quindi ne convieni con me, che per il papa non sarebbe necessario creare ulteriore distacco verso il suo gregge ?
Sí ne convengo...anche che probabilmente mi sfugge l "idea" del distacco di cui parli che sicuramente proviene da un esperienza...
Il pastore deve guardare le pecore dal mondo...e il mondo é pieno di...di..."giochini"...noi siamo qui in questa realtá...ed abbiamo persone di QUESTA realtá che ci possono aiutare.
Ma questo puo essere un discorso di piu ampie vedute,cioé non solo religioso.
Chi non potrebbe aiutare a questo mondo ? in tutti i casi se ancora "miracolosamente" è in piedi , confido ancora in quella buona umanità ...
tutti...ma ci vuole volontá e buon uso del libero arbitrio...
Sai,io spesso trovo come punto coerente e incontrastato l esperienza dei figli,dei miei figli...
Possiamo fare una transposizione...dove il pastore sei tu...e il figlio tuo l agnello...io credo che comprenderai cosa voglio intendere...cioé essere in tutte le "posizioni" secondo l esigenza e le situazioni...e che tu come mé siamo esseri uamni che sanno cos é il mondo,ma l agnello ancora no...allora da qui la "strana" posizione del genitore che é del mondo,ma con un amore per il figlio che non é del mondo...ma molto di piu....e nonostante questo innocente,pulitissimo,disinteressato amore,riusciamo molte volte a far bene,ma anche a sbagliare...nonostante la forza di questo amore.
Nella spiritualitá,nel fedele,nel credente...é cosí come quella transposizione...
spero di essere all'altezza della situazione, lo devo essere per i miei figli, ma affinchè non siano agnelli sacrificali dovro' proteggerli e metterli in grado di proteggersi da soli, dove e quando io non posso arrivare, questo significa in qualche modo negargli una buona fetta di infanzia serena e indisturbata come dovrebbe essere.
Traine tu le conseguenze a catena che ne susseguono...
Io non ho scritto agnello sacrificale...ma solo agnello...volevo solo rappresentare l innocenza piu assoluta..
Io forse la vedo o sento diversamente...crescere un figlio non trovo che sia giusto solo dargli un infanzia senza problemi...dev esserci un equilibrio tra la veritá della vita,la loro innocenza assolutamente dovuta e la fantasia.
Non credo che preservare un figlio nell assoluto bene in senso di assenza assoluta di problemi,sia un bene.
Credo piu nell equilibrio di tali elementi e l amore che si dona,anche se nello sbaglio....perché prima o poi i figli diventeranno grandi...e cio che é stato sbagliato ma con amore,scvolerá via come il tempo...ma se si é sbagliato senza amore,srá ferita per sempre...
Magari per uno che è cresciuto in maniera cattolica, diventa grande ha dei figli e non sa proprio se farli battezzare o meno, poichè sfiduciato nella maniera piu' completa dal clero, dai preti, perchè li ha conosciuti....
e allora perde la fiducia, o meglio la fede, decade il valore di un battesimo fatto da un prete ambiguo, e sai che è cosi , quando ormai ti basta uno sguardo di pochi secondi.
...infatti...quello che ho scritto,caro abbraccio...é che noi siamo uomini,solamente uomini ...con sentimenti che sono piu grandi noi....ho fatto l esempio dell amore dei figli per quello...perché il fatto che esiste quell amore,non esclude che un padre o madre non sbaglino....é che quell amore é troppo grande per poter mantenere tale compito perfetto senza errore per tutta la vita.
Che un prete sia ambiguo e possa sbagliare é vero,questo non lo rinnego...rinnego solo quando si vuole screditare molti per lo sbaglio di pochi.
Ma riguardo al battesimo ,caro abbraccio....se un prete sbaglia,ma la famiglia é innocente in tale fatto(il figlio lo é comunque)...credi davvero che Dio non sia superiore allo sbaglio di un prete?
Credi davvero che Dio condanni un figlio e genitori che non sanno per le cose nascoste di un altro?...no,non é cosí,Dio é giustizia e vede ogni cuore...per questo il primo é Dio....
E pensi che il papa ha, un bel giorno dell'anno scorso "abolito" il limbo.
Cioe' dopo 2000 anni il limbo improvvisamente non esiste piu'.
Nella chiesa vi sono diversi livelli...non so come dire...diversi livelli di "discutabilitá" di un "argomento",anche se non cattolici bisognerebbe informarsi su certe questioni...che capisco che per chi non crede non vi sono sfumature,ma per la fede sí.
Dicevo...il limbo era una veritá di fede,non un dogma.
Il dogma é intoccabile per un decreto "speciale" che é lungo dire...mentre la veritá di fede é una veritá "variabile",cioé sono quelle "veritá" dove ancora non si sono o si sono riscontrati problemi nel confermarle in assoluto perché si confronta con la bibbia...questo vuole dire che vi sono diversi parametri di discussioni su tante cose...per questo la chiesa é fissa ma anche in evoluzione nel tempo.
Ci sono molti studi durati secoli sulla bibbia e che anche oggi é studiata,valutata...da uomini di fede e non...secondo,appunto,le varie sfumature che possono essere nella bibbia ed essere lette e rappresentate in tanti modi diversi.
Insomma...é uno studio immenso oltre a dover esserci la volontá e la fede.
Ce ne sarebbero discorsi seri da fare del perchè viene a mancare la fede, partendo dal fatto che il primo a sparire è stato il pastore.
Sí tanti...tanti quanti sono migliaia di anni.
Il pastore non é sparito,credo che non si possa condannare in modo cosí generico...e credo si debba sempre tener presente che siamo tutti umani,anche i preti...ma abbraccio...ogniuno renderá conto delle sue...sai?