quest'estate assistetti ad un congresso d'astronomia, il relatore era un socio dell'associazione Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (u.a.a.r.), associazione che conta trà le file parecchi esponenti di spicco dell'astronomia italiana, trà cui Margherita Hack, la celebre astronoma.
Naturalmente il congresso non ha trattato soltanto di astronomia, si è sconfinati nella creazione, nella filosofia e in Dio -è ovvio che un socio dell' u.a.a.r. non crede in Dio-. Ma da cosa è scaturito quest' "ateismo astronomico"?
fino a poco tempo fà, quando ancora non esistevano astronavi con cui esplorare l'universo, la gente credeva a un Dio più materiale di quello in cui si crede oggi, secondo le credenze di allora il paradiso risiedeva "nell'alto dei cieli" per davvero, e l'inferno era al centro della terra. alcuni anziani ancora oggi interpretano l'aldilà in questo modo. la colpa di tutto questo è in primis della gente che a quei tempi aveva una consapevolezza più bassa di oggi e prendeva più letteralmente ciò che è scritto nei testi sacri, ma un pò è anche colpa degli artisti cristiani del passato che raffiguravano sempre degli angeli con sembianze umane... vi sarà capitato di vedere alcune mappe antiche che raffigurano la terra con attorno vari demoni ed angeli, o alcuni quadri che disegnano Dio come persona fisica al di fuori della terra.. questi ne sono 2, il secondo è raffigurato nella bibbia cinese.
a sconvolgere comunque questa vecchia credenza fù sopratutto il primo astronauta russo ad andare in orbita, juri gagarin, che durante la missione dichiarò: "la terra è azzurra, ma non vedo alcun Dio".
oggi che Dio è più percepito come entità immateriale che come essere, un affermazione come quella farebbe ridere, ma ai tempi, fù giustificata e resa plausibile, dalla credenza obsoleta che Dio esiste come presenza materiale nell' "alto dei cieli".
con questo, potete capire da cosa deriva l'ateismo.. e quindi, gli atei che fanno parte di quest'associazione, non credono a Dio, perchè non lhanno mai visto coi loro occhi ("nonostante le portate dei telescopi odierni, nessun astronomo è mai riuscito a notare segno tangibile della presenza di Dio", ci disse l'astrofilo).
e allora, quando qualcuno dal pubblico chiese al relatore "se voi non credete in Dio, allora in cosa credete?", egli rispose: "noi nasciamo in questa terra per rendere l'universo un posto migliore. invece muoiamo per ricongiungerci ad esso. dopo la nostra morte, i nostri atomi si disperderanno nell'infinità di quest'universo meraviglioso, cosicchè diventeremo parte di quest'immenso gioco, di pianeti, stelle e galassie, diventando così un tutt'uno con l'infinito.." -più o meno era questo il messaggio, non lo ricordo con precisione-.
da quell'incontro capii che persino gli atei più sfegatati credono a qualcosa di spirituale sotto sotto, una spiritualità mascherata da "materialità scientifica", dove Dio è l'universo, e dove alla fine ci si ricongiunge con esso. capii anche che l'ateismo, e la de-cristianizzazione del popolo, sono i figli ripudiati del "cristianesimo materiale",di mezzo secolo fà.. e che non è il frutto di una cospirazione, come alcuni credono.