Occupy Wall Street, New York risarcirà 365 mila dollari per Zuccotti Park

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wheaton80
00giovedì 11 aprile 2013 20:28
La piazza fu sgomberata di notte: i libri e le apparecchiature andarono distrutti. Risarcita anche Global Revolution Tv

Nel novembre 2011, nel pieno della protesta Occupy Wall Street, la polizia diede il via allo sgombero di Zuccotti Park, l'area alle spalle del cuore finanziario di Manhattan che i protestanti avevano eletto a sede. All'1.19 del 15 novembre arrivò l'ordine e la piazza, occupata dal 17 settembre, fu svuotata. Ufficialmente per essere ripulita, mentre il movimento si riorganizzava poco lontano.


Zuccotti Park con i manifestanti e le tende dopo un mese di protesta

365 MILA DOLLARI - Nel corso dell'operazione diverse proprietà dei manifestanti andarono distrutte e ora la città di New York dovrà versare come risarcimento 365.000 dollari (poco meno di 280 mila euro). I proprietari della piazza - Zuccotti Park appartiene a Brookfield Properties - dovranno invece risarcire la Grande Mela con 15,666 dollari (meno di 12 mila euro).


La piazza sgomberata il 15 novembre 2011

I LIBRI E I GENERATORI - Lo ha deciso la Corte distrettuale meridionale dello Stato di New York in un accordo pubblicato martedì. A presentare ricorso contro il sindaco Michael Bloomberg per conto del movimento di Occupy erano stati Christine Crowther e Diego Ibanez, tesorieri dell'associazione, e altri tra i fondatori. La città ha riconosciuto di aver «danneggiato» (secondo l'accusa «distrutto») diversi dei libri della cosiddetta «People's Library» (la «Biblioteca della gente»), oltre 5.500 testi frutto di donazione e che erano a disposizione di chiunque. Per questo rimborserà 47 mila dollari in danni e oltre 186 mila in spese legali (36 mila e 142 mila in euro). In totale, al movimento vanno, quindi, 233 mila dollari e spiccioli. Altri 8.500 dollari dovranno risarcire i generatori elettrici alimentati da cyclette, andati distrutti nella notte del 15 novembre, sottolinea l'Atlantic Wire.

I GIORNALISTI - Il resto della cifra dovrà coprire i danni subiti dalle telecamere e le altre apparecchiature di Global Revolution Tv (124,850 dollari tra risarcimento e spese legali), in attesa della sentenza per le denunce di brutalità presentate dai giornalisti che furono arrestati.

Maria Strada
10 aprile 2013
www.corriere.it/esteri/13_aprile_10/occupy-wall-street-citta-new-york-risarcimenti-365-mila-dollari_015e5b7c-a1e3-11e2-8e0a-db656702af...

wheaton80
00venerdì 15 novembre 2013 01:09
Gli attivisti di Occupy wall Street comprano debiti per 5 milioni di dollari e li cancellano



Un gruppo di attivisti di Occupy Wall Street ha acquistato quasi 15 milioni di dollari di debito personale degli americani nel corso dell’ultimo anno, nell’ambito del progetto di Giubileo per aiutare le persone a pagare il loro debito in essere. Giubileo, istituito da Occupy fa seguito alle proteste di piazza che hanno colpito il mondo nel 2011 ed è stato lanciato il 15 novembre 2012. Il gruppo acquista debito personale a buon mercato da banche prima di “abolirlo”, liberando le persone dalle loro bollette. Con l’acquisto del debito a prezzi stracciati il gruppo è riuscito a liberare $ 14,734,569.87 di debito personale, soprattutto di debiti medici, spendendo solo $400.000. “Abbiamo pensato che il rapporto sarebbe di circa 20 a 1,” ha detto Andrew Ross, membro di Strike Debt e professore di analisi sociale e culturale della New York University. Egli ha detto che la squadra ha inizialmente previsto di raccogliere $ 50.000, che le avrebbe consentito di comprare 1 milione di dollari di debiti. “In realtà siamo stati in grado di comprare il debito molto più a buon mercato di quello che pensavamo.” Il gruppo è riuscito ad acquistare debito in modo economico grazie alla natura del “mercato secondario del debito”. Se gli individui non riescono a pagare le bollette da carte di credito, prestiti o assicurazione medica la banca o istituto di credito che ha emesso i fondi finisce per tagliare le sue perdite con la vendita del debito a un terzo. Queste vendite avvengono per una frazione del vero valore del debito – in genere per cinque centesimi di dollaro – e le aziende del debito acquistano quindi il debito per tentare di recuperare il denaro dal debitore individuale e, quindi, realizzare un profitto.

Il progetto di Rolling Jubilee è stato per lo più concepito come un “progetto di educazione pubblica”, ha detto Ross. “Sappiamo che 15 milioni di dollari è solo una piccola goccia nel mercato secondario del debito. Non fa una crepa nella quantità di debito. “Oltre ad aiutare alcune persone nel tragitto – ci sono sicuramente molte, molte persone che sono molto grate che i loro debiti siano stati aboliti - il nostro scopo primario è quello di diffondere informazioni circa il funzionamento di questo mercato secondario del debito”. "Il gruppo si è concentrato sull’acquisto di debito medico, ed ha acquisito 14,7 milioni di dollari di debito in tre acquisti separati, mentre più di recente ha acquistato il valore di 13,5 milioni sul debito medico dovuto da 2.693 persone appartenenti a 45 stati diversi e a Puerto Rico", ha detto Rolling Jubilee in un comunicato stampa. “Nessuno dovrebbe andare in debito o in fallimento perché si è ammalato”, ha detto Laura Hanna, un organizzatore del gruppo. Hanna ha detto che il 62% di tutti i fallimenti personali ha il debito medico come fattore scatenante. A causa della natura del mercato del debito, il gruppo non è in grado di specificare quali debiti vada ad acquistare; solo una volta viste le somme è in grado di scoprire chi siano i debitori. "Nel momento in cui Jubilee ha acquistato il debito ha mandato lettere ai propri debitori dicendo loro che erano fuori pericolo”, ha detto Ross. Ross, il cui libro, "Creditocracy e il caso di rifiuto del debito", delinea i problemi dell’industria del debito e incita una “mobilitazione dei debitori” per resistere al credito, ha detto che il gruppo aveva ricevuto lettere di persone a cui aveva cancellato il debito che lo ringraziava per il servizio. "Ma la vera vittoria è stata nel diffondere la conoscenza della natura del settore del debito", ha detto. “Pochissime persone sanno quanto a buon mercato i loro debiti siano stati acquistati. Cambierebbe la psicologia del debitore, sapendo questo. “Così, quando uno è chiamato da un esattore che chiede di pagare l’intero importo del suo debito, ora si sa che l’esattore ha acquistato il debito molto, molto a buon mercato. Ad un prezzo tanto buono quanto quello al quale lo abbiamo comprato noi. Questa cosa dà un arma morale al debitore in modo da avere una conversazione diversa con l’esattore.”

Adam Gabbatt, The Guardian-New York, 12 nov 2013
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