massoneria comunismo regimi massacri

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LiviaGloria
00mercoledì 7 luglio 2010 11:06
Prima che venga letto,chiarisco alcuni mie riserve e certamente alcuni punti che non condivido come atteggiamento,tenendo ben presente che ditro non vi è un discorso solo di un popolo,oggi ne sono coinvolti tutti gli stati di tutti i popoli e non si puo piu dire o identificare un solo popolo,spero che tale scritto verrà preso come un documento storico da valutare senza farne estremismi che fanno sempre il gioco del "male"




holywar.org/Maurice_Pinay_ITA.pdf
Tetsuya1
00venerdì 9 luglio 2010 02:28
Se vabbè non potete mascherare il razzismo con la teo-logia...

Livia, cara, ma tu fai un discorso RAZZISTA. Te ne rendi conto, cara Livia?

Ti rendi conto che (con tutta la buona fede che io so tu hai) finisci in pratica per dire le stesse che dicevano Mussolini e Hitler (che non sono certo al purgatorio...). [SM=x268935]

Dai, su. Meno teo-logia e vedrai che tutto si sistema, sennò torniamo al medio-evo (gli Ebrei deicidi, pure quelli nati 1000 anni dopo...).

Quindi: facciamo discorsi un pò più pratici per cortesia perchè io la teologia la seguo ma al contempo ne diffido visto che dal punto di vista pratico (noi ne siamo l'esempio...) non serve a nulla o, peggio, serve a demandare ad altri (più sopra o più sotto..) le responsabilità che invece sono soltanto nostre.

Parliamo di cose più terrene quindi: intanto se tu posti 8 volte in 24 ore ed io sono limitato a 3 e questa è, dal punto di vista intellettuale, ma anche pratico una ingiusta ingiustizia. [SM=g1456023]

Poi: il problema del Mondo non sono gli Ebrei ma gli Stronzi, categoria omnicomprensiva di Cristiani, Gesuiti, Fascisti, Comuisti, Indù, Mussulmani, Massoni, Atei e Confuciani ok?

Ergo: il problema del Mondo non sono gli ebrei intesi in senso razziale ma gli ebrei stronzi intesi in senso sostanziale, ovvero gli Stronzi.

Gli Stronzi sono quelli che "morte tua vita mia", "meglio a te che a me", "è tutta roba mia anche se non so che cazzo farmene" oppure "io ho ragione perchè sono bianco, cristiano e vado in chiesa e tutti gli altri sono barbari infedeli da spazzare via dalla faccia della Terra" o al limite da compatire ed "aiutare" a "trovare la giusta via"...

E' chiaro il Messaggio??

Bene: alla luce delle praticissime considerazioni sopra fatte, io credo di poter allora senza ombra di dubbio affermare che Prodi, Padoa Schioppa, D'Alema, Berlusconi, Bossi, La Russa e Tremonti (per esempio) in quanto Stronzi per definzione siano un problema per il mondo.
Naturalmente la stesa cosa vale per quelli che bruciarono il Profeta Giordano Bruno (la Chiesa, cari/e fratelli e sorelle, non dimenticatelo MAI, i profeti li ha santificati ma anche bruciati a seconda delle bisogna...).
La Chiesa, cara Livia, HA LA SUO INTERNO LA STESSA PERCENTUALE DI STRONZI presenti nel resto delle umane categorie, compresa quella degli atei...E questo è un fatto punto e basta.

Infine: con la venutà di Gesù, il Christo, "tutti siamo stati salvati" (ebrei compresi, ok?) o, meglio, la Salvezza è aperta a tutti che siano o meno cresimati e, se è per questo, a prescindere dal loro credo, purchè si tratti di Uomini Giusti.

La Salvezza è quindi una questione individuale e non è certo negata a chi stati soggettivi quali la razza (gli ebrei) o l'opinone politica.
Ok ragazzi/e? [SM=g10765]

PS: Le armi contro la Dittatura Economica Globale.
Già ce le abbiamo...Basta prenderne piena coscienza...

Articolo 3 della Costituzione italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

.........................................

E poi l'articolo che i Massoni al Governo (appoggiati dal Vaticano...) vogliono abolire per renderci schiavi delle Multinazionali

Articolo 41
L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali [cfr. art. 43].
LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 17:36
Re: Se vabbè non potete mascherare il razzismo con la teo-logia...
Tetsuya1, 09/07/2010 2.28:


Livia, cara, ma tu fai un discorso RAZZISTA. Te ne rendi conto, cara Livia?

Ti rendi conto che (con tutta la buona fede che io so tu hai) finisci in pratica per dire le stesse che dicevano Mussolini e Hitler (che non sono certo al purgatorio...). [SM=x268935]

Dai, su. Meno teo-logia e vedrai che tutto si sistema, sennò torniamo al medio-evo (gli Ebrei deicidi, pure quelli nati 1000 anni dopo...).

Quindi: facciamo discorsi un pò più pratici per cortesia perchè io la teologia la seguo ma al contempo ne diffido visto che dal punto di vista pratico (noi ne siamo l'esempio...) non serve a nulla o, peggio, serve a demandare ad altri (più sopra o più sotto..) le responsabilità che invece sono soltanto nostre.

Parliamo di cose più terrene quindi: intanto se tu posti 8 volte in 24 ore ed io sono limitato a 3 e questa è, dal punto di vista intellettuale, ma anche pratico una ingiusta ingiustizia. [SM=g1456023]

Poi: il problema del Mondo non sono gli Ebrei ma gli Stronzi, categoria omnicomprensiva di Cristiani, Gesuiti, Fascisti, Comuisti, Indù, Mussulmani, Massoni, Atei e Confuciani ok?

Ergo: il problema del Mondo non sono gli ebrei intesi in senso razziale ma gli ebrei stronzi intesi in senso sostanziale, ovvero gli Stronzi.

Gli Stronzi sono quelli che "morte tua vita mia", "meglio a te che a me", "è tutta roba mia anche se non so che cazzo farmene" oppure "io ho ragione perchè sono bianco, cristiano e vado in chiesa e tutti gli altri sono barbari infedeli da spazzare via dalla faccia della Terra" o al limite da compatire ed "aiutare" a "trovare la giusta via"...

E' chiaro il Messaggio??

Bene: alla luce delle praticissime considerazioni sopra fatte, io credo di poter allora senza ombra di dubbio affermare che Prodi, Padoa Schioppa, D'Alema, Berlusconi, Bossi, La Russa e Tremonti (per esempio) in quanto Stronzi per definzione siano un problema per il mondo.
Naturalmente la stesa cosa vale per quelli che bruciarono il Profeta Giordano Bruno (la Chiesa, cari/e fratelli e sorelle, non dimenticatelo MAI, i profeti li ha santificati ma anche bruciati a seconda delle bisogna...).
La Chiesa, cara Livia, HA LA SUO INTERNO LA STESSA PERCENTUALE DI STRONZI presenti nel resto delle umane categorie, compresa quella degli atei...E questo è un fatto punto e basta.

Infine: con la venutà di Gesù, il Christo, "tutti siamo stati salvati" (ebrei compresi, ok?) o, meglio, la Salvezza è aperta a tutti che siano o meno cresimati e, se è per questo, a prescindere dal loro credo, purchè si tratti di Uomini Giusti.

La Salvezza è quindi una questione individuale e non è certo negata a chi stati soggettivi quali la razza (gli ebrei) o l'opinone politica.
Ok ragazzi/e? [SM=g10765]

PS: Le armi contro la Dittatura Economica Globale.
Già ce le abbiamo...Basta prenderne piena coscienza...

Articolo 3 della Costituzione italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

.........................................

E poi l'articolo che i Massoni al Governo (appoggiati dal Vaticano...) vogliono abolire per renderci schiavi delle Multinazionali

Articolo 41
L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali [cfr. art. 43].




Ti ripeto qui il post di specifica che avevo fatto nell altro topic,spero che lo leggerei con attenzione perchè...dire alcune verità non significa negare o CONDANNARE delle azioni.
Le ideologie sono pratiche sviluppate da uomini impazziti,ma dietro ogni cosa un motivo c è,purtroppo i motivi,in tutto,spesso sono usati dai capi per fomentare i popoli e senza dargli anche la via di pace o misericordia.

e sbagliato dividere le cose spirituali dalle materiali,i fatti del mondo dai fatti dello spirito,....dallo spirito vengono le cose del mondo,dai pensieri e dall anima poi scaturiscono azioni.

L altro post:

Però...nello stesso tempo è scritta la via....che è nella misericordia come nella giustizia.
La paura e la superbia hanno provocato azioni indegne,in qualsiasi ambito si guardi,destra sinistra,popoli occidantali o orientali...perchè l ideologia,qualunque...è imperfetta perchè l uomo è imperfetto...

Quindi guai a noi....

Romani - Capitolo 11
Il resto di Israele

[1]Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. [2]Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?

[3]Signore, hanno ucciso i tuoi profeti,
hanno rovesciato i tuoi altari
e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita.

[4]Cosa gli risponde però la voce divina?

Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.

[5]Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia. [6]E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia.

[7]Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti, [8]come sta scritto:

Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere e orecchi per non sentire,
fino al giorno d'oggi.

[9]E Davide dice:

Diventi la lor mensa un laccio, un tranello
e un inciampo e serva loro di giusto castigo!
[10]Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere,
e fà loro curvare la schiena per sempre!

La restaurazione futura

[11]Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. [12]Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale!


[13]Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, [14]nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. [15]Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?

L'oleastro e l'olivo buono

[16]Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. [17]Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, [18]non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te.

[19]Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! [20]Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! [21]Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!

[22]Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. [23]Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedeltà, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! [24]Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!

La conversione di Israele

[25]Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. [26]Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto:

Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà le empietà da Giacobbe.
[27]Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati.

[28]Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, [29]perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! [30]Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, [31]così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. [32]Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia!

Inno alla sapienza misericordiosa

[33]O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!

[34]Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero
del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
[35]O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì che abbia a riceverne il contraccambio?

[36]Poiché da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.



Questo scritto di S.Paolo è molto importante!Serve a comprendere nel profondo perchè Israele ha avuto una "condanna"fino la fine,ma spiega anche che loro hanno sbagliato per la salvezza nostra,e tramite la nostra salvezza saranno salvati pure loro!
Dio NON rinnega il popolo di Israele!Ma nella sua giustizia ha racchiuso tutti nella disubbedienza perchè tutti non si sentissero migliori dell altro,ma insieme si arriverà ad essere un popolo solo!
Quindi,Dio opera misericordia...come l ha operata per NOI pagani,così la opererà per Israele....quindi GUAI a come noi ci muoviamo!
La verità deve andare di pari passo con la misericordia!!!e con la giustizia.
Le ideologie...SONO di uomini persi nei loro deliri.
NWO - Nuovo Ordine Mondiale


LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 17:46
Io metto diversi scritti di diversa natura per far leggere,non è detto che io condivida tutto,come non scarto tutto...e così,anche se conosco il rischio che altri prendano tali informazioni in malo modo,in un senso o nell altro,cio non toglie che ritengo importante leggere.

Io non sono razzista,ma credo che alcune forze di ebrei hanno provocato,ripeto alcune!!!,hanno provocato ,piu o meno volutamente,il dolore degli ebrei e cio che è successo...perchè mi devi spiegare come mai Hitler aveva una donna ebrea,esempio piu lampante....poi io sono CONTRO cio che ha praticato,ripeto che il comportamento è "tieni cio che è vero,ma porgi l altra guancia" "difendi una verità,ma accetta il diverso"...quindi nulla a che vedere con certi comportamenti e massacri...che comunque sono stati da parte di TUTTE le ideologie.
LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 21:54
it.wikipedia.org/wiki/Sionismo


Il sionismo fa parte del più vasto fenomeno del nazionalismo moderno, con la particolarità di sorgere in risposta all'antisemitismo, che nega la possibilità di assimilazione degli ebrei ormai emancipati. Importante ma minoritario nel mondo ebraico per tutta la prima metà del XX secolo, il movimento divenne maggioritario in seguito alla Shoah messa in atto dalla Germania nazista


Il termine "Sionismo", a indicare il nazionalismo ebraico, fu coniato nel 1890 dall'editore ebreo austriaco Nathan Birnbaum nella sua rivista Selbstemanzipation ("Auto-emancipazione"), la quale riprendeva il titolo di un libro di Leon Pinsker del 1882.[2].


Il sionismo è un movimento laico: di qui gli scontri con molti Ebrei osservanti. Infatti, per l'ebraismo ortodosso il regno di Israele deve ristabilirsi all'arrivo del messia. Per accelerare la venuta di questo non c'è che un sistema: obbedire alla volontà divina, vale a dire adempiere ai precetti (mitzvot) stabiliti nella Torah. Si opposero al sionismo anche gli ebrei riformati (Reformed Jews), sostenendo che gli ebrei costituiscono una comunità religiosa, non un popolo, e che il regno messianico atteso non è che una metafora per un futuro di libertà religiosa, di giustizia e di pace, da realizzarsi nelle varie società. In campo laico, si opposero il Bund, che lottava per la giustizia sociale e l'eguaglianza dei diritti in Europa orientale, e gli ebrei di sinistra, per i quali l'antisemitismo si combatte lottando per il socialismo.

Una delle manifestazioni di questa opposizione fu che i sionisti tendevano a rifiutare la lingua yiddish, e a maggior ragione le lingue nazionali europee, a favore della rinascita dell'antica lingua ebraica, da tempo in uso solo nel culto


L'immigrazione sionista, di natura laica, è invece una conseguenza molto più tarda dell'emancipazione degli ebrei europei nel corso della rivoluzione francese (1791) e per tutto il XIX secolo fino alla rivoluzione russa (1917), e delle reazioni ostili alla conseguente tendenza degli ebrei all'assimilazione nelle varie società nazionali.


Nella tradizione di Montefiore, a partire dal 1882, Edmond James de Rothschild divenne uno dei principali finanziatori del movimento sionista e acquistò il primo sito ebraico in Palestina, l'attuale Rishon LeZion;


Le idee di Herzl si inseriscono in un movimento migratorio ebraico già in atto, causato, in Russia, dai pogrom degli anni 1881-1882 e poi degli anni 1903-1906. Secondo dati del 1930, dal 1880 al 1929 emigrano dalla Russia 2.285.000 ebrei, e, di questi, 45.000 in Palestina. La stragrande maggioranza preferisce recarsi altrove: 1.930.000 scelgono le Americhe, 240.000 l'Europa, i restanti l'Africa e l'Oceania. Dall'Austria, dall'Ungheria e dalla Polonia emigrano, dal 1880 al 1929, in 952.000: 697.000 nelle Americhe, 185.000 in altri Paesi europei, 40.000 in Palestina. Proporzioni analoghe si riscontrano fra i migranti provenienti da altri Paesi. In totale, durante questi decenni migrano 3.975.000 ebrei: 2.885.000 negli Stati Uniti, 365.000 nel resto delle Americhe (principalmente Argentina e Canada), 490.000 in Europa occidentale e centrale (specie Francia e Germania), e solo 120.000 in Palestina.


La seconda ondata migratoria (circa 30.000 persone) parte dalla Russia per la Palestina fra il 1904 e il 1914: c'erano stati pogrom dal 1903 al 1906, sostenuti dalla pubblicazione dei "Protocolli dei Savi di Sion", falso documento segreto ebraico e vero libello antisemita prodotto dalla polizia segreta zarista



n piena Prima guerra mondiale, nell'imminenza dell'ingresso delle truppe britanniche a Gerusalemme, strappata all'esercito ottomano (dicembre 1917), il Regno Unito si impegnava, con una lettera del ministro degli esteri Arthur James Balfour a Lord Lionel Walter Rothschild, membro del movimento sionista inglese, a mettere a disposizione del movimento sionista dei territori in Palestina, in caso di vittoria. Il documento porta il nome di Dichiarazione Balfour 2 novembre 1917.


Nel frattempo, si era già verificata una forte immigrazione (Terza Aliyah), principalmente dalla Russia sconvolta dalla rivoluzione e dalla guerra civile.



Nel 1924 Edmond James de Rothschild fondò la Palestine Jewish Colonization Association (PICA), che comprò più di 125.000 acri (560 km2) di terreno, continuando dopo di lui l'opera che egli aveva intrapreso oltre quarant'anni prima. Tutto ciò favorì una nuova ondata migratoria (Quarta Aliyah), proveniente soprattutto dall'Europa orientale.


Le prime proteste arabe relative all'immigrazione ebraica si registrano verso la fine del XIX secolo, ma i primi scontri si ebbero solo negli anni '20, a Gerusalemme (1920) e a Giaffa (1921).


Negli anni '30 l'immigrazione ebraica aumentò notevolmente (Quinta Aliyah), per via dell'alto numero di Ebrei che abbandonavano la Germania in seguito all'ascesa al potere di Adolf Hitler e alle sue leggi razziali. La maggior parte dei Paesi del mondo tennero chiuse le porte ai profughi ebrei; gli Stati Uniti avevano ridotto le possibilità di immigrazione nel 1924, e sostanzialmente escluse nel 1932, per la Grande Depressione. [SM=x268926]
LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 21:55
blog.panorama.it/mondo/2010/03/15/chi-e-ebreo-il-movimento-reform-contro-il-parlamento-isr...

Questa settimana la Knesset, il parlamento unicamerale di Gerusalemme, vota (e probabilmente approverà) una nuova legge che sta alzando un gran polverone tra le comunità ebraiche europee e americane. In breve, si tratta di una legge che crea una distinzione tra gli “ebrei per nascita” (cioè chi è nato da una madre ebrea) e gli “ebrei per scelta” (cioè coloro che si sono convertiti all’ebraismo).

Finora praticamente nessuno si è posto il problema di fare una distinzione tra le due categorie… a parte forse fare la domanda ai convertiti: ma chi ve l’ha fatto fare? Adesso invece questa proposta di legge cambierebbe radicalmente le cose, mettendo in un piano inferiore gli ebrei per scelta.

La questione è in realtà più politica che religiosa: in base alla Legge del Ritorno, ogni ebreo proveniente da qualsiasi parte del mondo ha diritto a ricevere la cittadinanza israeliana.

Ora, la proposta di legge intende porre dei limiti severi ai convertiti che richiedono la cittadinanza israeliana: tra le limitazioni, c’è anche quella di non accettare le conversioni effettuate da rabbini non strettamente ortodossi. Questo, probabilmente, per evitare che molti immigrati (o “lavoratori stranieri”, come li chiamano in Israele) ottengano la cittadinanza.
LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 21:57
LiviaGloria
00sabato 10 luglio 2010 22:01
www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=1697


Di odio religioso e razziale degli ebrei verso gli stranieri (persino verso gli affini samaritani) si deve invece parlare con l’avvento dei Regni ellenistici, formatisi nei territori dell’ex impero persiano dopo la morte prematura di Alessandro Magno. Gli ebrei odiavano i greci considerandoli usurpatori della loro “elezione” a signori del mondo, non soltanto in quanto oppressori della loro nazione. Questo odio si trasferì poi anche ai Romani, e all’epoca in cui presumibilmente nacque Gesù di Nazareth esisteva già un partito sionista ante litteram, quello degli Zeloti a cui con molta probabilità appartenne Giuda Iscariota. Data questa premessa, le guerre che insanguinarono il Medio Oriente dalla morte del Nazzareno fino al 132 d.C., acquistano una connotazione inequivocabile: gli ebrei le combattono non per “liberarsi” dal giogo romano ma per “sostituirsi” ai Romani a capo dei popoli del Mediterraneo, di un’area a quei tempi ritenuta la più importante del mondo.
Ove si tenga presente che gli ebrei avevano iniziato ad emigrare spontaneamente dalla Palestina in Grecia, Egitto e Italia a partire dal III secolo a.C., con l’intento evidente di stabilirsi nei territori economicamente più importanti dell’area mediterranea, non può negarsi che la Diaspora ha fin dall’inizio uno scopo espansivo, tendenzialmente imperialistico.
La prima delle guerre che gli ebrei scatenarono contro l’Impero va dal 66 al 73 d.C. e si conclude con l’epica resistenza degli Zeloti asserragliati nella fortezza di Masada. Sono 960 persone, uomini donne bambini, che si suicidano pur di non cadere in mano del vincitore. E’ la testimonianza di una pervicacia nel perseguire un preciso disegno che da sola spiega gli eventi successivi.
I Romani avevano sottovalutato la prima guerra giudaica considerandola una delle tante rivolte che si verificavano periodicamente nei territori dell’Impero. Dovettero presto ricredersi. Assai presto la tensione dei rapporti fra ebrei e greci raggiunse il calor bianco non solo in Palestina ma anche in Siria. Vi furono autentici “pogrom” e particolarmente violenti furono quelli di Antiochia e di Damasco. Seguirono quelli africani di Alessandria d’Egitto e di Cirene, la cui responsabilità ricade soprattutto sugli ebrei, visto che i Romani, per riportare l’ordine, ne massacrarono 50.000.
GMU
00martedì 13 luglio 2010 22:01
Mmmm...

due considerazioni:

1. una sul NWO: dare tutta o buona fetta della responsabilità del NWO solo ad un gruppo, un partito, un ente o quale altro insieme di individui la vedo tanto come una visione parziale di un quadro più complesso.

2. un'altra consederazione pedagogica: addossare tutte le responsabilità ad un solo gruppo, partito, ente, ecc, scardine le persone dalla propria responsabilità individuale...
hhh.
00martedì 13 luglio 2010 22:12
Re:
GMU, 13/07/2010 22.01:

Mmmm...

due considerazioni:

1. una sul NWO: dare tutta o buona fetta della responsabilità del NWO solo ad un gruppo, un partito, un ente o quale altro insieme di individui la vedo tanto come una visione parziale di un quadro più complesso.

2. un'altra consederazione pedagogica: addossare tutte le responsabilità ad un solo gruppo, partito, ente, ecc, scardine le persone dalla propria responsabilità individuale...




quoto,il piu' grosso errore di chi crede al nwo sta' nei punti che hai elencato
Tetsuya1
00mercoledì 14 luglio 2010 17:21
destra e massacri no?
Quoto anche io ma...dei massacri e degli sfaceli della destra massonica è così anti-cattolico parlarne?
GMU
00mercoledì 14 luglio 2010 23:15
Re: destra e massacri no?
Tetsuya1, 14/07/2010 17.21:

Quoto anche io ma...dei massacri e degli sfaceli della destra massonica è così anti-cattolico parlarne?



A chi ti refisci quando parli di destra massonica (?) e a quali crimini per esempio (?) .
J.P. Morgan
00giovedì 15 luglio 2010 19:53
Dunque, visto che i nazisti e soprattutto benito mussolini erano sia contro le banche che contro la massoneria (anche se comunque hitler incentivava il paganesimo ariano ma non penso rientri nell'area massonica)penso si possa parlare delle destre sud'americane che hanno compiuto massacri fra gli anni 60-70....poi comunque il "comunismo" è comunque una dittatura.....
Tetsuya1
00giovedì 15 luglio 2010 20:11
Cosa intendo per destra massonica?
Oh, ma la destra di tutto il mondo, più o meno...

Quella di Bush, quella di Sarkosy, quella, appunto, Sud-americana e, last but not least, l'ammirevole destra massonica italiana di Silvio e la sua cricca di mariuoli degenerati...
Ghergon
00giovedì 15 luglio 2010 20:49
Re:
GMU, 13/07/2010 22.01:

Mmmm...

due considerazioni:

1. una sul NWO: dare tutta o buona fetta della responsabilità del NWO solo ad un gruppo, un partito, un ente o quale altro insieme di individui la vedo tanto come una visione parziale di un quadro più complesso.

2. un'altra consederazione pedagogica: addossare tutte le responsabilità ad un solo gruppo, partito, ente, ecc, scardine le persone dalla propria responsabilità individuale...



e si è lapalissiana la cosa, ti quoto...






Ghergon
00giovedì 15 luglio 2010 20:52
Re:
J.P. Morgan, 15/07/2010 19.53:

Dunque, visto che i nazisti e soprattutto benito mussolini erano sia contro le banche che contro la massoneria (anche se comunque hitler incentivava il paganesimo ariano ma non penso rientri nell'area massonica)penso si possa parlare delle destre sud'americane che hanno compiuto massacri fra gli anni 60-70....poi comunque il "comunismo" è comunque una dittatura.....



hai ragione, parlare di destra e non di sinistra è totalmente assurdo...quella che fa maggiori danni al mondo è la sinistra, il pericolo vero è la dittaura NWO comunista mondiale che si sta affermando con la lotta via internet alle fantomatiche destre...che non contano nulla...







hhh.
00giovedì 15 luglio 2010 21:06
quoto sia ghegon che morgan
=Foxtrott=
00venerdì 16 luglio 2010 00:54
quoto il topic di Livia..seppur l'ho visto soltanto ora [SM=g27817]
Infatti sono stato io a darle il link del testo, ritirato in fretta e furia nel momento in cui il Concilio Vaticano stava cominciando.
Non è razzista Livia, lo ha specificato e non dice di avercela con la "razza" ebrea, che poi razza non è, ma solo un popolo di diversa mentalità e cultura.
Mi spiace per te Tetsuya, che sembri intelligente, ma nonostante quello che (non)vediamo ai nostri giorni, poiché i media filtrano meglio come non mai, parli solo di Berlusca e di quello che tirano fuori i giornali (vedi lista anemone). Ma anche se fossero cose vere, e non lo metto in dubbio che la Chiesa abbia a che fare con massoni e politici, metti in disparte argomenti che sembrano mal conciliare pensando ai poveretti trucidati dal Terzo Reich. La morale è che alla fine dobbiamo sottostare a una cerchia ristretta di persone, che sin dalla seconda guerra mondiale ha preso il potere, dando anche ai nuovi istraeliti la loro terra che fu promessa ai loro Padri.
Tutto questo sembra sconveniente pensarlo, poiché non vi è nessuna prova di loro, di come siano diventati potenti e di come riescano a manipolare le masse, eppure accade costantemente.
Ma sarà odio antisemita a dire che un tal Ben Bernanke è ebreo, oppure che Carl Marx fu ebreo e il cui vero nome era Mordechai, e che pure Lenin e Trotsky furono ebrei incaricati di scatenare la rivolta in Russia?
La coscienza ci dice che è impossibile una tal cosa, che mai e poi mai un popolo così sottomesso abbia davvero le armi per fare ciò che fa..eppure, il colpevole di solito è quello che sembra il più innocente tra tutti, se non altro il meno colpevole.
E tra i reati dei nazisti, e dei fascisti, il loro operato è davvero passato sotto gli occhi di tutti, nell'isteria della folla che voleva solo che si ponesse fine alle barbarie.
=Foxtrott=
00venerdì 16 luglio 2010 23:53
vi traccio una bella lista di massoni ebrei americani.
Di sicuro tra questi qualcuno vi suonerà familiare [SM=g27829]


en.wikipedia.org/wiki/List_of_Jewish_American_politicians#Former_...
hhh.
00sabato 17 luglio 2010 23:05
Re:
=Foxtrott=, 16/07/2010 0.54:

quoto il topic di Livia..seppur l'ho visto soltanto ora [SM=g27817]
Infatti sono stato io a darle il link del testo, ritirato in fretta e furia nel momento in cui il Concilio Vaticano stava cominciando.
Non è razzista Livia, lo ha specificato e non dice di avercela con la "razza" ebrea, che poi razza non è, ma solo un popolo di diversa mentalità e cultura.
Mi spiace per te Tetsuya, che sembri intelligente, ma nonostante quello che (non)vediamo ai nostri giorni, poiché i media filtrano meglio come non mai, parli solo di Berlusca e di quello che tirano fuori i giornali (vedi lista anemone). Ma anche se fossero cose vere, e non lo metto in dubbio che la Chiesa abbia a che fare con massoni e politici, metti in disparte argomenti che sembrano mal conciliare pensando ai poveretti trucidati dal Terzo Reich. La morale è che alla fine dobbiamo sottostare a una cerchia ristretta di persone, che sin dalla seconda guerra mondiale ha preso il potere, dando anche ai nuovi istraeliti la loro terra che fu promessa ai loro Padri.
Tutto questo sembra sconveniente pensarlo, poiché non vi è nessuna prova di loro, di come siano diventati potenti e di come riescano a manipolare le masse, eppure accade costantemente.
Ma sarà odio antisemita a dire che un tal Ben Bernanke è ebreo, oppure che Carl Marx fu ebreo e il cui vero nome era Mordechai, e che pure Lenin e Trotsky furono ebrei incaricati di scatenare la rivolta in Russia?
La coscienza ci dice che è impossibile una tal cosa, che mai e poi mai un popolo così sottomesso abbia davvero le armi per fare ciò che fa..eppure, il colpevole di solito è quello che sembra il più innocente tra tutti, se non altro il meno colpevole.
E tra i reati dei nazisti, e dei fascisti, il loro operato è davvero passato sotto gli occhi di tutti, nell'isteria della folla che voleva solo che si ponesse fine alle barbarie.




vai cosi fox [SM=g27811] il tuo spirito guerriero entro mi rugge [SM=x268920]
=Foxtrott=
00domenica 18 luglio 2010 16:17
ti sbagli profondamente..
il razzismo non c'entra, ripeto, eppure come vedi molti di quelli citati nella lista sono esponenti del partito dei neoconservatori in Usa come R.Perle, P.Wolfowitz, H.Kissinger, (cito tre fra i più famosi perché anch'io non conosco bene per ognuno la loro collocazione politica). Destra oppure sinistra, per il governo occulto poco importa. E' come scegliere tra Prodi o Berlusconi, è la stessa aria fritta.


Tetsuya1
00martedì 20 luglio 2010 02:04
Invece il razzismo c'entra eccome...
Foxy, il razzismo c'entra...e c'entra al punto che oggi, qui su questo forum, nel 2010, la propaganda anti-ebraica sia diffusa in mezzo ad un clima di raccappricciante accettazione...

Gli ebrei di quà, gli ebrei da là, gli ebrei deicidi...Ma ad uccidre Christo furono i romani, non gli ebrei...

Tu dici che non c'entra la razza perchè gli ebrei in America sono diffusi sia a destra che a sinistra...Ma non ti rendi conto che questa è una tautologia che riconferma invece la tesi razzista..


Che poi: quando dici che "è come scegliere tra Prodi e Berlusconi", soprassedendo allegramente sul fatto che Berlusconi è massone ed è pro-nwo come e forse più di tantissimi sionisti d'oltreoceano che magari c'hanno i soldi, ma non tutti i suoi soldi e iol suo potere...

quando dici questo, dicevo, commetti questo tragico(mico) errore di superficialità, che è quello di guardare "di là dell'oceano"...per non vedere lo schifo che c'è quà, proprio sotto i nostri piedi

www.ilgiornale.it/interni/tesoro_vaticano_9_miliardi_case_e_terreni_propaganda_fide_limpero_mano_balducci/30-05-2010/articolo-id=449129-page=0-co...


ed anche questo atteggiamento di allegra ignoranza (nel senso di volontà di ignorare...) non è che faccia molto onore alla vostra sbandierata (e mai attuata) "fede" nel martire dell'Umanità...


LiviaGloria
00martedì 20 luglio 2010 10:25
Questo non è razzismo tet,e come tu accusi chi è in parte di Berlusconi che è masone,così tu fai uguale non denunciando che anche la sinistra e il centro vi sono eccome molti massoni.
I tuoi post sono tutti di parte e non obbiettivi perchè insisti a voler identificare solo in una destra un appartenenza massonica nonostante i molti post d informazione contrari a cio che affermi.

Adesso non ti permetto piu di darci del "razzista",quindi modera i termini e se vuoi dialogare fallo con rispetto e senza pregiudizi,come tu chiedi agli altri,ma vedo che alcuni schemi sono propri anche di chi pensa che certe barriere sono solo di altri.

Quindi vedi di moderare i termini e sinceramente sono stanca di vedere ripetuti praticamente gli stessi post con gli stessi e ripetuti argomenti e parole.
=Foxtrott=
00martedì 20 luglio 2010 22:53
ti dirò Liva, a me non da molto fastidio essere definito razzista perché è un termine quasi scaduto, nei giorni attuali, quando si parla di ebrei (soprattutto dopo i crimini commessi contro lo stato palestinese e recentemente a scapito della flottiglia). Gli ebrei sono innocenti? Chissà, però è vero che molti di loro sono ak centro del potere e che non mancano persone esperte che vedono nei fatti dell'11 settembre una matrice sionista.

L'Italia, complice la globalizzazione, è quasi diventata, per essere buoni, uno stato senza più alcuna sovranità, dove le la grandi aziende un tempo statali sono state vendute per pochi soldi ai capitali esteri(indovina chi?) e che non può resistere all'attuale crisi economica concertata dalle grandi banche che, mediante il signoraggio e i prestiti statali, dominano l'economia mondiale.

Berlusconi è soltanto l'uomo giusto al momento giusto per i massoni e per tutti quelli che in Italia vogliono ancora speculare e sottrarre ciò che è rimasto. Infatti quelli come il Berlusca fondano il loro impero sul nulla, la televisione, la pubblicità..ma la fetta più grande della torta rimane a lui.

Quindi mi sembra più interessante cercare di capire come vanno le cose più a monte che a valle(di lacrime). Chi c'è a monte? Persone molto ricche e capaci, che hanno stabilito un'autocrazia durante questi secoli con l'astuzia e l'inganno e l'uso intelligente dei loro quattrini.
La Chiesa Cattolica è dunque la loro avversaria sin dalla morte del Salvatore, il baluardo che resiste da secoli, non solo contro i sionisti, ma anche contro i musulmani, i buddisti e gli atei e tutti quelli che vogliono che Gesù non sia la Verità. Amen.












=Foxtrott=
00martedì 20 luglio 2010 23:07



Tetsuya1
00mercoledì 21 luglio 2010 14:09
Il razzismo non è un insulto ma uno stato di fatto...
Livia, tu puoi indignarti quanto ti pare, ma il razzismo anti-semita traspare da ogni post, in particolare da ogni tuo post...
E, tra l'altro, non sono io il solo a dirlo...

Inoltre, io non ho mai neagato che a sinistra ci siano i Massoni...

Io ho solo fatto notare a chi, come Ghergon e Hhh, arriva a ringraziare addirittura il Signore "per avercelo mandato" che se il nemico è la Massoneria allora Berlusconi è il nemico dei nemici dal momento che egli è, più di ogni altro politico italiano del presente o del passato, Massone, circondato da Massoni, a capo di un regime...Massonico, fondato (come giustamente dice Foxy) in pratica sul NULLA...(tv spazzatura e letteratuta spazzatura, come quella del Codice Da Vinci e cinema spazzatura come Angeli e Demoni, tutte opere da lui pubblicate tramite la sua casa edidtrice Mondadori...).

Ho quindi, a partire dalle premesse sopra fatte, fatto notare che parlare della lobby economica ebraica significa parlare in termini parziali (e quindi razzisti), visto che nella famosa lobby in questione (Bildemberger etc...) ci sono anche italianissime (e cattolicissime?) famiglie italiane come quella degli Agnelli, dei Berlusconi, dei Moratti, dei Tronchetti-Provera, dei Benetton etc...).

In sunto: voi siate meno parziali e vedrete che le "accuse di razzismo" non avendo più fondamento non potranno esservi rivolte...

Ma se continuate ad avere questa visone parziale delle cose e a vedre tutto in un'ottica "di razza", ovvero se la Lobby Capitalista delle Multinazionali diventa "La lobby ebraica" allora non si può non dire che vedete le cose da una prospettiva...razzista.

PS: Foxy, tu hai ragione ma...Forse è il caso di ricordare che tra i beneficiari delle privatizzazioni selvagge fatte in Italia ci sono Tronchetti-Provera (che si è ciucciato Telecom) e poi i Benetton (Austostrade s.p.a.) e poi la Cirio a Cragnotti etc, etc...

Infine: voi potete scrivere quello che vi pare ma...se c'è una forza politica che si è sempre opposta (e si oppone) con decisione allo strapotere delle lobby economiche quella è proprio l'area della Sinistra Radicale... e non il Vaticano che invece le lobby le appoggia...

www.corriere.it/cronache/10_giugno_21/sepe-restauro-fantasma-imarisio-sarzanini_346d1810-7cf6-11df-b32f-00144f02aa...
LiviaGloria
00mercoledì 21 luglio 2010 17:54
Israele / Palestina E MOLTI ALTRI ARGOMENTI CALDI: DISCUSSIONE CON GILAD ATZMON

DI MIRIAM COTTON
gilad.co.uk

Gilad Atzmon è un sassofonista e musicista di fama mondiale con una profonda passione politica per le problematiche umaniste riguardo al destino del popolo palestinese. Ha scritto e pubblicato molto sull’argomento. Essendosi auto-esiliato, ex soldato dell’IDF [“Israel Defense Forces”- Forze Armate Israeliane, ndt] e israeliano ebreo, la prospettiva di Atzmon alla portata dell’opinione pubblica sulla Palestina è relativamente unica. Le sue opinioni sono amaramente opposte da alcuni nei gruppi di ebrei anti-sionisti, che lo accusano di anti-semitismo e di essere uno che “odia se stesso”.

Atzmon resiste ferocemente l’accusa di anti-semitismo ed insiste sul fatto che ciò che conta per lui è una profonda ed appropriata analisi dell’ideologia di cosa significa essere ebreo – in particolare su come il concetto degli ebrei come “il popolo eletto” ha inesorabilmente portato, a quanto dice lui, alla nascita del sionismo ed alla sua attuale e sproporzionata influenza negli eventi del mondo.

Inoltre Atzmon contesta la sinistra occidentale, in quanto crede che abbia fallito sia nel riconoscere l’estensione dell’influenza sionista (e critica in particolare Noam Chomsky) sia nel non capire come le ideologie socialiste/marxiste occidentali sono incompatibili con le società islamiche e quindi inutili per loro.

Questi ed altri argomenti sono discussi con lui più avanti. Molte delle cose che Atzmon afferma avrebbero bisogno di ulteriori domande e commenti, ma si spera che questo scambio sia servito ad illustrare la sua interpretazione della questione palestinese ed a fornire una panoramica su una prospettiva che di rado viene capita o mandata in onda.

MC: In seguito all’omicidio ed al rapimento da parte di Israele degli attivisti di soccorso disarmati nelle acque internazionali, il Generale Petraeus ha affermato che la situazione [a Gaza] non è più sostenibile. Sebbene non stesse in nessun modo condannando quello che ha fatto Israele, pensa che potrebbe essere l’inizio della fine dell’incondizionato sostegno degli Stati Uniti ad Israele?

GA: In realtà è il contrario. È Israele che pianta in asso gli Stati Uniti. La leadership israeliana ha realizzato che con l’America alle spalle lo stato ebraico non sarà in grado di procedere ai suoi due prossimi piani letali: Nakaba 2 ed il disarmo della capacità nucleare iraniana. Israele ha realizzato che se vuole mantenere il suo stato ebraico univo come potere regionale deve procedere alla pulizia etnica dei palestinesi. Israele è anche convinta che la sua unica opportunità di sopravvivenza nella regione è mantenendo l’egemonia nucleare. Al momento gli Stati Uniti rendono le cose difficili allo stato ebraico; sta cercando di frenare Israele. Credo che sia Israele a guidare il conflitto piuttosto che esserne soggetto.

MC: Ma sicuramente questa valutazione trascura dei fattori importanti. Nessuno può dubitare seriamente che l’ossessione americana dalla regione ha a che fare interamente col petrolio, il gas e questioni geo-strategiche come la vicinanza della Russia e della Cina a tali risorse, in particolare.

GA: Questo è un buon modo di porre la questione. Tuttavia ci si poterebbe anche chiedere quali sono gli interessi dell’America, chi li definisce e chi li modella. A quanto pare, l’AIPAC – American Israeli Public Affairs Committee è stato alquanto efficace nel forgiare gli interessi dell’America; sappiamo inoltre che la dottrina Wolfowitz si è integrata a quella di Bush. Negli ultimi trent’anni gli americani non sono riusciti a vedere la netta discrepanza tra il petrolio a basso prezzo e l’alleanza con Israele. Forse cominceranno a capirla ora.

MC: Ma anche la famiglia Bush era/è una dinastia petrolifera – con tanti legami con gli israeliani quanti, se non di più, con molti interessi maturati da parte di arabi – ci sono molti più non-AIPAC ed interessi maturati da parte di americani come questi che si trovano nell’AIPAC. Tutto ciò che gli Stati Uniti hanno fatto dall’inizio della cosiddetta “guerra al terrorismo” – ed anche molto prima – era mirato ad assicurarsi il Medio Oriente e l’energia ed altre risorse.

GA: Questo è tutto vero. È anche vero che l’AIPAC non interferirà necessariamente con questioni politiche non correlate a meno che non coinvolgano gli interessi sionisti, ebrei o israeliani. Tuttavia, la lobby ebraica in America ed in Inghilterra è riuscita a modellare la visione dei bisogni e degli interessi dell’impero anglofono. Dal punto di vista americano, invece di ammettere che i militari americani erano stati in realtà inviati a combattere per Israele, dissero che erano stai mandati per morire in nome della democrazia e dell’intervenzionismo morale. In realtà dissero che erano mandati a “liberare il popolo iracheno”. Che meraviglia! Il petrolio e gli interessi di Israele erano presentati come dei problemi collaterali. Come sappiamo, i prezzi del petrolio non sono scesi dopo il 2003. e tuttavia, Saddam Hussein, l’acerrimo nemico di Israele, è stato rimosso. Alle lunghe, questo piano non ha funzionato neanche per Israele. L’Iran è diventata la potenza musulmana incontestata più importante. Si spera che diventerà preso anche una potenza nucleare. Ovviamente questo distoglierebbe Israele dal realizzare le sue infinite aspirazioni imperiali.

MC: Non c’è, in Medio Oriente, altro paese in cui gli Stati Uniti ed i suoi alleati potrebbero piazzare la vasta minaccia militare mossa da Israele se vogliono raggiungere i loro scopi nella regione. La realizzazione delle ambizioni sioniste per Israele era ed è ancora un considerazione secondaria per gli Stati Uniti, malgrado l’alquanto potente lobby israeliana.

GA: Non ne sono così sicuro. In realtà credo che la lobby sionista è riuscita a distruggere l’impero americano. Credo che la stretta di creditizia sia di fatto un colpo sionista. Credo che Greenspan abbia creato un boom economico per distogliere l’attenzione dalle guerre di Wolfowitz. Di fatto i sionisti sono riusciti a distruggere ogni super potenza alla quale si sono aggrappati. Inghilterra, Francia e ora America. Deve ammettere che la “guerra al terrorismo” era in realtà un guerra guidata dal sionismo contro l’Islam, una battaglia che serviva gli interessi di Israele.

MC: Israele è stata finanziata ed incoraggiata a sviluppare un arsenale nucleare di diverse centinaia di testate, mentre gli iraniani che non ne hanno nemmeno una, ma che controllano un sacco di petrolio, sono considerati una minaccia alla pace mondiale. Francamente, in queste circostanze gli iraniani e altri sarebbero giustificati nel pensare che abbiano bisogno di mezzi per difendersi contro l’unica vera minaccia attuale – e contro colore che di fatto sono i più provocatori ed i responsabili della maggior parte delle uccisioni: Stati Uniti – Israele.

GA: Questo è senza dubbio un argomento valido. Dal punto di vista iraniano, il potenziale nucleare militare è un mezzo di difesa. Gli iraniani sono costantemente soggetti ad una minaccia nucleare e così anche il resto dei paesi nella regione ed oltre.

MC: L’Inghilterra e l’America non combattono alcuna guerra se non la vogliono combattere – neanche le guerre giustificabili, a meno che non ci sia una percentuale per loro.

GA: Ne è sicura, o è qualcosa in cui tutti noi preferiamo credere? Casualmente, sia negli Stati Uniti che in Inghilterra i partiti politici sono pesantemente finanziati dalle lobby ebraiche pro-Israele. Haim Saban, il multimiliardario israeliano raccoglitore di fondi per il Partito Democratico americano, lo scorso anno ha affermato che il modo migliore per influenzare l’America è quello di finanziare la politica, i media ed i gruppi di esperti. Eccoci. Persino la visione degli “interessi americani” non può che essere falsa nel momento in cui sono stati manipolati per allinearli con quelli che sono veramente gli interessi di Israele. Alla fine dei conti, conviene più comprare un politico occidentale che un carrarmato. Conviene più reclutare un “nuovo amico di Israele” che pilotare un F15 per un’ora.

MC: Israele è essenzialmente una creazione dell’Inghilterra e delle altre potenza europee – ed il petrolio era il loro chiodo fisso già prima di allora.

GA: Questo è un altro mito al quale gente come Chomsky vuole che noi crediamo. Di fatto lo scopo della Dichiarazione Balfour era di spingere l’America in guerra. Era di spingere i banchieri ebreo-tedeschi e russi a consacrare la loro lealtà dalla Germania all’Inghilterra in modo da poter finanziare la nuova guerra americana. Amos Alon espone un capitolo imbarazzante della storia ebraica nel suo monumentale libro “The Pity of It All” [“La Pietà di Tutto Questo”, ndt]. In effetti, per l'Inghilterra è andata bene. Due mesi dopo la Dichiarazione, l’America era in guerra. Non si trattava di petrolio. Era un’altra guerra finanziata dalla lobby politica ebraica.

MC: Allo stesso modo di molti altri regimi violenti da loro sostenuti, agli Stati Uniti non importa niente di ciò che Israele fa con il suo popolo fino a quando il piano commerciale continua a procedere verso il scopo. La pulizia etnica dei palestinesi è solo uno dei costi accidentali che devono essere scontati per mantenere il bulldog degli Stati Uniti vicino alla regione. Le dichiarazioni ufficiali americane ed inglesi in seguito all’attacco alla flottiglia di soccorso sono state deplorevoli, come per esempio Obama che ha definito le morti meramente “spiacevoli”. È stato un chiaro segnale alla Turchia: fatelo di nuovo e questo è quello che vi faremo. Rigate dritti.

GA: L’America si esprime tramite varie voci al momento. È confusa o addirittura persa in termini di politica estera. In parte perché esiste un contrasto tra gli interessi del paese e quelli delle lobby che hanno dato ai democratici le chiavi della casa bianca, cioè l’AIPAC.

MC: Gli Stati Uniti ed Israele non possono più farla franca così facilmente come una volta, quando facevano passare la causa palestinese come quella di una nazione interamente composta da terroristi o quando insabbiavano gli orrori lampanti dai quali era colpita. Quello che, a quanto pare, il Generale Petraeus stava segnalando è che c’è bisogno di una nuova strategia – una che sia meno terrificante agli occhi dell’opinione pubblica mondiale così che possano tutti continuare i loro affari senza attirare tutta quell’attenzione negativa sui dettagli.

GA: Credo che il Generale Petraeus insieme ai suoi consiglieri militari si stiano rendendo conto che l’America sta per perdere la sua presa sul mondo arabo-musulmano. Alla fine dei conti, se ho bisogno del tuo petrolio, è meglio se divento tuo amico piuttosto che farmi beccare a letto con il mio più grande nemico.

MC: Ovviamente non la pensavano così per quanto riguardava l’Iraq. Si sono assicurati ciò che volevano in quel paese fino ad ora ed il prossimo sarà l’Iran. Allo s tesso tempo, è chiaro che gli Stati Uniti hanno creato un mostro in Medio Oriente, Israele, che sarà molto più difficile da tenere a bada di quanto per alcuni aspetti era stato voluto o persino previsto.

GA: Sono d’accordo con molto di ciò che lei dice. Tuttavia, le decisioni della democrazia liberale contemporanea vengono prese da politici eletti comprati da vari tipi di “amici di Israele”. In America sono l’AIPAC ed i maggiori raccoglitori di fondi ebrei come Haim Saban, che ho prima citato; in Inghilterra abbiamo Lord “macchina del denaro” Levy ed ora anche il CFI – Conservative Friends of Israel. Queste persone e questi gruppi di pressione esistono per sopprimere le reazioni etiche all’interno del sistema politico ed oltre. Tuttavia, in seguito agli ultimi massacri a Gaza e sulla Mavi Marmara, abbiamo visto una grossa ondata si indignazione nei confronti di Israele e delle lobby ebraiche che la sostengono. Questo potrebbe portare, alla fine, anche verso un cambiamento cosmico nella politica.

MC: Una domanda diversa – nella versione irlandese del Sunday Times del 6 giugno, c’era un articolo straordinario di un eminente giornalista irlandese, Matt Cooper, intitolato “Israele propone un test di abilità diplomatiche”. Non sto scherzando. Cooper inizia il pezzo riconoscendo l’atrocità commessa da Israele sulla Mavi Marmara, ma in seguito cambia direzione suggerendo ciò che lui chiama uno “sfumato” modo di procedere che è privo di qualsiasi moralità o umanità. Gli omicidi e tutti i precedenti massacri di Israele che ha appena condannato vengono messi in panchina – presumibilmente nell’interesse di ciò che più avanti nello stesso articolo lui chiama un’opinione “bilanciata”. La “diplomazia” e gli “interessi economici” irlandesi vengono evocati in modo da manovrare le orrende verità su ciò che sta davvero accadendo ai palestinesi fuori dall’equazione o almeno nei margini. Veniamo invitati a comprendere i sentimenti dei governi israeliani successivi ed implicitamente a scendere a compromessi con la loro intransigenza omicida. Recita lo stesso stanco mito per il quale Israele è circondato da ostilità, mentre viene ignorato il terrore che sin dalla sua incarnazione ha costantemente minacciato ed inflitto ai suoi vicini ed ai palestinesi con tutto la forza militare americana a sua disposizione – e non dice nulla sull’enorme quantità di armamenti nucleari nascosti che ha minacciato di usare contro l’Iran, che non ne ha nessuna.

GA: Davvero molto interessante. Oggi apprendiamo che Israele insiste nel sondare i suoi stessi crimini. Questo potrebbe essere l’ultimo stadio della palese follia, arroganza o ignoranza di Israele. L’assassino dice alle autorità: “Ok, posso investigare sulle mie azioni, lascia fare a me. I miei genitori ed i miei cugini possono riesaminare le mie azioni”. Questo è certamente un modo per sfidare la diplomazia mondiale. Israele la farà franca stavolta? Spero di no. Ma se ci riesce, sarà per tutti noi un’ulteriore prova del fatto che le lobby kosher stanno corrompendo le nostre prospettive etiche. Considerando il pericolo di una guerra totale invocata da Israele, i nostri capi di stato non hanno moto tempo a loro disposizione. Israele è l’estremo pericolo per la pace mondiale. Deve essere affrontata con misure estreme adesso.

MC: Non sono d’accordo che un qualsiasi tipo di attacco fisico preventivo ai danni di Israele sarebbe giustificato, se quello a cui si sta riferendo.

GA: Ovviamente non mi sto riferendo alla violenza, ma ad alcune misure estreme di embargo economico, sanzioni e boicottaggio culturale.

MC: Per tornare sulla questione dei media, le chiedo cosa pensa del ruolo che i media di mainstream hanno giocato nella promozione della prospettiva israeliana. Specialmente i maggiori giornalisti di tutto l’Occidente, parlano soprattutto con un registro linguistico ed all’interno di un quadro di riferimento che essenzialmente va in senso opposto su questa e molte altre problematiche: le vittime dell’oltraggiosa aggressione e illegalità israeliana vengono descritte come terroriste per aver resistito, mentre i più oltraggiosi comportamenti e dichiarazioni vengono “sfumate” in un’inversione di significato e di verità alla Orwell – stile Matt Cooper. Un’aggressione non provocata viene ridefinita come un’azione difensiva per proteggere gli “interessi economici” sopra ogni altra cosa.

GA: Come ho detto prima, Haim Saban afferma che l’influenza viene realizzata attraverso il “finanziamento della politica, dei media e dei gruppi di esperti”. Qui si tratta di media ed ideologia. Non c’è dubbio che nell’impero anglofono stiamo affrontando una battaglia contro un’ideologia straniera che ha avuto molto successo nel definire i nostri bisogni, i nostri desideri e la nostra nozione di giustizia. Ha avuto molto successo anche nello stabilire la nostra nozione di paura e terrore. I neo-conservatori che stavano diffondendo l’ingannevole ideologia de “l'intervenzionismo morale” tramite la politica ed i media erano per lo più sionisti con radici sinistroidi. È in realtà questa ideologia che denota l’orrendo passaggio del sionismo dal limitato concetto della “terra promessa” nella politica internazionale – ossia “il pianeta promesso”.

Forse lei vorrebbe chiedersi perché la loro ideologia ha avuto successo per un po’, perché abbiamo lasciato che questa gente ci trascinasse in una guerra illegale e ci rendessero complici dell’omicidio di più di un milione di iracheni. Le verrebbe di chiedersi: come ha fatto la dottrina Wolfowitz ad integrarsi nella politica americana? Suppongo che “l’intervenzionismo morale” e “la guerra al terrorismo” figuravano bene sulla carta. Significa che “noi” siamo kosher e gli “altri” sono cattivi. All’occidente ed all’umanità è voluto del tempo per rendersene conto che, di fatto, stavamo servendo un’ideologia malvagia ed interessi sionisti. Ci potrebbe voler del tempo anche per realizzare che siamo noi ad essere diventati la forza oscure in circolazione.

MC: Lei è d’accordo sul fatto che il resoconto complice dei media di mainstream – il quale, come ha notato anche Chomsky, fa sempre coppia fissa con potenti prospettive economiche – è stato più vigoroso a nome di Israele di quanto avrebbero potuto esserlo i membri dell’AIPAC?

GA: Affatto, in quanto Saban lo dimostra chiaramente: c’è un filo conduttore tra la raccolta di fondi, i gruppi di esperti ed i media. In termini di politica inglese, c’è un ovvio continuum ideologico tra i PFI (Lord macchina del denaro Levy), gli avvocati per la guerra all’interno dei media (Aronovitch, Cohen) ed i gruppi di esperti neo-conservatori inglese (Manifesto di Euston).

MC: Una delle principali ragioni per cui oggi l’ortodossia del mainstream è stata sfidata è a causa dell’avvento dei più democratici media alternativi?

GA: Non credo. Viene sfidata perché esiste un crescente stress per la politica sionista, una crescente presa di coscienza che le politiche tribali hanno lasciato un a traccia mortale sugli affari esteri inglesi ed americani. Inoltre, in seguito alla seconda guerra libanese, il massacro di Gaza e l’ultimo assalto alla Mavi Marmara, c’è una forte presa di coscienza del fatto che Israele sia uno stato assassino guidato da un entusiasmo morboso. Ma c’è un’altra ragione che deve essere considerata. Per moltissimi anni, la sinistra ha bloccato ogni tentativo di elaborazione del potere ebraico e del sionismo globale. Si dà il caso che, oltre al recente indebolimento della causa sionista, la sinistra ha perso potere all’interno del discorso della solidarietà. In una certa misura, i due fenomeni politici sono collegati. Come sappiamo, la sinistra sfortunatamente non è riuscita a a contenere il potere emergente dell’Islam ed il suo immenso potere all’interno del discorso della liberazione.

Di conseguenza, la sinistra è stata lasciata indietro. È alquanto irrilevante alla questione. Per poter tornare in auge, la sinistra deve imparare a pensare in modo etico e stringere legami politici con i movimenti islamisti e le comunità di migranti in occidente.

MC: Ci sono una serie di cose in ciò che lei dice che vorrei contestare. Prima di tutto, in modo ironico, un po’ come gli stessi sionisti, lei li mette davanti ed al centro di tutto ciò che sta accadendo. Ignorare le ragioni e le influenze dei molti altri gruppi non-sionisti ugualmente coinvolti è come ignorare l’immagine sionista degli altri.

GA: Effettivamente c’è sempre un filo conduttore che lei non riesce a percepire tra il concetto dell’essere eletti, inerente al sionismo e a qualsiasi altro discorso politico ebraico, e la pratica politica sionista, rigidamente esercitata in tutto il mondo. I sionisti nono cercano di controllare ogni cosa: suppongo che finora non siano molto interessati al tabacco (e questo è forse il motivo per cui non possiamo più fumare liberamente), ma sono interessati agli affari esteri occidentali ed userebbero qualsiasi mezzo per modellarli. Guardi la pressione che i gruppi sionisti hanno applicato all’amministrazione americana per quanto riguarda la Turchia, l’Iran, le sanzioni, l’attacco alla Mavi Marmara e così via.

MC: Non voglio difendere ciò che USA, UE ed Inghilterra stanno facendo, ma la sua definizione del loro ruolo li rende infantili – è una questione seria sottovalutare quanto potenti, pericolosi e manipolativi essi sono di per sé.

GA: Ad essere onesti, non sono così intelligenti quanto la gente sembri pensare.

MC: Nessuno con un minimo di buon senso pensa che si stiano comportando in modo intelligente, ma che siano capaci di un’avarizia incontrollata sostenuta da un'altrettanta incontrollata violenza.

GA: in realtà la violenza di Israele è lontana dall’essere “incontrollata”. È letale e premeditata. Questa è la vera nozione del potere di deterrenza israeliano. Torniamo alla sua domanda: di fatto si comportano così completamente allo scoperto. David Miliband, che è inoltra quotato come un autore della propaganda israeliana, agiva contro la giurisdizione universale inglese semplicemente per permettere ai criminali di guerra israeliani di visitare l’Inghilterra. Come se lo spiega? Era intelligente da parte sua? Era intelligente da parte di David Aaronovitch e Nick Cohen difendere una guerra illegale mentre scrivevano sul Jewish Chronicle (una pubblicazione sionista)? È stata una mossa intelligente sostenere una guerra che ha causatola morte di 1.5 milioni di iracheni? È intelligente da parte di Haim Saban dire al popolo americano “noi, gli ebrei, influenziamo la vostra vita tramite il finanziamento della politica, dei media e dei gruppi di esperti”? la risposta è no, non è affatto intelligente. È un’arroganza infantile inerente all’identità sciovinista. Il successo delle azioni dei sionisti finora ha avuto a che fare con il fato che operano all’interno di ambienti tolleranti e persone come lei e Chomsky andreste fuori strada per difenderli con un’ideologia nebbiosa. Sfortunatamente, quest’ideologia non regge più. Come potrà ben sapere, Chomsky è completamente discreditato. La sua opinione zoppicante contro Walt e Mearsheimer, che è simile a quella che ha lei, mette un grande punto interrogativo sull’intero progetto di tutta la sua vita. Potrebbe essere un peccato ma la buona notizia è che l’indignazione nei confronti del sionismo, di Israele e le inflessibili lobby ebraiche sta diventando un fenomeno di massa. Va oltre il discorso politico. È uno spirito, è pubblico ed è restauratore. Questa potrebbe essere una buona notizia in quanto l’abbiamo sempre aspettato, l’unica preoccupazione è che nessuno lo controlla più.

MC: In che modo le mie domande hanno implicato una difesa dei sionisti o del sionismo? Dire semplicemente che non sono soli o che non controllano quello che sta succedendo in Medio Oriente per conto non costituisce in nessun modo una difesa né della loro ideologia né delle loro azioni.

GA: Tanto per cominciare non è un dibattito personale ma un dibattito ideologico. Tuttavia, suppongo che non riuscire ad affrontare le lobby ebraiche corrisponde a fornire uno scudo al sionismo. Lei sta parlando degli interessi americani. La cosa davvero unica dell’AIPAC, di David Miliand e dei CFI è il fatto che promuovano allo scoperto gli interessi di un governo straniero. Una lobby musulmana la farebbe franca? L’Iran o il Pakistan la farebbero franca? Chomsky si precipiterebbe in loro aiuto? Me lo chiedo davvero.

MC: Chomsky è stato un sincero critico di Israele – solo di recente il governo israeliano gli ha impedito di mantenere un impegno. Ha fatto alcune affermazioni sconcertanti, ma di nuovo penso che lei ignori la schiacciante evidenza che contraddice ciò che dice su di lui.

GA: Ho molto rispetto per ciò che Chomsky ha fatto nel corso degli anni. Tuttavia, come l’attivista americano Jeff Blankfort ha sottolineato di recente, Chomsky ha respinto il potere della lobby pro-israeliana. Si è opposto al movimento BDS [Boycott, Divestmenr and Sanctions – Boicottaggio, cessione e sanzioni, ndt] e si è sforzato di “dissuadere la gente ad usare il termine ‘apartheid’ per descrivere il controllo israeliano sulla società palestinese”. Chomsky si oppone anche al diritto di tornare dei palestinesi ed alla soluzione dello stato unico. Chomsky è di fatto un sionista liberale quanto un entusiastico kibbutz [forma di associazione volontaria di lavoratori israeliani basata su rigide regole egualitaristiche e sul concetto di proprietà comune, ndt]. Questo basta a spiegare il perché la sua voce è stata spinta al margine all’interno del discorso di solidarietà palestinese. Considerando il suo contributo in altri campi di pensiero, è davvero un peccato.

MC: C’è molto che si potrebbe o si dovrebbe dire in risposta a quando dice, ma non stiamo discutendo di Chomsky. L’AIPAC può essere festeggiato a Washington e Londra per ora, ma farà la fine di tutti quelli che collaborano con gli Stati Uniti a tempo debito. Come è stato notato molte volte, coloro che si occupano della politica estera americana non pensano affatto di dipingere i vecchi amici come cattivi, una volta diventati inutili. Il mito di Israele come difensore solitario della democrazia in Medio Oriente è stato venduto con forza per molto tempo, è vero, ma raramente se non mai le spogli economiche e strategiche sono state così grandi.

GA: Perché era utile? È perché era vero? Non esattamente. Israele non è mai stata una democrazia – è una società razziale esclusiva che è riuscita a creare una “democrazia di soli ebrei”. Gli americani sono abbastanza intelligenti per capirlo. Non molto tempo fa si sono imbattuti in una lotta per i diritti civili e di fatto lo sono ancora. L’immagine ingannevole della democrazia ebraica era lì per creare un fantasmatico continuum tra gli Stati Uniti ed Israele. È ovviamente molto più complicato spiegare alle masse come sostenere uno stato ebraico aggressivo in un mare di petrolio rende tale petrolio più conveniente.

MC: Non è un suo errore fondamentale, a questo proposito, che stia confondendo o ignorando gran parte dell’alquanto indipendente ed egualmente violenta cupidigia degli altri interessi personali con l’estensione dell’influenza dell’AIPAC, la quale tutti sanno essere indubbiamente forte.

GA: Con il dovuto rispetto e senza pretendere di non fare errori, non credo che lei stia indicando alcun errore nella mia lettura della situazione. Se non altro, tutto ciò che riesco a vedere è la sua riluttanza nell’ammettere che siamo stati spinti per parecchio tempo da una lobby molto pericolosa ed istituzionalmente estesa. Infatti, so che lei ed altri mantenete questa posizione perché volete credere di essere dei veri umanisti. Lo rispetto. Di certo una delle domande cruciali che dobbiamo porci qui è come esprimere ciò che pensiamo di Israele e della lobby ebraica restando degli umanisti. Credo che la risposta è ammettere che siamo di fronte ad un’ideologia che respinge la nostra nozione di umanitarismo, gentilezza e compassione. In una certa misura, siamo qui di fronte ad una profonda sfida: come comportarsi in modo gentile con chi non lo è.

Questo è il motivo per cui per me è così importante che il massacro sulla Mavi Marmara non era diverso dall’uccidere di nuovo Gesù Cristo. Senza riguardo della storicità di Gesù e del fatto che NON c’è un continuum tra gli antichi israeliti e gli israeliani contemporanei, qui vediamo in pieno giorno un assalto alla bontà ed alla gentilezza. Questo attentato letale è stato sostenuto dal popolo israeliano, commesso dal loro esercito popolare ed è tuttora sostenuto dagli ebrei nel mondo, fatta eccezione per alcuni casi sporadici come gli ebrei della Torah [gruppo ebraico ortodosso, ndt], che si sono opposti e sono per questo altamente rispettati, ovviamente. Come lo affrontiamo? Chiamandolo per quello che è. Questo deve essere il nostro approccio, perché, a quanto vedo, gli israeliani e le loro lobby interpretano come debolezza il vostro silenzio e la vostra riluttanza ad usare il linguaggio appropriato. Se vogliamo aiutare gli israeliani potremmo anche rendergli chiaro che li abbiamo effettivamente capiti.
LiviaGloria
00mercoledì 21 luglio 2010 17:55
MC: È importante capire l’ideologia sionista e sfidare ed esporre ciò che in essa è disumano. I media di mainstream occidentali sono stati complici in modo criminale rifiutandosi di farlo. Ma se i sionisti non fossero mai esistiti, gli USA ed i suoi alleati dell’UE starebbero facendo in Medio Oriente proprio ora, o in qualche altro periodo, esattamente quello che già fanno – dato che lo hanno fatto per secoli in altre parti del mondo senza che i sionisti c’entrassero qualcosa. Ci sono inoltre molti ebrei in Israele che hanno protestato coraggiosamente per moltissimo tempo il modo in cui il loro stesso governo tratta i palestinesi e che sono stati molto schietti dopo la Mavi Marmara.

GA: “Molti” è un po' sopra le righe. Negli anni ’90 a Londra fu chiesto ad una portavoce palestinese cosa ne pensasse di tutti quei “buoni ebrei”, quelli che sostenevano i palestinesi. La sua risposta fu scandalosamente semplice, ma rivelatrice. Disse: “Ammiro queste persone così belle e gentili, tutte e 15”. Di fatti, io seguo la loro causa e non ne riesco a contare più di 8. Non mi faccio impressionare dagli “ebrei per questo” e dagli “ebrei per quello”. La considero un’operazione di copertura sionista. Specialmente quando si tratta degli ebrei marxisti. Se sono davvero marxisti, perché non uniscono semplicemente alla classe lavoratrice per combattere il sionismo al fianco di tutti noi?

Ora torno alla sua domanda. Cosa sarebbe successo se Israele non fosse esistita? Dato che si tratta di un’ipotesi, lei potrebbe essere d’accordo col fatto che USA, UE ed Inghilterra avrebbero potuto anche usare delle tattiche completamente diverse. L’Inghilterra e l’America in passato hanno anche usato la diplomazia. Se legge la storia del sionismo, sin dall’inizio Herzl capitalizzava sugli interessi delle super-potenze nella regione. Questo prima che il petrolio diventasse un problema. Quindi allo stesso modo si può dimostrare che il modo in cui le cose si sono evolute era inevitabilmente dovuto alla natura della filosofia politica sionista di impegnarsi con le potenze influenti. Israel Shahak sosterrebbe che questo è il retaggio del Talmud [testo sacro dell’ebraismo, ndt]. Io credo che questo sia l’esatto significato della storia di Ishtar nella Bibbia. Nel mio articolo “Dal Purim [festività ebraica, ndt] all’AIPAC” ho esplorato il filo conduttore tra la Bibbia e le lobby politiche ebraiche contemporanee.

MC: Nella più crudele delle ipotesi, Israele potrebbe disporre di 500 testate nucleari di cortesia degli USA, ma l’arsenale americano e la sua capacità militare complessiva sono infinitamente maggiori di quelli di Israele. Nessuna obiezione.

GA: Questo è alquanto irrilevante, temo. L’America è una super potenza, o almeno lo era. Era impegnata in una guerra fredda. Questo potrebbe spiegare, se non giustificare, il perché possieda così tante bombe. Tuttavia Israele è impegnata in una guerra territoriale con i sui cosiddetti “nemici”. Ci si dovrebbe chiedere perché ha bisogno proprio di bombe atomiche. Se Israele tiene a Sderot e Ashkelon così tanto quanto sostiene, non bombarderà mai Gaza. La risposta è alquanto devastante. Israele possiede tutte quelle testate perché insiste nel mantenere il mondo sotto una minaccia costante. Nel caso qualcuno non riuscisse a capirlo, il resto del mondo è quello che chiamiamo l’umanità. E questo è il nocciolo della questione. Qui abbiamo a che fare con una collettività letale guidata da una psicosi mortale contro l’umanità e l’umanesimo.

MC: I sionisti non hanno alcun monopolio sulla psicosi mortale nei confronti di altri gruppi di persone. I nativi indiani americani ne sanno qualcosa sulla psicosi dei colonizzatori cristiani durata per secoli – lo squallore che ha portato a suicidi di massa tra molti altri orrori. È sicuramente e fondamentalmente anti-umanistico – e persino razzista e discriminatorio – isolare ogni gruppo di persone per essere esclusivamente cattivi?

GA: Innanzitutto, siamo entrambi d’accordo sul fatto che i sionisti non hanno inventato il male. Di fatto il sionismo è un tentativo di esercitare una sorta di colonialismo barbarico in un mondo che è andato avanti rispetto a quel tipo di filosofia politica. In breve, i sionisti sono colpevoli di aver commesso crimini coloniali 100 anni più tardi. Tuttavia, lei fa un errore cruciale. Dice: “È sicuramente e fondamentalmente anti-umanistico isolare ogni gruppo di persone per essere esclusivamente cattivi”. Potrebbe avere ragione, ma il sionismo non è affatto un gruppo di persone, è di fatto un’ideologia. È infatti un’ideologia razzista ed nati-umanista che fa affrontata. In modo simile, coloro che seguono questa ideologia stanno soccombendo ad una filosofia inumana e deve essere smascherata, denunciata ed umiliata. Come noterà nei miei scritti, non critico mai gli ebrei in quanto ebrei o l’ebraismo come religione. Mi concentro sull’ideologia ebraica, cioè l’ebraicità che ha un’interpretazione suprematista davvero particolare dello spirito giudaico. Nei miei scritti sono riuscito a rintracciare l’ebraicità in ogni posizione politica ebraica moderna, nella sinistra sionista, nella pseudo-socialista Bund e nel radicale Matzpen. Tuttavia, devo dire che gli ebrei della Torah non hanno questa colpa. Loro traggono ispirazione dalla Torah e presentano una forma alquanto unica di umanitarismo tribale.

MC: Lei ha detto che la sinistra non è riuscita ad abbracciare la “potenza emergente dell’Islam”. I gruppi di sinistra all’interno dell’Islam stesso non sembrano essere accolti molto bene nell’insieme.

GA: Non capisco cosa intende con gruppi di sinistra all’interno dell’Islam. Islam è di per sé una filosofia che promuove l’eguaglianza; non ha bisogno dell’ideologia di sinistra e non può integrare un tale precetto ateo. Credo che quello a cui lei si sta riferendo siano i gruppi di sinistra all’interno del mondo arabo-musulmano. Di certo, l’intera filosofia di sinistra è euro-centrica e legata alla rivoluzione industriale. Queste idee sono totalmente irrilevanti per il Vicino Oriente e per la sua conoscenza della lotta per la liberazione.

MC: Al di fuori dell’Islam, la sinistra può solo offrire solidarietà e incoraggiamento.

GA: Credo che quello di cui sta parlando è produrre distintivi, sciarpe e berretti con la bandiera palestinese. Questo è indubbiamente bello. Cito sempre Lacan al riguardo. Lacan dice che fare l’amore è in pratica masturbarsi tramite un’altra persona. In questo senso, la nozione di solidarietà sella sinistra è in pratica “masturbarsi alle spese degli oppressi”. Non sono affatto impressionato da questo concetto.

MC: Questo potrebbe essere vero per alcuni tipi di attivismo, ma non è giusto fare la caricatura in questo modo della maggior parte della solidarietà della sinistra verso i palestinesi. La Freedom Flottilla era molto più che produrre distintivi e sciarpe. Ci sono molti giornalisti ed attivisti che hanno fatto degli sforzi seri ed efficaci per sostenere i palestinesi all’interno della sinistra – alcuni di loro hanno anche dato la vita per mantenere accesa la comunicazione. Per di più, anche i distintivi e le sciarpe sono serviti allo scopo al fine da non farci dimenticare.

GA: Si dà il caso che fossi ad Atene e Nicosia quando la flottiglia è partita. Lavoravo a stretto contatto con la Freedom Mission, ho tenuto conferenze e fatto interviste. Ero anche in contatto con degli attivisti ad Istanbul. Posso dirle che la Freedom Mission per Gaza è davvero una mossa rinvigorente all’interno del movimento solidale. I cosiddetti sinistroidi all’interno di questo movimento di certo non sono spaventati dall’Islam o da Hamas. Di sicuro rispettano la scelta democratica palestinese. Li ammiro per questo e vorrei essere stato a bordo con loro.

MC: Tornando alla sinistra e l’Islam, tuttavia l’Iran giustificato potrebbe percepire Israele come la vera minaccia medio-orientale; i sindacalisti se la stanno passando alquanto male in Iran di questi tempi, ad esempio. Cosa pensa che la sinistra potrebbe o dovrebbe fare?

GA: Innanzitutto, io non parlo di sinistra in Iran, Iraq o Palestina. Io parlo della sinistra qui in Europa. La prima cosa da fare è accettare il concetto dell’alterità. Ad esempio: lottare per Hamas in quanto organo eletto democraticamente; lottare per Hezbollah che fornisce una fiera resistenza ad Israele; sostenere un progetto nucleare iraniano come mezzo di difesa; sostenere il diritto dei musulmani di amara il loro dio e di combattere in suo nome. Queste cose cono piuttosto basiche ed elementari. La sinistra deve anche rendersi conto che le comunità di migranti musulmani in occidente sono le prime a soffrire di oppressione culturale, razziale, politica e sociale. Se la sinistra vuole mantenere una rilevanza etica ed ideologica, deve unire le forze con questi gruppi etnici. È persino possibile che la sinistra occidentale abbia già perso il treno; questo significherebbe che appartiene alla storia.

MC: Non posso davvero essere d’accordo con alcune delle cose che dice. Generalmente la sinistra è molto cosciente del bisogno del rispetto delle differenze culturali nell’Islam e ha fatto più di ogni altro raggruppamento politico sia di destra che di centro per stabilire legami e per sfidare la discriminazione sofferta dai gruppi di migranti. Come per il cristianesimo, il giudaismo e le altre religioni, anche l’Islam ha le sue colpe.

GA: Se questa è la questione, come spiega il fatto che la sinistra abbia accettato così lentamente Hamas? Quanti sinistroidi sostengono la resistenza irachena? Ed i talebani? Lei sostiene qualcuno di loro? Non posso essere d’accordo con la sua affermazione sull’Islam e le altre religioni.. le sta usando un tipico approccio liberale suprematista. Si pone in una posizione elitaria immaginaria al di sopra e oltre il suo soggetto di critica. Se si vuole criticare un organo di pensiero lo si può fare solo usando i mezzi della decostruzione, rintracciando l’incoerenza interna. Per poterlo fare si deve prima raggiungere una familiarità ragionevole con il soggetto. Questo è, a proposito, quello che cerco di fare con il sionismo e l’identità ebraica. Ovviamente, sono argomenti per me abbastanza familiari per poter decostruire i vari tipi di argomenti ebraici. Sono meno familiare con il concetto di giudaismo e lo lascio fuori.

MC: non c’è nulla di suprematista nella domanda – dico esplicitamente che tutte le religioni hanno le loro colpe – ma mi faccia essere più chiara: le donne e gli omosessuali sono stati oppressi dalla maggior parte se non tutte le religioni in misura maggiore o minore. Criticare l’Islam per la stessa oppressione non implica in alcun modo né che il problema sia solo di questa religione, né che la questione sia perfetta altrove.

GA: Miriam, lei qui sta implicando che mentre l’identità cristiana o ebraica “è andata avanti”, l’Islam è stato “lasciato indietro”. Per essere onesto con lei, devo ammettere che la dicotomia tra il “Progressivo” ed il “Reazionario” è un altro sintomo dell’opposizione binaria del giudaismo all’interno del discorso della sinistra. ‘Essere progressivi’ è solo un altro modo di dire ‘essere eletti’.

MC: L’oppressione è l’oppressione, come l’occupazione è l’occupazione.

GA: Mi dispiace, ma non sono affatto d’accordo con lei. C’è una netta differenziazione tra il discorso occidentale liberale che esalta l’individualismo ed il discorso orientale tribale che valorizza la famiglia, la comunità e la cultura. Lei tende a credere di possedere un qualche sistema etico superiore che le permette di giudicare gli altri assetti culturali a lei estranei. Lei non è certo la sola. Questa è la natura della cultura popolare all’interno del discorso post-illuminista. Io invece sostengo che la vera tolleranza sta nella capacità di accettare anche quando non si riesce a comprendere. Personalmente tratto le donne e gli omosessuali con rispetto totale e mi batto per la loro eguaglianza all'interno del mio ambiente. Tuttavia, piuttosto che criticare alcune culture islamiche, cerco di afferrare il loro approccio politico e religioso nei confronti di gruppi diversi. Credo che chiunque affermi di tenere alla solidarietà dovrebbe fare lo stesso.

Ma prima di andare avanti, mi permetta di riferirmi al suo ultimo punto.

Finché si sostiene che “l’atteggiamento di X nei confronti di Y è oppressivo da un punto di vista liberale”, potrebbe essere corretto, potrebbe essere valido e logico. Tuttavia, una volta che si afferma che “l’atteggiamento di X nei confronti di Y è oppressiva in modo categorico”, allora il discorso non è diverso da quello di un neo-conservatore o di un interventista morale. Di base, si pretende di essere migliori e più etici di X.

Queste problematiche non sono semplici. Potrei fornire una soluzione , ma suppongo di essere riuscito a formularne la complessità.

MC: Allora in che modo questo discorso è diverso dalla sua intolleranza verso ciò che anche i sionisti sosterrebbero sia la loro cultura ed il loro credo nell’essere gli eletti e tutto quello a cui ciò ha portato?

GA: In effetti è molto semplice. I crimini sionisti vengono commessi a spese degli altri.

MC: Lei dice di essere un umanista. Non c’è alcun argomento umanista che possa giustificare la mutilazione genitale femminile e la miseria che provoca alle donne per tutta la vita.

GA: Come lo sa? Non riesce a capire che per rendere valida una tale affermazione ci si deve posizionare al di sopra ed oltre il discorso umanista? Tuttavia, ovviamente io capisco il suo punto di vista da una prospettica occidentale. Diffido in un appello all’intervenzionismo morale. E mi permetta di correggerla. Io non reggo la bandiera umanista. Sto cercando la nozione di umanitarismo. Per quanto ne possa dire, è una nozione dinamica. Come l’etica, deve essere sempre rimodellata e rivista.

MC: Mi rendo conto che non tutti i musulmani approvino la mutilazione genitale. Ma queste cose sono tanto malate quanto le altre. Ancora, ci sono mali simili nella maggior parte se non in tutte le religioni, le società e le culture – non è per distinguere l’Islam.

GA: Sono contento che ne abbia parlato, poiché per quanto ne sia consapevole, e non sono esattamente un esperto della questione, la mutilazione genitale femminile non è del tutto prescritta dall’Islam. Tuttavia, solo per dire che non ricordo di essermi mai imbattuto in una critica liberale o di sinistra riguardo un simile rituale ebraico del sangue che implica l’aspirazione di sangue ed il tagliuzzare l’organo sessuale dei neonati (Brit Mila). A quanto pare i genitori ebrei, sia secolari che religiosi, lasciano che un rabbino faccia la circoncisione ed aspiri il sangue dei loro figli appena 8 giorni dalla loro nascita. Come spiega il fatto che un rituale così barbarico abbia luogo in mezzo a noi? Perchè non provoca scandalo? Perchè lei stessa non protesta contro di esso?

MC: Non è possibile che un umanista guardi dall’altra parte ovunque accada qualcosa di inumano, chiunque ne sia il responsabile. Credo che in questo lei stia usando due pesi e due misure. Lei difende la mutilazione genitale sul piano culturale, ma descrive un simile rituale ebraico come barbarico.

GA: È alquanto ovvio che nel momento in cui mi riferisco ad un rituale ebraico del sangue lo stia criticando da un punto di vista occidentale per mezzo della decostruzione. Vivo in occidente, tendo a capire l’ideologia occidentale e la sua cultura e riesco ad indicare una chiara discrepanza tra i diritti umani di un bambino ed un rituale di sangue. Tuttavia, sono molto meno convinto del fatto che i liberali occidentali abbiamo la capacità di accettare un giudizio etico riguardanti culture considerate remote rispetto ai valori ed allo stile di vita occidentali. E c’è ancora una questione in sospeso – perché il pensiero liberale sia così preoccupato della mutilazione genitale femminile in Africa, ma non affatto turbato da un simile rituale ebraico del sangue che è praticato in mezzo a noi.

MC: Ad ogni modo, passiamo alla prossima domanda. Che i musulmani – o chiunque altro ovunque – debbano essere liberi di lottare per la libertà da invasioni violente e occupazione, è assiomatico per la maggior parte delle persone, sebbene non per i pacifisti, ovviamente. Invocare dio per la causa è sempre stato un disastro, vero?

GA: Davvero? Ecco dove tende ad esprimere la sua intolleranza nei confronti della fede altrui. Le più grandi architetture e sinfonie furono di fatto create nel contesto di un dialogo con dio. La resistenza islamica che sconfigge Israele e l’imperialismo occidentale, che sia in Iraq, Afghanistan, Gaza o nel Libano del sud, è ispirata da Allah. Perché è così irrispettosa nei confronti di dio? Di fatto, credo che lei non riesca a individuare l’importanza dell’Islam all’interno del contesto della resistenza araba ed internazionale. È curioso, seppur tragicamente comune, tra i sinistroidi. E come ho detto in precedenza, questo spiega perché la sinistra ha perso la sua rilevanza.


MC: Ci sono molte affermazioni infondate in ciò che dice, ma dovremmo lasciarle in sospeso. È stato un dibattito interessante. Dovremmo essere d’accordo sul fatto che divergiamo su una serie di cose. Grazie per la conversazione.

GA: Ha fatto molto piacere anche a me e spero davvero che la differenza che c’è tra noi porterà ad un ulteriore dibattito e a molte altre prese di coscienza.

Titolo originale: "Touching Left, Islam, Israeli Lobby, Chomsky and Many other Hot Topics "

Fonte: www.gilad.co.uk
Link
27.06.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO


www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&...
LiviaGloria
00mercoledì 21 luglio 2010 17:59



di Mauro Manno

Solo pochi anni fa, chi osava porre questa domanda veniva subito tacciato di «antisemitismo». E non solo da sionisti o ebrei, ma soprattutto da personaggi di ’sinistra’. Dopo la guerra contro l’Iraq, che Israele è riuscita a far fare per procura agli Usa, ciò non è più possibile. Due rispettabili studiosi americani, Mearsheimer e Walt, con dovizia di particolari, hanno provato che Israele, attraverso la sua lobby in America, ha il potere di determinare la politica estera USA a suo vantaggio.

Fa meraviglia che oggi la cosiddetta ’sinistra’, e non solo quella non-alternativa, sia scivolata nel pantano ripugnante dei sostenitori del sionismo, delle colonie, di Israele, e dei suoi innumerevoli e sempre nuovi crimini? No nessuna meraviglia. É la logica conseguenza di scelte sciagurate di tanti anni fa. Quando si definisce il sionismo ‘lotta di liberazione degli ebrei’, di tutti gli ebrei, anche dei non-sionisti o dei non israeliani, allora è logico dire che chi si oppone a Israele, cioè al frutto della ‘lotta di liberazione’, è solo un «antisemita», non vuole che gli ebrei siano liberati, li vuole semplicemente sopprimere. Ma se il sionismo è la ‘lotta di liberazione degli ebrei’, perché tanti ebrei, comunisti, socialisti, semplicemente democratici, si sono opposti al sionismo? erano contro la loro liberazione?Perché oggi questo genere di persone continua ad esistere nella comunità ebraica mondiale?

Una lotta di liberazione è tale perché libera un territorio da una potenza coloniale, non dai suoi abitanti. Il sionismo invece ha patteggiato con l’impero britannico il possesso della Palestina e infine l’ha ‘liberata’ dei suoi abitanti palestinesi, per costruire uno Stato che oggi costituisce la punta di diamante dell’imperialismo occidentale, quello americano in testa.

Prima ancora che lo dicessero i sionisti o Israele, la ’sinistra’ italiana, confondendo sionismo e ebraismo, lanciava a destra e a manca facili accuse di «antisemitismo». Oggi che la destra storica è filo-israeliana perché è filo-imperialista e filo-americana, la sinistra si trova spiazzata. Gli antisemiti storici sono diventati filo-semiti, Fini e la stessa Mussolini sono buoni amici di Israele, anzi accusano la ’sinistra’ di tradire Israele e di essere inconsapevolmente a fianco dei ‘terroristi’. Gli unici «antisemiti» oggi sono gli anti-imperialisti, gli «anti-americani», coloro che combattono il sionismo e Israele.

Fassino si dichiara apertamente e senza vergogna ’sionista’, Bertinotti sostiene che “è difficile criticare Israele”, la maggior parte dei sostenitori di Israele però preferisce tacere, il che, davanti ai crimini di guerra e quelli contro l’umanità che Israele commette tutti i giorni (oggi a Gaza e in Libano), equivale a un chiaro sostegno. Chi tace acconsente. I più ‘coraggiosi’ si spingono tanto in avanti da sussurrare a labbra strette che le risposte di Israele “sono sproporzionate”. Sproporzionate? Distruggere un paese, uccidere centinaia di civili, creare un disastro umanitario dislocando 1 000 000 persone per ottenere il rilascio di due soldati rapiti è solo una risposta ’sproporzionata’?

Si dice poi che quella di Israele è ‘una risposta’ al rapimento dei soldati e quindi in qualche modo la si giustifica. Una risposta? Chi ha cominciato a rapire militanti palestinesi, o a ucciderli, in retate e assalti ai territori palestinesi. Sono circa 8 000 i palestinesi rapiti, in carcere senza processo e accuse, come a Guantànamo, ci sono anche donne e ragazzi. Ci sono ancora resistenti libanesi nelle prigioni israeliane, rapiti in tempi di pace, anche se la resistenza all’occupazione del Libano meridionale ha cacciato gli Israeliani nel 2000. Di questi i nostri ’sinistri’ o ’sionistri’ non dicono niente?

Ma «Israele ha il diritto di difendersi» dice Bush su suggerimento di Olmert. «Israele ha il diritto di difendersi» grida la sionistra in coro, compreso Bertinotti. Certo è naturale, chi è attaccato ha diritto di difendersi. Non lo si può certo negare. Ma le cose non stanno così. Gli attaccati, dal 1948, sono i palestinesi, l’intero mondo arabo. Si toglie loro la Palestina, la si dà ai sionisti, si impedisce la nascita di uno Stato palestinese, si conquistano e non si rendono territori arabi, si sommergono i paesi vicini di profughi palestinesi, si invadono e si distruggono con mille pretesti i paesi vicini, e tutto questo non è attaccare? Per chi accetta l’esistenza dello Stato sionista, nato da un sopruso imperialista e non da una ‘lotta di liberazione’, è logico dire che esso è attaccato, soprattutto perché è alleato dell’Occidente. E poi è uno Stato «democratico» e chi lo attacca è «terrorista». Per chi non accetta lo Stato sionista, proprio perché è nato da un sopruso imperialista (anche se camuffato con il travestimento della ‘Legalità Internazionale’), è logico schierarsi con gli oppressi, con i palestinesi, con i senza Stato, i profughi, i «terroristi». Noi proponiamo che in Palestina si giunga al più presto alla costituzione di un solo Stato Democratico per palestinesi ed ebrei (un uomo, un voto). Come è successo in Sud Africa. Ma questo comporta lo scioglimento dello Stato sionista per soli ebrei, uno Stato di apartheid. Come era il Sud Africa prima della liberazione.

Perché questa posizione ragionevole e democratica, che permetterebbe, tra l’altro, agli ebrei di liberarsi veramente della loro mentalità da ghetto (Israele è uno Stato-Ghetto per soli ebrei), non si afferma nel mondo tra i democratici, nella sinistra, anche se essa si richiama a valori umanitari, di uguaglianza, di tolleranza, ai princìpi di democrazia e di libertà? Qualcuno dirà: perché la sinistra ha tradito i suoi stessi principi e valori fondanti. Certo. Ma questa risposta non ci soddisfa.

Torniamo alla domanda iniziale: Esiste la lobby ebraica?

Per Jeff Blankfort, un ebreo anti-sionista coerente e coraggioso,la risposta è SI ! Dal suo scritto possiamo capire come gli Stati Uniti d’America, avendo venduto le loro istituzioni parlamentari alla lobby ebraica, si presentino in Medio Oriente operando contro quei principi di libertà e uguaglianza che tanto spesso proclamano essere i valori fondanti della loro democrazia. Certo gli Stati Uniti sono imperialisti, ma cosa ci guadagnano dall’essere complici e responsabili della mancata nascita di uno Stato palestinese, seppur piccolo e striminzito? Cosa perdono invece, con la loro incondizionata politica pro-israeliana, in termini di influenza presso i paesi arabi? Non sono poi Israele e la lobby ebraica che spingono gli Stati Uniti contro i popoli arabi? Cosa ci guadagnano oggi gli Stati Uniti acconsentendo alla distruzione del Libano? La lezione dell’11 settembre non sono stati capaci di capirla bene. Forse perché la lobby ebraica americana ha impedito che si sviluppasse un dibattito serio sui frutti di una politica estera totalmente pro-israeliana. L’imperialismo americano, pur restando imperialista, avrebbe tutto da guadagnare da un atteggiamento più equidistante. Anzi riuscirebbe forse a perseguire meglio i suoi obiettivi almeno in relazione ai regimi arabi filo-occidentali che hanno sempre più difficoltà a gestire le masse arabe solidali con i palestinesi e fortemente anti-israeliane e sempre più anche anti-occidentali.

In Italia, esiste la lobby ebraica? Non solo esiste ma è forte e, fatto grave, non ha oppositori o persone che ne denunciano la pericolosità. Il partito Radicale di Pannella-Bonino-Capezzone prende soldi e ordini da Tel Aviv. Il governo (con le nostre tasse) gli paga, stupidamente, la gestione faziosa e sionista di Radio Radicale. Perché sono tanto interessati a piazzare loro accoliti in ministeri come gli Esteri, la Difesa, le Relazioni col Parlamento europeo? Perché non la Sanità, la Pubblica Istruzione, per esempio? A parte le considerazioni sulla loro forza elettorale, è chiaro che a loro interessano quei ministeri che hanno a che fare con gli Stati Uniti e Israele. Perché si muovono da destra a sinistra a seconda delle possibilità di vittoria dell’uno o l’altro polo? Per entrare comunque al governo, qualsiasi esso sia, per fare gli interessi d’Israele.

E veniamo al Giornale-Partito-Sionista-Italiano “La Repubblica” dell’ebreo sionista De Benedetti. Schierato con la sionistra esercita una grande influenza sul gruppo dirigente DS e in mille modi ne condiziona la politica e la cultura. É riuscito a sostituire ‘L’Unità’ come giornale del partito di maggior peso nell’Unione, con la sua’Repubblica’. Esercita anche una nefasta influenza culturale nella società. I DS, non più un partito di militanti ma un movimento elettorale e d’opinione, non erano più in grado di mantenere in vita, con le sottoscrizioni e i festival, il giornale del partito, per cui hanno accettato l’offerta di sionizzarsi con De Benedetti. Il glorioso ‘L’Unità’ di un tempo è stato dato in gestione ad un altro ebreo sionista, Furio Colombo, ex-uomo Fiat e amico di Kissinger, che lo mantiene in vita con i denari (ancora) di De Benedetti. La lobby ebraica italiana, come il Partito Radicale, lavora a destra e a sinistra, sui due tavoli del potere. Così è riuscita a piazzare Feltri al giornale ‘Libero’ di Berlusconi, e in più vari suoi uomini in altri giornali e alla televisione. Mieli alla direzione del ‘Corriere’, l’esagitata Fiamma Nierenstein alla ‘Stampa’, Clemente Mimoun, al TG1, il suo amico Enrico Mentana a Canale 5, Gad Lerner alla 7. Ci limitiamo ai posti dirigenti, non accenniamo nemmeno ai semplici giornalisti. La comunità ebraica italiana conta circa 40 000 membri. C’è una città italiana con una popolazione di queste dimensioni da cui provengono tanti direttori di giornali e telegiornali così importanti? Immaginate tanti direttori di giornali r TV provenienti da Merano (Meran) e tutti osannanti alla politica austriaca o tedesca. C’è evidentemente una strategia di attenzione ai Media italiani da parte della lobby ebraica italiana (e internazionale). La stessa strategia risultata vincente in America. Oggi poi dobbiamo aggiungere Sky (in America: Fox) del famigerato Rupert Murdoch, australiano di nascita, ma da madre ebrea e quindi vero ebreo. Questo amico di Sharon ha avuto un ruolo mondiale importante nell’orientare l’opinione pubblica a favore della guerra in Iraq e a favore di Israele. É uno strumento importante nella cosiddetta «guerra al terrore» di USA e Israele, o meglio di USrael. Tutti se la prendono con gli sciocchi vanitosi sionisti di bandiera Ferrara e Fede, nessuno nota le vere forze vive del sionismo in Italia.

Manno Mauro è membro di Tlaxcala (http://www.tlaxcala.es/), la rete di traduttori per la diversità linguistica. Quest’articolo è in Copyleft: è
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fonte: www.tlaxcala.es
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