fine
conforme al piano di Dio. L’immagine degli uccelli del cielo che fanno il nido fra i suoi rami è un simbolo
degli spiriti cattivi (cfr. Ez 31:6; Dan 4:18 e Ap 18:2).
Nella parabola del lievito, la cristianità è paragonata alla farina, in cui una donna segretamente immette
del lievito, “finché la pasta sia tutta lievitata”. Orbene il lievito, nella Bibbia, è sempre un’immagine del
peccato e della corruzione (cfr. 1Cor 5:6-8; Gal 5:9; Mt 16:12).
La Scrittura qui e in altri passi (cfr. Apocalisse 3 – Laodicea!) c’insegna che la cristianità, negli ultimi
tempi non deve aspettarsi ampi risvegli, rinnovamenti e una crescita meravigliosa, ma innanzi tutto
decadenza e infedeltà, apostasia dalla fede (1Tm 4:1; 2Ts 2:3) e mescolanza col mondo. Uno sguardo
spassionato sulle condizioni attuali della cristianità non fa che confermare ancora una volta la verità della
parola profetica autentica – e la falsità delle false profezie carismatiche.
d) Nel tempo della fine solo un piccolo resto rimane fedele al Signore
e alla sua Parola
Là dove la parola profetica della Bibbia parla del resto fedele della Chiesa, di coloro che non
contribuiscono al generale sviluppo dell’infedeltà e dell’apostasia, essa non si riferisce assolutamente a
nuove effusioni dello Spirito, ad apostoli, profeti e prodigi, bensì caratterizza questo resto fedele come una
piccola, debole minoranza, che tuttavia si attiene fedelmente al Signore ed alla Sua Parola ispirata e
coraggiosamente restiste al risucchio della seduzione finale: “…tu hai poca forza, hai serbato la mia
parola e non hai rinnegato il mio nome (…) Ecco, io vengo fra breve; ritieni ciò che hai, perché
nessuno ti tolga la tua corona” (Ap 3:8;11). Anche qui la Parola di Dio è in aperto contrasto con le
fanatiche visioni finali dei profeti carismatici.
3. Le dottrine carismatiche sugli ultimi tempi
travisano la Scrittura
Gli aderenti al movimento pentecostale-carismatico non si limitano a mettere false profezie alla base delle
loro dottrine, ma cercano altresì di confermarle con citazioni bibliche. Siamo obiettivi: questi maestri
adoperano in maniera giusta i versetti che citano, cioè li presentano nel loro contesto e conformemente
alla testimonianza di tutta la Scrittura? Oppure estrapolano il versetto biblico dal contesto di tutto il passo,
dandogli un altro significato, esattamente come fanno anche i “testimoni di Geova” e i teologi della Chiesa
cattolica-romana?
Proprio il senso critico manca in tanti credenti dei nostri giorni. Nella loro vita di fede non sono realmente
fondati sulla Scrittura; hanno scarsa familiarità con la Bibbia e non conoscono la sana dottrina degli
Apostoli (At 2:42), che è il metro di misura dato da Dio alla Chiesa e ad ogni singolo credente.
Al posto di una seria lettura della Bibbia in connessione coi passi paralleli, e di uno studio profondo di
essa, si ha spesso una frammentaria conoscenza di singoli “passi preferiti” o “libri preferiti” e una fede
superficiale, che si nutre più di esperienze e di sentimenti che della Parola di Dio.
Qual è il nostro atteggiamento di fronte alla Parola di Dio? Ciò che in questi ultimi tempi ci può veramente
soccorrere è “la Parola della sua grazia, la quale è potente da continuare ad edificarvi, e da darvi
l’eredità con tutti i santificati” (At 20:32). Questa parola ci istruisce, ci orienta e ci edifica, cose di cui
abbiamo bisogno per la nostra vita spirituale. Si tratta della perfetta rivelazione che Dio ci provvede
affinché siamo perfettamente equipaggiati per il nostro cammino. In questa divina Parola dobbiamo
restare, la dobbiamo conservare e ad essa aggrapparci se vogliamo essere vincitori (2Tm 3:14-17).
Dell’indispensabile armatura spirituale di ogni credente, in questo tempo ricco di seduzioni, fa parte la
solida, sincera fede nella divina ispirazione e inerranza di ogni singola parola della Bibbia. Già su questo
punto, sul fondamento della nostra fede, molti credenti oggi si lasciano trarre in errore, ritenendo che la
Bibbia non sia la Parola di Dio, ma che essa semplicemente la “contenga”, essendo anche parola umana.
In tal modo essi deviano dal Signore e dalla sua Parola e si dispongono ad accettare le seduzioni degli
ultimi tempi.
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Inoltre è necessaria una comprensione della sana dottrina, cioè degli insegnamenti che gli Apostoli ci
hanno lasciati nelle Lettere del NT. In esse è fornita la perfetta rivelazione del Signore glorificato per la
sua Chiesa e c’è la chiave per comprendere l’AT e i Vangeli.
Molti gravi errori sono venuti fuori perché non è stata veramente afferrata e custodita questa sana dottrina
(cfr. 1Tm 1:10; 4:6, 13-16; 6:3; 2Tm 1:13-14; 2:15; 4:1-4). Ciò portò, per esempio al fatto che
affermazioni e profezie bibliche, che si riferiscono ad Israele, furono applicate alla Chiesa. Affermazioni
riguardanti il ministero del Messia e dei suoi dodici Apostoli in mezzo al popolo d’Israele furono confuse
con la vocazione dei credenti del tempo della Chiesa, ecc.
Continuamente, nelle false dottrine che circolano all’interno della cristianità, dei versetti vengono tolti dal
loro contesto, e si dà ad essi arbitrariamente un altro significato, o sono interpretati in modo che essi si
vengano a trovare in contrasto con altre affermazioni della Scrittura. Ad evitare questo tranello, bisogna
attenersi ai seguenti principi di interpretazione:
1. Ogni affermazione della Scrittura deve essere compresa in primo luogo secondo il significato delle
parole e nel contesto della storia della salvezza, lasciandoci guidare dalla piena rivelazione del
NT e particolarmente dall’insegnamento delle Lettere degli Apostoli. Il pensiero di Dio è quello
espresso dalle sue parole! Quando Egli parla a Israele, si riferisce a Israele, e quando parla alla
Chiesa intende riferirsi alla Chiesa; quando parla ai pagani, si riferisce ai pagani (cfr. 1Co 10:32).
Significati simbolici e figurati devono ricavarsi chiaramente dal testo stesso o da altri passi
scritturali, e non possono essere considerati arbitrariamente come tali. I singoli brani devono
sempre interpretarsi nel contesto più ampio del testo.
2. Poiché tutta la Scrittura è ispirata da Dio mediante lo Spirito, e lo Spirito di verità non può
contraddirsi, possiamo prendere come dottrina biblica solamente ciò che concorda con tutte le
attestazioni della Scrittura su un determinato argomento. Se una dottrina riceve apparentemente
l’appoggio di cinque versetti, ma tre altri versetti dicono chiaramente il contrario, quella dottrina
non è biblica, ed io la devo rifiutare! In ogni questione si devono prima di tutto ricercare tutte le
testimonianze bibliche e valutarle per quanto affermano. Facendo questo, dobbiamo partire dal
principio che il senso di alcune affermazioni, in un primo tempo poco comprensibile, spesso è
chiarito da altri passi della Scrittura (la Scrittura si deve spiegare con la Scrittura).
Alla luce di queste premesse, vogliamo ora considerare i passi scritturali più importanti, che stanno alla
base delle dottrine del movimento pentecostale-carismatico.
a) Il significato distorto di Gioele 2 e la confusione fra Israele e la Chiesa
Il testo centrale che i pentecostali e i carismatici citano, per dimostrare che il loro movimento è una divina
effusione dello Spirito, è dato da Gioele 2:28-32. Là è scritto:
“E avverrà, dopo queste cose, che io spanderò il mio Spirito su ogni carne, e i vostri figli e le
vostre figlie profetizzeranno; i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani vedranno delle
visioni. E in quei giorni spanderò il mio Spirito anche sopra i servi e le serve. E farò prodigi in
cielo e in terra: sangue, fuoco e colonne di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre e la luna
diventerà sanguigna, prima che venga il grande e spaventevole giorno del Signore. Ma avverrà
che chiunque invocherà il Nome del Signore sarà salvato; poiché sul monte Sion e in
Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il Signore; e fra i rimasti che il Signore avrà
chiamato.”
Questo passo fu citato da Pietro, quando a Pentecoste fu effuso lo Spirito di Dio e nacque la Chiesa. Però
c’è da osservare che Pietro non dice: “Oggi s’è adempiuto…” Egli fa solo notare ai Giudei che la Parola di
Dio preannuncia una effusione dello Spirito Santo.
La profezia di Gioele non s’è adempiuta pienamente a Pentecoste, altrimenti lo Spirito sarebbe dovuto
scendere su tutto Israele, e si sarebbero dovuti avverare gli annessi prodigi nel cielo. A Pentecoste
avvenne solo una pre- e parziale realizzazione di questa profezia. Lo Spirito fu effuso su una piccola
minoranza di Giudei che avevano creduto in Gesù, e da essi fu composta la Chiesa di Dio, una nuova
assemblea di salvati distinta da Israele.
Ora molti teologi carismatici, sulla base di Gioele 2, ritengono che per la Chiesa, alla “prima pioggia” di
Pentecoste, deve succedere negli ultimi tempi la “pioggia autunnale” di un’effusione dello Spirito, una
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“seconda Pentecoste”. La domanda ora è questa: Per chi si adempie la profezia di Gioele negli ultimi
giorni? Per Israele o per il popolo dei Gentili, la Chiesa?
Prima di tutto un esame del più ampio contesto del Libro di Gioele ci mostra come la promessa si riferisce
indubbiamente al popolo d’Israele e non alla Chiesa. Chi sono “i vostri figli” e “le vostre figlie”? Il versetto
precedente indica chiaramente che si tratta del popolo d’Israele riaccolto alla fine dei tempi!
Di conseguenza “ogni carne” non si riferisce a “tutti gli uomini” o ai Gentili, come asseriscono i falsi dottori
pentecostali o carismatici. Il riferimento è a: tutto il popolo d’Israele, tutti gli Israeliti, giovani o vecchi, servi
o serve. E dobbiamo sapere che si tratterà di una cosa assolutamente nuova per Israele, poiché sotto la
Legge lo Spirito Santo venne solo su pochi strumenti scelti da Dio, in primo luogo sacerdoti, re e profeti.
Ora invece sarà sparso su ogni persona, cioè su tutto Israele. Questo è l’unico, possibile, evidente
significato di Gioele 2:28.
Tale spiegazione concorda pienamente con altre testimonianze dell’AT riguardo ad una effusione dello
Spirito Santo su Israele negli ultimi tempi; si veda innanzi tutto Ez 39:29: “E non nasconderò più loro la
mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sopra la casa d’Israele, dice Dio, il Signore” (cfr. anche
Is 32:15; Zac 12:10). Ciò accadrà quando il Signore Gesù Cristo verrà come Messia per Israele e lo
salverà, giudicherà le nazioni e stabilirà il suo regno di pace di mille anni. Proprio a questo evento si
riferisce Gioele, come mostra tutto il libro di questo profeta.
Cosa sarà invece dei popoli pagani, che si dovrebbero convertire in massa prima del ritorno del Signore?
Sono forse essi indicati come “ogni carne”? La risposta ce la dà il capitolo 3 del Libro di Gioele. Qui infatti
è scritto: “Si muovano le nazioni e salgano alla valle di Giosafat! Perché qui sederò per giudicare
tutte le nazioni d’ogni intorno. Date la mano alla falce, perché la messe è matura! Venite, scendete,
poiché il torchio è pieno, i tini traboccano; poiché la loro malvagità è grande” (Gioele 3:12- 14).
Le nazioni dunque avranno un giudizio di massa e non un risveglio di massa; su di esse, adempiendo la
profezia di Gioele, il Signore spanderà la sua collera e non il suo Spirito.
Qui vediamo come s’interpretazione pentecostale di Gioele 2 sia un travisare della Sacra Scrittura. Ciò
che la Parola di Dio promette per la fine dei tempi, chiaramente ed esclusivamente, al popolo d’Israele, è
attribuito in maniera ingannevole alla Chiesa. La presunta effusione mondiale dello Spirito su ogni
persona è dunque una antibiblica alterazione della Verità!
Pertanto le profezie del movimento pentecostale-carismatico sono palesemente false; non è il Signore che
ha parlato attraverso questi profeti, bensì un falso spirito. La confusione fra Israele e la Chiesa, nella
storia della salvezza, è del resto una caratteristica delle false dottrine di molte sette, come si vede
riguardo ai 144.000 Israeliti di Ap 7, in cui si identificano i “Testimoni di Geova”.
Per quanto riguarda la Chiesa, la Scrittura insegna che lo Spirito Santo, a Pentecoste, fu effuso una volta
per sempre, e rimane con essa e in essa fino al momento del rapimento (cfr. Gv 14: 16-17; At 2:33; Tit
3: 5-6). Pertanto la Scrittura non conosce plurime effusioni dello Spirito sulla Chiesa. Dunque la “nuova
pentecoste” del movimento pentecostale non può essere un’effusione del vero Spirito Santo.
b) Si fa confusione fra il tempo della Chiesa
(dispensazione della grazia) e il Regno millenniale
Alla base delle loro dottrine e delle loro profezie, secondo le quali, col risveglio della fine dei tempi, interi
popoli verranno a Cristo, i dottori pentecostali e carismatici citano sempre passi biblici, che effettivamente
parlano di questo argomento. Così nel Salmo 2:8 è scritto: “Chiedimi, e io ti darò per eredità le genti, e
i confini della terra per tua possessione”.
In Is 2: 2-3, si legge: “Or avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della Casa del Signore si ergerà
sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le genti affluiranno ad esso. E molti
popoli andranno, e diranno:
Giacobbe; ed egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri>;
poiché la legge uscirà da Sion, e la parola del Signore da Gerusalemme”. Oppure nel Salmo 86:9:
“Tutte le genti che tu hai fatte verranno e adoreranno al tuo cospetto, o Signore; e glorificheranno
il tuo nome”.
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Se noi anche qui prestiamo attenzione al testo e al suo contesto, vediamo molto chiaramente come tutti i
passi in cui è detto che interi popoli verranno a Cristo si riferiscono al futuro tempo di grazia del Regno di
Mille anni, quando il nostro Signore Gesù, come Messia d’Israele e Re dei popoli, instaurerà il suo
straordinario regno di pace! Solo allora, e non nell’attuale tempo della Chiesa, si convertiranno a Dio interi
popoli (vale a dire quelli che resteranno dopo i giudizi del Giorno dell’Eterno).
Anche qui noi vediamo l’impronta della seduzione degli ultimi tempi: Tutto sembra conforme alla Bibbia,
ma si fa confusione fra il tempo della Chiesa, nel quale solo una minoranza di esseri umani viene a Cristo,
e il futuro periodo del Regno di Mille anni, in cui realmente interi popoli si convertiranno a Lui. Si tratta di
un inganno che comporta pesanti conseguenze. Infatti in Ger. 23:36, è scritto: “poiché la parola di
ciascuno sarà il suo carico; dal momento che voi pervertite le parole dell’Iddio vivente…”!
Con la Bibbia alla mano, si può dunque costatare come lo storcere la verità biblica sia un grande
fondamento dottrinale e visionario del movimento pentecostale-carismatico. Ciò che fu promesso ad
Israele è dirottato verso la Chiesa, mentre si mette da parte la dottrina del NT, secondo cui la Chiesa fin
dalla Pentecoste possiede permanentemente lo Spirito Santo, avendolo ricevuto una volta per sempre. Un
movimento del vero Spirito Santo non può mai essere fondato su uno storcimento della Parola ispirata!
Qual è allora lo scopo di questa dottrina non biblica? C’è una sola logica conclusione: affinché ci sia
l’effusione di un altro spirito, di un falso spirito! I credenti che, al momento della conversione hanno già
ricevuto lo Spirito Santo, devono essere resi atti e pronti a ricevere l’effusione di un altro spirito. I falsi
prodigi della fine dei tempi, sulla base di Gioele 2, devono ritenersi come autentici, sebbene, secondo la
Scrittura, per la fine dei tempi, i divini prodigi siano stati promessi solamente ad Israele.
Uno sguardo alla storia della Chiesa ci mostra come, fin dal tempo degli Apostoli, la falsa lettura di Gioele
2 abbia spalancato la porta a visionari movimenti ereticali:
1. Montano (II sec.): Montano, un ex mago della dea Cibale, predicò un’effusione dello Spirito Santo
secondo Gioele 2. Egli era attorniato da due false profetesse che parlavano in lingue; avvennero miracoli
di guarigioni. Nonostante le profezie menzognere e gli errori dottrinali, il movimento perdurò per alcuni
secoli.
2. Irving / Movimento cattolico-apostolico (XIX sec.): Anche qui l’attesa di un’ “effusione dello Spirito”,
secondo la profezia di Gioele, ebbe un ruolo importante. Una presunta effusione la ebbero anche col
parlare in lingue, con guarigioni e false profezie. Si costituirono 12 apostoli, col compito di preparare la
chiesa al ritorno di Cristo, che si sarebbe avuto già durante la vita di questi falsi apostoli. Questo pseudomovimento
profetico-apostolico sfociò alla fine nella setta dei “neoapostolici”.
3. Il movimento pentecostale (XX sec.): Anche qui si ebbe in precedenza una viva attesa di una “effusione
dello Spirito” secondo Gioele 2. Fanatiche riunioni di preghiera per implorare una tale esperienza portò,
agli inizi del XX secolo, a fenomeni quali il parlare in lingue, le profezie, le estasi col cadere per terra, le
guarigioni ed altri prodigi.
4. Gli avvertimenti della Parola profetica
riguardo alla seduzione finale
E’ stato in precedenza assodato come le dottrine fondamentali del movimento pentecostale-carismatico si
basino su una falsificazione della Sacra Scrittura, e quindi si devono ritenere come seduzione e inganno.
Ma dobbiamo andare ancora avanti.
Le dottrine e le profezie di questo movimento mettono completamente da parte un settore della Scrittura
riguardante gli ultimi tempi e che in fin dei conti si riferiscono proprio ai pentecostali e ai carismatici: gli
avvertimenti contro la seduzione finale della cristianità, presenti chiaramente in tutti i passi che trattano del
tempo della fine.
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a) La comparsa di falsi profeti
Abbiamo già visto che la prima risposta del Signore Gesù alla domanda dei suoi discepoli, relativa ai
segni del tempo della fine e del suo ritorno, fu l’avvertimento: “Guardatevi che nessuno vi seduca!” (Mt
24:4).
La Scrittura dice con molta chiarezza che il tempo che precede immediatamente il ritorno di Gesù Cristo
sarà contraddistinto da una sempre più massiccia seduzione da parte di falsi profeti: “Poiché falsi cristi e
falsi profeti sorgeranno, e faranno segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, anche gli
eletti. Ma voi, state in guardia; ecco, io vi ho predetta ogni cosa” (Mc 13:22-23).
Falsa profezia, significa che degli uomini si presentano nel nome di Gesù Cristo, sostenendo che il
Signore parla con rivelazioni attraverso di essi, e ciò perfino in prima persona: “Io sono il Cristo!” (Mt
24:5). Da questi falsi profeti il Signore Gesù ci mette in guardia con le note parole di Mt 7:15-23:
“15 Ora, guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro son lupi
rapaci.16 Voi li riconoscerete dai frutti loro; si colgono uve dalle spine, o fichi dai triboli? 17
Così, ogni buon albero fa buoni frutti; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. 18 L’albero buono non
può far frutti cattivi, né l’albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è
tagliato, e gettato nel fuoco. 20 Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti.
21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del
Padre mio, che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi
profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte , in nome tuo, molte potenti
opere? 23 Ma io allora protesterò loro: io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti
operatori d’iniquità!”.
Questi avvertimenti del Signore sono confermati molte volte e completati in altri passi del NT. 1Gv 4:1 ci
fa sapere che molti falsi profeti sono all’opera. La Lettera di Giuda mette in guardia da seduttori privi di
coscienza, i quali bestemmiano le potenze infernali e provocano divisioni. La II Lettera di Pietro ci
preavverte che ci saranno falsi dottori, i quali introdurranno eresie di perdizione e, nella loro sete di
denaro, sfrutteranno i credenti con parole ingannatrici (2Pt 2:1-3).
In 1Tm 4:1 siamo messi in guardia contro l’opera di spiriti seduttori e contro dottrine di demoni, che si
diffonderanno nella Chiesa ad opera di seduttori, i quali contrasteranno la verità con falsi segni e miracoli,
come fecero un tempo i maghi Ianne e Iambre alla corte di Faraone. Ed è scritto: “Ma gli uomini malvagi
e ingannatori, procederanno in peggio, seducendo ed essendo sedotti” (2Tm 3:13).
b) La comparsa di falsi miracoli
Per il tempo della fine è stata espressamente predetta la comparsa di ingannevoli segni e miracoli, che
nei giorni dell’anticristo raggiungeranno il culmine, ma che già in precedenza si verificheranno e
sedurranno molti.
Abbiamo già sentito di tali falsi miracoli nelle affermazioni del Signore in Mc 13:22 e in Mt 7:22. Lo stesso
anticristo si servirà molto abilmente di quest’arma: “…Del quale empio la venuta sarà, secondo
l’operazione di Satana, con ogni potenza e prodigi, e miracoli di menzogna; e con ogni inganno
d’iniquità, in coloro che periscono, poiché non hanno dato luogo all’amore per la verità, per esser
salvati. E perciò Iddio manderà loro efficacia d’errore, affinché credano alla menzogna; cosicché
siano giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità”
(2Tm 2:9-12).
Anche in Ap 13:12-15, troviamo gli ingannevoli prodigi dell’anticristo, il quale si serve di una guarigione
per indurre gli uomini ad adorare la prima bestia (cfr. anche Ap 16:14; 19:20). Dunque lo stesso mezzo, di
cui s’era servito Dio al tempo degli Apostoli per confermare la sua Parola ispirata (Mc 16:20; Eb 2:4),
viene usato da Satana al tempo della fine per avvalorare la sua seduzione.
La medesima realtà era stata chiaramente prevista nell’AT, in Dt 12:32; 13:1-5 :
“Prendete guardia di far tutto ciò che io vi comando: non aggiungete nulla e non toglietene
nulla. Quando sorgerà in mezzo a te un profeta, o un sognatore di sogni, il quale ti darà un
miracolo o prodigio, (e quel miracolo o prodigio ch’egli t’avrà detto avverrà) dicendo: Andiamo
dietro a dei stranieri, che tu non hai conosciuti, e serviamo loro; non attenerti alle parole di
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quel profeta, né a quel sognatore; perché il Signore Iddio vostro vi prova, per conoscere se
amate il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. Andate dietro
al Signore Iddio vostro, e lui temete, e osservate i suoi comandamenti, e ubbidite alla sua voce,
e a lui servite e a lui attenetevi. E si faccia morir quel profeta, o quel sognatore di sogni; poiché
egli ha parlato di rivolta contro il Signore Iddio vostro, per sospingervi fuor della via, nella
quale il Signore Iddio vostro vi ha comandato di camminare; e così togli via il male di mezzo a
te!”.
c) La comparsa di un movimento seduttore di falsi profeti
Noi dunque, sulla base della parola profetica della Scrittura, dobbiamo aspettarci, per il tempo che
precede il ritorno di Gesù Cristo, un influente movimento di falsi profeti, il quale esibirà straordinari prodigi
(Mt 24:24). I suoi aderenti profetizzeranno nel nome di Gesù Cristo, scacceranno demoni e faranno molte
opere potenti (Mt 7:22). I falsi profeti di questo movimento avranno l’apparenza di veri credenti, ma in
realtà saranno strumenti di Satana per la seduzione del gregge (Mt 7:15; 2Cor 11:13-15). Essi saranno
caratterizzati da avidità, ricerca di ricchezza e benessere e oltraggi contro Satana e le potenze delle
tenebre (1Tm 6:3-5; 2Pt 2; Gd 4-19). Dietro questo movimento ci sarà l’opera di spiriti seduttori e dottrine
di demoni (1Tm 4:1; 1Gv 4:1-3).
Dove troviamo oggi un movimento dotato di tali caratteristiche? C’è una sola risposta: Se la parola
profetica della Sacra Scrittura non mentisce, c’è solo il movimento pentecostale-carismatico che vi
corrisponde appieno! Oppure dobbiamo pensare che questi avvertimenti siano stati scritti a vuoto?
Nel movimento pentecostale-carismatico troviamo anche un adempimento della profezia della comparsa
di Iezabel, la falsa profetessa di Tiatiri, che seduce i credenti per indurli a spirituale prostituzione, cioè
all’idolatria ed alla comunione con i demoni (Ap 2:20-23). I suoi discepoli pretendono di “aver conosciuto
le profondità di Satana” – cosa che corrisponde in maniera sbalorditiva a ciò di cui si vantano molti
predicatori carismatici. Iezabel insegna in quanto donna (contro l’espresso divieto da parte di Dio in 1Tm
2:12) e seduce veri credenti (“i miei servi”).
Nel movimento in questione, in contrasto con la Parola di Dio, ci sono effettivamente un gran numero di
conduttrici, predicatrici e profetesse “unte di Spirito Santo”. Già solo questa aperta violazione delle norme
date dalla Scrittura rende palese lo spirito ingannatore di questo movimento – in ogni caso agli occhi di
coloro per i quali gli ordini della Scrittura significano ancora qualcosa.
5. Il giudizio della seduzione nella casa di Dio
Molti credenti resteranno sconvolti per queste nostre affermazioni e non accetteranno questo duro giudizio
della Bibbia riguardo al movimento pentecostale-carismatico. Essi non riescono a credere che in mezzo
alla Chiesa possa effettivamente operare un falso spirito, e che credenti autentici possano restare
ingannati da parte di raffinati seduttori.
a) La seduzione nella Chiesa secondo 2 Corinzi 11
Eppure a questo riguardo la Parola di Dio ci fornisce una severa testimonianza, che dovrebbe far riflettere
tutti quelli che la pensano così e che ritengono esagerati gli avvertimenti contro la seduzione nella
cristianità. Si tratta delle parole dell’apostolo Paolo in 2Cor 11:1-4 :
“Oh, quanto desidererei pure che voi sopportaste un poco la mia follia! Ma pure sopportatemi.
Poiché io son geloso di voi d’una gelosia di Dio; perché io vi ho sposati a un marito, per
presentare una casta vergine a Cristo. Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la
sua astuzia, così talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità verso
Cristo. Giacché se colui che viene a voi predicasse un altro Gesù che noi non abbiamo
predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro evangelo che
non avete accettato, voi ben lo sopportereste”.
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Qui la parola di Dio mostra come la chiesa in Corinto, accogliendo i falsi apostoli, dei quali Paolo dice di
più nei vv.13-15, era rimasta pericolosamente sedotta.
Questi falsi apostoli avevano annunciato in Corinto un altro, un falsificato Gesù, che non era identico al
Signore Gesù Cristo rivelato nella Bibbia. Essi seducevano altresì i Corinzi perché ricevessero un altro
ingannevole spirito, che essi nella loro nuova nascita non avevano ricevuto. Ed essi predicavano un altro
evangelo, che non era l’evangelo rivelato nella Scrittura. E i Corinzi, che erano ancora come minorenni e
carnali, non si erano accorti della seduzione! Al contrario, avevano trovato quei mistificatori e falsi apostoli
più affascinanti e “più dotati di potenza” del vero apostolo Paolo (cfr. vv.5-6). Siamo noi migliori dei Corinzi
di allora?
No, anche noi dobbiamo fare attenzione a non restare ingannati e ammaliati dalle seduzioni degli ultimi
tempi (Gal 3:1) Nel passo della Scrittura sopra riportato, ci viene scoperto il segreto della seduzione dei
falsi profeti, il motivo per cui essi sovente sono evanescenti e difficilmente riconoscibili. I seduttori parlano
moltissimo di “Gesù” – ma essi intendono un Gesù diverso dal biblico Signore Gesù Cristo. I seduttori
inducono i credenti a ricevere uno spirito – che però non è il vero Spirito Santo, ma uno spirito seduttore. I
seduttori predicano l’evangelo – ma si tratta di un altro evangelo, non quello biblico, un evangelo distorto,
falsificato. Hanno zelo e “potenza”, quando parlano sanno essere convincenti e irradiano un’affascinante
grande pietà – ma non sono sinceri; attraverso di essi opera Satana, vestito come angelo di luce.
Qui vediamo anche l’autentico pericolo della seduzione di Satana, che si presenta con un pio aspetto, con
un’apparenza di grande pietà: si camuffa da angelo di luce allo scopo di affascinare i credenti e distoglierli
dal loro vero Signore, Gesù Cristo! Il suo scopo è quello di allontanarli dalla semplicità del loro amore
verso Cristo. Il Signore Gesù e la Sua Parola non devono più essere il loro unico bene; altre voci, altri
messaggi, sì, un altro Gesù deve abbagliare i loro cuori.
b) Il preannunciato giudizio nella casa di Dio
Quanto detto sopra vuole essere un serio messaggio, che possa scuotere, indurre al ravvedimento e alla
vigilanza. Per molti credenti superficiali, non fondati sulla Scrittura, si tratta di un linguaggio duro, da
rifiutare. Ma la Scrittura dice molto chiaramente che c’è anche un giudizio dell’Iddio Santo sulla sua casa,
là dove si rigetta la Sua Parola e si abbandona la Sua Verità: “Poiché è tempo che il giudizio cominci
dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di coloro che non ubbidiscono
all’evangelo di Dio? E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore?” (1Pt
4:17-18).
L’effusione del falso spirito del movimento pentecostale fu un giudizio di Dio sull’infedeltà e
sull’allontanamento dalla fede nella sua Chiesa. Non a caso questo spirito ingannevole cadde
primieramente sugli adepti dell’estremista movimento di santità, i quali sostenevano la perversa eresia,
secondo cui un cristiano, con una straordinaria esperienza di santificazione, può pervenire ad una
completa immunità dal peccato e ad un “cuore puro”. Essi pertanto caddero sotto il giudizio di 1Gv 1:8 e
10: “Se noi diciamo che non v’è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi … Se
diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi”.
Lo spirito di questo movimento è stato fin dalle origini uno spirito di menzogna e di seduzione, ed esso
continua a sedurre coloro i quali non accettano l’amore per la verità della Parola di Dio su punti importanti.
La forte crescita e l’irresistibile irruzione di questo spirito nelle file degli “evangelicali”, negli scorsi anni, è
un giudizio sulla loro infedeltà e sul loro allontanamento dalla Parola di Dio.
Allo stesso modo, Dio anche su Israele, al tempo della sua più profonda infedeltà e apostasia, aveva
effuso uno spirito di seduzione, come testimonia Isaia 29: 9-11: “Fermatevi, e meravigliatevi;
esclamate e gridate: essi sono ebbri, e non di vino; vacillano, e non per bevande forti. Poiché il
Signore ha versato sopra di voi uno spirito di profondo sonno, e vi ha chiusi gli occhi, ed ha
appannati gli occhi dei profeti e dei veggenti, vostri capi. E la visione, intorno a qualsivoglia cosa,
vi sarà come parole di lettere suggellate, le quali fossero date ad uno che sa leggere, dicendogli:
deh, leggi questo; egli direbbe: non posso, perché è suggellato!”
Allo stesso spirituale contesto appartiene 2Cro 18:22, dove è detto del re Achab: “Or dunque, ecco, il
Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di questi tuoi profeti; ma il Signore ha
pronunziato del male contro di te”. In un altro passo è descritto come Dio, per un giudizio sopra l’Egitto,
effonde uno spirito di menzogna: “Il Signore ha mesciuto in mezzo ad essi (i savi del Faraone) uno
spirito di stordimento, ed essi hanno fatto errare l’Egitto in tutte le sue opere; come l’ubriaco va
barcollando nel suo vomito” (Is 19:14).
12
c) I dannosi effetti del falso spirito
nel movimento pentecostale-carismatico
E` spaventoso vedere in queste parole di giudizio un riferimento alle brutte scene della cosiddetta
“benedizione di Toronto”. Carismatici, che confessano il nome di Gesù, barcollano e cadono al suolo privi
di senso, sotto l’effetto dello spirito carismatico. Tremano e saltano di qua e di là come ossessi; ridendo si
rotolano sul pavimento senza trovare un freno; giacciono lascivamente denudati; emettono versi di animali
e strisciano come serpenti.
Tutto questo accade nel Nome del Signore della gloria, che continuamente bestemmiano e disonorano.
Cosa è questo se non un giudizio? E ciò non è qualcosa di nuovo; scene analoghe hanno accompagnato
l’opera di quel falso spirito già alle origini in Azusa Street e a Kassel, come fanno notare a buon diritto i
fautori di queste cose. Ricordiamo il passo in Is 28:7-13:
“Ma anche questi barcollano per il vino, vacillano per le bevande inebrianti; sacerdote e
profeta barcollano per le bevande inebrianti, affogano nel vino, vacillano per le bevande
inebrianti, barcollano mentre hanno visioni; tentennano mentre fanno da giudici….A chi vuol
dare insegnamenti? A chi vuole far capire la lezione? A dei bambini appena divezzati, staccati
dalle mammelle? Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,
regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là! Ebbene, sarà mediante labbra
balbuzienti e mediante una lingua straniera che il Signore parlerà a questo popolo. Egli aveva
detto loro:"Ecco il riposo: lasciar riposare lo stanco; questo è il refrigerio!" Ma quelli non
hanno voluto ascoltare. La parola del Signore è stata per loro precetto dopo precetto, precetto
dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là, affinché essi
andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati, colti al laccio, e presi!” (versione Nuova
Riveduta).
Questo spirito seduttore è riuscito a tal punto ad ubriacare gli aderenti a questo movimento e ad
annebbiare le loro capacità di giudizio, da far passare per effetti dello Spirito Santo tali spaventose
escrescenze - proprio di quello Spirito che, secondo la testimonianza della Scrittura, è uno Spirito di forza
e di correzione (2Tm 1:7), vale a dire uno Spirito che, nel credente, produce consapevole autocontrollo,
sobrietà, decoro, disciplina e un sano giudizio. Uno dei frutti dello Spirito, secondo Gal 5:22, è la
continenza, cioè un disciplinato, cosciente governo della propria personalità mediante lo Spirito di Dio.
“Gli spiriti (o le attività spirituali) dei profeti sono sottoposti ai profeti”, è scritto in 1Cor 14:32.
Ogni coercizione, allo stesso modo della perdita di coscienza e dell’ubriachezza, è anch’essa segno
sicuro di uno spirito demoniaco (cfr. 1Cor 12:2; 2Tm 2:2). Al contrario l’azione dello Spirito Santo produce
vigilanza e sobrietà, educazione e disciplina per glorificare Dio (cfr. Ef 5:18; 1Ts 5:6-7; 1Tm 2:9; Tit 1:8;
2:2; 2:5;2:6; 2:12).
Estasi e “ebrietà nello Spirito”, così come la mistica con le sue false rivelazioni interiori, fanno parte del
veleno della prostituta di Babilonia, della falsa religione pagana. Chi si dà a queste estasi pseudospirituali,
paga un caro prezzo. Non è raro che depressioni e pensieri blasfemi, scompigli a livello
dell’anima e dello spirito, perdita della certezza della salvezza e danni nella famiglia e nel lavoro a motivo
di false visioni e “direzioni”, sono la conseguenza di manipolati voli ad alta quota.
Specialmente nel campo del carismatismo vanno sempre più prendendo piede dottrine pagano-occulte,
che rinnegano la fede biblica sostituendola con una magia camuffata come cristiana. A tale genere
appartengono le dottrine di Yonggi Cho sulla “quarta dimensione”, sulla presunta “potenza delle
parole”dell’uomo, a cui basta solo confessare ciò che vuole, per poterlo poi ricevere.
Anche falsi dottori come Kenneth Hagin con la sua “legge della fede”, e l’influente movimento “Parola
della fede”, come pure Robert Schuller e altri, che propagano i principi New Age del “pensiero positivo”,
insegnano e praticano nient’altro che stregoneria in veste cristiana. La “visualizzazione”, cioè una voluta
immaginazione visiva, che avrebbe il potere di produrre o mutare una realtà, è un’ancestrale tecnica
occulta degli sciamani, oggigiorno molto propagata nel movimento carismatico da parte di falsi maestri.
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d) La seduzione carismatica nel contesto della fine dei tempi
Dalla prospettiva biblica sugli ultimi tempi, il movimento pentecostale-carismatico, con le sue false
profezie e i suoi falsi segni prodigiosi, è un raffinato inganno che ha il compito di distogliere dalla divina
Parola ispirata della Sacra Scrittura, contribuendo a spianare la strada ai preannunciati potenti inganni
dell’anticristo.
Ai suoi aderenti si dà a credere che i messaggi profetici, confermati da segni prodigiosi, sono vere parole
di Dio. In tal modo essi vengono predisposti alla efficace forza di seduzione dell’anticristo e del suo falso
profeta, che a sua volta si servirà ugualmente di miracoli, per accecare gli uomini e presentarsi come lo
strumento eletto di Dio (2Ts 2:9-12; Ap 13).
I carismatici vengono sistematicamente addestrati ad ascoltare la voce dei loro profeti come se si
trattasse dell’autentica voce di Dio. Anche quando sono costretti ad ammettere una certa misura di errore
umano, per spiegare come alcune profezie non si siano avverate, i messaggi sono tuttavia presentati
come Parola di Dio.
Ma, secondo la Bibbia, ogni autentica rivelazione profetica era perfettamente Parola di Dio, senza
mescolanza con la parola dell’uomo, e ogni profeta, il cui messaggio non si avverava, veniva smascherato
come falso profeta (cfr. Dt 18:22). Per i profeti pentecostali e carismatici, invece, valgono le parole del
vero profeta Geremia: “Quei profeti profetizzano menzogna nel Nome mio; io non li ho mandati, e
non ho dato loro alcun ordine e non ho parlato loro; essi vi profetizzano visioni di menzogna, e
divinazioni, e vanità e l’inganno del cuor loro” (Ger 14:14).
La cosa pericolosa, da parte di questo movimento di falsi profeti, è che si introduce una seconda fonte di
rivelazione accanto alla Bibbia, anzi al di sopra della Bibbia. Attraverso questa deviazione dalla Sacra
Scrittura, come unico metro di misura, Satana si apre un canale per introdurre clandestinamente nella
cristianità le sue false dottrine e i suoi messaggi ingannevoli, allo scopo di distrarre gli uomini dalla divina
Verità.
A ciò si aggiungono conoscenze assolutamente soprannaturali (come per esempio riguardo a peccati
nascosti o eventi personali), che si basano su chiaroveggenza e divinazione, con lo scopo di
impressionare e ingannare le persone. Va da sé che molte cose appaiono come bibliche, ma si mescola
la verità con la menzogna affinché si accetti il tutto. L’elemento non biblico e la parte di seduzione ci sono
sempre, ma quel che conta è che si dia ascolto ai falsi profeti, anziché attenersi alla Parola scritta rivelata
attraverso i veri profeti!
Alla luce della profezia biblica sugli ultimi tempi, dobbiamo obiettivamente riconoscere che questo
movimento costituisce un grave pericolo per la Chiesa credente. Vedendo le apparenze di una superiore
pietà e di una grande potenza spirituale, i credenti vengono attirati al di là della Parola di Dio e del vero
Signore e salvatore Gesù Cristo, per essere posti sotto l’influsso di un altro Gesù e di un altro spirito, che
sparge dottrine e messaggi antiblibici.
Infine, attraverso questo movimento, viene sotterrato il fondamento della fede biblica e della dottrina della
Riforma, vale a dire la “sola Scriptura”. Mentre, accanto alla Scrittura, viene posta l’autorità di nuove
rivelazioni profetiche e, in maniera crescente, anche quella di nuovi apostoli, questo movimento porta i
suoi aderenti lontano dalla Riforma, per farli poi approdare sulle posizioni cattoliche-romane. La Chiesa
cattolica romana riconosce, accanto alla Bibbia, fra le altre cose, l’autorità dei papi, come presunti
successori dell’apostolo Pietro, ed anche nuove profetiche rivelazioni (come ad esempio i messaggi di
Lourdes e di Fatima).
Edotti dalla rivelazione biblica, secondo cui alla fine della cristianità nominale si costituirà una grande
chiesa ecumenica sotto il dominio papale, cioè la prostituta di nome Babilonia (Ap 17 e 18), abbiamo il
dovere spassionato di avvertire: Alla fine il falso spirito del movimento pentecostale-carismatico condurrà i
suoi aderenti nella babilonia ecumenica, nell’unione di tutte le chiese apparentemente cristiane!
Già adesso, stando ai dati forniti dalla Chiesa cattolica, la maggior parte dei carismatici sono cattolici. Il
movimento cattolico di rinnovamento nello Spirito sta sotto il personale patrocinio del papa; in esso sono
attivi gesuiti e preti, vescovi e cardinali. Questi presunti “nati di nuovo, battezzati di Spirito Santo” sono
leali cattolici e raccomandano la pratica dell’antibiblica “eucaristia”, come pure la venerazione della
madonna e dei santi della loro chiesa.
Il falso spirito, coi suoi falsi prodigi, mette insieme evangelici e carismatici cattolici e, sotto mistici auspici,
rende prive di significato tutte le differenze dottrinali e le separazioni volute dalla Bibbia. Così può
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accadere che John Wimber parli di divini miracoli nel tempio di Caterina da Siena o a Lourdes; che
pentecostali “evangelicali” abbraccino come fratelli in Cristo i gesuiti, fautori della critica biblica, e che
carismatici cattolici abbiano sempre maggiore influsso su congressi e attività evangeliche.
I carismatici evangelicali, dal canto loro, chiedono perdono per la “ lacerazione dell’unità del corpo di
Cristo” e invocano il “risanamento delle ferite”. Il liberale “Consiglio ecumenico delle Chiese” saluta il
movimento carismatico come un efficace elemento di collegamento fra le confessioni cristiane e collabora
con esso. Inoltre alti rappresentanti del movimento pentecostale da diversi anni sono in “dialogo” con la
Chiesa romana.
Il vero Spirito Santo, un tempo, diede ai credenti la forza di morire per la dottrina biblica-evangelica. I
sedotti pronipoti dell’attuale generazione cercano oggi la mistica “unità” con la Chiesa romana ed hanno
buttato a mare tutti i principi fondamentali della Bibbia. Si sono allontanati dalla Parola della Verità, che
sola avrebbe potuto assicurar loro forza e protezione contro la seduzione degli ultimi tempi.. Senza
saperlo, si stanno incamminando verso Babilonia. L’ingannevole influsso del movimento pentecostalecarismatico
vi sta contribuendo in maniera decisiva.
6. La biblica alternativa:
fedeltà al Signore ed alla sua Parola nel tempo finale
Queste severe parole sulla seduzione finale potranno impressionare, e perfino impaurire qualche
credente, soprattutto quando si considera in quale misura questo lievito finale sta già operando – anche in
quelle chiese che si definiscono “evangelicali” e bibliche.
Ma noi dobbiamo sapere e ricordare bene che il nostro Signore e salvatore Gesù Cristo ha il potere di
custodire, contro le potenze seduttrici della fine dei tempi, tutti quelli che sinceramente si tengono stretti a
Lui e alla Sua Parola. Anche se la cristianità, nel suo insieme, è sempre più manifestamente sulla via
verso la prostituta Babilonia, e molti vengono trascinati nel vortice della seduzione finale – Iddio conserva
per Sé un resto di credenti fedeli.. Lo fa per amore della sua grazia e per l’onore del suo Nome – e non
perché questi credenti siano migliori degli altri.
Come è certa la Parola di Dio, che annuncia giudizio e seduzione per quelli che deviano da essa e dal
Signore Gesù Cristo, così lo è anche quando promette protezione e grazia, forza e vittoria a quelli che
fedelmente e sinceramente si affidano al Signore e alla sua Parola.
La cosa più importante in questo tempo difficile è che noi decisamente e con tutto il cuore ci aggrappiamo
nella fede al nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente, che per noi è morto sulla croce ed è
risuscitato. Egli ci ha salvati per sola grazia, mentre eravamo corrotti, disperati, perduti, destinati al
giudizio dell’ira divina. Il suo sacrificio perfetto è il solido fondamento della nostra salvezza. Solus
Christus! Sola gratia! Sola fides! Sola Scriptura! –questi fondamentali principi biblici, riportati alla luce al
tempo della Riforma, sono la guida del resto fedele.
Allorquando l’apostolo Paolo, in profetica visione, rivela agli anziani di Efeso che dopo la sua partenza si
introdurranno fra di essi lupi rapaci per sterminare il gregge, esortandoli alla vigilanza affida loro questa
confortante promessa: “E al presente, fratelli, io vi raccomando a Dio, e alla parola della sua grazia,
egli che è potente da continuare ad edificarvi e a darvi l’eredità con tutti i santificati.” (At 20:32). Se
noi ci atteniamo con tutto il cuore a questa preziosa Parola rivelata, essa sicuramente ci preserverà dalla
seduzione finale e ci rafforzerà sulla via della fede che ci sta davanti.
Questo è il primo fondamentale principio della Parola di Dio per il cammino del resto fedele della Chiesa: il
deciso attenersi alla Parola di Dio, all’ispirata parola rivelata della Sacra Scrittura, mediante la quale Dio ci
dà luce e insegnamento. Subito dopo l’annuncio della comparsa di seduttori nella Chiesa, a Timoteo è
rivolta questa parola in 2Tm 3:14-17: “Ma tu persevera nelle cose che hai imparate, e delle quali sei
stato accertato” – esattamente negli insegnamenti della Scrittura! Paolo esorta Timoteo: “Ritieni la
forma (cioè il modello) delle sane parole che tu hai udite da me, in fede e carità, che è in Cristo
Gesù! Custodisci il buon deposito, mediante lo Spirito Santo, che abita in noi!” (2Tm 1:13-14).
Questo dice anche il Signore risorto alla chiesa di Filadelfia, che è un’immagine profetica del resto fedele
degli ultimi tempi: “Tu hai custodita la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome” (Ap 3:8).
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Il Signore, in tutti i tempi di apostasia e di corruzione, ha custodito nel popolo di Dio un resto fedele, i
settemila che non hanno piegato le ginocchia davanti a Baal. Sono quelli che nella personale relazione del
loro cuore col Signore non si lasciano sedurre, e si attengono alla “semplicità verso Cristo” (2Cor 11:3).
Essi sanno che l’amore per il Signore e la fedele custodia della sua Parola sono due cose che vanno
insieme: “Se voi mi amate, osservate i miei comandamenti” (Giov 14:15). Nella I e specialmente nella
II Lettera a Timoteo, nelle quali Paolo svela molto delle prossime seduzioni e corruzioni che si avranno
nella casa di Dio, si trovano anche questi meravigliosi incoraggiamenti per coloro che vogliono rimanere
fedeli al Signore:
“Ma pure il fondamento di Dio sta fermo, avendo questo suggello: il Signore conosce quelli
che sono suoi, e: ritraggasi dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo. Or in una grande
casa non vi sono solo vasi d’oro e d’argento, ma anche di legno e di terra; e gli uni sono ad
onore, gli altri a disonore. Se dunque qualcuno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad
onore, santificato e adatto al servizio del Signore, preparato ad ogni buona opera. Or fuggi gli
appetiti giovanili, e procaccia giustizia, fede, carità, pace con quelli che di cuor puro invocano
il Signore” (2Tm 2:19-22).
Per questo resto fedele vale il secondo fondamentale principio, come abbiamo visto qui, cioè l’isolamento,
la chiara separazione dalle eresie e dai falsi dottori, dal lievito della seduzione. Perché altrimenti questo
lievito fa lievitare tutta la pasta, come leggiamo in Galati 5:9. Il deciso distacco dalla seduzione finale, sia
essa carismatica o di qualsiasi altra specie, è pertanto un ordine di sopravvivenza per il resto fedele della
Chiesa. Per quanto riguarda i maestri di errore o falsi profeti, noi ripetutamente leggiamo: “Mi
raccomando di ben guardarvi”, “ritirati da tali”, “anche tali schiva” (Rm 16:17-18 (versione C.E.I.);
1Tm 6:5; 2Tm 3:5).
Riguardo alla seduzione carismatica finale, vale per il resto fedele anche il passo di 2Cor 6:14 – 7:1:
“Non vi legate sotto un giogo estraneo con gli infedeli! Poiché che rapporto c’è fra la giustizia
e l’iniquità? E quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale intesa tra Cristo e Beliar? O
quale collaborazione tra il fedele e l’infedele? E quale accordo v’è tra il tempio di Dio e gl’idoli?
Infatti voi siete il tempio dell’Iddio vivente, come Iddio disse: “Io abiterò nel mezzo di loro, e
camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.” Perciò dipartitevi da mezzo a
loro, e separatevene, dice il Signore; e non toccate nulla d’immondo, e io vi accoglierò; e vi
sarò per padre, e voi mi sarete per figli e figlie, dice il Signore onnipotente. Avendo dunque
queste promesse, miei cari, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito,
compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio.”
Se camminiamo col nostro Signore seguendo questi principi, Egli ci custodirà e ci condurrà alla Sua meta,
pur in mezzo alle seduzioni e alla corruzione di questi ultimi tempi. A Lui sia la gloria e l’onore!
Vorrei concludere con le parole che il Signore glorificato indirizza, in Ap 3:7-13, alla chiesa di Filadelfia:
“E all’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha
la chiave di Davide; il quale apre, e nessuno chiude; il quale chiude, e nessuno apre:
Io conosco le tue opere; ecco, io ti ho posto la porta aperta davanti, che nessuno può
chiudere; poiché tu hai poca forza, ed hai custodito la mia parola, e non hai rinnegato il mio
nome.
Ecco, io riduco quelli della sinagoga di Satana, che dicono di essere Giudei e non lo sono, anzi
mentiscono, ecco farò sì che verranno e s’inchineranno davanti ai tuoi piedi, e conosceranno
che io t’ho amato.
Poiché tu hai custodito la parola della paziente attesa di me, io pure ti preserverò dall’ora della
tentazione che verrà su tutto il mondo, per far prova di coloro che abitano sopra la terra.
Ecco, io vengo fra breve; ritieni ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona.
Chi vince io lo farò una colonna nel tempio dell’Iddio mio, ed egli non ne uscirà mai più; e
scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, la nuova Gerusalemme,
la quale scende dal cielo da presso il mio Dio; e il mio nuovo nome.
Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese