Tema liturgico poco sentito in Messico. Messe ridicole in dialetto e con ballerini piumati

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Ghergon
00sabato 27 settembre 2008 21:38
Tema liturgico poco sentito in Messico. Messe ridicole in dialetto e con ballerini piumati





“Ho la sensazione che il tema liturgico qui in Messico non sia al centro degli interessi della maggior parte del clero”: il grido di allarme lo lancia padre Mario Trejo, argentino, Superiore della Fraternità Sacerdotale San Pio X nella capitale messicana.
Il sacerdote aggiunge: “la situazione comunque è simile in varie parti del centro e sud America”. Insomma, padre come sono le messe da quelle parti? “Guardi, a Città del Messico e Guadalajara ho assistito a celebrazioni col Novus Ordo anche corrette, ne prendo atto.
Ma con la stessa onestà affermo che il clero, nella sua maggioranza, non presta grande attenzione al tema liturgico. Noi, tradizionalisti, siamo anche un poco distanti da loro”. Per quale ragione questo disinteresse verso la liturgia? “Forse per motivi teologici. Ci sono gli abusi, inutile negarlo, poi per chi sta in Europa dove esiste una maggior sensibilità verso questo tema, la situazione risulta ancor più evidente.

Insomma, i sacerdoti lo comprendano, che le messe non sono spettacoli, circo o cinema e che il vero Signore e padrone della Messa è solo Cristo. Alla messa si va per pregare, mai per assistere ad esibizioni del celebrante”. Forse questo fa parte della cultura religiosa messicana e del continente americano… “I cattolici di Messico, Cile, Argentina e così via sono figli spirituali della Spagna e nel cattolicesimo sano, bello e glorioso proveniente da quel paese si riconoscono. Con gratitudine. In più nel continente, influenze comuniste stanno turbando la società, insomma il demonio lotta contro la Madonna così amata in questi posti”.

Abusi liturgici, quali? “Le ripeto, non vorrei stilare, anche perché non mi reputo assiduo spettatore delle messe moderniste, classifiche. Ma nella basilica di Guadalupe è stata celebrata una Messa in dialetto indigeno assolutamente ridicola, dico ridicola, perché nessuno o pochi la capivano.. E allora se la celebrano in dialetto ed è riservata a pochi eletti va bene. Ma, per quale ragione e coerenza affermando che non si comprende, è giusto opporsi al latino?. Poi ho anche visto celebrazioni con piume e ballerini, i Matachines assolutamente inadeguate alla sacralità del rito, ovvero un caos”.

Quella dei latino americani e della sua gente secondo lei è fede reale? “I messicani e in generale i latino americani sono popoli religiosi, ma esiste anche tante superstizione. Molti devono comprendere, per esempio, che la Madonna e i Santi non sono coloro che fanno i miracoli, ma solo una potente fonte di intercessione”.

Per quale ragione il Motu Proprio del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato la Messa secondo il rito romano antico non ha avuto sin qui grande presa? “Lo ripeto, un poco dipende dal clero locale. Poi da gran parte dei mezzi di informazione scarsamente attenti alle questioni religiose, o peggio ancora molte volte persino persecutori”.

I preti non farebbero bene a …vestirsi da preti? “Si tratta di una triste eredità del passato. Lei sa dell’influenza antireligiosa della massoneria. Bene solo dal 1992 in Messico è permesso ai sacerdoti di indossare anche in pubblico la talare o la camicetta clericale. Ma ormai per tradizione e forse pigrizia quasi nessuno le indossa, un peccato”.

Che idea ha del Concilio Vaticano II? “Basta con la lettura o l’ermeneutica della discontinuità. Il Vaticano II va letto, come giustamente fa Papa Benedetto XVI, in continuazione con la tradizione e il Magistero della Chiesa. Insomma non fu una rivoluzione. Ma questo i modernisti, che hanno contribuito a ferire gravemente la Chiesa, non lo comprendono e non lo intendono capire”.

Che farete per promuovere il Motu Proprio? “Lotteremo, ci daremo da fare. Ma la mentalità del clero di queste parti, meglio di gran parte di esso, è quella di aspettare ciò che si fa a Roma”.

Intanto Guadalajara ospiterà dal 23 al 28 marzo 2009 la prima Settimana del Canto Gregoriano, alla quale parteciperà il professor Nino Albarosa. Verranno celebrate anche Sante Messe secondo il rito romano antico. Complimenti.

Rubrica a cura di Bruno Volpe
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