Re: a qui la
fondamentalmente hai ragione area7 ma la mente non è solo un'aspetto dell'uomo, anzi, è proprio della scienza ufficiale riconoscergli molti aspetti non ancora scoperti ma latenti e che necessitano di disciplina e allenamento per essere palesi.
faccio un esempio pratico, persnalmente ho una serie di riflessi anatomici molto sensibili al calore, persino al colore e alle onde elttromagnetiche, quando stavo per cadere, causa un momentaneo squilibrio dei piedi, improvvisamente si sono palesemente scoperti dei nervi che non conoscevo e mi hanno evitato la caduta.
allora, esercizsi ginnici sulle parti palesemente scoperte hanno consolidato il mio equilibrio e i riflessi si sono fatti più pronti a correggere momentanee mie imperfezioni del passo o della corsa.
ecco che allora, anche la mente ha dei riflessi molto veloci e i suoi nervi e le cellule neurali hanno più chiarezza e prontezza di intervento man mano li si allena a scoprire quei talenti nascosti che gesù chiamava perla preziosa nelle sue parabole.
Non si deve mai considerare la materia grigia come farina del divolo o segatura di scarto nella costruziine di pinocchio.
la mente dipende dal cervello e questo è ancora un mistero per molti di noi scienziati, figuriamoci per quelli che si sono accontentati di averlo come un optional con libertà condizionata!
Esiste una essenza ineffabile del cervello, come il profumo che emana dal liquido con cui spruzziamo le nostre ascelle o corpo, cioè la mente, in cui vi sono ilno! subconscio, l'inconscio, il conscio e il superconscio; questi livelli sono ipertestuali neurologicamente, quindi sono collegati fra loro da un collegamento onirico che non è proprio vivere sognando ma sognando di vivere ed è stato ipotizzato e in via di dimostrazione psicologica e psichiatrica.
qualcuno definiva la vita come un sogno ad occhi aperti e il sogno come una vita che aspirava ad incarnarsi.
ebbene, quale è la differenza secondo voi?
prendiamo il reale e analizzabile e riproducibile secondo la scienza uffciale, ma sapete che oggi la fisica quantistica ha posto degli interrogativi molto interessanti?: la vita è reale se si svolge contemporaneamente in 4 dimensioni, quindi una sovraposizione di stati quantici come una vera e propria evoluzione della coscienza individuale e collettiva in cui le dimensioni sono sfaccettature dello stesso diamante, cioè l'essere pensante, l'essere temporale, l'essere spazio, e l'essere consapevole.
la mente non mente se aderisce ad una disciplina in cui i valori di sincerità e onestà sono alla base dell'etica nel suo discernimento, valutazione e azione.
Bsta col dire a priori che la mente mente! vi sono alcuni casi in cui la fede mentale, riposta in superstizioni religiose, non è cosciente dell'auto-inganno o ne è condizionata da terzi che ha autorità spirituale e come guida delegata e istituzionalizzata.
La mente va conosciuta se si vuole conoscere se stessi più a fondo e non si abbia paura di approfondirne la natura per timore di cadere in apparenti paradossi psicologici o meglio in introspezioni a cui non si era abituati e quindi non ci si era allenati a conoscere meglio il meccanismo psicologico della fiducia, delle fede, della delega.
Se non si è apassionati alla propria mente e non la si vuole conoscere o si pretende ugualmente di trascenderla con la fede, che è ugualmente mentale, allora si che si cade in un vero paradosso e chissà che voglia di parlare di filosofia e di scienza! meglio allora la beata ignoranza su se stessi, tanto basta dio a conoscerci!
Ma fu proprio Gesù che disse: vi conoscerete come dio vi conosce e vi vedrete come dio vi vede.
personalmente non credo in dio ma gesù disse ugualmente una cosa interessante: vi conoscerete e vi vedrete come ad immagine di dio, ma chi come dio? direbbe l'arcangelo Michele, infatti è il significato dello stesso nome michele.
Quindi, stando all'arcangelo michele, nemmeno adamo poteva sentirsi come dio o vantare di vedersi come dio o vantare di conoscersi come dio. Allora aveva ragione socrate, come tempo fa illustravo i suoi pensieri filosofici: so di non sapere, cioè non gusto quel che sono come fede cerebrale ma come anima immortale, quindi come essenza ineffabile della mente.
ed è qui che si approfondisce la critica all'affermazione superficiale: la mente mente!
se partiamo dalla nostra attuale auto-identificazione scopriamo che vi sono dei riflessi psico-somatici che non possono essere trascesi con la fede per sostenere l'esistenza dell'anima immortale o di dio, quindi non possiamo dimostrare dio a parole quando si soffre, ma ci viene chiesto di conoscere la nostra natura se è armoniosa e salutare.
Il detto "mens sana in corpore sano" non è vero per nessuno degli uomini se questo non è dimostrabile e di conseguenza farebbe sorgere un problema psicologio indelegabile, cioè: o sei trascendente e quidi riesci a non soffrire fisicamente e spiritualmente, oppure sei solo umano e allora soffri e la fede nella teologia, su cui su basa di solito in tema di eutanasia, non può lenire la sofferenza fisica ed allora può risultarti insopportabile.
la mente allora, se ha fede in dio non è ugualmente libera dai condizionamenti teologici, quindi si appella alla scienza dei credenti dell'intelligent design, perchè sia capace di lenire il dolore, ma questo i credenti non possono pretenderlo dalla scienza come per dimostrare i suoi limiti ecche solo dio può rendere sopportabile il dolore.
Sarebbe una vera presa per i fondelli molto irrazionale verso la scienza a cui si vuole dare il colpo di grazia umiliandola nella mente del malato come per dirgli, ora prega iddio perchè la scienza non può risolvere il tuo problema, al massimo accetta la morte con fede e questo è ancora la mente che potrebbe in questo caso menire a se stessa illudendo il malato terminale.
ora vedi area7 che io vedo le cose anche da un'altra angolatura, quella di chi è preso in giro da una retorica moralista che insiste sulla condanna dell'eutanasia ma non è più capace di dare conforto alla fede mentale perchè essa subisce lo stesso morbo del corpo e quindi risulta anch'essa mortale e illusa di salvarsi a priori.
la trascendenza dell'anima immortale? palle! incredibili palle quadtrate! prima si è identificata in modo astratto e poi la si è identificata con la mente, allora che cosa è l'anima davvero?
come si può nel caso di socrate affermare di sapere di non sapere?
mentiva forse a se stesso? erano un giro di parole? andiamo fimo in fondo a questo argomento! non rimaniamo in superficie accontentandoci di avere e basta.
se ho un'anima immortale, chi sono io allora? mortale di sicuro!
e allora ha ragione la mia razionalità ad approfondire la natura umana in modo scientifico fino al midollo del midolo delle ossa.
se sono l'anima immortale è perchè lo credo di essere e non posso ugualmente trascendere la natura umana perchè la fede è ancora mentale, quindi soggettiva e non oggettiva, quindi oggetto di studio scientifico e soggetta alla malattia anch'essa e alla morte, anche se le si propina la promessa di un paradiso oltre la morte, pia illusione!
voi con il dire dio esiste sembrate che la cosa debba essere tale per tutti, che uno ci creda o no, ma non è così automatico nella realtà e nel sogno, perchè in entrambi i casi vi è un aspirazione e una incarnazione, quindi la spinta a svegliarsi dal sogno (uscire dal paradiso) per vivere conspevolmente e conoscere meglio se stessi o addormentarsi (entrare in paradiso) per sognare e aspirare ad una vita migliore ed è la metafora dell'incarnazione e del paradiso, in entrambi i casi psicologicamente protesi a far vivere le proprie aspirazioni e sogni, altrimenti irrealizzabili.
Ecco perchè socrate parlava di metempsicosi e non di reincarnazione come la intendono gli indù e i buddisti.
la mente quindi è metempsicotica secondo socrate, quindi trae dalle esperienze mentali del passato la memoria di se stessa e la propria vocazione al risveglio immortale.
questo che dico lo accetano tutti coloro che credono nell'anima immortale ma, se ai credenti si dicesse loro come socrate indendeva l'anima, allora essi dicono, come saulo ai filosofi ateniesi: ho notato un altare dedicato al dio ignoto, quello che voi adorate senza conoscere io ve lo annunzio...ecc..ec... ma l'altare secondo la cultura greca di allora è simbolo pagano e saulo ha fatto un accostamento panteistico e non mi si dica che non è vero perhè non mi si può prendere per il culo e dire che è solo una mia interpretazione.
si vada a vedere la cultura greca di quei tempi, per favore! non mi si dica poi che era solo una mia opinione, perchè invece è storia della religiosità greca ellenistica e saulo fece proprio un discorso ellenistico agli ateniesi per essere accettato da loro e rifilare loro poi in seguito la storiella della resurrezione.
insomma, anche oggi per i credenti è così come allora per saulo; ... ti parlano da scienziati (intelligent design) di un disegno intelligente e poi, quando son certi che sono stati presi in seria considerazione, ti rifilano sotto banco il nome di dio come essere intelligente, cioè come per dire a noi scienziati seri:
"quell'ordine intelligente presente nell'universo che voi non potete conoscere con la sola scienza, noi (pseudo-credenti) dell'intelligent design, ve lo annunziamo blà ..blà...blà...è ...si ....insomma....può essere....il dio dei cristiani"
e qui casca l'asino! ma ci prendete per il fondoschiena?
a proprosito di questi credenti si potrebbe dire, ma non in senso dogmatico - poveri illusi - che la mente mente.
area7, 07/09/2007 21.37:
evidente MENTE