Piange anche l’altra Madonnina di Civitavecchia
Fabio Gregori, proprietario della statuetta che lacrimò nel ’95, avrebbe filmato l’avvenimento
Lo sostengono alcuni fedeli di Pantano. Il vescovo Girolamo Grillo però afferma di non saperne nulla
CIVITAVECCHIA — La statuina della Madonna di Medjugorie, donata a Fabio Gregori dal cardinale Deskur il 10 aprile del 1995, da alcuni giorni, piangerebbe lacrime simili a quelle umane. A sostenerlo sono stati alcuni fedeli di Pantano, la borgata agricola una decina di chilometri a nord del centro urbano di Civitavecchia. Fabio Gregori, proprietario anche dell'altra statuina della Madonna di Medjugorie, che il 2 febbraio del 1995 pianse lacrime di sangue, ha spiegato di non poter parlare, aggiungendo: «Per una conferma, rivolgetevi al Vescovo», usando il termine «conferma» forse per un lapsus. Monsignor Girolamo Grillo, vescovo della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, ha invece detto di non saperne niente. A quanto si è appreso, Gregori avrebbe filmato con una telecamera una delle lacrimazioni. L'oggetto sacro si trova nel giardino della villetta della famiglia, nella stessa nicchia di sassi dove il 2 febbraio del 1995 un'identica statuina pianse lacrime di sangue. Quest'ultima è da 10 anni oggetto di culto nella chiesa della borgata. Non è la prima volta che la Madonnina, regalata a Gregori da Deskur mentre l'altra era stata sequestrata dalla magistratura, è al centro di presunti fenomeni inspiegabili. Per ammissione del proprietario, da tempo emanava un liquido oleoso profumato esteso anche alle piante vicine; circostanza mai smentita dal vescovo Grillo. Nel 1995, dal presunto miracolo scaturì una lunga vicenda giudiziaria, conclusasi con l'archiviazione. Dopo una denuncia del Codacons, Fabio Gregori e altri suoi familiari furono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e per abuso della credulità popolare. Nei giorni successivi alle lacrimazioni di sangue, la villetta di Pantano fu al centro di un massiccio pellegrinaggio di fedeli provenienti da ogni parte d'Italia. La commissione teologica diocesana, presieduta dal vescovo Grillo, che indagò sulla natura del fenomeno delle lacrimazioni, a maggioranza stabilì che si era trattato di un fenomeno non spiegabile e decise che la statuina potesse essere oggetto di culto dei fedeli.
giovedì 30 marzo 2006
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