Questa discussione viene spostata nella cartella "spiritualità",volevo farlo già tempo fà,ma poi mi sono scordata.
Oscar,Ghergon non è più parte di questo forum.Prego non fare commenti su questo fatto perchè verranno cancellati in quanto non trovo lo giusto verso chi comunque non può difendersi.
Il buddismo non è una religione,è una filosofia.
E vero che Gesù parlò di altre pecore fuori del suo ovile,ma parlava di quelle ancora da "recuperare"
E vero che è nell'anima dell'uomo,perchè vi è la scintilla di Dio,la ricerca di Egli,ma è anche vero che Gesù và riconosciuto.
e indubbio che il giudizio,sarà solo di Dio per tutti gli umani,ma è anche scritto "chi mi riconoscerà davanti gli uomini,io lo riconoscerò davanti il Padre mio"
Riguardo i musulmani e del metodo in cui hanno ricevuto la "rivelazione" potrei dire che se il male avesse solo uno o pochi metodi di manifestazione,molti di noi saremmo già accanto Dio
Purtroppo il metodo del maligno è vario e si insinua tra le piaghe dei dolori umani...manifestandosi in vari modi.
Ci sono certamente maestri e umani che hanno cercato con tutto il loro essere la spiritualità,Dio,cercando risposte...a domande che da sempre l'uomo si pone oltre il tempo e gli avvenimenti storici.
Gv 10
«Io sono il buon pastore: il buon pastore mette la vita per le sue pecore, Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, quando vede venire il lupo, le abbandona e si dà alla fuga, perché è mercenario e non si cura delle pecore. Io sono il buon pastore e conosco le mie pecore ed esse conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore. Ho anche delle altre pecore, che non sono di questo ovile;
anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce e vi sarà un solo ovile sotto un solo pastore. Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per pigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho potestà di deporla e ho potestà di ripigliarla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio ».
Disse Gesù: «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».