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Vittoria storica in Amazzonia. Gli indigeni Siekopai rientrano in possesso delle loro terre ancestrali dopo 80 anni

Erano stati cacciati via con forza da quelle che erano le loro terre da generazioni. Ora, però, a distanza di ben 80 anni, potranno finalmente farvi ritorno e riottenere la proprietà legale di quei luoghi ancestrali, nel cuore dell’Amazzonia. Protagonista di questa vicenda la comunità indigena Siekopai, che esulta per una sentenza storica emessa dal tribunale provinciale di Sucumbíos, in Ecuador, che ordina al Ministero dell’Ambiente del Paese sudamericano di restituire un’area nota col nome Pë’këya ed estesa circa 42.360 ettari, nella foresta pluviale ecuadoriana.

“Noi Siekopai apparteniamo da sempre a questo territorio. Tuttavia, ci sono voluti decenni di lotta per cercare di convincere lo Stato ecuadoriano a riconoscere questo territorio sacro come nostro. I nostri anziani e i nostri giovani sono così felici di tornare finalmente a casa nostra”. Sono cariche di gioia e soddisfazione le prime parole di Justino Piaguaje, leader dei Siekopai. “Sebbene i colonizzatori abbiano tentato di sradicarci da questo territorio, hanno fallito”. Si tratta di una (ri)conquista che non ha precedenti in Ecuador: è, infatti, la prima volta che il Governo ecuadoriano concede a una comunità indigena la proprietà di un territorio ancestrale che rientra in un’area protetta a livello nazionale. Questa decisione accende la speranza per altre tribù che da decenni lottano per tornare a vivere nelle terre che sono state loro sottratte.

Un nuovo inizio per i Siekopai, da sempre guardiani delle foreste
D’ora in poi il popolo avrà il diritto di gestire quel territorio (dove sono sepolti i suoi cari antenati) e le sue risorse naturali come preferisce. “Ciò non implica che il Ministero dell’Ambiente non debba monitorare la deforestazione o l’inquinamento dei fiumi nel nostro territorio, chiarisce Justino Piaguaje. “Ovviamente il Ministero ha questa responsabilità, ma esercitiamo il controllo. Crediamo che il titolo concesso non sia vantaggioso solo per i Siekopai. ma anche per altri popoli che si trovano in condizioni simili”. Per i Siekopai le foreste sono parte integrante della cultura e della storia e da sempre si sono impegnati per proteggerle. Negli ultimi anni si sono avvalsi anche di trappole fotografiche e droni per monitorare le temute attività estrattive portate avanti in questi luoghi incontaminati e proteggere questi ultimi dall’inquinamento. L’area in questione, al confine col Perù e conosciuta anche col nome di Lagarto Cocha, è uno scrigno di biodiversità, dove vivono specie minacciate come il delfino rosa del Rio delle Amazzoni (Inia geoffrensis) e la lontra gigante. Questa porzione di foresta ospita anche specie vegetali che rischiano di sparire, come la splendida Pau-rosa (Aniba rosaeodora), sfruttata per il suo prezioso olio essenziale e il suo legno. In ogni caso su un dato non ci sono dubbi: questo popolo indigeno saprà preservare al meglio la foresta amazzonica e il suo delicato ecosistema.

Fonte: amazonfrontlines.org/chronicles/stolen-indigenous-land-siekopai-lagartococha...

Rosita Cipolla
18/01/2024
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