Totentanz (in italiano Danza della morte) è una danza macabra per pianoforte e orchestra composta tra il 1834 e il 1859 da Franz Liszt. Il brano, meno conosciuto dei concerti per pianoforte e orchestra, non ha avuto molte esecuzioni se non di recente non solo per le impervie difficoltà tecniche; nel nostro tempo è stato riportato all'attenzione del grande pubblico da Arturo Benedetti Michelangeli che probabilmente ne comprese la grandezza al di là delle numerose classiche accuse mosse alla musica di Liszt ed in particolare a questa opera, definita non di rado gotica o comunque esagerata nella sua drammaticità. Ha avuto un tempo di gestazione lunghissimo, 25 anni, ed è una parafrasi sulla sequenza gregoriana del Dies Irae, brano a cui si è anche ispirato il compositore francese Hector Berlioz per il finale dalla sua Sinfonia fantastica (Sogno di una notte di sabba); tra i due pezzi è possibile trovare molte similitudini, la quale viene utilizzata come tale, ma anche raffinatamente modificata. Pare certa l'ispirazione del brano ai dipinti Trionfo della Morte del Camposanto di Pisa attribuiti all'Orcagna.
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