Terni, lavoratori ex Thyssen occupano binari. Il sindaco ferito durante scontri con la polizia

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wheaton80
00mercoledì 5 giugno 2013 16:37
Disordini fra i manifestanti e gli agenti. Due punti alla testa per il primo cittadino, Leopoldo Di Girolamo, che cercava di mediare: "violenza incomprensibile". L'assessore Malatesta: "indignato, cercavamo di placare gli animi e ci hanno colpito alle spalle". Epifani: "Mai un episodio simile". Ufficio ispettivo chiede relazione al Questore

TERNI - Hanno scioperato e occupato i binari della stazione in segno di protesta. Quattrocento dipendenti della Ast, ex Thyssen, hanno partecipato alla manifestazione - di tutti i reparti dell'acciaieria - indetta da tutti i sindacati di categoria. Ma, dopo l'occupazione della stazione, sono esplosi scontri con la polizia in cui è rimasto ferito il sindaco, Leopoldo Di Girolamo. E' stato medicato con due punti di sutura alla testa ed ha parlato di "violenza incomprensibile" da parte della polizia.

Dopo gli scontri, lo sciopero, che doveva terminare alle 13 è stato prorogato di un'ora, fino alle 14. Il corteo con alcune centinaia di persone che, partito dai cancelli dell'Ast, avrebbe avuto come meta la sede della prefettura, in realtà è proseguito, di corsa, fino alla stazione, con i manifestanti che hanno superato lo sbarramento della polizia. A quel punto la tensione è aumentata e ci sono stati contatti tra agenti e manifestanti: durante un'azione di respingimento da parte delle forze dell'ordine, che avevano organizzato un cordone, sono rimasti contusi un lavoratore e il sindaco Di Girolamo, che era arrivato per cercare di mediare. Il primo cittadino ha riportato una ferita non grave alla testa ed è stato medicato con due punti di sutura al capo.

Molto amareggiato, il sindaco ha parlato di "violenza incomprensibile" da parte delle forze di polizia. Poche parole dette nel corso dell'occupazione dei binari della stazione e poco prima di essere medicato. Secondo l’assessore allo sviluppo economico, Sandro Piermatti, che era vicino al sindaco al momento dei tafferugli, "i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l'ordine di manganellare, senza ragioni evidenti". "Una cosa del genere non è mai successa - continua -, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera".

Molte le voci di condanna. "Non ricordo episodio simile a Terni. Ai lavoratori e al sindaco un abbraccio e un sostegno alle ragioni dell'occupazione e del lavoro", commenta il segretario del Pd Guglielmo Epifani. Si dice indignato il senatore del Pd Gianluca Rossi, anche lui presente stamani, che annuncia che chiederà conto di quanto successo al Governo.

Stessa richiesta è stata avanzata dal deputato di Sinistra Ecologia Libertà Giorgio Airaudo, da Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e dalla Cgil: "Serve maggiore attenzione nei confronti della libera espressione delle lavoratrici e dei lavoratori nell'esercizio pieno di quelle che sono le legittime e pacifiche rivendicazioni del diritto al lavoro. Il comportamento tenuto a Terni dalle forze dell'ordine non è ammissibile", si legge in una nota diffusa dalla segreteria nazionale. Anche l'assessore di Terni, Marco Malatesta, tra le persone rimaste colpite nei disordini di questa mattina al corteo degli operai ex Thyssen, ha dichiarato: "Sono indignato, noi eravamo girati di spalle alla polizia quando siamo stati colpiti, cercavamo solo di placare gli animi".

Dura anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini: "Appare gravissima l'azione messa in atto dalle forze di polizia che anzichè farsi interpreti e comprendere il legittimo diritto a manifestare hanno reagito in maniera violenta, ferendo addirittura lo stesso sindaco della città di Terni Leopoldo di Girolamo cui va in questo momento tutta la mia affettuosa solidarietà, così come agli altri cittadini coinvolti", ha commentato.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vice ministro dell'Interno, Filippo Bubbico. "Quello accaduto oggi a Terni - ha detto - è un episodio grave sul quale deve essere fatta immediatamente chiarezza". Dopo il coro di critiche, il capo dell'ufficio centrale ispettivo della polizia di Stato ha richiesto al Questore di Terni "una dettagliata relazione" in merito a quanto accaduto questa mattina.

05 giugno 2013
www.repubblica.it/cronaca/2013/06/05/news/terni_-60411340/
wheaton80
00giovedì 6 giugno 2013 09:32
Terni: Regione Umbria, solidarieta' a sindaco e condanna
05 Giugno 2013

(ASCA) - ''Costernazione e condanna per cio' che accaduto stamani a Terni nel corso della manifestazione per la vertenza Ast. Quanto avvenuto e' totalmente estraneo alla storia e alle tradizioni di una citta' che sui temi del lavoro ha espresso sempre il proprio impegno con grande civilta' e tolleranza, anche in momenti delicati e difficili come quelli che sta vivendo''. Cosi' il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Eros Brega che ''anche a nome dell'intero Consiglio regionale esprime piena solidarieta' al sindaco di Terni e agli altri manifestanti colpiti durante gli scontri''.

Sempre dalla Regione, l'assessore ai trasporti Silvano Rometti, parla di ''vicinanza e solidarieta''' al Sindaco. ''Questo grave episodio - ha aggiunto - va assolutamente stigmatizzato e chiarito nelle sedi opportune, ma non deve in alcun modo ripercuotersi sulla battaglia che istituzioni e lavoratori stanno portando avanti per la salvaguardia del sito industriale ternano''.

Per l'assessore Stefano Vinti ''il grave episodio di repressione della manifestazione pacifica degli operai e della citta' di Terni, conferma il metodo inaccettabile con cui viene gestito l'ordine pubblico, in Italia e in Europa, sintomo di un atteggiamento che tratta la rivendicazione dei diritti alla stregua di un fatto delinquenziale''. Sull'episodio interviene anche il neo assessore Fabio Paparelli, per il quale ''tali atti sono inaccettabili e feriscono un intera comunita' nel profondo, perche' del tutto estranei alla cultura democratica che ha da sempre contraddistinto l'Umbria e la citta' di Terni.

Le istituzioni nazionali e il Governo, si dovranno far carico, da subito, di fare chiarezza sui fatti accaduti accertandone le responsabilita'. Le acciaierie di Terni rappresentano per l'Umbria e per il Paese una straordinaria opportunita' di sviluppo che va difesa e tutelata sia sotto il profilo produttivo che occupazionale. La battaglia civile dei lavoratori di Terni e', e deve continuare ad essere, la battaglia di una comunita' intera che non si arrende al suo destino ma lotta a difesa dei propri diritti e del proprio futuro''.

www.asca.it/newsregioni-Terni__Regione_Umbria__solidarieta__a_sindaco_e_condanna-12847...
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