http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=222985
Con un barcone intercettato dalla Guardia di finanza al largo delle coste calabresi sono approdati a Roccella Ionica (Reggio Calabria) altri 155 migranti, inclusi una trentina di bambini, alcuni neonati, e circa 20 donne. E' il quinto sbarco in Calabria, il più numeroso, a partire da maggio. Tra i nuovi arrivati figurano interi gruppi familiari prevalentemente di origine irachena e curda. Pasti e visite mediche sono stati dispensati prima di sistemare tutti temporaneamente in strutture portuali. In base alle prime informazioni disponibili, i migranti, che avevano a bordo una bandiera greca e una turca, avrebbero viaggiato in mare per una settimana, a bordo di un grande motopesca a cui era stato cancellato il nome ma che risulta in condizioni decenti. "Noi siamo per l'accoglienza e l'integrazione e non certo per il filo spinato" aveva detto stamattina il sindaco della vicina Riace, Domenico Lucano, riferendosi all'iniziativa del sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, e annunciando la disponibilità dei Comuni della Locride ad accogliere i migranti sbarcati sull'isola. “Vuole essere un messaggio che va in direzione opposta a quello del sindaco di Lampedusa - aveva precisato Lucano - il quale pensa che l'immigrazione è solo un problema di ordine pubblico e poi propone di mettere il filo spinato intorno al centro. Noi, invece, siamo convinti che gli immigrati sono una risorsa. L'esperienza che abbiamo vissuto a Riace in questi anni dimostra che gli immigrati sono una risorsa che bisogna valorizzare. Gli immigrati da noi hanno contribuito alla rivitalizzazione del centro storico. Abbiamo realizzato l'albergo diffuso, con opportunità di lavoro per i ragazzi del luogo. C'é stato il recupero delle attività artigianali anche con il mescolarsi di esperienze portate dagli immigrati". Da sette anni Riace fa parte di una rete di comuni collegati al servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. "Non sono razzista. Anch'io sono convinto che gli immigrati siano una risorsa per l'Italia ma sono contrario a quello che ormai è diventato un commercio di carne umana" aveva prontamente replicato De Rubeis; nei giorni scorsi il centro di accoglienza di Lampedusa, che può ospitare circa 700 persone, aveva superato le 2000.