Re: Orsopazzo
così va bene orsopazzo.
una domanda a tutti:
perchè nell'uomo, come è stato per me molti anni fa, esiste quella spinta interiore un po incoscente e irrefrenabile a lasciare le certezze dell'oggi per affidarsi allo sviluppo più evoluto di un domani?
Anche un uomo razionale come me ammette che esiste in tutti una spinta quasi incosciente come quella che ha guidato interiormente abramo, giacobbe, giuseppe, mosè ed altri pionieri della scienza ad inoltrarsi in territori ad alto rischio esplorativo per ampliare la propria conoscenza di se stessi e dell'universo, solo che alla fine si scorpe che tutto si trasforma in noi e intorno a noi, quindi una identità individuale e statica non rende giustizia all'irrefrenabile voglia di mimetizzarsi sia nel macrocosmo che nel microcosmo, pur di comprendere da dove siamo venuti e come ci siamo evoluti e come ci evlveremo in futuro.
Io credo che nell'universo tutto è in continua esplorazione, trasformazione, relazione e ad alto rischio di essere mutato in miriadi di altri elementi in infinite combinazioni perdendo così un proprio ruolo atomico provvisorio per essere, anche se apparentemente caotico, un altro mondo, un altro sistema solare, un'altra galassia, o molto semplicemente un vagante materiale interstellare e anche una cometa se volete.
La cometa che porta con se, ed è stato dimostrato, materiale organico in sequenze di molecole amminoacidi, è sufficiente per essere paragonata ad un insetto che trasporta il polline in un immenso giardino botanico universale, questo è parte dell'evoluione della vita in molti mondi di cui non conosciamo ancora l'ubicazione astronomica ma già emergono dati interessati su altri mondo appena scoperti con Huble, il telescopio spaziale.
Tutto è vagante e tutto è rimescolato, tutto è in continua trasformazione e mutamento nell'universo, ed è assurdo e irreale preporre a priori dogmi creazionisti e leggi statiche in cui non si ammette una realtà universale dinamica e in continua evoluzione.
L'evoluzione dell'universo è fatto di ogni elemento atomico che perde in continuazione il proprio statu quo atomico e molecolare e si associa ad altri elementi perdendo di fatto la propria autonomia e divendendo interdipendente in miriadi di forme di vita in infinite combinazioni minerali, animali, vegetali, ecc,,,ecc,,,
la pretesa di porre prudentemente un limite all'universo in evoluzione, per paura che icaro si avvicini troppo al sole, è simile all'ignoranza su se stessi quando, non solo non si conoscono i propri limiti ma anche non si conoscono i propri talenti e fino a quanto potevano spingersi per essere messi a frutto, anche come la parabola dei talenti consigliava di conoscere.
Quindi la conoscenza di se stessi non è nell'evoluzione una conoscenza statica ma dinamica e richiede da noi una continua conoscenza delle nostre facoltà e talenti, quindi bisogna scoprirli e metterli a frutto, poi, se vedremo dei limiti dovuti alla nostra fragilità umana, non ci si deve inorgoglire, si accetta per quel momnento di roposare e poi di riprendere il cammino una volta ristorati.
Vi è quella parabola mtseriosa di gesù che diceva: se conoscete la verità su voi stessi, essa stessa sgorgherà da voi come una fontana per la vita eterna.
Qui si allude alla consapevolezza di aver conosciuto sia i talenti che umilmente anche i limiti della fragilità umana, ma anche quel nutrimento interiore che si chiama risveglio evolutivo in cui si ha ancora maggiore chiarezza e lucidità nelle proprie intenzioni e progetti, maggiore discernimento etico e maggiore sensibilità.
Come si può, cari amici, vedere in base al creazionismo uno stsatu quo dell'universo quasi che debba obbedire alle teorie pregalileiane ancora non abbandonate del tutto, ma solo riadattate alle nuove circostanze astronomiche?
vi sono sati ultimamente delle scoperte scientifiche a livello astronomico che hanno di fatto, dico di fatto e ripeto noiosamente di fatto, smentito ogni legge statica e dogmatica a cui l'universo doveva obbedire secondo il creazionismo.
oggi sappiamo oggettivamente, cioè nella realtà, che l'evoluzione è trasformazione continua e riproduttiva e feconda e fecondante ogni angolo dell'universo da parte di ogni elemento che è al contempo microcosmo e macrosocmo e mattone della vita ogni volta si associa ad altri elementi ed in simbiosi diviene interdipendente e esso stesso parte integrante del linguaggio del dna che poi diviene a sua volta linguaggio dell'inteligenza naturale e cerebrale delle diverse specie.
Esiste anche una intelligenza non cerebrale che è quella del mondo vegetale e minerale in cui il crescografo di Bose (scienziato indiano) mise in evidenza attività linfatiche non proprio solo bio-meccaniche ma che entravano in relazione con il linguaggio gestuale dell'uomo, con la sua emozionalità e comunque specificatamente del botanico che studiava il loro comportamento.
Si deve rivedere in modo più aperto il concetto di intelligenza legata sia alla sensibilità delle specie che alla loro capacità di adattamento ai vari agenti geologici, climatici e della catena alimentare. Ogni tasselo della nostra evoluzione è stato registrato ad ogni livello della natura umana, nel suo inconscio e subconscio, come si studiano anche il clima delle varie ere a partire dalle righe sui cilidri di ghiaccio estratti e dalle righe sui fusti di alberi antichissimi o fossilizzati.
Nulla si è evoluto a compartimenti stagni sulla terra, tutto si è trasformato in continua simbiosi e quindi in modo interdipendente e in vasi comunicanti con vari tipi di climi a seconda del contesto geologico e geografico.
L'evoluzione rispetta il relativismo poiché in simbiosi ogni elemento naturale sulla terra presenta inevitabilmente anche aspetti molto relativi a seconda del punto di vista dell'uomo e in cui esso stesso si è ambientato e vive.
Ciò che è davvero non evolutivo e che non rispetta la sensibilità delle varie sfumature della trasformazione antropologica in divcerse ere, è la testardaggine dei teologi ad elaborare teorie scientifiche falsificabili forzandone la conciliazione con teologie irrinunciabili dal punto di vista della fede.
Perchè forzare con teorie campate per aria realtà oggettive con realtà soggettive come per ricondurre il mondo a delle spiegazioni che accontetino scienziati e uomini di fede?
L'universo non accontenta nessuno, è solo semlicemente in imperitura trasformazione e, se una supernova esplode accanto al nostro sistema solare potremmo anche deviare dall'orbita del sole e addio sdraio e ombrellone a rimini.
Non dimenticate che la nascita del nostro sistema solare è dovuto all'esplosine di una stella ai confini della nostra galassia, sapete anche voi come si forma una stella e come muore, quindi penso che quelle energie ed elementi vaganti dispersi sono stati trasformati riciclati e ripresentati sotto forma del sole e dei pianeti che vi orbitano intorno.
Ecco come io vedo una vera evoluzione: la relazione simbiotica e l'aggregazione coesiva dei diversi elementi sia nel microcosmo sia nel macrocosmo in cui oggi abbiamo quello che ci appare evidente dalle osservazioni dei telescopi.
A prescindere dal fatto che taluni mistici orientali considerino illusoria questa realtà materiale, non possono comunque fare a meno di prenderne visione scientifica e approfondirne filosoficamente almeno il senso della loro provvisoria esistenza.
a questo io do una risposta: è illusoria la realtà che vedi, caro mistico? Va bene, ma intanto conoscerne la genesi e la modalità di aggreazione degli elementi che la compongono non è tempo perso, almeno ne conosci l'evoluzione e la conseguente trasformazione in altri elementi e in altre realtà illusorie, magari ne monitori i dettagli dei continui cambimaneti di stato fisico. chimico e biologico.
Magari diventi anche tu, caro mistico, un buon scienziato che esplora il come e il perchè oggi ti appare illusoria la realtà che impressiona i tuoi sensi, senza più pretendere di trascenderla a priori con concetti retorici e dogmatici, privi di ogni seria analisi scientifica ma pieni di presunzione e di pigrizia, infatti è più comodo che si creda di essere illuminati da una entità divina, quindi rimanere nella bambagia, piuttosto che mettere a frutto i propri talenti e conoscere come l'universo sforna in ogni momento la vita proprio a partire dalla semlice relazione e aggregazione di miriadi di elementi in infinite combinazioni.
la realtà illusoria? d'accordo ma intanto prendiamo coscienza e vediamo quali legami ci tengono in simniosi con essa, poi vediamo di fare qualche gradino evlutivo partendo dalla relazione e armonia che abbiamo con questa materialona illusoria tentartice dei nostri sensi incantati.
buona riflessione a tutti, io qui ho dato il meglio delle miei studi, poi ho altre riflessioni ancora in erba da sviluppare.
Piertheoriginal, 25/08/2007 18.05:
!!!