consumo critico - i consumatori hanno un potere

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GMU
00venerdì 30 dicembre 2005 22:59
- Ogni volta che andiamo a far la spesa è come se andassimo a votare.
- Il mondo si cambia anche facendo la spesa.
- il consumo è tutt'altro che un fatto privato.



fonte: http://www.iltulipanoblu.it/consumo%20critico.html

Consumare e fare la spesa ci sembrano fatti banali che riguardano solo noi, i nostri gusti, le nostre voglie, il nostro portafoglio, il nostro diritto a non essere imbrogliati.
Eppure il consumo è tutt'altro che un fatto privato e non può essere affrontato badando solo al prezzo e alla qualit?. Il consumo è un fatto che riguarda tutta l'umanit? perchè dietro a questo nostro gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria, di natura sociale, politica e ambientale.

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Quando fai acquisti una consistente parte dei tuoi soldi finisce nelle tasche di aziende multinazionali. Come consumatore puoi impegnarti affinch? i diritti sociali, sindacali dei lavoratori nonch? l?ambiente vengano rispettati. Non considerare solo il rapporto qualit?/prezzo ma anche la storia del prodotto e la condotta della casa produttrice.

Il mondo si cambia anche facendo la spesa, consuma meno e meglio

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Boicottaggio dei bus di Montgomery



LINK:
http://italy.peacelink.org/consumo/
http://italy.peacelink.org/mappa/topic_13.html
http://www.utopie.it/consumi_consapevoli/consumo_critico.htm
http://www.altreconomia.it/index.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Consumo_critico







[Modificato da GMU 30/12/2005 23.13]

[Modificato da GMU 30/12/2005 23.13]

unCRISTIANO2
00lunedì 2 gennaio 2006 17:27
guardare dietro la storia del prodotto, non la legge del mercato.

OTTIMO GMU, BRAVO!

Pensavo di essere l'unico "mona" dato che già lo faccio da parecchio, specie verso i prodotti cinesi sporchi di sfruttamento e inquinamento ambientale.

Ma vedo con soddisfazione che non sono il solo.

GMU
00lunedì 2 gennaio 2006 18:21
Re: guardare dietro la storia del prodotto, non la legge del mercato.

Scritto da: unCRISTIANO2 02/01/2006 17.27

OTTIMO GMU, BRAVO!

Pensavo di essere l'unico "mona" dato che già lo faccio da parecchio, specie verso i prodotti cinesi sporchi di sfruttamento e inquinamento ambientale.

Ma vedo con soddisfazione che non sono il solo.




bene bene...

Io iniziai a circa 17 anni con la campagna "scarpe giuste". Gli operai minori che lavorano presso le filiali di Nike e Reebok lavorano in condizioni peggiori di quelle in cui lavoravano i nostri trisavoli ai tempi della rivoluzione industriali:
- paghe da meno di un dollaro al giorno;
- diritti sindacali inesistenti contentativi di reprimerli qualora forze interne dei lavoratori tentino di coalizzarsi;
- violazioni dei principali diritti umani;
- sfruttamento del lavoro minorile.
Qualcosa con queste campagne si è ottenuto. Reebok si è accorta di perdere in immagine.

Altre campagne che portammo avanti furono quella relativa alla Chicco/Artsana per garantire un indennizzo alle 87 vittime dell'incendio alla fabbrica cinese di Zhili, la campagna Chiquita concordata con i sindacati del Centro America per garantire i diritti sindacali ai lavoratori delle piantagioni di banane, la campagna Acquisti Trasparenti per ottenere una legge che induca le imprese a rispettare i diritti dei lavoratori e la campagna Del Monte in Kenya.

Fra i boicottaggi in corso, uno dei più importanti è quello contro la Nestlé, accusata di fare una promozione dannosa di latte in polvere in tutto il mondo.

LINK:
http://www.arpnet.it/mente/scarpe/welcome.htm
http://www.arpnet.it/mente/scarpe/gesualdi.htm
http://www.cnms.it
http://www.ilseme.it/nuovo/modules.php?name=News&new_topic=31

[Modificato da GMU 02/01/2006 18.21]

@Yoghurt@
00giovedì 2 marzo 2006 13:37
I prodotti cinesi...
sporchi di sfruttamento e di inquinamento ambientale......
forse non si sa ma tanti prodotti "occidentali" sono prodotti in paesi come cina india etc etc....quando si parla di prodotti sporchi o puliti sarebbe bene capire come funziona il sistema industriale a livello mondiale e di come un cellulare con un marchio "di un paese avanzato" in realta alla base abbia componenti prodotti da materie prime che provengono da paesi "meno evoluti" nella quale le multinazionali hanno grande interesse che restino cosi perche questo e un gran vantaggio per loro.....consumismo "illuminato"...una gran cazzata....perche in ogni prodotto componente e sotto componente fino alla materia prima che lo ha generato e possibile che il suo ciclo produttivo non sia stato cosi pulito.....e non c´entra il paese "produttore".....si e vero ogni tanto si fanno delle campagne contro questa o quella azienda beccata con le mani in pasta in qualche affare poco "pulito".....ma pensare di sapere come funzioni tutto il sistema e di seguito fare le proprie scelte in fase di acquisto e un´utopia.....il consumismo danneggia punto.....si puo fare in modo che danneggi di meno certo ma scordatevi il mondo rose e fiori.....
matteo.20
00lunedì 6 marzo 2006 00:01
a proposito di economia
Il problema dei consumi è un problema molto serio. I giornali titolano: "Stimolare i consumi o arriverà la vera crisi";"Più spot per rilanciare i consumi di marca";"L'economia può ripartire solo rilanciando i consumi". Non siamo più il fine, siamo diventati il mezzo. La produzione del bisogno ha bisogno del bisogno, quindi vengono continuamente creati bisogni non essenziali. Si è scoperto che l'uomo è facilmente condizionabile e lo si può convincere di avere necessità false e fittizie. Passndo dalla dialettica servo-padrone Hegeliana ad un più moderno "FightClub", scopriamo di poter diventare motore di noi stessi e che il denaro è un'allucinazione collettiva. L'economia e il mercato globale sono padroni della nostra vita, siamo noi che paghiamo i miliardi per farci bombardare dalle publicità che creano i falsi bisogni, i falsi valori e tutte le ipocrisie della nostra società. Siamo complici di un sistema "produci-consuma-crepa"; ma siamo ancora capaci di rimboccarci le maniche e diventare indipendenti dai mercati e dell'economia mondiale. Autoproduciamo i nostri beni e l'autoproduzione diverrà il nostro bene più prezioso.

- e vi consiglio anche il sito di riferimento anarchismo.patched.biz/

(web-articolo)
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