00 23/12/2023 12:41
Uno studio esplosivo pubblicato su Nature scuote il cuore della tecnologia dell'mRNA

Da un “insider”nel complesso industriale farmacologico, che scrive su Substack con lo pseudonimo Aussie17 @pharmafiles, traduco le seguenti raccapriccianti note sull’mRNA vaccinale. Si citano studi recenti che provengono dall’università di Cambridge e dall’Oxford University Hospital, UK. L’autore cita uno studio pubblicato su Nature il 6 dicembre 2023: www.nature.com/articles/s41586-023-06800-3

Uno studio dell’ospedale universitario di Cambridge e Oxford ha rilevato che 1 persona su 4 ha avuto una risposta immunitaria “involontaria” con i farmaci a base di mRNA di Pfizer. Ebbene, uno studio bomba è stato appena pubblicato su Nature, con quello che potrebbe essere il titolo più complesso di sempre. Il titolo dello studio, “N1-methylpseudouridylation of mRNA causes +1 ribosomal frameshifting”, è stato redatto da 20 autori, principalmente dell’Università di Cambridge e dell’Oxford University Hospital, e sta creando un grande scalpore nel mondo scientifico. Permettetemi di dire che questo studio è schiacciante per la piattaforma dell’mRNA, non solo per i vaccini ma anche per tutto ciò che riguarda l’mRNA. Questo studio evidenzia un processo noto come “frameshifting ribosomiale”. Cercate di memorizzare questo termine perché, se i miei sospetti sono corretti, queste parole continueranno a comparire in vari commenti nei prossimi mesi. Permettetemi di spiegarlo per i profani.

Dovremmo chiamarlo modRNA, ovvero modificato

La maggior parte di noi sa che l’mRNA serve a inviare alle nostre cellule le istruzioni per la produzione delle proteine Spike. L’mRNA è presente naturalmente nel nostro corpo, ma il problema dell’mRNA naturale è che si rompe molto velocemente. Per “prolungare” la durata di vita dell’mRNA per la produzione di vaccini, gli scienziati di Pfizer e Moderna hanno sostituito un piccolo componente dell’mRNA con la “N1-metilpseudouridina” (o semplicemente pseudouridina, se avete seguito le discussioni scientifiche). Ecco perché chiamarlo “mRNA” è errato; dovremmo chiamarlo modRNA (RNA modificato). Questo nuovo studio ha scoperto che l‘aggiunta di pseudouridina nel vaccino può interrompere il normale processo di produzione delle proteine nelle nostre cellule. Per dirla in modo semplice, considerate il processo come la costruzione di un modellino con i mattoncini LEGO seguendo le istruzioni per l’uso. Ora, immaginate che uno dei passaggi delle istruzioni abbia un errore di stampa e vi dica di aggiungere un mattoncino dove non dovrebbe esserci, ma voi non vi rendete conto dell’errore e continuate a costruire. Invece di ottenere il modellino previsto (nel caso del vaccino, la “Proteina Spike”), vi trovate con un modello che non ha l’aspetto o la funzione che dovrebbe avere, essenzialmente un’accozzaglia di pezzi mal posizionati. Invece di produrre la proteina spike “prevista”, si ottiene una proteina confusa con conseguenze sconosciute. In ogni caso, lo studio ha rilevato che 1 persona su 4 a cui è stato iniettato l’mRNA di Pfizer ha avuto questa “risposta immunitaria involontaria“, come riportato dal Telegraph.

www.telegraph.co.uk/news/2023/12/06/mrna-jabs-modena-pfizer-quarter-unintended-r...

Non posso fare a meno di scoppiare a piangere e di inorridire allo stesso tempo! Il Telegraph ha la faccia tosta di buttare lì un piccolo “non sono stati creati effetti avversi”, come se si trattasse di una fiorente riflessione postuma! Ma che scherziamo? Quindi ecco che ora sappiamo che 1 persona su 4 a cui è stato iniettato l’mRNA di Pfizer sta mettendo insieme queste proteine spazzatura nelle proprie cellule, forse fino a quando le mucche non torneranno a casa, mentre queste persone cascano morte, si ammalano di cancro e di malattie autoimmuni. E il Telegraph ci dice che non è nulla, non c’è da preoccuparsi? Il dramma di questi “vaccini” a base di mRNA non fa che aumentare. Questo nuovo pasticcio non scalfisce nemmeno la superficie delle schifezze di cui eravamo già a conoscenza. Parliamo per esempio di quelle manipolazioni del cambio di classe igG4, dei subdoli promotori SV40 non dichiarati e delle contaminazioni del DNA plasmidico! Non c’è da stupirsi quindi che la gente muoia ovunque, né che i numeri di malati di cancro, di malattie autoimmuni e persino di problemi neurologici, siano alle stelle!

Un’anteprima di vendite del farmaco
In ogni caso, vorrei darvi un’altra anteprima di un altro farmaco contro il cancro, questa volta lo Zoladex. Zoladex è il nome commerciale del farmaco goserelin, che è un tipo di terapia ormonale utilizzata principalmente nel trattamento del cancro al seno, della prostata e di alcuni disturbi ginecologici benigni. Lo Zoladex è un farmaco con una certa storia, essendo stato sviluppato negli anni Ottanta. In base alla mia esperienza ventennale nell’industria farmaceutica, posso affermare che non è comune che un farmaco antitumorale consolidato come lo Zoladex subisca un improvviso aumento di consumo, del 15%, da un anno all’altro. Questi dati di vendita provengono da Singapore (80% di incremento con Pfizer e Moderna mRNA).

Fonte: www.aussie17.com/p/explosive-study-published-in-nature?utm_source=profile&utm_medium...

Traduzione: Cristina Bassi
www.thelivingspirits.net/uno-studio-esplosivo-pubblicato-su-nature-scuote-il-cuore-della-tecnologia-d...