Pentecostali carismatici

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Heleneadmin
00lunedì 14 febbraio 2011 21:49
Heleneadmin
00lunedì 14 febbraio 2011 22:22
Heleneadmin
00lunedì 14 febbraio 2011 22:42
www.diovive.com/fondamenta/ch01.htm

Capitolo Primo



CERCHIAMO DI CAPIRE IL RINNOVAMENTO CARISMATICO



"Accade invece quello che predisse il profeta Gioele: 'Negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona." (Atti 2, 16-17)




INTRODUZIONE



Il termine: "Rinnovamento Carismatico" (anche Pentecostalismo cattolico o Rinnovamento nello Spirito Santo), è diventato un’espressione familiare nella Chiesa cattolica di tutto il mondo. La sua crescita continua sta a significare che alla fine tutti saranno a conoscenza di questa frase, se non della sua realtà.

Molti movimenti hanno preceduto quello Carismatico: tra gli altri quelli liturgico, scritturistico e patristico. Tutti sono stati un ritorno alle origini: uno spogliamento delle aggiunte culturali e un ritorno agli inizi. Il Rinnovamento Carismatico, tuttavia, è qualcosa di molto speciale perché il ritorno vuole risalire alla prima Pentecoste, cioè proprio agli inizi della stessa Chiesa, nella ricerca di una nuova Pentecoste ai nostri giorni.



Gli eventi nel Rinnovamento Carismatico si sono svolti con estrema rapidità, a partire dai primi giorni del 1967 fino all'immenso raduno del Giugno 1974 a Notre Dame. Questo capitolo si propone di dare una visuale panoramica, di fare un passo indietro per considerare quanto è successo dal punto di vista storico e di fare una prognosi di quello che avverrà. Esporremo i seguenti punti:



1) La spiegazione di quegli elementi definiti "Pentecostali".

2) Il posto di questo movimento nella Chiesa Cattolica.

3) Un accenno al modo in cui viene usata la parola "movimento".



Possiamo senz'altro dire che il Signore ci ha sorpresi tutti: quando tutto pareva sbiadito, con un gran numero di sacerdoti e di suore che se ne andavano a causa dei molti problemi nella Chiesa, le ampie dissociazioni da parte dei giovani e con lo sforzo in atto per rinnovare la Chiesa, il Signore ha cominciato a effondere il Suo Spirito in maniera assai rilevante. D'un tratto, nel Corpo Mistico di Cristo si è avvertita una nuova ondata di potenza: un gran numero di persone ha cominciato a sperimentare la preghiera, a usare i doni spirituali e a radunarsi regolarmente per lodare Dio. I poteri della Chiesa primitiva, per lungo tempo sopiti, sono stati rilasciati d'un tratto a un gran numero di persone. Spero che quest'opera aiuterà molti a capire ciò che lo Spirito di Dio sta facendo, e come tutti possano essere partecipi di questa ricca effusione, promessa da S. Pietro tanti anni fa nel Giorno della prima Pentecoste.



Questo particolare capitolo comprende tre sezioni, che si propongono di esaminare i tre termini: "Pentecostalismo", "Cattolico" e " "Movimento."



CAPIRE IL PENTECOSTALISMO



A) Definizione e Storia



1. COSA SI INTENDE PER PENTECOSTALISMO?



Il termine si riferisce a certi elementi della vita cristiana, associati di solito alla festa della Pentecoste e ai Doni dello Spirito datici da Cristo.

Questi elementi includono:



a) Un'esperienza di preghiera per mezzo della quale lo Spirito Santo diventa non solo un oggetto di fede, ma anche di esperienza. Questo si associa alle consolazioni nella preghiera, al senso della presenza di Dio o a ciò che l'insegnamento tradizionale chiamerebbe "fervore". Tale esperienza di preghiera viene chiamata "Battesimo nello Spirito" o "Effusione dello Spirito" ed è intimamente connessa ad un impegno personale con Gesù quale Signore.

b) Il dono della preghiera in lingue, descritto in Atti 2,4 e in Atti 11,46.

c) I ministeri carismatici dello Spirito manifestati negli Atti negli Apostoli e descritti da S. Paolo in 1 Cor 12, 14.



Vi è incluso anche il tentativo di modellare la vita della Chiesa secondo il modello della Scrittura esposto negli Atti degli Apostoli, affinché la potenza evidente nella Chiesa primitiva venga manifestata anche ai nostri tempi - oppure, secondo la preghiera di Papa Giovanni, affinché noi possiamo sperimentare una Nuova Pentecoste ai nostri giorni.





2. QUESTI ELEMENTI, COME SONO STATI IDENTIFICATI PER "PENTECOSTALISMO"?



Gli elementi dell'esperienza della preghiera carismatica, dei doni carismatici e dei modelli di comunità ecclesiale carismatica vengono identificati per "Pentecostalismo" per due motivi:



a) Sono descritti dettagliatamente negli Atti degli Apostoli, che iniziano con la narrazione della Pentecoste.

b) Sono anche "scomparsi" dalla normale vita della Chiesa man mano che questa, nel tempo, si è allontanata dall'effusione della Pentecoste.



É quindi naturale che, col riapparire di questi elementi che rinnovano la Chiesa secondo il modello degli Atti degli Apostoli, essi vengano chiamati "Pentecostali".

Sebbene quanto esposto qui sopra possa costituire l'insieme degli elementi principali del Pentecostalismo, ciò che pare Dio stia operando mediante il Movimento Pentecostale Cattolico è, in realtà, un fenomeno assai complesso, non facilmente analizzabile né sezionabile.





3. IN UN CERTO SENSO, NON SI PUÒ DIRE CHE NELLA CHIESA PRIMITIVA FOSSERO TUTTI "PENTECOSTALI"?



Secondo quanto descritto negli Atti degli Apostoli la predicazione primitiva portava certamente a ricevere lo Spirito con pienezza in un’esperienza di preghiera. Sempre negli Atti, l'attività carismatica era abbondante e i modelli di vita nella Chiesa dinamici. L' "esperienza pentecostale" e i doni carismatici erano disponibili per tutti, secondo la profezia di Gioele che affermava che lo Spirito sarebbe stato riversato sopra ogni persona (Atti 2,16).

Con la sempre crescente espansione ed accettazione del Rinnovamento Carismatico nello Spirito Santo, si spera che la Chiesa torni ad essere rinnovata nello Spirito di una Seconda Pentecoste, secondo la descrizione degli Atti.





4. CHE NE É STATO DI QUESTA ACCENTUAZIONE DELL'ESPERIENZA PENTECOSTALE?



Per molte ragioni nella Chiesa, col passare del tempo, la piena attività dello Spirito Santo si è oscurata e limitata. Le manifestazioni e le opere dello Spirito Santo, secondo quanto esposto nel Nuovo Testamento, parvero per la maggior parte cessare. Di conseguenza molti teologi hanno parlato dell'era apostolica come di una cosa unica, ritenendo che quelle grazie speciali fossero intese solo per la Chiesa primitiva. Quindi la predicazione si è indirizzata verso altri elementi della vita della Chiesa quali il Credo, i Sacramenti e i Comandamenti.





5. ALLORA, NELLA CHIESA CATTOLICA C'É STATA UNA PERDITA COMPLETA DEGLI ELEMENTI PENTECOSTALI?



Non c'è mai stata una perdita completa e questi elementi sono sempre stati presenti nella vita della Chiesa Cattolica e accettati dagli autori spirituali. La spiritualità cattolica tradizionale, infatti, ha sempre accettato il valore della crescita nella preghiera e la Chiesa ha sempre avuto dei mistici. Nella vita dei santi è sempre stata presente un’abbondante attività carismatica e un gran numero di laici conosce manifestazioni occasionali della potenza di Dio. La storia della Chiesa è piena di gruppi di "entusiasti" i quali, nonostante le difficoltà, hanno apportato una notevole ricchezza devozionale.





6. CHE PERDITA SI É AVUTA NELLA VITA DELLA CHIESA?



Nel cattolico medio c'è stato un oscuramento della vita completa nello Spirito. La predicazione della Chiesa ha cominciato ad accentuare la necessità di ricevere i sacramenti e di vivere secondo un certo codice morale. Si può dire che la Chiesa non si sia resa conto della misura dei suoi stessi poteri di portare tutti i fedeli a una dedizione personale a Cristo, a una vita di preghiera personale profonda e di introdurli nei ministeri carismatici.





B) Storia del Pentecostalismo Moderno



7. IL PENTECOSTALISMO MODERNO É INIZIATO DAI CATTOLICI?



No di certo. Questo movimento è cominciato tra i gruppi non cattolici e anziché rinnovare le Chiese, ha portato alla formazione di Chiese Pentecostali e a quella che è stata chiamata la "terza forza" del cristianesimo.

Dai suoi modesti inizi al principio del 1900, il Pentecostalismo ha letteralmente spazzato il mondo. Nel corso degli ultimi decenni tuttavia la sua potenza si è manifestata sia all'interno delle Chiese tradizionali sia al di fuori di esse.





8. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE GENERALI DEI "PENTECOSTALI MODERNI?"



Nonostante le diversità, si può dire che le caratteristiche principali dei "Pentecostali contemporanei" siano le seguenti:



a) La convinzione che il Battesimo dello Spirito concesso ai discepoli di Gesù nel giorno della prima Pentecoste, sia inteso per tutti i cristiani.

b) La convinzione che le manifestazioni carismatiche presenti dopo la Pentecoste non erano destinate a "morire" o a scomparire; cioè che la preghiera in lingue e gli altri doni carismatici dovevano essere sperimentati ed usati da ogni cristiano.

c) Dal punto di vista dottrinale i "Pentecostali" di solito sono ortodossi, poiché si attengono ad un’interpretazione tradizionale del Credo degli Apostoli. I Pentecostali Cattolici accettano anche altre dottrine Cattoliche, contenute anche solo implicitamente nel Credo stesso.

d) In pratica, si pone l'accento sulla preghiera privata e di gruppo (incontri di preghiera), sulla fede nella Signoria di Gesù e sul tentativo di vivere secondo le massime del Vangelo.



CAPIRE IL PENTECOSTALISMO NELLA CHIESA CATTOLICA



C) Storia del Movimento Pentecostale Cattolico



9. QUANDO É INIZIATO QUESTO MOVIMENTO NELLA CHIESA CATTOLICA?



Nel 1967 alcuni cattolici impegnati dell'Università di Duquesne si incontravano per pregare regolarmente. Erano turbati dall'evidente declino della pratica religiosa, sia presso il convitto universitario sia in tutta la Chiesa e arrivarono alla conclusione che il vero rinnovamento nella Chiesa dipendeva da una nuova Pentecoste.

Poiché il Vaticano II aveva affermato che i cattolici potevano imparare il modo in cui l'azione dello Spirito si manifestava nelle altre Chiese, si sentirono ispirati a pregare con un gruppo di Pentecostali di Pittsburg.



In quell’occasione chiesero che si pregasse su di loro perché ricevessero il Battesimo dello Spirito Santo o Effusione. Dopo quel fatto, cominciarono a manifestare i doni carismatici e a possedere nell'intimo una nuova relazione di preghiera con Gesù di Nazareth.

(Le idee del Battesimo nello Spirito e dei doni carismatici sono trattate estensivamente nei capitoli successivi).



Tale apertura iniziale da parte dei cattolici alla potenza Pentecostale fu l'inizio del fenomeno del Rinnovamento Carismatico nella Chiesa Cattolica, che poi si è sparso dovunque nel mondo.





10. QUAL É L'ESTENSIONE DEL RINNOVAMENTO PENTECOSTALE CATTOLICO?



L'elenco Internazionale dei gruppi include migliaia di comunità carismatiche di preghiera. Molte altre partecipano al Rinnovamento Carismatico in maniera non ufficiale. Ogni indicazione (dimensione delle conferenze, vendita di libri, quantità d’incontri di preghiera settimanali) testimonia di un numero in continuo aumento.

Messa a confronto con le cifre totali degli altri movimenti, tale crescita è stata estremamente rapida. Ma davanti al totale dei cattolici, la dimensione risulta ancora molto piccola.



Nel Rinnovamento Carismatico, tuttavia, la chiave non sta nella dimensione, ma nel messaggio e nella potenza che esso sviluppa. Non c'è alcun motivo per cui ogni cattolico non debba sperimentare questa nuova Pentecoste, intanto che la Chiesa comprende ed assimila il Rinnovamento Carismatico nella propria vita ordinaria.





D) Relazione del Movimento Carismatico verso l'intera Chiesa



11. QUAL É STATA LA RELAZIONE DELLA GERARCHIA CATTOLICA NEI CONFRONTI DEL MOVIMENTO PENTECOSTALE?



La gerarchia cattolica ha assunto l'atteggiamento di Gamaliele (Atti 5, 34-39) quando si trovò davanti al nuovo movimento dello stesso cristianesimo, cioè che se questo proviene veramente da Dio continuerà e porterà frutto.

Nel 1969 il Comitato Teologico dei Vescovi Americani ha redatto una dichiarazione sul Pentecostalismo Cattolico. Ecco quanto vi è dichiarato:



a) Il movimento ha un fondamento solido nella Scrittura.

b) Il suo effetto sui partecipanti è buono e spesso li riconduce a pratiche religiose abbandonate.

c) I sacerdoti prudenti dovrebbero interessarsi e partecipare al movimento, per assicurare una guida solida nell'uso dei doni carismatici.



In occasione del loro incontro nazionale, nell'aprile 1972, i vescovi americani riaffermarono questa loro dichiarazione. A livello individuale, poi, sono andati assai oltre, fino ad esprimere forti elogi per il movimento.





12. QUAL É STATA LA REAZIONE DEI SACERDOTI E DEL LAICATO?



Tra i sacerdoti e i laici la reazione al movimento è stata varia. La grande maggioranza ne ha solo sentito parlare, senza aver mai sperimentato un gruppo di preghiera; altri hanno una grande diffidenza nei confronti del Pentecostalismo Cattolico, per obiezioni teologiche o personali; altri ancora sono in qualche modo attirati verso i risultati che vedono o di cui sentono parlare. Per alcuni, infine, esso ha assunto un significato immenso e costituisce una sorgente continua di forza spirituale per il mondo moderno.





13. QUALE ATTEGGIAMENTO HA ASSUNTO QUESTO "MOVIMENTO" NEI CONFRONTI DELLA GERARCHIA?



Il Movimento Pentecostale Cattolico crede nella Chiesa Cattolica e nell'autorità datale da Cristo. Sin dai primissimi inizi vi sono stati obbedienza e rispetto nei confronti della gerarchia.



I leader carismatici sono convinti che Dio abbia posto la Sua autorità nella Chiesa e accettano la disciplina e l'obbedienza alla gerarchia, poiché si rendono conto che questo è il solo modo attraverso il quale il Pentecostalismo può portare un beneficio alla Chiesa stessa.



14. PERCHÉ LA CHIESA CATTOLICA SI É DIMOSTRATA TANTO APERTA NEI CONFRONTI DI QUESTO MOVIMENTO?



La Chiesa Cattolica ha sempre tenuto in gran conto gli elementi "Pentecostali" quali l'esperienza della preghiera e gli interventi divini. In fondo, gran parte dell'insegnamento pentecostale porta nuovamente alla luce alcune parti trascurate o dimenticate della nostra stessa tradizione.



Persino i doni carismatici insegnati nella letteratura "pentecostale", si trovano elencati allo stesso modo da Adolph Tanquerey nella sua "Vita Spirituale" (un testo ben noto a sacerdoti e religiosi). Egli vi spiega i nove doni carismatici e si aspetta che si manifestino col progredire dell'anima verso di Dio.





15. POTRESTI FORNIRE MAGGIORI DETTAGLI SU QUESTO ARGOMENTO?



Gli autori spirituali nella tradizione della Chiesa espongono il cammino verso Dio in tre stadi: purgativo, illuminativo e unitivo. Presuppongono che l'anima progredisca nella preghiera e che, seguendo le ispirazioni di Dio, raggiunga una conoscenza profonda e personale di Cristo. Proprio questi, assieme ad altri effetti, costituiscono i frutti principali dell' "esperienza pentecostale".



Ad esempio la Chiesa ha sempre insegnato la presenza dei doni carismatici nella vita dei santi. Inoltre, essa ha dato il suo sostegno a Lourdes e a Fatima, luoghi d’apparizione di Nostra Signora, considerandoli fonti legittime di un ministero di guarigione. La Chiesa richiede dei miracoli prima di una canonizzazione. La teologia mistica è piena d’insegnamenti sui carismi, su come questi debbano essere usati e sui relativi pericoli.





16. CHE IMPORTANZA HA QUESTO MOVIMENTO PER LA CHIESA?



Questo movimento contiene sicuramente una potenza e un dinamismo che possono essere estesi a tutti e in grado di rinnovare ogni aspetto della vita della Chiesa. Molti ritengono che l'efficacia della Chiesa nel mondo moderno sia intimamente collegata a questa effusione spirituale.

In un'epoca in cui la Chiesa Cattolica è profondamente turbata da gravi problemi quali la frequenza alla Messa festiva, la crisi vocazionale, quella dell'istruzione religiosa e da innumerevoli altre difficoltà, un movimento di questo tipo è considerato spesso come la sua principale speranza.



Mentre molti altri membri della Chiesa pare stiano perdendo la speranza, i Pentecostali Cattolici stanno lodando il Signore per tutto quello che Egli sta facendo; e proprio come nella Chiesa primitiva, altre persone vanno ad aggiungersi ogni giorno ad essi.





E) Obiezioni al Pentecostalismo nella Chiesa Cattolica



17. NON È UNA CONTRADDIZIONE CHE QUALCUNO SIA DEFINITO PENTECOSTALE CATTOLICO"? CHE DIFFERENZA PASSA TRA QUESTO APPELLATIVO E IL CHIAMARSI "LUTERANO CATTOLICO" OPPURE "BATTISTA CATTOLICO"?



Vi è una differenza enorme tra "Pentecostalismo", "Luteranesimo" o qualsiasi altra fede denominazionale: infatti, mentre il "Pentecostalismo" è un cammino di vita spirituale, il "Luteranesimo" è un insegnamento dottrinale. La rottura di Lutero con la Chiesa Cattolica (ed altre simili divisioni religiose) è avvenuta a motivo della dottrina che la Chiesa riteneva incompatibile con la propria interpretazione tradizionale della rivelazione. Il Pentecostalismo, invece, non presenta una nuova dottrina, ma si limita a sottolineare la convinzione che quanto è accaduto nella Prima Pentecoste si intende debba accadere a tutti i cristiani fino al ritorno del Signore. E' quindi compatibile con ogni tradizione cristiana e così possono esserci (e ci sono) Pentecostali Luterani, Pentecostali Battisti, ecc.





18. ALCUNI INSEGNAMENTI DEL "PENTECOSTALISMO" NON SONO CONTRARI ALL'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA CATTOLICA?



Qui va fatta una distinzione tra gli insegnamenti di base del "Pentecostalismo" (che saranno definiti in seguito) e quelli che vi sono stati aggiunti in un secondo tempo al contatto con una data tradizione protestante.

In ogni comunità di preghiera gli insegnamenti dovranno includere sia l'insegnamento "Pentecostale" (come il giusto uso dei doni), che quello "Cristiano" (come la teologia del Battesimo sacramentale, del perdono dei peccati o del ruolo della Scrittura). Ovviamente questi ultimi insegnamenti saranno influenzati dalla denominazione dell'oratore o dell'intera comunità.

I gruppi cattolici hanno imparato da quelli pentecostali protestanti in cosa consiste la vita piena dello Spirito e cosa sono i doni carismatici (secondo le indicazioni e i consigli del Concilio Vaticano II); tuttavia non hanno accettato quegli insegnamenti che presentavano delle diversità con la dottrina cattolica.





F) Pentecostalismo Cattolico e Movimento Ecumenico Cattolico



19. ALCUNI NON POTREBBERO AVERE L'IDEA CHE SI TRATTI D’UN MOVIMENTO ECUMENICO?



Poiché i cattolici condividono con altri cristiani le credenze "Pentecostali" fondamentali, molti pensano al Rinnovamento Carismatico come ad un movimento ecumenico. I suoi scopi tuttavia non sono in primo luogo ecumenici.

Lo scopo primario del Rinnovamento Carismatico per la Chiesa Cattolica è quello di arrivare a sperimentare, in ogni parte della sua vita, la potenza dello Spirito Santo e i doni carismatici.



Lo Spirito tuttavia si sta movendo all'interno di tutte le denominazioni e molte Chiese stanno sperimentando questo rinnovamento. Poiché lo Spirito comunica l'unità, quest'ultima effusione avrà effetti ecumenici e risulterà in una più stretta unione delle Chiese.

Il Movimento di Rinnovamento Carismatico non è certamente ecumenico nel senso che i suoi leader cerchino di formare una nuova Chiesa che si fondi unicamente sull'esperienza pentecostale e sui doni carismatici.





20. QUALE SARÀ LA DIFFERENZA TRA UN GRUPPO PENTECOSTALE

CATTOLICO E UN GRUPPO PENTECOSTALE PROTESTANTE O INTERDENOMINAZIONALE?



Le differenze potrebbero essere esaminate sia dal punto di vista dottrinale che culturale. Quanto alla dottrina, il gruppo cattolico avrà le seguenti caratteristiche:



a) Accetterà la Messa come mezzo principale per adorare Dio. Il gruppo di preghiera settimanale, quindi, non potrà mai sostituire la frequenza alla Messa.

b) Accetterà le dottrine insegnate con autorità dalla Chiesa Cattolica e, quindi, respingerà ogni insegnamento Pentecostale Protestante che non sia conforme alla dottrina della Chiesa.

c) Obbedirà ai comandi del vescovo locale e accetterà il ruolo ed insegnamento dei sacerdoti (in realtà molti gruppi ascoltano volentieri il sacerdote, per riceverne la guida spirituale).



Dal punto di vista culturale, il gruppo di preghiera cattolico differisce da quelli protestanti nei modi seguenti:



a) Probabilmente non canta quanto loro e fa uso di inni diversi.

b) Non metterà quanto loro l'accento sul dono di guarigione.

c) Emotivamente, sarà un poco meno espressivo.

d) Magari userà di più la parola carismatica "dono".



Si dovrebbe rilevare a questo punto che l'autore sta riferendosi alla tradizione dei gruppi di preghiera sia cattolici sia protestanti di Filadelfia).





SOMMARIO



21. PER RIASSUMERE, PERCHÉ QUESTO MOVIMENTO PUÒ ESSERE CHIAMATO CATTOLICO?



1. L'Eucaristia è considerata il centro di ogni preghiera e di ogni lode rivolte al Padre.

2. L'esperienza pentecostale fa risvegliare nell'individuo l'apprezzamento delle pratiche tradizionali - come la partecipazione alla Messa, la confessione, il rosario ecc. Tali pratiche erano state eliminate dalla vita di alcuni.

3. Esso accoglie, e viene nutrito, dall'insegnamento tradizionale della Chiesa e in particolare dalle tradizioni della teologia mistica ed ascetica, secondo quanto è stato esposto da scritti autorevoli e dai santi.

4. Si sottomette totalmente ai vescovi.

5. Si spera che, con i leader adatti, esso riesca ad evitare gli inganni dei movimenti "entusiasti" del passato e che possa quindi costituire una fonte di rinnovamento autentico all'interno della Chiesa.



Questo elenco potrebbe essere esteso di molto.





CAPIRE IL RINNOVAMENTO CARISMATICO

COME MOVIMENTO



H) Si Tratta proprio di un Movimento?



22. IN CHE SENSO É UN "MOVIMENTO ALL'INTERNO DELLA CHIESA"?



Certamente non è un movimento nel senso consueto. Di solito i movimenti sorgono dalla brillante idea di un fondatore, dall'intelligente organizzazione di vasti gruppi di persone o, ancora, da altri fattori umanamente o sociologicamente spiegabili.

La storia del Pentecostalismo Cattolico tuttavia, le sue origini, la crescita spontanea, la potenza spirituale e le sue fondamenta nella Scrittura, indicano che questo movimento non è opera d'uomo ma di Dio, che sta veramente rinnovando la Sua Chiesa in un momento di crisi tanto particolare.





23. PUÒ ESSERE CHIAMATO "MOVIMENTO" IN QUALCHE SENSO?



Lo si può chiamare "movimento" in due sensi:



1. Un vasto numero di persone partecipa alle ricchezze del Pentecostalismo, le valuta e le impiega per il proprio bene personale e per il bene della Chiesa.

2. Alcune persone (direi molte) stanno cercando di elaborare mezzi umani per assicurarsi che questa effusione carismatica, elargita da Dio alla Sua Chiesa, non vada sprecata né diventi inefficace.





24. ALLORA LA PAROLA "MOVIMENTO" É LA MIGLIORE?



La parola "movimento" viene usata da tutti con riluttanza e forse potrebbe andar meglio la frase "Cammino di vita spirituale". Un sempre maggior numero di persone considera la spiritualità pentecostale come un qualcosa di dinamico, adatto alle esigenze del mondo moderno e consono ai principi della tradizione spirituale. Queste persone si radunano in comunità di preghiera per aiutarsi a vicenda in questa spiritualità e per aiutare altri che potrebbero unirsi a loro.





25. IN CHE MODO QUESTO "CAMMINO DI VITA SPIRITUALE" DIFFERISCE DALLE ALTRE VIE GIÀ SANZIONATE DALLA CHIESA?



Nel corso dell'intera storia della Chiesa sono sempre esistite diverse vie spirituali, diversi cammini e molte persone sono sempre state attratte da un dato tipo di cammino. La Chiesa ha sanzionato diverse spiritualità quali la Francescana, la Domenicana o la Carmelitana. Tuttavia, il modello della spiritualità pentecostale non si rifà a quello di un grande santo, ma agli avvenimenti degli Atti degli Apostoli, e un cammino spirituale che si basi sulla Pentecoste comprende tutte le altre spiritualità.





I) Natura del Movimento



26. SI TRATTA DI UN MOVIMENTO LIBERALE O CONSERVATORE?



A dire il vero non è nessuno dei due. I Cattolici Liberali spesso considerano i Pentecostali come "evasivi" quanto ai problemi dei cambiamenti nella Chiesa, della giustizia sociale, dell'ecologia e dell'intero elenco di problemi portati avanti dal movimento liberale cattolico. I Pentecostali Cattolici sono considerati persone che evitano tali problemi, che li sfuggono, rifugiandosi nelle comunità di preghiera.



I Cattolici Conservatori, d'altro canto, in qualche modo si trattengono dal partecipare alla libertà, alla spontaneità e all'entusiasmo degli incontri di preghiera dei Pentecostali Cattolici. Pare si trovino in difficoltà davanti ai doni carismatici e fanno fatica a credere che i cattolici possano imparare qualcosa dai gruppi protestanti.





27. QUALI SONO LE METE IMPORTANTI NEL MOVIMENTO PENTECOSTALE CATTOLICO?



Il movimento si propone uno scopo principale: la lode a Dio e la venuta del Suo Regno. Il "Regno" include ovviamente la rimozione della sofferenza, che ogni lacrima venga asciugata e la guarigione della razza umana, in particolare dalle ferite interiori, psicologiche, che ciascuno di noi si porta dentro.

Si può dire che si tratti di un "movimento di preghiera" basato sulla convinzione che se l'uomo entra in una relazione personale con Gesù Cristo, all'interno di quell'individuo inizierà un processo di guarigione che gradualmente cambierà il suo modo di vivere.





28. QUINDI, POSSIAMO DIRE CHE IL MOVIMENTO EVITI GLI "IMPEGNI"?



Il movimento, come tale, evita di lasciarsi coinvolgere da altri tipi di impegno sebbene spesso i membri, rafforzati dalla vita di preghiera, si interessino ad attività sia religiose sia sociali.

Il Movimento Pentecostale Cattolico (anche Rinnovamento Carismatico, o nello Spirito Santo) ha un messaggio importantissimo da insegnare ai fedeli cattolici: se comincia a lasciarsi direttamente coinvolgere in problemi come guerra o pace, giustizia sociale, ecc., la gente farà certo confusione a proposito del movimento e, in molti casi, non riuscirà a identificarvisi. Pare tuttavia che la maturazione nella vita dello Spirito produca il frutto di un vero impegno sociale, sia da parte dell'individuo sia del gruppo.





J) Permanenza ed Estensione del Movimento



29. QUESTO MOVIMENTO POTRÀ DURARE?



Tutti ritengono che durerà. Si prevede che cesserà come movimento in quanto tale, nel senso che alcuni cattolici vi apparterranno ed altri no. Si spera che un giorno l'esperienza del Battesimo nello Spirito, l'esercizio dei doni carismatici e la preghiera di gruppo in una comunità possano costituire la normale esperienza di ogni cattolico e il modello di vita di ogni parrocchia.





30. QUALI SONO LE SPIEGAZIONI DI UNA SIMILE CONCLUSIONE?



Si potrebbero elencare i seguenti motivi:



a) Il rinnovamento prodotto dal Movimento Pentecostale Cattolico non si basa su concetti elaborati da teologi o da sociologi religiosi: è piuttosto un rinnovamento della Chiesa secondo gli Atti degli Apostoli.

b) Il dinamismo del movimento non deriva da nessuna forza o pressione esterna e neppure dal potere di un'idea brillante: esso infatti è costituito dallo stesso concetto biblico del Battesimo dello Spirito. Il movimento è composto da gente del tutto ordinaria, ma che ha sperimentato la potenza di questo Battesimo dello Spirito Santo.

c) I suoi effetti, in particolare se la persona è sostenuta da una comunità di preghiera, pare siano a lungo termine. Una sua straordinaria caratteristica è la profondità del cambiamento che si produce nell'intimo della persona e la fedeltà della gente alla comunità di preghiera.

d) Se il movimento viene davvero dal Signore, sarà Lui Stesso a non permettere che sia vanificato. Esso è iniziato con appena poche persone ed ora sono migliaia e milioni quelli che, all'interno della Chiesa Cattolica, si interessano al Rinnovamento Carismatico e si dedicano ad esso.



31. QUESTO MOVIMENTO PUÒ ANDARE BENE PER TUTTI?



Si possono citare due motivi per i quali esso può essere adatto ad ogni cattolico:

1) La teoria che sta dietro al Pentecostalismo non è altro che il tentativo di capire cosa sia in realtà una vita piena nello Spirito. Se la potenza del Battesimo dello Spirito Santo e dei doni carismatici sono opere comuni dello Spirito, allora è certo che tutti coloro che hanno ricevuto il Battesimo sacramentale sono anche chiamati a vivere una vita piena nello Spirito. "Siate perfetti come il Padre mio è perfetto" è detto per tutti noi.

2) Non vi è un solo vero motivo perché qualcuno debba esserne escluso. Ai gruppi carismatici partecipano persone di ogni età, classe sociale e personalità. In questo movimento delle persone molto comuni hanno trovato una vita religiosa più profonda; persone non eccessivamente pie o senza una specifica base religiosa o sociale sono state profondamente toccate e poi sono cambiate. La gente che partecipa al movimento, quindi, rappresenta una vera sezione trasversale della vita cattolica.
Heleneadmin
00martedì 15 febbraio 2011 16:57
www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/eccl-comm-docs/rc_pc_chrstuni_doc_20060126_pentecostals...

PONTIFICIO CONSIGLIO
PER LA PROMOZIONE DELL'UNITÀ DEI CRISTIANI

RAPPORTO DI P. JUAN USMA GÓMEZ

Cattolici e Pentecostali: uno sguardo alla storia



Nel mese di aprile prossimo avrà luogo a Los Angeles (Stati Uniti) un incontro per commemorare i primi cento anni del Movimento Pentecostale. Le cronache raccontano che, agli inizi del XX secolo, un gruppo di credenti fu espulso dalla Seconda Chiesa Battista di Los Angeles a causa della sua costante insistenza sulla necessità di un "revival" spirituale. La ricerca di simili revival, pratica più o meno comune nell'ambito protestante sin dalla comparsa del Metodismo nel XVIII secolo, implicava un tipo particolare di preghiera e di culto che, stimolato da un'intensa predicazione e da incontri di preghiera, sfociava spesso in una esplosione di fervore religioso.

Nel 1905 questo gruppetto di fedeli, invece di sciogliersi e riassociarsi ad altre comunità cristiane, cominciò a riunirsi in un'abitazione di via Bonnie Brae, sotto la guida di William J. Seymour. Si predicava e si invocava una nuova Pentecoste, un'effusione dello Spirito Santo simile a quella descritta negli Atti degli Apostoli (cfr Atti 2, 1-21) (1).

Gli storici ci dicono che la notizia di questa iniziativa si diffuse rapidamente in città e che molte altre persone aderirono al gruppo. Ben presto fu necessario trasferirsi in un luogo più grande, in via Azusa, dove si stabilì la Apostolic Faith Mission (Missione di Fede Apostolica). Il primo servizio religioso ebbe luogo il 14 aprile 1906. Come si racconta, fu proprio in via Azusa che un gran numero di fedeli sperimentò quella "Pentecoste personale", ovvero quell'esperienza spirituale riconosciuta generalmente come l'inizio del pentecostalismo e che, in seguito, sarà detta Battesimo nello Spirito Santo.

Di fronte a tale evento, le reazioni furono disparate e contrastanti. Coloro che ricevettero questa "unzione" ne parlarono come del tocco sovrano di Dio, mentre i leader delle comunità protestanti ed evangeliche presero le distanze, temendo che una simile esperienza non avesse un solido fondamento spirituale e dottrinale e, soprattutto alla luce delle manifestazioni che l'accompagnavano, iniziarono a dubitare della "salute mentale" dei protagonisti (2).

A cento anni dagli eventi di via Azusa, numerosissimi sono oggi i gruppi pentecostali sia a livello locale sia facenti parte di vere e proprie reti internazionali (3). Nonostante tutti si definiscano pentecostali, tra di loro vi è una palese differenza a livello di strutture. E sebbene sia possibile individuare tre grandi correnti, non esiste un'unità organica istituzionale, né una struttura mondiale che le rappresenti interamente. D'altro canto, molti ritengono che l'unità spirituale data dal Battesimo nello Spirito è un vincolo fondamentale e sufficiente.

Oltre alle denominazioni propriamente pentecostali (Pentecostali classici), vi sono gruppi pentecostali all'interno delle varie Chiese e Comunità ecclesiali (Pentecostali denominazionali come il Rinnovamento Carismatico Cattolico); molti altri si definiscono Non denominazionali, Neocarismatici e Indipendenti. Ad essi si aggiunge una lunga lista di gruppi di dubbio carattere ecclesiale e cristiano che svolgono attività di scarsa natura religiosa e che, per farlo, adottano forme pentecostali.

Nel 2005 si calcolava che il numero dei pentecostali fosse 500 milioni. Alcuni studi ne prevedono una crescita del 2,25% rispetto ad un incremento della popolazione mondiale dell'1,23% (4). Va menzionato che queste cifre comprendono anche i cristiani che vivono la spiritualità pentecostale all'interno delle proprie Chiese e quelli che occasionalmente entrano in contatto con la realtà pentecostale. Ricordiamo poi che non esistono dati su coloro che hanno abbandonato il pentecostalismo.

Nel corso dei suoi cento anni di esistenza, il Pentecostalismo ha avuto contatti con quasi tutte le comunità cristiane; questi contatti sono di diverso tipo, come vedremo più sotto. In effetti, all'apertura dei primi gruppi che offrivano la grazia del Battesimo nello Spirito come fonte di rinnovamento spirituale fa seguito lo scontro nel campo missionario di fronte al rifiuto delle altre comunità cristiane: la certezza pentecostale della salvezza ottenuta mediante il Battesimo nello Spirito ed il timore di essere giudicati colpevoli da Dio per non aver convertito coloro che si dichiarano cristiani (ma non pentecostali) alimentano nei pentecostali lo zelo missionario.

Nei confronti dei cattolici, il Movimento, nato come reazione ad un' "ortodossia morta" e ad un "nominalismo cristiano", ha conservato un atteggiamento negativo: l'identificazione tra Roma e Babilonia, ereditata dalla Riforma, non è scomparsa completamente.

La situazione muta con il riconoscimento dell'esperienza pentecostale all'interno delle comunità cristiane e che pertanto non rende necessario un cambiamento di affiliazione ecclesiale. I pentecostali riconoscono i vincoli di comunione con i carismatici: ritengono infatti che lo Spirito Santo opera in modo eccellente in quei credenti che hanno ricevuto il Battesimo nello Spirito, indipendentemente dalla loro Chiesa di appartenenza. Questa unità spirituale, che ha prodotto alcune associazioni e alleanze missionarie, non legittima comunque le comunità cristiane in quanto tali.
Cattolici e pentecostali si incontrano in tutto il mondo. Pentecostali e cattolici si confrontano ovunque. Non di rado aggressività e diffidenza sono state alla base delle loro relazioni: il desiderio di convertire obnubila le menti ed i cuori. I pentecostali hanno difficoltà a riconoscere il valore salvifico della Chiesa cattolica e dei sacramenti, mentre molti cattolici vedono con sospetto la proliferazione degli interventi divini e considerano le promesse di guarigione, le profezie ed i doni spirituali come forme di proselitismo.

Nel 1972 è stato avviato il dialogo internazionale cattolico pentecostale. Va ricordato che, quarant'anni fa, i cattolici erano all'oscuro della spiritualità e della missionologia pentecostali. Né la maggior parte dei pentecostali conosceva la ricca spiritualità e la vitalità missionaria dei cattolici. Cattolici e pentecostali si guardavano con diffidenza e timore. Il contatto stabilitosi grazie alla comparsa del Rinnovamento Carismatico Cattolico, insieme alla partecipazione di un leader pentecostale al Concilio Vaticano II (5), permisero di allacciare un dialogo con alcuni leader e gruppi dei Pentecostali classici, un dialogo volto ad approfondire la conoscenza reciproca e a superare i reciproci malintesi. Oggi, attraverso i documenti pubblicati per il Dialogo internazionale cattolico pentecostale (6), cattolici e pentecostali possono riconoscere alcune caratteristiche confessionali dei propri interlocutori e comprendere le ragioni alla base di alcuni dei loro atteggiamenti. Il compito non è stato facile. Diverse sono infatti la missionologia e le espressioni della spiritualità. Radicalmente distinto è il modo di fare teologia.

Queste differenze sono emerse in maniera ancora più evidente nell'attuale fase di dialogo (la quinta dall'inizio delle conversazioni), che, nel quadro della testimonianza biblica e patristica, ha trattato il tema di come si diventa cristiani. Sulla fede, la conversione, la sequela, l'esperienza e la formazione sono stati individuati punti comuni e complementari. Diversamente, sul Battesimo nello Spirito, esperienza fondante per i pentecostali, sono emerse differenze dottrinali all'interno del pentecostalismo stesso, oltre alla necessità di un ripensamento pastorale, dato che non tutti hanno fatto tale esperienza.

Il pentecostalismo è considerato da molti come l'ultimo frutto della riforma. La sua snella struttura ecclesiale, lo zelo missionario, la semplicità dottrinale e l'apertura al "soprannaturale", oltre alla sua flessibilità culturale, alla forte connotazione emotiva e alla capacità di generare esperienze religiose gli conferiscono un carattere proprio. L'urgente necessità di avere e suscitare l'esperienza vitale dello Spirito Santo e la sua certezza di salvezza spiegano parte del suo fascino e del suo successo.

A tal proposito, durante il Seminario di studio organizzato a São Paulo dal Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani e dalla Conferenza Episcopale del Brasile nel settembre 2005 (7), il Cardinale Walter Kasper ha presentato il lavoro dei Vescovi dicendo: "È urgente un esame critico della nostra coscienza pastorale. Dobbiamo chiederci: perché i cattolici lasciano la nostra Chiesa e passano a questi gruppi? Cosa manca nelle nostre parrocchie? Cosa possiamo imparare dalla vicinanza pastorale dei pentecostali? Cosa dobbiamo evitare?".

Quando si ha a che fare con il pentecostalismo, occorre tener presente che, per quest'ultimo, l'avere ed il suscitare esperienze religiose è essenziale. Il fatto stesso che il Movimento Pentecostale/Carismatico si percepisca come un movimento nuovo e definitivo, di origine divina, segno degli ultimi tempi, e che presenti il Battesimo nello Spirito come "l'effusione finale dello Spirito Santo che precede la venuta di Gesù Cristo" e, come tale, normativo se si vuole essere cristiani, pone ai cattolici seri problemi di ordine teologico.

Per i cattolici è chiaro che l'esperienza conosciuta come Battesimo nello Spirito Santo (totalmente distinta dal sacramento del Battesimo) non è né il punto più alto né la forma più piena dell'esperienza dello Spirito Santo. Si tratta di un'esperienza tra le altre che caratterizza una certa spiritualità all'interno del cristianesimo e che richiede un serio e continuo discernimento spirituale e pastorale da parte della Chiesa.
Heleneadmin
00martedì 15 febbraio 2011 17:04
Jonh T.
00martedì 1 marzo 2011 23:37
Molto interessante questo topic
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