Novus Ordo, dittatura di 40 anni. Chi si ribella al Motu Proprio è più scismatico di Lefebvre

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Ghergon
00domenica 14 settembre 2008 21:48
Novus Ordo, dittatura di 40 anni. Chi si ribella al Motu Proprio è più scismatico di Lefebvre

Novus Ordo, dittatura di 40 anni. Chi si ribella al Motu Proprio è più scismatico di Lefebvre

Alcuni Vescovi che si ribellano o si sono ribellati al Motu Proprio del Papa che ha liberalizzato la messa secondo il rito romano antico, mi sembrano più scismatici di Lefebvre”:
ecco la stoccata di Padre Marcello Alberto Cristofani della Magione, Gran Maestro dei Poveri Cavalieri di Cristo, diffusi in quasi tutta Europa ed anche oltre. Con il vulcanico sacerdote commentiamo il Motu Proprio del Papa che ha giustamente liberalizzato il rito romano antico e che compie un anno.
Allora, un bilancio, ed anche un grazie al Papa, che ha fatto giustizia verso la messa di sempre… “Direi buono. In Europa la risposta è stata positiva, in altre nazioni europee lo stesso, negli Usa uguale. Insomma, direi bene. Ovviamente ci vuole tempo, ma gradualmente siamo soddisfatti”. Eppure il provvedimento papale aveva fatto storcere il naso a qualcuno anche all’interno della Chiesa… “Certo, il ritorno del rito gregoriani, detto di San Pio V, fa paura. Ma non si può pensare di eliminare il passato.

La pubblicazione del provvedimento è stata rinviata molte volte per colpa delle forze ostili moderniste, e di alcune conferenze episcopali. Insomma, un duro colpo dopo 40 anni di dittatura del Novus Ordo”. Lei ha parlato di resistenze di alcuni Vescovi.. “Certo. Ma il vero problema è un altro.

Cioè che le Conferenze Episcopali hanno preso il sopravvento sui singoli vescovi locali che, per paura o per quieto vivere, si conformano a quanto affermano le singole conferenze episcopali ed abbozzano”.

Novus Ordo, e abusi liturgici, ci vuole elencare i più gravi?
“Con il nuovo messale molti sacerdoti, erroneamente, hanno ritenuto di poter fare della liturgia quello che volevano, ergendosi a protagonisti. Basta rispettino le rubriche e non facciano i saputelli inventando cose che non esistono. La Messa non è loro proprietà”.

Dilaga la moda dell’applauso nelle messe.. “Me lo lasci dire, di applausi non se ne può più. Io non capisco a chi o che cosa applaudano sacerdoti e fedeli. La Messa non è il teatro. Insomma sia chi applaude, sia chi si lascia trasportare, liturgicamente è un ignorante”.

Il ruolo dei laici.. “Stiano al loro posto. Qui viene in ballo il ruolo dei ministri straordinari della comunione. Per pigrizia alcuni sacerdoti lasciano far loro quello che vogliono. I sacramenti li devono amministrare solo quando è strettamente necessario, non purifichino il calice e stiano fuori dal presbiterio”.

Qualcuno ha parlato di protestantizzazione del clero.. “Il tema fu già sollevato da un cardinale nel 1995. Ma non vi è dubbio che la rilassatezza sia teologica, che liturgica porta a questo”.

I funerali e gli elogi ai defunti… “Dunque. Non capisco perché si debba elogiare il morto. Lo si affidi alla misericordia di Dio. A proposito di funerali, credo che bisognerebbe riconsiderare alcune cose. La messa funebre del suicida è stata ammessa per il principio della misericordia divina, ma sia sobria e non in pompa magna. Per questo io protestai in occasione della messa funebre di Gardini. Insomma, messa d’accordo, ma almeno non la faccia il Vescovo”. Le piace la parola assemblea? “No. Bisogna evitarla. Sa di protestante”.

Ecumenismo.. “Non sono contro in sé. Ma chiedo che i protestanti si convertano .Vengano verso di noi. Poi questo ecumenismo mi sembra strano. Tanta disponibilità, anche apprezzabile, verso alcune confessioni e chiusura verso la fraternità di San Pio X che, in linea teologica e liturgica, rappresenta bene la dottrina della Chiesa. Mi dispiace dirlo, ma certi Vescovi che si sono ribellati al Motu Proprio del Papa sono pari allo scomunicato Lefebvre e mi faccia usare prudenza”.

Rubrica a cura di Bruno Volpe
Ghergon
00domenica 14 settembre 2008 21:49
Ottimo.
Qret
00giovedì 18 settembre 2008 19:56
Fatto sta che Mons. Lefebvre fu sospeso a divinis sotto Paolo VI e scomunicato sotto Giovanni Paolo II.

Dubito fortemente che a questi Vescovi verrà riservato lo stesso trattamento; la non adesione al motu proprio di Papa Benedetto riguarda una fetta troppo consistente del clero.

Lì era uno, con pochi che lo seguivano, qui invece sono una moltitudine e di certo non si potrà scomunicarli tutti.
Ghergon
00giovedì 18 settembre 2008 20:48
Fior fiore di teologi han detto che la scomunica verso Lefebvre è invalida e anche i vescovi dell'Ecclesia Dei lo affermano.
La scomunica era solo per aver ordinato dei vescovi; grazie a Lefebvre che con la sua fraternità ha custodito la TRADIZIONE oggi abbiamo il Motu Proprio, ovvio che questo vescovo santo era pedina di Cristo.

Ma Ratzinger non vuole comunque scomunicare nessuno.
Oggi c'è la collegialità(altro regalo conciliare che lega le mani al Papa)
I ribelli scompaiono da soli col tempo e di loro rimarrà solo qualche vago ricordo...farà tristezza sapere che molti ingannati li seguirono, ma si sa che il mondo è una prova per noi.
E' Dio che sta misurando il foro interno delle persone.
I modernisti convinti cominciano a perdere terreno, la loro ideologia di sinistra è ormai defunta e anche fuori moda: negli anni 60 appoggiati dai massoni sembrava dovessero impadronirsi del mondo, ma ora non più: Dio al solito coi Suoi tempi sembra stia riportando un certo sano equilibrio.

Qret
00giovedì 18 settembre 2008 20:56
A giudicare dall'atteggiamento della maggioranza dei vescovi i tempi dei quali parli non sembrerebbero poi così vicini.

Ghergon
00giovedì 18 settembre 2008 21:06
Si sono entrati in massa e quarant'anni sono tanti: i sacerdoti giovani vengono istruiti molto male nei seminari.
Ho saputo che in alcuni posti vengono loro insegnate vere oscenità, da professori antictistiani, cose lontane dalla tradizione ma legate a eresie moderne.
Se ne vedono risultati.
vi ricordate quel pretuncolo che ha fatto un figlio e ha scritto un libro e che piagnucolava in tv che non capiva perchè non avrebbe dovuto farlo???
Il poveretto non capiva e non lo capiva in buona fede che un prete non si deve sposare e certe cose non le deve fare, non lo capiva perchè in seminario non glielo hanno spiegato!
Incredibile ma vero...
Oggi molti di loro cominciano a guardare indietro e a farsi un po di domande, per fare gli assistenti sociali si può anche non essere preti, si accorgono che manca LA SPIRITUALITA' nel loro ufficio una volta il prete era l'intermediario con Cristo, oggi anche le sue funzioni sono state mutate dal concilio pastorale fino a farlo diventare più che altro come un animatore della alpitour...
Qret
00giovedì 18 settembre 2008 21:48
Parole molto dure, di fuoco direi.

Hai davvero una visione catastrofica dello stato attuale della Chiesa.

Io, per mio conto, nella quotidianità ho modo di notare che i cattolici praticanti sono brave persone dalle quali si ricava sempre una buona impressione e lo vedo come un segno positivo che sta ad indicare che in fondo si sta seguendo una giusta direzione.
Ghergon
00giovedì 18 settembre 2008 22:13
Re:
Qret, 18/09/2008 21.48:

Parole molto dure, di fuoco direi.

Hai davvero una visione catastrofica dello stato attuale della Chiesa.

Io, per mio conto, nella quotidianità ho modo di notare che i cattolici praticanti sono brave persone dalle quali si ricava sempre una buona impressione e lo vedo come un segno positivo che sta ad indicare che in fondo si sta seguendo una giusta direzione.




Io vedo che la maggior parte dei cattolici praticanti non sa neanche cosa va a fare a Messa e sono totalmente a digiuno di catechismo.
In un forum cattolico conosciuto notavo che non sanno nemmeno che la messa è la ripetizione incruenta del Santissimo Sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo e molti di loro pensano che l'Eucarestia sia un simbolo e non Cristo che si materializza realmente nelle specie del Pane e del Vino...
Ho dovuto postare stralci del catechismo al che sono rimasti stupiti...erano convinti che la Messa fosse altro.
Una cena un convivio un assemblea...
Roba da protestanti e difatti oggi si accettano nella Chiesa altre chiese eretiche...ma fatemi tacere.

E' vero ora giudico ma lo faccio a fin di bene perchè solo in Cristo ci si salva e l'ignoranza va a braccetto col demonio.
Spero che qualcuno comprenda certi errori.
Se si giudicano gli errori allora è lecito giudicare.
Dio ci vuole ben svegli e preparati.

Qret
00giovedì 18 settembre 2008 22:23
Quando, prima del CVII, il popolo era ancora per buona parte analfabeta o semianalfabeta le cose forse andavano meglio?

Direi che oggi lamentarsi per questo non è utile e non sarà certo un ritorno alla tradizione che potrà mutare questo stato di cose.

La conoscenza non si infonde, se non c'è l'interesse e la partecipazione del singolo non c'è molto da fare nè per i modernisti nè per i tradizionalisti.
Jonh T.
00giovedì 18 settembre 2008 23:50
Re:
Ghergon, 18/09/2008 20.48:

Fior fiore di teologi han detto che la scomunica verso Lefebvre è invalida e anche i vescovi dell'Ecclesia Dei lo affermano.
La scomunica era solo per aver ordinato dei vescovi; grazie a Lefebvre che con la sua fraternità ha custodito la TRADIZIONE oggi abbiamo il Motu Proprio, ovvio che questo vescovo santo era pedina di Cristo.

Ma Ratzinger non vuole comunque scomunicare nessuno.
Oggi c'è la collegialità(altro regalo conciliare che lega le mani al Papa)
I ribelli scompaiono da soli col tempo e di loro rimarrà solo qualche vago ricordo...farà tristezza sapere che molti ingannati li seguirono, ma si sa che il mondo è una prova per noi.
E' Dio che sta misurando il foro interno delle persone.
I modernisti convinti cominciano a perdere terreno, la loro ideologia di sinistra è ormai defunta e anche fuori moda: negli anni 60 appoggiati dai massoni sembrava dovessero impadronirsi del mondo, ma ora non più: Dio al solito coi Suoi tempi sembra stia riportando un certo sano equilibrio.
ntoniosocci.it/Socci/index.cfm




messaggio da incorniciare: i Vescovi modernisti che hanno agito secondo le loro ideologie di sinistra, sono alla berlina:
DIO VINCE SEMPRE, SE NECESSITA ANCHE CONTRO I SERVI INFEDELI


Qret
00giovedì 18 settembre 2008 23:56
Ma dopo aver messo alla berlina i cosiddetti vescovi modernisti che sono senza alcun dubbio la maggioranza dei vescovi cosa resterà della Chiesa?

Occorre essere cauti e valutare la portata di certe affermazioni, non si può pretendere che il proprio punto di vista trionfi facendo piazza pulita, poiché si resterà soli su una montagna di cenere.

Una contrapposizione così netta e rabbiosa fra cattolici non dovrebbe esistere, occorre semmai più moderazione.
Jonh T.
00giovedì 18 settembre 2008 23:56
Re:
Qret, 18/09/2008 21.48:

Parole molto dure, di fuoco direi.

Hai davvero una visione catastrofica dello stato attuale della Chiesa.

Io, per mio conto, nella quotidianità ho modo di notare che i cattolici praticanti sono brave persone dalle quali si ricava sempre una buona impressione e lo vedo come un segno positivo che sta ad indicare che in fondo si sta seguendo una giusta direzione.



no, solo una visione veritiera della Chiesa, basti guardare molti Vescovi cresciuti con l'ideologia comunista e che hanno provocato danni nella Chiesa.
Benedetto XVI é venuto come umile operaio nella vigna del Signore, io aggiungo, per ripulirla dai rami secchi.

Qret
00venerdì 19 settembre 2008 00:02
Detto francamente, il tuo associare tutti i vescovi modernisti all'ideologia comunista è un'esagerazione che non sta in piedi.

Il comunismo e le questioni interne della Chiesa che possono anche separare chi ne fa parte, se permetti sono due cose nettamente distinte.

Non si può dire non sei tradizionalista allora sei comunista!

E tu, in buona sostanza, questo continui a ripetere.

Sarebbe ora di lasciar perdere simili visioni estremiste e lontane dalla realtà.
Jonh T.
00venerdì 19 settembre 2008 00:21
Re:
Qret, 19/09/2008 0.02:

Detto francamente, il tuo associare tutti i vescovi modernisti all'ideologia comunista è un'esagerazione che non sta in piedi.

Il comunismo e le questioni interne della Chiesa che possono anche separare chi ne fa parte, se permetti sono due cose nettamente distinte.

Non si può dire non sei tradizionalista allora sei comunista!

E tu, in buona sostanza, questo continui a ripetere.

Sarebbe ora di lasciar perdere simili visioni estremiste e lontane dalla realtà.




Un esagerazione?
L'auto esiliato Card. Martini, come potremmo definirlo, se non un autentico rappresentante e portatore di quei valori progressisti?

In questo caso si, perché automaticamente il non appartenere e difendere la tradizione, che poi altro non sono che i veri tesori della Chiesa, pone immediatamente in questa prospettiva.
Non sono visioni estremistiche, ma la realtà, purtroppo; questa realtà la vedo realizzarsi ad es. ogni volta che un Vescovo, con arroganza, impedisce ad alcuni Sacerdoti di potere svolgere la Messa con il rito proposto dal Papa. Il popolo di Dio, che sta dalla parte della ragione (corrispondente a quella del Papa e di Dio) difende a denti stretti questi Sacerdoti.


Qret
00venerdì 19 settembre 2008 00:32
Continui a confondere il modernismo di una parte della Chiesa e il comunismo.

Non sono affatto la stessa cosa.
Jonh T.
00venerdì 19 settembre 2008 08:30
Re:
Qret, 19/09/2008 0.32:

Continui a confondere il modernismo di una parte della Chiesa e il comunismo.

Non sono affatto la stessa cosa.




forse non ti rendi conto di quale sia la realtà attuale

Cattocomunisti e comunisti-post comunisti sono praticamente gli stessi, infatti condividono gli stessi valori ed ultimamente fanno anche gruppo unico, basta guradarsi attorno vedendo molti di questi cattolici, cresciuti in quell'idologia, "modello Famiglia Cristiana"
Non solo gli esponenti nazionali, ma anche quelli locali sono da ascrivere in questa categoria.
So che da fastidio ma questa é la realtà, purtroppo, ma sono fiducioso che oramai sono giunti al capolinea, perché questi catto progressisti sono in profondo contrasto col cattolicesimo.
Ghergon
00venerdì 19 settembre 2008 18:30
Qret per chi vive come John a Milano, questa cosa è sentita.
Assicuro che in parrocchie cittadine certi preti nell'omelia sotto elezioni dicevano chiaramente di votare x le sinistre...e questo è allucinante.
Qret
00venerdì 19 settembre 2008 21:42
Ghergon, casomai qualche prete (pochi) può aver suggerito di votare non per la sinistra ma semmai per il centro-sinistra, tutt'altra cosa, il quale, ti ricordo, è stato più volte guidato dal cattolico Romano Prodi.

Se questo è accaduto probabilmente è dovuto al fatto che molti cattolici, come è giusto, avvertono la questione morale nella cosa pubblica in maniera molto sentita e la politica in Italia, sotto questo profilo ha sempre lasciato molto a desiderare, non si tratta quindi di ideologia ma di moralità.

Gli ultimi sviluppi sulla questione giustizia lasciano poi l'amaro in bocca anche a molti che hanno votato per la parte politica attualmente al governo.

Oggi in Italia il comunismo può solo essere agitato come uno spauracchio, il centro-destra ha vinto le elezioni con largo margine, la destra è in netta ripresa, le sinistre estreme hanno perso anche l'ultimo seggio in parlamento.

Questi sono i fatti incontestabili.

Presentare Famiglia Cristiana, uno dei settimanali cattolici più diffusi, come se fosse una rivista comunista da parte di John T. è chiaramente una forzatura.

Se fosse vero questo, gli ultimi veri comunisti rimasti sarebbero i vescovi e i giornalisti di Famiglia Cristiana dei quali ci parla John, poiché è del tutto evidente che altrove sono estinti.

Ti pare possibile?

E poi, se si spende con tanta leggerezza la parola comunista nei riguardi di fratelli che si riconoscono in Cristo, coloro che in questo modo li criticano come dovrebbero essere chiamati?

Forse fascisti?

Trovo quanto mai fastidiosa questa contrapposizione così aspra fra fratelli cristiani cattolici i quali, in quanto tali, stanno tutti dalla stessa parte ovvero dalla parte di Dio.



Ghergon
00venerdì 19 settembre 2008 21:53
Ti devo contraddire.
Prodi non è un cattolico, semplice.
Te lo assicuro.
Famiglia Cristiana non è più cattolica, ancora più semplice, visto che disobbedisce alla Chiesa e ha scritto articoli anticristiani.
Invece hai ragione nel dire che a quanto sembra buona parte di questi miseri umani sia nella Chiesa a combinare guai.
Il comunismo non è morto ma si nasconde dietro a paraventi vomitevoli.
E affermo che chi non la pensa esattamente come vuole Cristo e la sua sposa non è un fratello cristiano come non lo sono i protestanti e molti altri infiltrati livorosi contro la chiesa Cattolica che vorrebbero cambiare a loro piacimento offendendo Cristo che così l'ha modellata in duemila anni.
O si fa alla lettera quello che vuole Dio o non si è cristiani..anche qui è semplice questione.
questa gente mette in discussione tutti i dogmi finora accettati...e sarebbero fratelli nostri?

Forse ti sembrerò rigoroso ma sappi che il lassismo e la ribellione in seno alla dottrina non è opera divina.
Qret
00venerdì 19 settembre 2008 22:24
Io sono per l'unità dei cattolici e non per la contrapposizione.

Un punto di vista come il tuo, assolutamente lecito sul piano teorico, sul piano pratico porta solo alla divisione poiché non ammette dialogo.

O con noi, o contro di noi, a questo si riduce il tuo discorso, ed è una posizione estrema e pericolosa poiché porta con se il seme della discordia fra fratelli.

Moderazione, evitare posizioni estreme e irriducibili e non chiudere mai la porta al dialogo.

Stiamo parlando di fratelli, non dimenticarlo.



Jonh T.
00sabato 20 settembre 2008 00:10
Re:
Qret, 19/09/2008 21.42:

Ghergon, casomai qualche prete (pochi) può aver suggerito di votare non per la sinistra ma semmai per il centro-sinistra, tutt'altra cosa, il quale, ti ricordo, è stato più volte guidato dal cattolico Romano Prodi.

Se questo è accaduto probabilmente è dovuto al fatto che molti cattolici, come è giusto, avvertono la questione morale nella cosa pubblica in maniera molto sentita e la politica in Italia, sotto questo profilo ha sempre lasciato molto a desiderare, non si tratta quindi di ideologia ma di moralità.



ma il "cattolico adulto" Prodi, non può rappresentare i cattolici, così come non li può rappresentare Rosy Bindi, favorevole alle coppie di fatto o all'eutanasia, oppure una Turco che propone l'aumento della dose minima consentita per uso personale.
Tornando a Prodi, come si può considerare cattolico un personaggio che é risultato indagato per rapporti con una loggia, secondo l'inchiesta di De Magistris




Qret, 19/09/2008 21.42:


Gli ultimi sviluppi sulla questione giustizia lasciano poi l'amaro in bocca anche a molti che hanno votato per la parte politica attualmente al governo.

Oggi in Italia il comunismo può solo essere agitato come uno spauracchio, il centro-destra ha vinto le elezioni con largo margine, la destra è in netta ripresa, le sinistre estreme hanno perso anche l'ultimo seggio in parlamento.

Questi sono i fatti incontestabili.



Ufficialmente il comunismo é morto ma i suoi eredi, rimasti orfani di tale ideologie, hanno assorbito quelle dei radicali trasformandosi in un partito radicale di massa.
Per quanto riguarda la giustizia, é già stata uccisa da tempo, basti vedere che fine hanno fatto le inchieste di De Magistris




Qret, 19/09/2008 21.42:

Presentare Famiglia Cristiana, uno dei settimanali cattolici più diffusi, come se fosse una rivista comunista da parte di John T. è chiaramente una forzatura.

Se fosse vero questo, gli ultimi veri comunisti rimasti sarebbero i vescovi e i giornalisti di Famiglia Cristiana dei quali ci parla John, poiché è del tutto evidente che altrove sono estinti.

Ti pare possibile?

E poi, se si spende con tanta leggerezza la parola comunista nei riguardi di fratelli che si riconoscono in Cristo, coloro che in questo modo li criticano come dovrebbero essere chiamati?

Forse fascisti?

Trovo quanto mai fastidiosa questa contrapposizione così aspra fra fratelli cristiani cattolici i quali, in quanto tali, stanno tutti dalla stessa parte ovvero dalla parte di Dio.



Non é affatto una forzatura: famiglia cristiana, oramai, é diventata portavoce ufficiale di quel catto-comunismo che tanto ha rovinato la Chiesa, fatto di ideologie, di modernismo in contrasto col Catechismo,
cercando di scristianizzare la società cattolica, OSCURANDO GESU' CRISTO.
QUESTO E' OBIETTIVAMENTE UN FATTO GRAVISSIMO ED INSOPPORTABILE: NON SI PUO' RELEGARE IL FONDATORE DEL CRISTIANESIMO AD UN RUOLO DI COMPARSA!!









Qret
00sabato 20 settembre 2008 00:27
Tutto il tuo ragionamento porterebbe ad un'unica conclusione: la maggioranza di coloro che oggi si dichiarano cattolici in realtà sono dei catto-comunisti.

Un simile punto di vista troverà ben pochi sostenitori, poiché occorre essere ferocemente arroccati sulle proprie posizioni per far trapelare tanto risentimento.

Per fortuna il concetto di fratellanza è ancora molto vivo in quasi tutti i cattolici e ti consiglierei di tornare a meditarci sopra.

Siate come fratelli e sorelle ci è stato detto, ma le tue parole sembrano fuggire da questo insegnamento.
Ghergon
00sabato 20 settembre 2008 00:32
Guarda che il concetto di fratellanza è anche fortemente massonico.
Jonh T.
00sabato 20 settembre 2008 00:36
Re:
Ghergon, 20/09/2008 0.32:

Guarda che il concetto di fratellanza è anche fortemente massonico.



già, ultimamente mi suona strano, tant'é che nell'inno nazionale voluto dai massoni... [SM=g27827]

Qret
00sabato 20 settembre 2008 00:37
Fratellanza cristiana Ghergon, mi sembra che fosse sottinteso dai.

Francamente non capisco come tu possa tirare in ballo la massoneria dopo aver letto il mio post.

Dalle vostre parole mi sembra di capire che il concetto di fratellanza cristiana non vi stia troppo a cuore, altrimenti non mi spiego i commenti.

Ghergon
00sabato 20 settembre 2008 00:43
il fatto è che oggi essere cristiani sembra essere tutti amici, volemose bene islamici buddisti teosofi new ageisti...tutti fratelli tutti in pace ognuno che rispetta l'altro...
Non è il tuo caso ma sappi che non dire ad un altro che sbaglia è un offesa a Dio che vuole che noi facciamo apostolato.
non si devono frequentare persone che non ci stimano..
quindi la fratellanza non è universale ma deve essere fra cristiani...
Qret
00sabato 20 settembre 2008 00:47
Re:
Ghergon, 20/09/2008 0.43:


quindi la fratellanza non è universale ma deve essere fra cristiani...



Scusa ma non ti seguo più....

Io fin'ora solo di cristiani ho parlato, e non di cristiani qualunque ma di cristiani cattolici.


Ghergon
00sabato 20 settembre 2008 01:05
si so infatti ho detto non è il tuo caso, ma sappi che il tacere la verità è pratica comune della Chiesa conciliare che per non offendere il protestante nasconde il Santissimo Sacramento nella cappelle laterali delle chiese e per non dire all'islamico che è un poveretto che finirà all'inferno offre le chiese per le loro assemblee..questa cosa di tutti fratelli è demonica alle volte.
Qret
00sabato 20 settembre 2008 01:14
Il tema della fratellanza universale è ben più complesso e non era nelle mie intenzioni allargare il discorso che si complicherebbe non poco.

Ho parlato di fratellanza solo in riferimento alle divisioni e ai malumori fra cattolici.

La fratellanza cristiana è un concetto molto importante che andrebbe sempre ricordato e sul quale sarebbe bene riflettere spesso.





Jonh T.
00domenica 21 settembre 2008 16:45
Re:
Qret, 20/09/2008 0.37:

Fratellanza cristiana Dalle vostre parole mi sembra di capire che il concetto di fratellanza cristiana non vi stia troppo a cuore, altrimenti non mi spiego i commenti.



forse sta a cuore più a noi, nel senso che ci riconosciamo fratelli ma a condizione di un vero rispetto dell'ortodossia cattolica: in rapporto a persone/fedeli/gerarchie che vanno contro la dottrina o il catechismo, non mi sento accomunato, poutoosto posso sperare-pregare che ritornino nella Fede, ma non condivido le scelte sbagliate quando vengono fatte per una sorta di "volemose bene", ideologia che é penetrata anche nella Chiesa e persino in certi autorevoli rappresentanti.


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