Padre Enrico Zoffoli contro la "teologia "del cammino neocatecumenale

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Ghergon
00lunedì 26 maggio 2008 16:40

Padre Enrico Zoffoli contro la "teologia "del cammino neocatecumenale


Da una lettera inviata a Padre Livio Fanzaga di ‘Radio Maria’, estrapoliamo e pubblichiamo ciò che il compianto Padre Enrico Zoffoli dichiarò contro la teologia del Cammino Neocatecumenale contenuta negli Statuti e nelle catechesi di Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Facciamo ciò non con intento persecutorio ma solo ed esclusivamente per amore della Chiesa e della Verità.




1° E’ falso che l’uomo, pur subendo le conseguenze del peccato originale, non sia più capace di resistere al male e di fare il bene: la sua libertà e responsabilità morale è indiscutibile, contro il pessimismo luterano.

2° E’ falso che il demonio, per quanto malvagio e insidioso, possa dominare la volontà umana al punto da costringerla al peccato, per cui la colpa non ricadrebbe principalmente sull’uomo.

3° E’ falso che l’uomo, col soccorso della grazia, non possa ne debba lottare contro le proprie passioni, ossia sforzarsi di correggersi e tendere positivamente alla santità del suo stato.

4° E’ falso che una vera conversione comporti solo il riconoscimento e l’accusa dei propri peccati con la speranza del perdono di Dio; e non esiga quindi anche la contrizione e il fermo proposito di non peccare più.

5° E’ falso che il ricupero della grazia non implichi quella «giustificazione» che, insieme, è espiazione del peccato, riconciliazione con Dio e reale rigenerazione dell’anima, che torna a godere la sua amicizia e meritare la vita eterna.

6° E’ falso che l’uomo, peccando, non offenda veramente Dio e non sia perciò tenuto ad espiare la sua colpa, soddisfacendo un grave dovere di giustizia.

7° E’ falso che Dio, esigendo tale soddisfazione mediante il sacrificio, sia «crudele»: Egli non intende ricuperare qualcosa che l’uomo, peccando, Gli ha sottratto; e l’uomo può solo danneggiare se stesso, rifiutando il suo unico Bene. La «soddisfazione» a cui è obbligato consiste nel ri-affermare l’assoluto primato di Dio e la radicale dipendenza della creatura da Lui. Soltanto così essa dà a Dio quel che è di Dio, e a sé quel che è suo. Il dovere della giustizia coincide con quello del rispetto dovuto alla verità ontologica di Dio e dell’uomo.

8° E’ falso che la «religiosità», fondata sulla natura e la ragione, non sia un vero e degno culto dovuto a Dio quale Creatore e Provvidenza; e non sia perciò la legittima e doverosa tappa da raggiungere, necessaria perché l’uomo arrivi ad adorare il «Dio vivente» della Rivelazione ebraico-cristiana.

9° E’ falso che, nella Chiesa Cattolica, il sacrificio sia un residuo della mentalità pagana. Lo sarebbe soltanto se Dio, a cui si offre, fosse un idolo qual era concepito dalla mitologia classica: geloso e vendicativo... La legge mosaica prescriveva un «sacrificio di espiazione» ed altri, per celebrare i quali istituì il «sacerdozio». Perché la Chiesa non dovrebbe averlo come supremo atto di culto?

10° E’ falso e blasfemo affermare che Gesù, Verbo Incarnato, non abbia redento l’umanità peccatrice, espiando le sue colpe col Sacrificio della Croce.

11° E’ falso e offensivo negare che Egli si sia presentato come unico e supremo Modello di vita, e che la salvezza sia possibile soltanto a coloro che si sforzano di imitare il suo esempio.

12° E’ falso insegnare che Gesù, per continuare sulla terra la sua mediazione salvifica e applicare alle future generazioni i meriti del suo Sacrificio di espiazione e redenzione, non abbia istituito la Chiesa come società anche gerarchica, ossia visibile e giuridicamente organizzata.

13° E’ falso ritenere che i poteri da Lui conferiti alla Chiesa non siano fondati unicamente sul sacramento dell’Ordine Sacro, ossia sul sacerdozio ministeriale, essenzialmente distinto da quello comune a tutti i battezzati.

14° E’ falso soprattutto pensare che il più sublime e caratteristico atto del culto cattolico non sia la celebrazione del sacrificio eucaristico quale ri-presentazione incruenta dell’unico, perfetto e irripetibile Sacrificio della Croce. Soltanto morendo Cristo ha redento il mondo, non risorgendo, come soltanto per la partecipazione alla sua morte l’uomo può meritare la vita dell’anima (= la grazia) oggi, e domani la risurrezione della carne.

15° E’ falso che la Messa non sia «il» sacrificio per eccellenza, ma solo un «convito fraterno»; è innegabile invece che questo — ossia la Comunione eucaristica — deriva il proprio significato e l’efficacia santificante dalla partecipazione dei fedeli al Sacrificio di Cristo, ripresentata nella distinta consacrazione del pane e del vino, fatta all’altare dal sacerdote-ministro, non dalla comunità, la cui eventuale assenza non rende invalida la celebrazione eucaristica.

16° E’ falso che la consacrazione del pane e del vino si limiti a conferire a questi elementi un nuovo significato, lasciandoli essenzialmente immutati; essa infatti fa diventare l’uno e l’altro il Corpo e il Sangue di Cristo in virtù del prodigio assolutamente unico della transustanziazione.

17° E’ falso che, in seguito alla consacrazione, sull’altare abbiamo soltanto dei segni del Corpo e del Sangue di Cristo, e non l’uno e l’altro veramente, realmente e sostanzialmente presenti, ossia la stessa Umanità integrale assunta dal Verbo. Non adoriamo «il segno», ma il Significato; non «il simbolo» di Cristo, ma la sua stessa Persona divina.

18° E’ falso che la Comunione eucaristica non esiga la Confessione sacramentale dei peccati mortali o che, al più, sia sufficiente un atto di contrizione perfetta per riceverla degnamente...; ed è altrettanto falso che non il sacerdote-confessore, ma la comunità riconcili il peccatore con Dio.

19° E’ falso che Dio perdoni e salvi tutti: perdona soltanto chi si pente di averlo offeso; e si salva unicamente chi, corrispondendo alla sua grazia, muore in pace con Lui. L’inferno è realissimo come e quanto è possibile l’ostinazione del peccatore che muore nello stato d’impenitenza finale.

20° E’ falso che non siamo tenuti ad imitare le virtù di Cristo e tendere alla santità, possibile mediante l’esercizio di un’ascesi ch’è volontaria pratica dei consigli evangelici. La purificazione interiore che ne segue è indispensabile per evitare il purgatorio.
Ghergon
00lunedì 26 maggio 2008 20:44
Le eresie






II - ERRATI PRESUPPOSTI DOTTRINALI

Abbiamo potuto individuarli nei testi dattiloscritti suddetti riservati ai Catechisti e tenuti segreti non solo al pubblico, ma anche ai fedeli impegnati nel cammino.

Si tratta di idee che possono non essere condivise da molti Neocatecumenali e sembrano del tutto ignorate specialmente da coloro che, digiuni di teologia, non sono in grado di giudicarne l'ortodossia con la necessaria competenza.

L'accusa di eresia colpisce le posizioni dottrinali, non le persone, che riteniamo sempre degne di rispetto, potendo essere animate dalle migliori intenzioni.

* * *


1- Il peccato: l'uomo non può non commetterlo, come non può compiere il bene né acquistarsi dei meriti;

— la conversione è possibile soltanto come riconoscimento, da parte di ciascuno, della propria miseria morale, non come decisa volontà di emendarsi che tenda a realizzare la santità;

— il peccato non può offendere Dio, e l'uomo non contrae il dovere di espiarlo soddisfacendo le esigenze della sua giustizia.



2 - La Redenzione: Gesù non l'ha operata riscattando l'uomo dalle sue colpe e riconciliandolo con Dio;

— la passione e morte di Cristo non è stata un vero sacrificio offerto al Padre per riparare il peccato e redimere l'uomo;

— Gesù ha salvato il mondo in virtù della sua Risurrezione: per godere i frutti della sua opera basta riconoscersi peccatori e credere nella potenza del Cristo risorto.



3 - La Chiesa non è stata fondata da Cristo come suo unico Ovile: anche seguendo altre religioni è possibile salvarsi;

— la Chiesa non è una società giuridica e gerarchica, ma spirituale, carismatica;

— in essa non si dà un sacerdozio derivato dal sacramento dell'Ordine, bastando il Battesimo che, incorporando tutti i fedeli nel Cristo, li rende partecipi della sua dignità sacerdotale.



4 - La Messa non è un "sacrificio": la Chiesa, all'altare, non offre a Dio alcuna Vittima;

— in luogo dell'altare, non c'è che la mensa, che nell'Eucaristia consente di celebrare un convito di festa fra fratelli uniti dalla medesima fede nella Risurrezione;

— il pane e il vino consacrati sono soltanto il simbolo della presenza del Cristo risorto che unisce i commensali comunicando loro il proprio spirito, sì da renderli partecipi del suo trionfo sulla morte;

— la Messa, così concepita, non è celebrata dal sacerdote, ma dall'Assemblea, da cui "sgorga l'Eucaristia".



5 - Il culto eucaristico non ha senso, negata la vera, reale e sostanziale presenza di Cristo sotto le specie sacramentali. Non si giustificano quindi atti di fede come: genuflessioni davanti al Tabernacolo, Comunioni frequenti, ore di adorazione, benedizioni, processioni, congressi, ecc.



6 - La Penitenza si riduce al sacramento del Battesimo: la loro distinzione non risale alla Chiesa primitiva:

— La Chiesa "gesta e conduce alla conversione". "L'importante non è l'assoluzione" del sacerdote, perché il valore della penitenza è essenzialmente comunitario ed ecclesiale;

— nei "passaggi" e negli "scrutini" l'accusa delle colpe anche gravi è pubblica, come può esserlo pure durante la "redditio".



7 - La vita cristiana, come volontario sforzo di autodisciplina, e quindi esercizio e progresso nella virtù, è un'illusione;

— ciascuno resta intrinsecamente peccatore, incapace di conseguire la vera giustizia come perfezione dell'amore di Dio e del prossimo;

— d'altra parte, Gesù non si è presentato a nessuno come "modello" da imitarsi;

— Egli ha comandato di odiare realmente genitori, fratelli, parenti, ecc., non solo, se necessario, di essere disposti a preferirlo ai medesimi;

— per seguire Cristo, bisogna vendere i propri beni; ma, una volta compiuta tale rinunzia, è lecito acquistarne altri e godersi tutte le soddisfazioni della vita. La "povertà" - compresa quella di S. Francesco - è ispirata alla " religione naturale", e fu praticata anche dai pagani: non è una virtù cristiana;

— Gesù, avendo sofferto per noi, ha reso superflue le nostre sofferenze, quindi non giustificabili le austerità degli asceti, il lento martirio dei Santi e la stessa vita religiosa implicante la pratica effettiva dei consigli evangelici;

— la salvezza eterna è a tutti offerta gratuitamente dalla misericordia di Dio, che perdona tutto. L'inferno non dovrebbe esistere, né si parla di Purgatorio, di suffragi e d'indulgenze per i defunti.



8 - La storia della vera Chiesa fondata da Cristo si chiude con la Pace costantiniana e riprende il suo corso non prima del secolo XX col Concilio Vaticano II, restando bloccata per la durata di circa 1600 anni...,

— in questo lungo intervallo, l'esercizio del triplice potere della Chiesa gerarchica (magistero, santificazione, governo) sarebbe stato abusivo, illegittimo...; e specialmente il Concilio di Trento sarebbe responsabile della paralisi della Chiesa, ostinata nel fissare formule di fede, riti liturgici, norme disciplinari...;

— l'interpretazione della Parola di Dio non è riservata alla Gerarchia, essendo possibile a tutti i fedeli: "la Bibbia s’interpreta da se stessa". Questa libertà di esame nell'esegesi prescinde dal Magistero ecclesiastico, dalla tradizione dei Padri, dalla dottrina dei teologi.


www.geocities.com/Athens/Delphi/6919/ita_index.htm
unCRISTIANO2
00domenica 8 giugno 2008 19:25
Ghergon......................................attento ai granchi



La rabbia di Padre Livio :

L'altra sera, venerdì, ho ascoltato la catechesi giovanile a Radiomaria, e Livio ha parlato di un sito internet dove un vescovo emerito (del quale non ha voluto dire il nome), ha parlato male di Megiugorje, dicendo che là c'è il Diavolo e che i veggenti si sono arricchiti ascoltando il Diavolo. Questo sito che si chiama, da quanto ho capito, "Petrus on line" afferma di essere legato alla Chiesa ufficiale. In realtà non è così ma è esso stesso a dichiararsi tale per cui chi vi parla lo fa a titolo personale, e non in nome della Chiesa. Però il danno è stato fatto perchè ha creato scandalo e confusione nelle alte sfere e qualcuno ha chiesto spiegazioni a Padre Livio che ha parlato pubblicamente ieri sera nella sua radio.

Tra l'altro ha anche detto che un mese fa il Papa ha approvato lo statuto del movimento dei neocatecumenali, e in quello stesso sito ne hanno parlato male.

Ha telefonato anche un aderente del movimento "Gospa" (Maria in croato) che giorni fa è stato in udienza del Papa che poi ha pregato davanti alla statua di Megiugorje che avevano con sè. L'Osservatore Romano ha scritto un articolo dell'incontro.

Pertanto non ho sbagliato a dire nella mia discussione " voce che grida nel deserto" che per poter camminare sopra le acque di questo forum NWO bisogna essere completamente immersi nell'acqua del Battesimo.



Ghergon
00domenica 8 giugno 2008 21:29
Ciao Cristiano ne stiamo parlando qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7582898


Per riponderti ti dirò: fai attenzione ai neocatecumenali mi sento di dirti di non partecipare in nessun modo ai loro raduni perchè è evidente la presenza del cornuto.
Mi stupisco che Padre Livio non ne parli.
In realtà il Papa non ha approvato nulla e ben si guarderebbe di farlo, anzi ha richiamato i neocatecumenali per i loro mostruosi errori dottrinali che li relega a setta anticristica e gli ha detto chiaramente di sistemare i loro documenti catechistici che non sono conformi alla nostra dottrina e ha fissato loro un tempo limite entro il quale o si conformano o vengono "sbattuti fuori"-
Sappi che alla loro Messa non avviene la transustanziazione perchè non ci credono e facendo così offendono gravemente Nostro Signore.

Per quanto riguarda Petrus on line va detto che è un ottimo sito vicinissimo al Vaticano e Padre Livio stavolta si è arrampicato davvero sugli specchi nel tentativo di dare conferma a Medjuogorje...addirittura la sua tesi sarebbe questa: siccome il cardinale Bertone nel suo libro su Fatima in un angolo tra le varie cose ha accennato che la dichiarazione del vescovo di Mostar che afferma chiaramente che Medjuogrje è un inganno satanico trattasi di opinione personale e siccome il Papa ha scritto l'introduzione al libro(che è su Fatima però e l'introduzione è su Fatima riprecisiamo...) allora secondo lui questa sarebbe la dichiarazione ufficiale della Chiesa sulla bontà di Medjuogorje!!?? [SM=g27833]
Capisci che con tutta l'enorme stima che io ho di Padre Livio e credimi io sono cresciuto dottrinalmente con le sue catechesi e le risento spesso, stavolta non posso non dire che non si sta davvero arrampicando sugli specchi.

Come sai credere a Medjuogorje è impossibile per forza di cose.

Spesso ho detto sul forum che si la Madonna è presente in maniera indiretta però, è li per sistemare i casini che combina il demonio e grazie a Cristo si riesce a girare il bene in male...da qui il rosario e le conversioni....vedi quanto è reale la Madonna? quanto gli diamo da fare malgrado i pasticci zolfati che combinano gli uomini?[SM=g27823]

I veggenti mentono e hanno sempre mentito, è ovvio... se sono in buona fede invece l'apparizione è demoniaca.

Comunque ti invito a leggere il testo di Monsignor Gemma al link che ho segnalato in alto. Abbiamo la dichiarazione di due vescovi di Mostar e loro hanno l'ultima parola.
Stavolta Padre Livio sta disobbedendo alla gerarchia, per di più era talmente incavolato che ha addirittura parlato male di monsignor Gemma dando ad intendere che è un pensionato senza voce in capitolo...
eppure è un vescovo...molto informato.
Ti dirò di più Gemma (e qui credo la rabbia di Padre Livio) ha affermato che a breve il Vaticano negherà Medjuogorje con una cosa esplosiva...

Aspettiamo, intanto stamattina è arrivata la risposta di Monsignor Gemma a Laurentin...
unCRISTIANO2
00lunedì 9 giugno 2008 17:50
gHERGON

Scrivo in diretta sul PC.

Nel poco tempo che ho dirò alcune cose.
Anzitutto devo correggere la parola "rabbia" rivolta a Padre Livio, perchè è corretto dire "IRA".

Mi pare che tu sappia che in passato ho detto che sono stato a Megiugorje diverse volte e per parecchio tempo, per cui ho costatato personalmente la realtà del luogo, ho parlato ai veggenti e ho assistito alle apparizione. Ebbene, per me è tutto vero.

Capisco pure il punto di vista di chi non c'è stato, che si basa sull'analisi dei commenti degli altri e va in ricerca delle argomentazioni contrarie per farsi un'idea "obiettiva".
Bene, ci sono due modi: quello di andare a toccare con mano e quella di usare il proprio cervello.
Se uno usa il proprio cervello con onestà arriverà alla verità prima o poi, come fu per san Paolo che lapidò Stefano (primo martire).
Penso che per te sia la stessa cosa.

Ricordo che il veggente Renato Baron di Schio (Regina dell'Amore), disse che non è obbligatorio credere che la madonna appare per essere dei cattolici, basta credere al vangelo e alla Madre chiesa. Però le apparizioni servono per avvicinare i cristiani alla chiesa, qualcuno che per grazia ha capito e ci crede va bene, altri frequentano i sacramenti e va bene lo stesso. L'importante sono i frutti di un evento come medy.

Ma tu hai ascoltato quella catechesi di livio ?
Perchè scrivi alcune inesattezze.

Non ho bisogno di leggere niente perchè ho fatto esperienza diretta e ho visto i frutti spirituali.
Uno dei segni che ha detto la Madonna sarà sulla collina delle apparizioni, che sarà di origine soprannaturale e resterà permanente, ma anche in quel caso ci sarà qualcuno che non crederà; del resto anche Gesù quando compiva miracoli non tutti credevano.

Livio ha detto alla radio che i vescovi di mostar parlano a titolo personale, ma il vaticano ha concesso i pellegrinaggi privati e invitato i sacerdoti ad accompagnare pastoralmente i fedeli. Tuttavia la chiesa non si pronuncia ancora, ma aspetta il termine del "fenomeno" come ha sempre fatto nelle apparizioni.
Anche Bertone non ci crede, ma ha concesso tale permesso ai pellegrini, e la chiesa rimane in osservazione attenta.
Se falsa è l'apparizione, l'avrebbe ostacolata in tutti i modi, ma anche Schio fu così all'inizio, ma dopo il processo furono tutti assolti e la gente continuò ad andare in pellegrinaggio.
Pensa che uno di quelli che si pronunciò contro Baron fu proprio Padre Livio.
Ma bisogna capire che sono due le apparizioni e non bisogna mescolare le carte: o si scegli una strada o un'altra, come un vescovo è competente nella sua diocesi e non in quella del vicino.
Livio ha detto che quando viene un vescovo o cardinale a parlare a radio maria deve sottostare al direttore della radio..chiaro il concetto ?
E' così che funziona nella gerarchia.

adesso devo lasciare il PC a un utente , continuerò un'altra volta.

ciao
























Ghergon
00lunedì 9 giugno 2008 18:29
Re: gHERGON
unCRISTIANO2, 6/9/2008 5:50 PM:


Scrivo in diretta sul PC.

Nel poco tempo che ho dirò alcune cose.
Anzitutto devo correggere la parola "rabbia" rivolta a Padre Livio, perchè è corretto dire "IRA".

Mi pare che tu sappia che in passato ho detto che sono stato a Megiugorje diverse volte e per parecchio tempo, per cui ho costatato personalmente la realtà del luogo, ho parlato ai veggenti e ho assistito alle apparizione. Ebbene, per me è tutto vero.


Capisco pure il punto di vista di chi non c'è stato, che si basa sull'analisi dei commenti degli altri e va in ricerca delle argomentazioni contrarie per farsi un'idea "obiettiva".


Bene, ci sono due modi: quello di andare a toccare con mano e quella di usare il proprio cervello.
Se uno usa il proprio cervello con onestà arriverà alla verità prima o poi, come fu per san Paolo che lapidò Stefano (primo martire).
Penso che per te sia la stessa cosa.

Ricordo che il veggente Renato Baron di Schio (Regina dell'Amore), disse che non è obbligatorio credere che la madonna appare per essere dei cattolici, basta credere al vangelo e alla Madre chiesa. Però le apparizioni servono per avvicinare i cristiani alla chiesa, qualcuno che per grazia ha capito e ci crede va bene, altri frequentano i sacramenti e va bene lo stesso. L'importante sono i frutti di un evento come medy.

Ma tu hai ascoltato quella catechesi di livio ?
Perchè scrivi alcune inesattezze.

Non ho bisogno di leggere niente perchè ho fatto esperienza diretta e ho visto i frutti spirituali.
Uno dei segni che ha detto la Madonna sarà sulla collina delle apparizioni, che sarà di origine soprannaturale e resterà permanente, ma anche in quel caso ci sarà qualcuno che non crederà; del resto anche Gesù quando compiva miracoli non tutti credevano.

Livio ha detto alla radio che i vescovi di mostar parlano a titolo personale, ma il vaticano ha concesso i pellegrinaggi privati e invitato i sacerdoti ad accompagnare pastoralmente i fedeli. Tuttavia la chiesa non si pronuncia ancora, ma aspetta il termine del "fenomeno" come ha sempre fatto nelle apparizioni.
Anche Bertone non ci crede, ma ha concesso tale permesso ai pellegrini, e la chiesa rimane in osservazione attenta.
Se falsa è l'apparizione, l'avrebbe ostacolata in tutti i modi, ma anche Schio fu così all'inizio, ma dopo il processo furono tutti assolti e la gente continuò ad andare in pellegrinaggio.
Pensa che uno di quelli che si pronunciò contro Baron fu proprio Padre Livio.
Ma bisogna capire che sono due le apparizioni e non bisogna mescolare le carte: o si scegli una strada o un'altra, come un vescovo è competente nella sua diocesi e non in quella del vicino.
Livio ha detto che quando viene un vescovo o cardinale a parlare a radio maria deve sottostare al direttore della radio..chiaro il concetto ?
E' così che funziona nella gerarchia.

adesso devo lasciare il PC a un utente , continuerò un'altra volta.

ciao





Dall'omelia di S.E. Mons. Ratko Peric,
Vescovo di Mostar, a Medjugorje,
il 15 giugno 2006, in occasione della Solennità del Corpo e Sangue di Cristo.

III - “Le apparizioni”.

Innanzitutto, il fatto che qualcuno si confessa sinceramente e riceve devotamente la santa comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo saluterà ogni fedele e lo attribuirà a Dio, fonte di ogni grazia. Ma sarà attento a non passare, in maniera illogica e inconseguente, da tale fatto di grazia alla conclusione: “Io mi sono confessato, mi sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna appare a Medjugorje!” Tale fedele e penitente è comunque obbligato a confessarsi, frequentare gli altri sacramenti, osservare tutti i comandamenti al di là del fatto se le apparizioni private siano riconosciute o meno.




Secondo, io non sarei un ministro responsabile del Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi, anche oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa occasione, tutto il mondo interessato che in questa Chiesa locale di Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma:

un gruppo di sacerdoti, dimessi dal Governo generale dei Frati minori dall'Ordine francescano a causa della loro disobbedienza al Santo Padre già da anni mantiene in maniera violenta più chiese parrocchiali ed uffici con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non solo illegalmente ma amministrano i sacramenti sacrilegamente, ed alcuni anche invalidamente, come sono la confessione e la cresima oppure assistono ai matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica deve essere scioccante per tutti noi.

Ugualmente tale scandalo del sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo Corpo di Gesù, dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli che si confessano invalidamente davanti a tali sacerdoti e assistono alle Messe sacrileghe. Preghiamo il Signore di togliere quanto prima di mezzo di noi questo scandalo e scisma.



Terzo, sono grato al Santo Padre, sia a Papa Giovanni Paolo II, di b. m. sia a Benedetto XVI, gloriosamente regnante, i quali hanno sempre rispettato la posizione dei vescovi di Mostar-Duvno, sia del defunto sia dell'attuale, riguardo alle presunte “apparizioni” e “messaggi” di Medjugorje, restando sempre fermo il pieno diritto al Sommo Pontefice di pronunziarne l'ultimo verdetto. E questa posizione dei vescovi, dopo tutte le indagini canoniche, si può riassumere in queste frasi:


1 - Medjugorje e' una parrocchia cattolica nella quale si realizza la vita liturgica e pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di Mostar-Duvno. E nessuno è autorizzato ad attribuire il titolo ufficiale di “santuario” a questo luogo, eccetto la Chiesa.

2 - In base alle indagini ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non si può affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora non ha accettato nessuna apparizione né come soprannaturale né come mariana.

3 - Nessun sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia di passaggio è autorizzato a presentare la sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle “apparizioni e messaggi”, né in occasione delle celebrazioni dei sacramenti, né durante gli atti di pietà soliti, né nei mezzi di comunicazione cattolici.

4 - I fedeli cattolici non sono solo liberi dall'obbligo di credere nella veracità delle “apparizioni” ma devono sapere che non sono permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, né ufficiali né privati, né personali né comuni, dalle altre parrocchie, se presuppongono l'autenticità delle “apparizioni” o se con ciò autenticassero tali “apparizioni”. Chi fa ed insegna diversamente, non agisce e non insegna secondo lo spirito della Chiesa.

5 - In base alle indagini e prassi finora avute, come vescovo locale ritengo che riguardo agli avvenimenti di Medjugorje per tutti questi 25 anni non è accertata, a livello ecclesiastico, nessuna “apparizione” della Madonna come autentica. Il fatto che nel corso di questi 25 anni si parla di decine di migliaia delle “apparizioni”, non attribuisce nessuna autenticità a tali eventi, secondo le parole dell'attuale Santo Padre, udite durante l'udienza concessami il 24 febbraio u.s., alla Congregazione per la dottrina della fede hanno sempre suscitato la domanda come possano essere credibili per un credente cattolico.






Soprattutto non ci appaiono come autentiche se già si sa in anticipo che le presunte “apparizioni” avverranno:

- ad una persona ogni anno il 18 marzo, ma avrà anche le “apparizioni” ogni 2 del mese, con i “messaggi” che puoi anche tu aspettare, secondo la procedura abituale;
- ad un'altra avverrà ogni giorno dell'anno, ma -come se questo non fosse sufficiente- e perciò di aggiunta ogni 25 del mese una “apparizione” particolare ed anche una specie di comunicato al pubblico che anche tu puoi prevedere e aspettare;
- ad una terza apparirà ogni 25 di dicembre, per il Natale, anche con il comunicato simile ai già menzionati;
- ad una quarta persona “apparirà'” ogni anno il 25 giugno, e ciò con un certo comunicato;
- agli altri due ogni giorno con i “messaggi” che si possono prevedere perché sono varianti dei simili contenuti.

Tale fatto ed alluvione delle presunte apparizioni, messaggi, segreti e segni non confermano la fede ma ci convincono ancor di più' che in tutto questo non è accertato niente di autentico e veritiero. Perciò responsabilmente invito quelli che dicono di se di essere “veggenti” come anche quelli che formulano i “messaggi” a mostrare l'obbedienza ecclesiastica e a cessare con tali pubbliche comparse e comunicati in questa parrocchia. Con cio' manifesteranno loro dovuto senso ecclesiale non mettendo le “apparizioni” private e le comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della Chiesa.


La fede è una cosa seria e responsabile. La Chiesa è una istituzione seria e responsabile. Per l'intercessione della Beata Vergine Maria, la più grande portatrice dei doni dello Spirito di Dio e la quale per l'opera dello Spirito Santo nel suo grembo ha concepito, e ha dato al mondo, la Seconda Persona Divina, Cristo Gesù, il quale ci dà il suo Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui -Via Verità e Vita– aiutarci affinché la verità sulla Beata Vergine, Madre sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza e Specchio della Giustizia, risplenda in tutto il suo splendore in questa nostra parrocchia e diocesi, senza alcuna mescolanza delle cose non degne della fede, e tutto in conformità all'immutabile dottrina e prassi della Chiesa.
Amen.

Mons. Ratko Peric















Ghergon
00lunedì 9 giugno 2008 22:25
Il Maestro Frisina le 'suona' a Kiko e ai Neocatecumenali: “No alle braccia incrociate in stile militaresco e all’omelia tenuta da laici”

di Bruno Volpe




CITTA’ DEL VATICANO - Intervista con Monsignor Marco Frisina (nella foto), liturgista, compositore di musica sacra, uno dei sacerdoti certamente più attenti e anche competenti in materia di rispetto del decoro durante le cerimonie Eucaristiche. Con il celebre Maestro, autore dell’inno ufficiale dell’indimenticabile Gmg del 2000 e dei testi del Musical sulla Divina Commedia, partiamo dal modo controverso scelto dall’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello, per ricevere, a braccia conserte, il Santissimo Sacramento dalle mani del Papa.

Monsignor Frisina, cosa pensa dell’atteggiamento di Kiko? Ai più è parsa una inutile provocazione da parte del capo di un movimento che non vede ancora approvati i propri statuti dal Vaticano…

“Arguello si è comportato in maniera assolutamente sbagliata e poco elegante. La Comunione va ricevuta con atteggiamento orante, mentre quelle braccia incrociate in stile militaresco hanno rappresentato un atteggiamento di sfida e, addirittura, di dispetto. Un episodio davvero poco edificante”.

Ricordiamo, per l’ennesima volta, qual è il modo più corretto per ricevere l’Eucarestia…

“Nel Novus Ordo è spiegato chiaramente che ci si deve accostare alla Mensa Eucaristica in processione, magari con le mani giunte, sempre in raccoglimento. Nel rito antico, come si sa, ci si doveva inginocchiare davanti alla balaustra. Questa delle braccia incrociate è davvero una brutta novità…”.

Parliamo dei Neucatecumenali. La loro liturgia fa molto discutere. Ad esempio, le omelie vengono tenute da laici. Cosa ne pensa?

“Guardi, la liturgia è unica, nessuno se ne può impossessare. So che la questione dei Neucatecumenali è sotto giudizio della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei sacramenti, che li ha ‘esortati’ ad adeguarsi liturgicamente ai canoni della Chiesa. In quanto all’omelia laica, le dico senza indugio che si tratta di un abuso gravissimo che può creare pericolose confusioni; un abuso che va eliminato al più presto del tutto”.

Veniamo agli abusi liturgici in genere. Dopo il Vaticano II, se ne sono viste di tutti i colori: cattivi interpreti del Concilio si sono dati ad una brutta creatività…

“E’ vero. Questi abusi ci sono stati. Qualche sacerdote, fortunatamente non tutti, ha ecceduto in estrosità, reputandosi egli stesso il centro della Messa o inventando cose che non esistono, sconfinando quindi in superficialità e volgari sciatterie. Questa moda va rivista“.

Dunque, anche Lei p contrario alle cosiddette Messe-spettacolo…

“Chiaro. Il protagonista della Messa è sempre Cristo, mai il sacerdote. La Santa Messa è sacrificio, dono, mistero. Ogni eccesso creativo va contro questa visione teologica della cerimonia Eucaristica”.

Il Santo Padre Benedetto XVI, l’anno scorso, ha promulgato il Motu Proprio che liberalizza la Messa Tridentina. Qual è la Sua opinione?

“Penso che il Papa abbia compiuto un bel gesto di giustizia e di libertà. I fedeli tradizionalisti, anche se pochi, hanno il diritto di chiedere la celebrazione della Messa secondo il rito di San Pio V che, peraltro, è bene ricordarlo, non è mai stato abolito e fa parte, come dire, del Dna stesso della Chiesa. Io stesso ho fatto la mia prima Comunione con il Messale tridentino…“.

Lei che è uno dei massimi esperti in materia, ci dica: come deve essere la musica religiosa?

“Intonata alla celebrazione, senza sbavature o estrosità. I testi devono essere, anche se in lingua vernacolare, intonati ed appropriati alla funzione liturgica, evitando invenzioni o estemporaneità”.

Ghergon
00lunedì 9 giugno 2008 22:28
Anche Monsignor Ranjith 'bacchetta' Kiko Arguello: “Una mancanza di rispetto verso il Santissimo Sacramento e il Papa ricevere la Comunione con le braccia incrociate”

di Gianluca Barile






CITTA’ DEL VATICANO - Come è noto, ha destato scalpore il modo in cui l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello, ha scelto di prendere la Comunione dalle mani del Papa, vale a dire con le braccia incrociate, durante la Santa Messa per l’ordinazione di 29 nuovi sacerdoti della Diocesi di Roma presieduta dal Pontefice Domenica mattina nella Basilica vaticana. ‘Petrus’, che per primo ha sollevato il caso notando la postura anomala e irrispettosa di Kiko, ha raccolto l’opinione di una delle massime autorità della Chiesa in materia di Liturgia, Monsignor Malcolm Ranjith (nella foto), apprezzato Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Eccellenza, come ha interpretato le braccia incrociate di Arguello al momento di ricevere la Comunione al cospetto del Santo Padre?

“Guardi, sarò sincero: non saprei come giudicare questo atteggiamento. D’altro canto, solo il signor Arguello sa realmente cosa c’è nel suo cuore e cosa lo ha spinto a comunicarsi in questo modo, diciamo, quantomeno insolito. Chissà, magari voleva esprimere così, con le braccia conserte, la sua emozione davanti al Papa e al Corpo di Cristo; oppure desiderava manifestare sentimenti opposti o un certo malumore per chissà cosa. Personalmente, preferirei sospendere il giudizio sulle motivazioni: solo Arguello conosce i segreti del proprio cuore e gli scopi delle proprie azioni”.

Eppure le braccia incrociate di Kiko hanno scandalizzato non pochi fedeli…

“Premesso che nel Novus Ordo, al contrario del Vetus Ordo, non è previsto un modo prestabilito di accostarsi all’Eucaristia, credo anch’io che quelle braccia conserte, a prescindere dai sentimenti che hanno motivato tale gesto, abbiano rappresentato una mancanza di rispetto verso il Santissimo Sacramento e la persona del Papa. Ma questo, sia chiaro, vale per Kiko Arguello come per qualsiasi altra persona: non è possibile ricevere così il Corpo di Cristo, per giunta, dalle mani del Pontefice”.

Lei spiegava che il Novus Ordo non dice espressamente come ricevere la Comunione, ma il decoro e il rispetto nei confronti del Mistero del Verbo Incarnato che si ripresenta nel Santissimo Sacramento non possono essere per questo dimenticati o vilipesi…

“Sono perfettamente d’accordo”.

Eccellenza, Lei è una delle massime autorità in materia di Liturgia: proviamo a ricordare ai nostri lettori come accostarsi in modo davvero composto alla Mensa Eucaristica.

“Sarò sintetico: con le mani giunte e non certamente con le braccia incrociate…”.

Il Cardinale Francis Arinze, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, nel Dicembre del 2007 scrisse ai Neocatecumenali di adeguare la propria Liturgia a quella ufficiale della Chiesa cattolica. Il Cardinale Arinze è il Prefetto del Dicastero vaticano di cui Lei è Segretario: sa se il Cammino si è effettivamente adeguato?

“Mi spiace, ma al momento non ho notizie in materia né tantomeno so se siano in via di approvazione gli Statuti dei Neocatecumenali”.

A proposito: il Cardinale Arinze starebbe per abbandonare la guida della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. In un primo momento, sembrava Lei il favorito alla successione, poi si è parlato dell’arrivo di Monsignor Angelo Amato dalla Dottrina della Fede e di un Suo ritorno in Sri Lanka. Cosa ci può dire?

“Non ho ricevuto comunicazioni ufficiali, ma sui giornali si sono scritte tante cose non vere. Per quanto mi riguarda, mi rimetto con obbedienza alle decisioni del Santo Padre”.

unCRISTIANO2
00martedì 10 giugno 2008 17:56
PETRUS ON LINE

ho trovato questo sito, ma non ho trovato l'articolo che parla contro megiugorje di un vescovo "emerito", dicendo che lì c'è il diavolo.
Ho trovato l'archivio che è lunghissimo ed è impossibile vedere tutti i titoli, nemmeno c'è un motore di ricerca interno.

per quanto mi riguarda puoi tirare fuori tutti gli articoli che vuoi riguardo megiugorje o i neocatecumenali, sono certo che su internet si trova di tutto. Ma non prenderei come oro colato tutto quello che si scrive, io ho fatto esperienza diretta, può darsi che ci sia qualcosa da correggere, ma la sostanza per me non cambia. resto della mia opinione.
Può darsi che per gli altri i tuoi articoli (che sarebbe bene che tu citassi sempre la loro fonte )possano dire qualcosa, ma è chiaro che se uno vuole conoscere una realtà va là per farsi una idea. se voglio conoscere l'islam vado dai musulmani, non solo sento cosa dice padre Livio su di loro.

Penso a Gesù che chiese agli apostoli: " cosa dice la gente di me ? C'è chi dice che sei un profeta , altri un'altra cosa e poi un'altra ancora......" Ma voi chi dite che io sia ? Pietro prese la Parola: tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente.... Beato tu che te l'ha rivelato il Padre mio......"

In fatto di apparizioni c'è sempre stato contrasto all'interno della Chiesa, ma poi se guardo internet, di qualsiasi cosa si afferma essere la verità poi si trova la dimostrazione del contrario. Basta vedere nella bibbia dei Test. di geova come alla fine mostrano in modo scientifico di possedere loro la corretta traduzione dai testi originali, mentre è la Chiesa ad aver falsificato la vera religione originaria.

E' un marasma da cui non se ne esce più..................

Comunque non è mia intenzione obbligare nessuno a credere quello che io credo, ognuno fa il suo percorso. 10 anni fa pensavo in modo un pò diverso di adesso, e 20 fa ancora di più.

Per me non è uno scandalo quello che tu ghergon credi e cerchi di dimostare, nemmeno vedo una divisione tra me e te che altri prendono come pretesto per dire che la chiesa è divisa. Io guardo in profondità e non mi perdo nei dettagli.

Ognuno fa esperienza di Dio nella propria vita e quello che capisce cerca di metterlo in pratica o lo vede nelle persone che gli stanno attorno.
Credo che l'unità esistera nella Chiesa quando tutti i cristiani guarderanno al cielo contemporaneamente, come gli apostoli al Cenacolo riuniti in preghiera.


Ghergon
00martedì 10 giugno 2008 18:18
Caro Cristiano non devi cercare su Petrus on line, il testo del Reverendissimo Monsignor Gemma, anzi i due testi li trovi qui

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7582898


Ora potrai leggere cosa dice Gemma. E la posizione ufficiale del vescovo che è l'unico a cui si deve obbedire compreso Padre Livio.

Non bisogna rimanerci male, io so che potrebbe essere difficile.
Anche io alle volte ho voluto credere, e ho creduto in parte ma il troppo è troppo e Dio è giustizia infinita...questa sarà la prova per la fede di molti.

3 “Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. 4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; 6 ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7 Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8 E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno”. 9 E diceva: “Chi ha orecchi per intendere intenda! ”.


Chi manterrà la fede avrà vinto...
Essere Cattolici è durissima.
A mediugorie è in atto uno scisma di falsi preti insediatisi solo con lo scopo di spaccare la Chiesa, spero che molti capiscano che nel momento della verità ci sarà da scegliere o la Chiesa o l'inganno.
Ecco il gioco del NWO...disseminare il relativismo e far credere che sette protestanti siano buone come il cattolicesimo...di più non dico.
Basta leggere i documenti e ricordarsi che
Dio non inganna mai...
Ghergon
00martedì 10 giugno 2008 18:21
Ecco perchè Padre livio disobbedisce:


3 - Nessun sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia di passaggio è autorizzato a presentare la sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle “apparizioni e messaggi”, né in occasione delle celebrazioni dei sacramenti, né durante gli atti di pietà soliti, né nei mezzi di comunicazione cattolici.
unCRISTIANO2
00martedì 10 giugno 2008 18:36
ghergon

staremo a vedere..............

comunque non mi hai risposto quando ti ho chiesto se hai sentito anche tu dire da Padre Livio che il papa ha riconosciuto lo statuto dei neocatecumenali un mese fa circa.

stavo dormendo e me lo sono sognato ? Ho capito fischi per fiaschi ?


www.radiomaria.it


[SM=x268968]



unCRISTIANO2
00martedì 10 giugno 2008 18:41
sinceramente..............
ghergon

hai sentito anche tu la catechesi completa (più telefonate del pubblico) di padre livio dell'ultimo venerdì ?


Ghergon
00martedì 10 giugno 2008 18:45
La cosa non è chiara.
Tornielli dice di si Petrus dice sono in prova per alcuni anni.
Sta di fatto che il Papa li ha richiamati più volte per i grossolani errori che gridano vendetta.
Ok accogliere movimenti mezzo protestanti(come i carismatici...ma i neocatecumenali sono peggio, sono quasi una setta) in nome dell'ecumenismo ma accettare gente che stravolge la transustanziazione e il dogma cattolico è davvero grave.
Di qui il monito di allinearsi:

ora non ti so dire se si sono finalmente allineati correggendo gli errori al loro statuto catechistico e quindi conseguentemente sono stati accettati o si aspetta che lo facciano e quindi siano sotto osservazione.
E' difficile trovare notizie anche in rete.
Sembra strano ma è così...
Si capisce cmq che frequentare gente che pone questi problemi e ingarbuglia il nostro dogma di proposito e si pone contro alla Chiesa di sempre è altamente sconsigliabile.
Ghergon
00martedì 10 giugno 2008 18:46
Re: sinceramente..............
unCRISTIANO2, 6/10/2008 6:41 PM:

ghergon

hai sentito anche tu la catechesi completa (più telefonate del pubblico) di padre livio dell'ultimo venerdì ?





Si l'ho sentita tutta e l'ho anche risentita dal sito. Padre Livio dice che sono stati accettati ma anche lui si rifà a Tornielli.



unCRISTIANO2
00martedì 10 giugno 2008 18:54
G

allora andiamo a vedere nel sito dei catecumenali....

ci sentiamo un'altro giorno.

ciao

Ghergon
00martedì 10 giugno 2008 19:07
Non lo scriveranno mai, negavano e nascondevano gli errori già prima figurati...la gente incolta non lo sa che ti trasformano in un eretico quando vai ai loro raduni...
Ghergon
00giovedì 12 giugno 2008 20:56
Approvati gli Statuti del Cammino Neocatecumenale. Modificata la prassi liturgica





CITTA’ DEL VATICANO - Domani mattina alle 11.00, nella sede del Pontificio Consiglio per i Laici, verrà consegnato ai membri dell’Equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale il decreto di approvazione definitiva degli Statuti, finora in vigore “ad experimentum”. Dopo oltre un anno di “limbo”, nel corso del quale i tecnici del dicastero hanno passato al setaccio tutti i testi e gli strumenti usati nella vita e nella catechesi del Cammino, arriva dunque l’approvazione definitiva degli Statuti.


Il decreto porta la data dell’11 maggio, Solennità di Pentecoste. Alla cerimonia parteciperanno i fondatori (nel 1964) del Cammino, Kiko Arguello e Carmen Hernandez, accompagnati da don Mario Pezzi (tutti e tre nella foto con il Papa) e una rappresentanza dei primi catechisti itineranti del Cammino. L’approvazione definitiva arriva dopo che il dicastero “ha avuto modo - si legge in una nota diffusa dal Vaticano - di constatare i numerosi frutti che il Cammino Neocatecumenale, sin dalla sua nascita, apporta alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione, mediante una prassi catechetico-liturgica accolta e valorizzata in molte Chiese particolari”. Nella nota si fa inoltre presente che sono state inserite “alcune modifiche che si sono ritenute necessarie”.

Dette modifiche riguardano la Liturgia, ma non è ancora dato conoscerne i dettagli.

Il Cammino rimane comunque un’esperienza non riconosciuta dalla Santa Sede in una forma canonica specifica. Il Codice, infatti, prevede il riconoscimento pontificio solo per Comunità e Movimenti, mentre il Cammino si pone come un’ulteriore forma non ancora ben definita.


petrus on line
Ghergon
00giovedì 12 giugno 2008 21:05
Mi domando; ci sono voluti oltre quarant'anni per fare in modo di far apportare queste modifiche alla liturgia neocatecumenale?
Per oltre quarant'anni inconsapevolmente per ignoranza, spero, chi ha partecipato a questi raduni ha offeso Cristo cadendo nella più bieca eresia e chi di dovere ha taciuto in nome di un falso ecumenismo!
Ovvio che i permissivisti responsabili(clero), risponderanno di fronte a Dio dei loro misfatti e non importa di che grado gerarchico stiamo parlando...

Ora grazie a Benedetto XVI sembra che almeno la liturgia sia stata corretta, speriamo anche il resto.

resta comunque un movimento "ambiguo" e non riconosciuto, come specifica la parte finale dell'articolo.
unCRISTIANO2
00venerdì 13 giugno 2008 17:41
G


Don bosco diceva che sono tre le colonne della chiesa:

La Madonna, il Papa, L'Eucaristia.

Il Papa è vincolo di unità, dunque se ha approvato lo statuto significa che dà delle garanzie, altrimenti non avrebbe avuto il successo che ha avuto negli anni. Quando si danno appuntamento in Piazza san Pietro con il Papa la riempiono, così il Circo massimo, oppure hanno seguito Giov. Paolo II a Gerusalemme (lago di tiberiade), durante il giubileo 2000, dove centinaia di giovani hanno deciso la via al sacerdozio. Dove c'è lo Spirito Santo ci sono le vocazioni....
Quando ho fatto il corso vocazionale a santa Maria degli Angeli ad Assisi, c'era un frate che faceva le catechesi ed aveva avuto la vocazione nei neocatecumenali, per dopo entrare nei frati minori. molti li indirizza in quella comunità.




Ghergon
00sabato 14 giugno 2008 21:04
Approvati (e in piccola parte modificati) gli Statuti del Cammino Neocatecumenale, la Comunione si riceverà in piedi. Kiko Arguello: “Il Pontefice ci vuole bene”

CITTA’ DEL VATICANO - Nell'aula magna del Pontificio Consiglio per i Laici e' stato consegnato ai responsabili internazionali del Cammino Neocatecumenale (Kiko Arguello, Carmen Hernndez e don Mario Pezzi, nella foto con il Papa), il decreto di approvazione definitiva dello Statuto, che porta la data dell'11 maggio 2008, solennita' di Pentecoste, scelta che sottolinea come il Cammino sia considerato dal Vaticano un frutto dell'azione dello Spirito Santo.
E tuttavia, su mandato di Benedetto XVI, gli esperti di Oltretevere hanno ritenuto di correggere in piu' punti il testo dello Statuto per tener conto del fermo richiamo della Congregazione vaticana per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti riguardo ad alcune prassi liturgiche seguite dai Neocatecumenali (ad esempio, la possibilita' di ricevere l'Eucaristia restando seduti) e che essi ora dovranno correggere, uniformandosi alle regole che valgono per tutti.

''L'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale - rileva un comunicato vaticano - costituisce, senz'altro, un'importante tappa nella vita di questa realta' ecclesiale, sorta in Spagna nel 1964.
Questo atto ha richiesto varie consultazioni a diversi livelli. Durante il periodo di approvazione ad experimentum dello Statuto del Cammino, il Pontificio Consiglio per i Laici ha avuto modo di constatare i numerosi frutti che il Cammino Neoatecumenale, sin dalla sua nascita, apporta alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione, mediante una prassi catechetico-liturgica accolta e valorizzata, nei suoi ormai quarant'anni di vita, in molte Chiese particolari.
Pertanto, in seguito a un'attenta revisione del testo statutario e all'inserimento di alcune modifiche che si sono ritenute necessarie, il Pontificio Consiglio per i Laici e' giunto a concedere l'approvazione definitiva dello Statuto''.
Il 17 maggio scorso, durante l'udienza in occasione di un seminario di studio per vescovi, organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici, il Papa aveva voluto ricordare che ''i movimenti ecclesiali e le nuove comunita' sono una delle novita' piu' importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l'attuazione del Concilio Vaticano II'', esortando i vescovi ad ''andare incontro ai movimenti con molto amore''. ''A noi Pastori - aveva spiegato - e' chiesto di accompagnare da vicino, con paterna sollecitudine, in modo cordiale e sapiente, i movimenti e le nuove comunita', perche' possano generosamente mettere a servizio dell'utilita' comune, in modo ordinato e fecondo, i tanti doni di cui sono portatori e che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare: lo slancio missionario, gli efficaci itinerari di formazione cristiana, la testimonianza di fedelta' e obbedienza alla Chiesa, la sensibilita' ai bisogni dei poveri, la ricchezza di vocazioni''.
In questa prospettiva, sottolinea il Pontificio Consiglio per i Laici, ''e' da auspicare che lo Statuto del Cammino Neocatecumenale, approvato adesso in forma definitiva, possa essere un valido strumento al servizio di questa realta' ecclesiale, affinche' essa continui a contribuire al bene di tutta la Chiesa''.
Il Cammino neocatecumenale, ricorda da parte sua la Radio Vaticana ''e' un'esperienza ecclesiale di inziazione cristiana, nata nelle baracche di Madrid agli inizi degli anni '60''.
Oggi in 107 Paesi del mondo conta circa 20 mila comunita', presenti in 5700 parrocchie di 1200 diocesi. 70 i seminari missionari diocesani ''Redemptoris Mater'' che raccolgono le vocazioni del Cammino, che hanno dato alla Chiesa 1260 presbiteri.
Altre realta' in espansione sono le oltre 600 famiglie in missione, chiamate ad evangelizzare nelle zone piu' scristianizzate della Terra”. ''Il Papa ci e' venuto incontro, ci vuole bene''.
Il fondatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello, ha commentato cosi', nel corso di una conferenza stampa l'approvazione definitiva dello statuto concessa pero' con l'obbligo di modificare alcune prassi liturgiche. ''Presto - ha aggiunto Kiko - ci sara' anche l'approvazione pubblica di tutti i contenuti teologici e delle catechesi sia miei che di Carmen Hernandez, dopo essere stati analizzati dalla Congregazione della Dottrina della Fede e dall'allora Cardinale Joseph Ratzinger''.
La modifica principale imposta dal Vaticano riguarda l'abbandono della possibilita' di ricevere la Comunione restando a sedere. I neocatecumenali, pur potendo rimanere al proprio posto, dovranno ricevere la Comunione in piedi, come tutti i fedeli. Sono stati concessi invece l'uso del pane azzimo per la consacrazione, lo spostamento del rito della pace (che avviene dopo la preghiera dei fedeli e prima della consacrazione), la Comunione sotto le due specie (pane e vino), le monizioni e le risonanze.
Quanto alle celebrazioni delle comunita' neocatecumenali al sabato sera, esse, precisa il nuovo statuto, ''fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli''. L'approvazione della personalita' giuridica pubblica del Cammino Neocatecumenale e' stata sottolineata da Kiko con entusiasmo: ''Siamo molto contenti - ha detto - che dopo 40 anni il Signore ci ha concesso questo atto, per noi molto importante''.
L'articolo 1 dello Statuto, ha concluso, ''e' quello previsto da Giovanni Paolo II, che definisce il Cammino un ‘itinerario di formazione cattolica', quindi non un movimento ecclesiale ne' un'associazione di persone. Si tratta, infatti, di un metodo di formazione''.

petrus on line
Ghergon
00giovedì 17 luglio 2008 21:59


L'Editoriale di Don Marcello Stanzione -


Neocatecumenali: gnosi e uso del denaro per accrescere il consenso
Petrus, 1 aprile 2008

CITTÀ DEL VATICANO - Dopo il mio articolo “I Neocatecumenali di Kiko: movimento ecclesiale o setta all’interno del Cattolicesimo?”, diversi lettori di ‘Petrus’ mi hanno chiesto ulteriori dettagli sul Cammino Neocatecumenale e sulla mia storia personale. Premetto che non sono un teologo di professione ma un normale parroco di Campagna, per cui mi rifaccio alla mia esperienza con il Cammino Neocatecumenale durata diversi anni per spiegare perché decisi di chiudere con tale gruppo.

A lungo andare la frequenza Neocatecumenale mi puzzava sempre più di gnosticismo. Mi spiego meglio: le eresie gnostiche sono state, dall’epoca patristica, tra i più pericolosi nemici della Chiesa Cristiana, ma, malgrado i ripetuti attacchi, non hanno mai potuto abbattere l’edificio costruito da Cristo. Esse si basano sulla “conoscenza” (gnosi, appunto) che è riservata ad un ristretto numero di persone (gli “iniziati” o “illuminati” a seconda della varie sétte), mentre gli altri (gli “affiliati”) devono essere all’oscuro di tutto e non avere la minima idea di dove li porterà il loro percorso iniziatico.

Molte persone, anche oggi, si affiliano alla Massoneria Operativa senza avere la benché minima idea di dove questa affiliazione possa portarle, magari per l’impronta vagamente filantropica di alcune logge, o magari per accrescere il loro status sociale nella società e aumentare così il proprio potere, non immaginando certo di diventare veri e propri schiavi di Satana, cosa che solo alcuni arriveranno a capire, salendo la lunga scala dell’iniziazione massonica.

Riguardo al Cammino, poi, quando uno entra nel movimento Neocatecumenale deve dimenticare le domande. Per lungo tempo non è permesso di porne e, anche quando arriva il momento di chiedere qualcosa, le risposte sono evasive, e meno che mai quelle che riguardano le tappe future del Cammino perché allora è tutto top secret. Il sapere è esclusivamente nelle mani dei responsabili, o dei “catechisti”, che non hanno fatto studi particolari di teologia, liturgia, patristica o altro, ma che hanno il solo merito di aver compiuto almeno cinque o sei anni di Cammino; si tratta di persone che sono state indottrinate imparando a memoria o quasi le catechesi di Kiko Arguello.

Catechesi che sono piene di eresie dottrinali e che sono state fatte nel contesto socio-culturale degli anni ‘70 e vengono ancora propinate nel ventunesimo secolo! Loro stessi non hanno idea di quello che verrà loro insegnato nei prossimi anni. Il miglior allievo per i Neocatecumenali è colui che è a digiuno di nozioni di catechismo, di teologia e di Bibbia, in modo da potergli insegnare tutto quello che pare a Kiko.

Ma ci chiediamo: perché tanta gente, all’inizio, si fida dei Neocatecumenali? Perché l’annuncio delle catechesi viene fatto la Domenica in parrocchia e i catechisti dicono che sono stati mandati dal vescovo. Ricordo che quando le perplessità sulla bontà del Cammino divennero delle evidenze sconcertanti e iniziai a lamentarmi pubblicamente, ricevetti una telefonata dalla responsabile del Cammino che mi disse che essi avevano deciso di chiudere il Cammino nella mia parrocchia; io replicai, allora, che se erano stati inviati, come essi dicevano, dal vescovo, doveva essere il vescovo stesso, solo lui, a ordinare la chiusura del Cammino nella mia Chiesa e non loro, laici, a dare ordini a un sacerdote.

Il fatto interessante avvenne subito dopo. Per anni ero stato il confessore di centinaia di Neocatecumenali di altre comunità parrocchiali, i quali non si facevano scrupolo di venirsi a confessare a tutte le ore. Chiuso il Cammino nella mia parrocchia, non ne vidi più nessuno, ma proprio nessuno, e la cosa mi sconcertò alquanto, perché con gli anni ti affezioni alle persone. Ci furono ordini di scuderia per cui nessuno doveva più venire da me. Ed io, preticello ingenuo, che pensavo venissero dal sacerdote cattolico per riconciliarsi con Dio! No, venivano dal Presbitero di comunità, e quando questi non lo fu più, ci fu un ordine di scuderia del tipo ‘No Kiko, No party’.

Il catechista Neocatecumenale che aveva aperto il Cammino nella mia parrocchia, quando venne l’ultima volta a trovarmi, stizzito mi disse che tra me e loro non ci poteva essere dialogo perché io - sue testuali parole che non dimenticherò mai - rappresentavo la Chiesa di Pietro, mentre loro rappresentavano la Chiesa di Giovanni. A queste testuali parole capii finalmente che Dio, nella sua infinita misericordia, mi aveva liberato da una setta che per ingenuità sacerdotale giovanile io stesso avevo aiutato ad impiantarsi nella mia parrocchia!

Da fonti massoniche sono trapelati vari documenti che attestano come da molti anni siano in corso piani per l’annientamento della Chiesa Cattolica, operando dal suo interno (cfr. “La faccia nascosta della storia” di P. Mantero, Ed. Segno, Udine).

Esaminiamo alcuni punti interessanti:

1. La svalutazione e il deprezzamento della Santissima Eucarestia e conseguentemente la desacralizzazione e profanazione del culto cattolico e dei luoghi di culto
2. L’eliminazione della Mariologia e dell’angelologia dalla teologia cattolica.
3. L’eliminazione del sacerdozio ministeriale e di tutto ciò che ha a che fare col sacro.
4. L’uso del denaro per accrescere il consenso.



Ora esaminiamo ad uno ad uno questi punti, confrontandoli con la catechesi Neocatecumenale tratta dagli orientamenti alla èquipes di catechisti di Kiko Argüello, come riportato da Padre Enrico Zoffoli, da essi considerato il nemico n. 1, nel suo volumetto “Il neocatecumenato della Chiesa Cattolica”.

1. Per i Neocatecumenali la Messa non è un vero “sacrificio”, il perpetuarsi del sacrificio della Croce, ma soltanto un banchetto comunitario che celebra la potenza salvifica di Cristo risorto che è bene celebrare non in Chiese consacrate, ma in stanze qualsiasi proprio per far risaltare che è una cena, e se si celebra in Chiesa per ragioni di spazio (con più comunità riunite) l’altare (cioè, la tavola) va tolto dal presbiterio e portato al centro della Chiesa. Il Pane Consacrato non si muta nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo, non avendo altra funzione che quella di simboleggiare la presenza spirituale di Lui che, risorto, tutti trascina sul carro di fuoco... Negati il Sacrificio eucaristico e la transustanziazione, il “Pane consacrato” (con tutti i suoi resti e frammenti), il Cammino esclude la reale presenza di Cristo, perciò abbiamo che nelle Messe celebrate da sacerdoti Neocatecumenali non viene fatta la purificazione dei vasi in modo corretto, non si fa caso se dei frammenti cadono a terra (una volta si chiamava sacrilegio...) e viene negato ogni culto al Santissimo Sacramento (niente Quarant’ore o adorazione Eucaristica ).
2. L’unica effigie Mariana ammessa è un’icona di vago sapore bizantino, chiamata “Madonna di Kiko”. Ricordo che una volta, durante la liturgia della parola del mercoledì, non si trovava il quadro di Kiko, ed io proposi di andare a prendere il quadro del Cuore Immacolato di Maria appeso in sacrestia e metterlo sul trepiedi. Ovviamente non se ne fece niente, perché tutto il materiale liturgico deve essere disegnato da Kiko. Come ho già scritto, c’è un culto della personalità verso l’Arguello, per questo definisco i Neocatecumenali anche ‘kikiani’. Ovviamente non si può parlare ai Neocatecumenali di Lourdes, Fatima e di altri luoghi mariani, a cui viene negata ogni importanza.
3. L’eliminazione del sacrificio comporta la soppressione del sacerdozio ministeriale, non dovendosi riconoscere altro sacerdozio se non quello di Cristo: l’Eucarestia è celebrata nella comunità dei credenti, tutti indistintamente partecipi di quell’unico sacerdozio... L’esclusione del sacerdozio ministeriale porta al crollo della gerarchia Ecclesiastica, ossia il rifiuto dell’ordine sacro che la fonda, soppresso il quale, la Chiesa, come società visibile e gerarchica, non ha più alcuna ragione di essere. Infatti, nel neocatecumenato tutta l’autorità e tutto il sapere sono nelle mani di Kiko e dei responsabili da lui nominati a livello zonale e dei catechisti, ai quali, tutti, anche i sacerdoti devono obbedienza! I preti servono solo a celebrare le Messe secondo le indicazioni liturgiche di Kiko. Il rispetto verso i sacerdoti è solo formale, i veri pastori sono i Catechisti del Cammino che, laici, non si fanno pudore di chiedere, durante gli scrutini, anche ai sacerdoti se si masturbano… Aspetti privatissimi della vita intima di una persona non li conosce il sacerdote parroco o il sacerdote confessore, che in virtù del suo ministero ne avrebbe tutto il diritto, ma dei semplici laici conoscono i fatti di tutti! In realtà, essi non si fidano dei preti, è questo il motivo per cui Kiko ha voluto i seminari Redemptoris Mater, per avere un clero plasmato a sua immagine e somiglianza!
Mia mamma, che avevo portato insieme a mia sorella nel Cammino, mi fece notare che i catechisti Neocatecumenali poi non si inginocchiavano mai, né davanti al Santissimo, né alla consacrazione, e assumevano atteggiamenti irriverenti durante le celebrazioni (la posizione classica in Chiesa è con le gambe accavallate ed i due gomiti appoggiati allo schienale, possibilmente in posizione obliqua rispetto alla panca).
Io stesso devo ammettere che durante la mia permanenza nel Cammino ero come se fossi stato ipnotizzato, avevo le fette di prosciutto sugli occhi. Il mio risveglio dal sonno ipnotico avvenne durante una convivenza piena di termini e ritualità giudaiche, in cui ad un certo punto mi chiesi: ma dove sono capitato? Sono in un’associazione cristiana o sono finito in una sinagoga ebraica? Mi trovo tra i marrani, ossia gli ebrei spagnoli che fingevano di essersi convertiti a Cristo, o in un gruppo cattolico? Non sono assolutamente un antisemita, ma il rinnovamento della Chiesa si deve rifare alla Padri della Chiesa e non all’Antica Alleanza che è superata!
4. I Neocatecumenali dispongono di grosse somme di denaro, che vengono elargite dai loro membri. Con quale “liberalità” ci sarebbe molto da discutere: C’è la storia di una suora alla quale fu tolto l’orologio perché si “liberasse dai beni” non avendo altro da dare a causa del voto di povertà e perciò non possedendo niente. Arrivati ad un certo punto del Cammino, i seguaci devono dare le ‘decime’ non sapendo ovviamente dove vanno a finire: nessuno presenta consuntivi. In gran parte vengono date in elemosina ai vescovi delle Diocesi che ospitano i ‘kikiani’ al fine di accrescere il consenso della Gerarchia nei loro confronti.

Un altro aspetto del Cammino Neocatecumenale che trova riscontro nello statuto massone è il comportamento verso il prossimo. Come nel giuramento massone è fatto obbligo di aiutare i “fratelli” della stessa loggia, anche per i neocatecumenali c’è l’impegno del mutuo soccorso all’interno della propria comunità ed eventualmente delle altre comunità.

In conclusione, a proposito di soldi, sul blog “La Verità sui Neocatecumenali” è stato riportato il mio primo articolo su ‘Petrus’ e tra i commenti ve ne è uno di un anonimo che scrive le testuali parole: ”LA STORIA SI RIPETE… DON MARCELLO COME GINO CONTI… ANCHE LUI COMINCIA A VENDERE LIBRI… INTERESSANTE, NO??? PRIMA L’ARTICOLO COPIA E INCOLLA CON ZOFFOLI… L’ANNUNCIO DEL NUOVO LIBRO… DAJE MARCE’… SE VOI 50 EURO TE LI REGALO IO”. Al caro anonimo ricordo che sono molti anni che mi dedico alla compilazione di libri: ne ho attualmente scritti 24, alcuni tradotti in diverse lingue. Quest’anno ne pubblicherò altri 10, per cui se segue ‘Petrus’ dovrà abituarsi alla pubblicità frequente dei miei libri! Un’ultima cosa: caro anonimo, per quanto riguarda i 50 Euro che vuoi regalarmi, parlane prima con il responsabile della tua comunità, lo sai non ti è lecito fare l’elemosina senza il suo permesso: potrebbe essere interpretato come un atto di superbia da parte tua…
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