessante è quello relativo all’uso della terminologia “Nuovo Ordine Mondiale”: se infatti fino a un paio di anni fa, chi ne parlava veniva preso per pazzo/visionario/complottista e quant’altro possa suggerire la mente, ultimamente sono sempre più i politici che infilano questa precisa terminologia nei loro discorsi (Tremonti ne è un esempio lampante). Con non-chalance, come fosse una cosa scontata conosciuta da tutti che non ha nemmeno bisogno di spiegazioni.

Una moneta unica, elettronica (fate caso a quanta pubblicità stanno mandando in onda per convincere gli italiani ad usare di più le carte di credito...); un governo unico, imposto con la violenza dell’unica forza del (dis)ordine globale; una religione unica, sorta di sincretismo neo-ecologista, neo-pagano e pseudo-esoterico che periodicamente spopola nelle moderne società occidentali.

Come dicono diversi ricercatori, il nuovo ordine mondiale ci vuole tutti rimbambiti allo stesso modo, passivi e sempre proni ad accettare qualunque decisione dall’alto venga imposta.

La propaganda sfrutta le conoscenze nel campo della psicologia delle folle. Ogniqualvolta si passa a parlare di massa e non già di insieme o comunità di individui, ci si infila nel campo minato della psicologia delle folle, dove non ci sono più persone distinte ma un ammasso spersonalizzato su cui si sono focalizzati decenni di studi.

Orwell nelle sue opere 1984 e La fattoria degli animali aveva previsto bene il futuro che si stava dipanando e che si sarebbe concretizzato nel nostro presente. Ma non era un indovino, quanto un attento osservatore degli eventi e delle tendenze in atto, che ha unito i diversi elementi a sua disposizione per delineare i probabili sviluppi della storia.

Anche Aldous Huxley ha scritto opere sul possibile futuro della società (per esempio Il mondo nuovo). A differenza di Orwell però, che immaginava una società schiavizzata con la violenza da un Grande Fratello tiranno, Huxley concepisce un mondo in cui le persone sono ugualmente schiave, ma non solo non ne sono consapevoli ma addirittura difendono quel tipo di sistema. Programmati fin dalla nascita ad occupare un certo ruolo nella società (avete mai sentito parlare di microchip sottocutanei? [19] ), crescono amando la loro schiavitù, rimbambiti dai divertimenti, ripetendo gli slogan che erano stati impressi alla nascita, inconsapevoli della storia della nascita di quel mondo nuovo in cui esiste un unico Stato.

Sembra fantascienza?
Beh... Guardiamoci un po’ attorno.

Eugenetica, controllo mentale, programmazione ipnopedica, antidepressivi come caramelle, propaganda, restrizione della libertà, dittatura mascherata da buon governo (“questo è il migliore dei sistemi possibili”)...

Aldous Huxley sapeva di cosa parlava: conosceva fin troppo bene il pensiero e i propositi di alcuni esponenti della famiglia Huxley, una delle più influenti dinastie inglesi. Conosceva i progetti di controllo che si stavano portando avanti, la propensione per l’eugenetica, il malthusianesimo, la depopolazione; semplicemente nei suoi scritti annunciava ciò che era in preparazione.

"Ci sarà, nella prossima generazione o quasi, un metodo farmacologico che farà in modo che gli uomini amino la loro servitù, e produrrà una dittatura senza lacrime, in modo che la gente si vedrà di fatto le proprie libertà portate via, però ne sarà felice, perché sarà allontanata da ogni desiderio di ribellarsi dalla propaganda o dal lavaggio del cervello, o da un lavaggio del cervello attuato per mezzo di metodi farmacologici.
 E questa sarà l’ultima rivoluzione."Ma, un momento... Cosa significa dunque tutto ciò, cosa aspettarci nel breve e lungo periodo, per quanto riguarda il lato economico di tutta questa storia?

Aldous Huxley, discorso alla California Medical School, San Francisco, 1961. [20]

Tutto ciò con buona pace delle pecore, pardon, dei cittadini mondiali.


Ma, un momento... Cosa significa dunque tutto ciò, cosa aspettarci nel breve e lungo periodo, per quanto riguarda il lato economico di tutta questa storia?
Il problema principale nell'attuale crisi economica, secondo i vari “super-esperti” che pontificano dai mass-media --soloni dell’economia a libropaga dello Stato-- sembra essere la deflazione.
E per debellare questo biblico flagello, le rotative delle banche centrali stanno stampando soldi a ritmi sempre più serrati.
Ma è proprio questo il problema: e tenendo conto di tutto ciò che avete appena letto sui meccanismi fondanti dell’attuale sistema monetario ed economico, non vi sarà difficile capirne il motivo.
Però vi consiglio comunque di leggete l’illuminante articolo di Gary North “Inflazione o deflazione?” [21] disponibile in italiano a questo indirizzo:
gongoro.blogspot.com/2009/02/inflazione-o-deflazione.html


Per una efficace definizione di “inflazione”, si consiglia un viaggio d’istruzione in Zimbabwe.

----

NOTE:

[16] CNN: “Governments want a One World Currency”, ottobre 2008
[ www.youtube.com/watch?v=ALvVtv5G4aE ]
Quanto sia importante per il sistema di dominio arrivare all’uso esclusivo di moneta elettronica, è intuibile anche dalla recente campagna pubblicitaria a favore delle carte di credito: non si è trovato di meglio, per convincere gli italiani ad abbandonare la cartamoneta, che premere su futili motivazioni come la comodità di non avere problemi di resto nei negozi (!).
La moneta elettronica è null’altro che una serie di bit su uno schermo di computer: bit su cui noi non abbiamo potere alcuno, mentre esso si concentra sempre più al di fuori della nostra portata. Questo è un ottimo sistema per rendere ogni singola persona letteralmente schiava delle banche, sotto ogni punto di vista.

[17] Sulla sfiorata bancarotta inglese:
informazionescorretta.blogspot.com/2009/02/corsa-agli-sportelli-tre-...
Sulla possibilità del passaggio sterlina-euro:
www.corriere.it/economia/09_febbraio_02/almunia_ue_londra_ingresso_euro_e10daa80-f147-11dd-b48f-00144f02aa...

[18] Anche quest’ultima spiegazione fa uso di ampi stralci dalla discussione già citata sull’attuale crisi finanziaria
[ www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4492&... ]

[19] novoordo.blogspot.com/2007/10/rfid-nuovo-ordine-mondiale-be...

[20] santaruina.splinder.com/post/9943399/Il+Mondo+Nuovo+I
santaruina.splinder.com/post/10625057/Il+Mondo+Nuovo+II
“Amare la propria servitù.
 Questo è lo scopo ultimo del regime perfetto”.
it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_Huxley

[21] “If Deflation Is Coming, Sell Your Gold”, by Gary North
[ www.lewrockwell.com/north/north680.html ]

hhh.
00venerdì 29 maggio 2009 19:38
Re:
LiviaGloria, 29/05/2009 14:22:

http://novoordo.blogspot.com/search/label/USA


28 maggio 2009
Crisi finanziaria e NWO -3-

trovo tutto molto interessante,questo effetto domino creato grazie a un sistema economico mondiale molto fragile basato sul consumo.penso che dopo la crisi con le varie soluzioni create dal nwo ci sara' un periodo di benessere globale(solo per creare consenso)certo non escludo che una parte della terra non beneficera' di questo benessere e rimarra sul vecchio modello della speculazione economica che e' sempre servito a ogni impero mondiale della storia ,come nel vecchio impero romano.qualcuno sa' di futuri appuntamenti o date significative per attuare queste innovazioni economiche? una specie di agenda per microchip vari,banca mondiale ecc
LiviaGloria
00venerdì 29 maggio 2009 20:06
un po pesantuccio e lungo,ma credo siano tasselli importanti

www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=25942
hhh.
00venerdì 29 maggio 2009 20:13
Re:
LiviaGloria, 29/05/2009 20:06:

un po pesantuccio e lungo,ma credo siano tasselli importanti

www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=25942




grazie [SM=g27823]
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