pericolo guerra nucleare
L'Iran non cede
«Impianto sarà
operativo presto»
Ultimatum di Obama: «Nessuna opzione esclusa
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Sale la tensione con l'Iran. Duro Obama per il 2° impianto atomico. Ahmadinejad: tutto regolare
Iran, Teheran: "prossimamente" in funzione secondo sito nucleare
Teheran, 26 set. (Apcom) - Il secondo sito iraniano per l'arricchimento dell'uranio, la cui esistenza ha scatenato la reazione dura della comunità occidentale, sarà operativo "prossimamente": lo ha confermato il capo della segreteria della guida suprema Khamenei, l'ayatollah Mohammad Mohammadi Golpayegani, citato dall'agenzia Fars.
"Con l'aiuto di Dio, questa nuova centrale sarà operativa prossimamente e abbaglierà il nemico", ha dichiarato Golpayegani, senza precisare la data esatta.
Ieri l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) ha comunicato che le autorità iraniane hanno informato l'organizzazione, il 21 settembre scorso, della costruzione di un secondo centro per l'arricchimento dell'uranio, oltre a quello di Natanz (centro). Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha poi precisato alla stampa che l'annuncio giungeva "18 mesi prima" dell'entrata in funzione della nuova fabbrica.
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NUCLEARE: IRAN, NUOVO SITO PRESTO OPERATIVO, ACCECHERA' NEMICI
TEHERAN - Il nuovo sito per l'arricchimento dell'uranio in Iran, la cui esistenza è stata resa nota ieri, diventerà "presto operativo". E "accecherà i nemici". Lo ha detto Mohammad Mohammadi-Golpayegani, capo dell'ufficio della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, citato dall'agenzia Fars. "Dopo tutti gli incidenti che sono avvenuti - ha aggiunto Mohammadi-Golpayegani, riferendosi alle proteste postelettorali dell'estate - siamo al culmine della nostra potenza, e questo nuovo impianto ne è una dimostrazione". "A Dio piacendo - ha affermato lo stretto collaboratore di Khamenei - il sito diventerà presto operativo e accecherà gli occhi dei nemici".
ISRAELE NON SORPRESA, ORA RISPOSTA CHIARA
Il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman ha detto oggi che il suo paese non é stato sorpreso dalle rivelazioni sull'esistenza di un secondo impianto per l' arricchimento dell' uranio ad asseriti esclusivi fini militari in costruzione in Iran. In un'intervista trasmessa stamane dalla radio pubblica, Lieberman, a proposito delle rivelazioni sul nuovo impianto, ha detto: "Non siamo stati sorpresi. E' da tempo che andiamo dicendo che l' Iran sta cercando di produrre armi nucleari". Lo sviluppo importante, ha aggiunto, è che ora questa posizione è condivisa anche da tutte le maggiori potenze. "Io spero - ha continuato - che dopo l'1 ottobre (in cui i cinque stati membri permanente del Consiglio di Sicurezza dell' Onu più la Germania si incontreranno con l'Iran) - il quadro e il messaggio che emergeranno saranno inequivocabili".
Le nuove rivelazioni sugli sviluppi del programma nucleare iraniano, ha detto Liberman, "hanno reso ora più facile la posizione di Israele .... poiché per lo meno le divergenze (sui fini nucleari dell' Iran) sono state superate. Ora le maggiori potenze devono trarre le conclusioni". Secondo Lieberman, che nei giorni scorsi ha detto di essersi incontrato con diverse personalità di governo di paesi arabi e musulmani ai margini dei lavori dell' Assemblea Generale dell' Onu a New York, è la corsa al nucleare dell' Iran la principale preoccupazione di questi stati e non la questione palestinese. "Anche nel mondo arabo - ha detto - è oggi chiaro che prima di tutto bisogna affrontare la questione Iran, su quella palestinese si limitano a frasi di circostanza. Ciò che davvero li preoccupa è l' Iran".
AHMADINEJAD ALLA CNN: 'ACCUSE' DI OBAMA SENZA FONDAMENTO
Il presidente iraniano Mahamud Ahmadinejad ha definito "senza fondamento" quanto sostenuto nei confronti dell'Iran dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha "accusato" l'Iran di perseguire segretamente lo sviluppo di un programma nucleare al di fuori delle regole internazionali. Intervistato in serata dal giornalista della CNN Larry King, Ahmadinejad - riferendosi a quanto affermato da Obama a Pittsburgh sul nucleare iraniano - ha dichiarato: "Non ci aspettavamo che Obama a meno di 48 ore violasse di fatto l'impegno assunto nel suo discorso alle Nazioni Unite". "Più semplicemente, non ci aspettavamo che dicesse cose...prive di fondamento".
Obama a Pittsburgh aveva fermamente criticato la scelta dell'Iran di dotarsi di una seconda centrale nucleare, e aveva sottolineato che "ora sono preoccupate anche Nazioni che solo fino a sei mesi fa o un anno fa sarebbero addirittura state restie a discutere di eventuali sanzioni". Secondo Ahmadinejad, invece, l'Iran è in regola con quanto previsto dalle norme dettate dall'agenzia atomica AIEA, tant'é vero che è stato lo stesso Iran ad informare l'AIEA dell'esistenza di una seconda centrale. L'AIEA peraltro ha precisato di non essere stata informata della presenza nel sito di materiale utilizzato per l'arricchimento dell'uranio.
Il presidente americano Barack Obama ha detto venerdì a Pittsburgh di "non escludere alcuna opzione" nei confronti dell'Iran, inclusa implicitamente quella militare, ma di "preferire una soluzione diplomatica". Obama ha risposto ad una domanda sulla esistenza o meno di una opzione militare dopo la rivelazione della esistenza di un secondo sito nucleare clandestino in Iran. Obama ha risposto con la classica frase usata sempre negli ultimi anni dai presidenti americani per quanto riguarda la minaccia iraniana: "Non escludiamo nessuna opzione quando è in gioco la nostra sicurezza nazionale ma preferiamo una soluzione diplomatica"..
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