Spagna. Inaugurato un servizio civile per consentire a un cittadino di rinnegare la propria religione.

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GMU
00lunedì 10 marzo 2008 00:50
fonte: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=8138

Rinnegare la propria religione





Autore: Cavallari, Fabio  Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it





sabato 8 marzo 2008



Il municipio di Rivas-Vaciamadrid, alla periferia di Madrid, ha inaugurato un servizio civile per consentire a un cittadino di rinnegare la propria religione e, nel caso di un cattolico, di “sbattezzarsi”. Il servizio, gratuito e aperto a tutti, è stato istituito dalla giunta comunale guidata da Izquierda Unida. In Italia non siamo ancora arrivati a tanto, anche se lo “sbattezzo” è una pratica in voga presso lo UAAR (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti). Per carità, ognuno è libero di decidere come meglio regolare la propria individualità e in che modo sprecare tempo ed energie, però una brevissima riflessione si rende necessaria. Perché alcuni soggetti sentono la necessità di rinnegare pubblicamente qualcosa che ritengono assolutamente senza valore? Visto che il battesimo è considerato null’altro che una manifestazione folcloristica, in cui un soggetto vestito di nero impone, attraverso la gestualità delle mani, semplice acqua sulla fronte di un soggetto, per quale motivo si sente tanto la necessità di esorcizzare tale celebrazione? Mettere in campo una pratica tesa a rinnegare una “mera esibizione ciarliera”, è sostanzialmente un riconoscimento della medesima. Se una cosa non vale nulla, se è concretamente irrilevante, se non modifica destino e presente, se in definitiva non è razionale, perché mai mi dovrebbe preoccupare tanto? Sorge il dubbio che tanto accanimento derivi da un’assenza, da una deficienza (insufficienza, scarsezza, mancanza), da un presunto senso di oppressione. Come quello delle campane che l’UAAR vorrebbe silenziose perché “retaggio di un’epoca passata” ed oggi “doloroso corollario” di una cultura medioevale. Libertà di bestemmia, abrogazione dell’ora di religione e sbattezzo, ecco il laicismo dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti. Personalmente, non ho la grazia della fede, ma la mia laicità è cosa ben diversa, corrisponde, come dice Pietro Barcellona, a sostare, il più a lungo possibile, nello spazio dell’interrogazione, rifiutando, il più lungo possibile, la risposta che chiude l’interrogazione, la risposta che risolve. Lo spazio dell’interrogazione è lo spazio stesso della laicità. Voglio dire di più: l’interrogazione ha origine nel sacro. E il sacro costituisce il fondamento esistenziale del gruppo umano, ciò che non abbiamo a nostra disposizione, che non possiamo predeterminare, né calcolare, che non può essere posseduto e manipolato. E quando questo accade, ne va dell’ossatura antropologica dell’uomo.
rastha
00lunedì 10 marzo 2008 15:10
Re:
GMU, 10/03/2008 0.50:

fonte: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=8138

Rinnegare la propria religione





Autore: Cavallari, Fabio  Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it





sabato 8 marzo 2008



Il municipio di Rivas-Vaciamadrid, alla periferia di Madrid, ha inaugurato un servizio civile per consentire a un cittadino di rinnegare la propria religione e, nel caso di un cattolico, di “sbattezzarsi”. Il servizio, gratuito e aperto a tutti, è stato istituito dalla giunta comunale guidata da Izquierda Unida. In Italia non siamo ancora arrivati a tanto, anche se lo “sbattezzo” è una pratica in voga presso lo UAAR (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti). Per carità, ognuno è libero di decidere come meglio regolare la propria individualità e in che modo sprecare tempo ed energie, però una brevissima riflessione si rende necessaria. Perché alcuni soggetti sentono la necessità di rinnegare pubblicamente qualcosa che ritengono assolutamente senza valore? Visto che il battesimo è considerato null’altro che una manifestazione folcloristica, in cui un soggetto vestito di nero impone, attraverso la gestualità delle mani, semplice acqua sulla fronte di un soggetto, per quale motivo si sente tanto la necessità di esorcizzare tale celebrazione? Mettere in campo una pratica tesa a rinnegare una “mera esibizione ciarliera”, è sostanzialmente un riconoscimento della medesima. Se una cosa non vale nulla, se è concretamente irrilevante, se non modifica destino e presente, se in definitiva non è razionale, perché mai mi dovrebbe preoccupare tanto? Sorge il dubbio che tanto accanimento derivi da un’assenza, da una deficienza (insufficienza, scarsezza, mancanza), da un presunto senso di oppressione. Come quello delle campane che l’UAAR vorrebbe silenziose perché “retaggio di un’epoca passata” ed oggi “doloroso corollario” di una cultura medioevale. Libertà di bestemmia, abrogazione dell’ora di religione e sbattezzo, ecco il laicismo dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti. Personalmente, non ho la grazia della fede, ma la mia laicità è cosa ben diversa, corrisponde, come dice Pietro Barcellona, a sostare, il più a lungo possibile, nello spazio dell’interrogazione, rifiutando, il più lungo possibile, la risposta che chiude l’interrogazione, la risposta che risolve. Lo spazio dell’interrogazione è lo spazio stesso della laicità. Voglio dire di più: l’interrogazione ha origine nel sacro. E il sacro costituisce il fondamento esistenziale del gruppo umano, ciò che non abbiamo a nostra disposizione, che non possiamo predeterminare, né calcolare, che non può essere posseduto e manipolato. E quando questo accade, ne va dell’ossatura antropologica dell’uomo.



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Se i servi del Diavolo sono arrivati a tanto, reagisca adesso la chiesa, e dal solo battesimo istituito all'età dell'incoscenza; ne istituisca uno nuovo, per l'età della coscenza.
Rivelando agli uomini, che il battesimo rimane uno,acquista più valore , perchè il secondo completa il primo, ed entrambi sono una perfetta unità.

( a chi domanda perchè la chiesa non lo abbia fatto prima gli sia detto senza altre spiegazioni che i tempi sono cambiati.)

Il primo fatto nell'età dell'innocenza voluto dalla fede dei padri per la salvezza dei figli, il secondo per l'età della coscenza, voluto direttamente dalla volontà dell'uomo.

Entrambi i battesimi dell'acqua, per gli uomini che lo desiderano saranno un solo Battesimo.


Solo alla fine del Battesimo, si riveli in segreto e senza ufficialità che se questo viene fatto è perchè siamo alla fine dei tempi, ed é per coloro che vogliano lavare la propria anima in questi giorni e sentirsi perfetti, aggiungano anche che tutto questo è voluto da Dio.

Se questo verrà fatto, porterà nuovo fervore tra i Cristiani!

Confido in Coloro che mi ascoltano!

Figlio di Dio e vostro prossimo Fratello

Rasthafari



Dimenticavo una cosa importante
saluti Gmu!
_Azzurra_
00lunedì 10 marzo 2008 15:52
anch io desidero salutare i miei prossimi fratelli

gnu e rastha...ma anche gli altri...tutti

ma forse fratelli lo siamo sempre stati e nn lo credevamo?
GMU
00lunedì 10 marzo 2008 20:56
Re:
_Azzurra_, 10/03/2008 15.52:

anch io desidero salutare i miei prossimi fratelli

gnu e rastha...ma anche gli altri...tutti

ma forse fratelli lo siamo sempre stati e nn lo credevamo?



ma perchè parti? [SM=g27833] [SM=g27833]
GMU
00lunedì 10 marzo 2008 20:57
rastha
un caro saluto [SM=g27830]
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