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La US Navy non è riuscita a piazzare 10.000 persone sulla luna a causa di un attacco extraterrestre

William Tompkins, uno dei migliori progettisti aerospaziali che ha lavorato per la NASA, ha rivelato un piano segreto della Marina Militare Statunitense (US Navy) che non è andato a buon fine: secondo le dichiarazioni del progettista, Armstrong e Aldrin durante la missione spaziale Apollo 11, si sarebbero “scontrati” con un gruppo di extraterrestri in pericolo. Tompkins ha pubblicato le sue affermazioni e le sue opinioni riguardo l’evento nella sua autobiografia, "Selected by Extraterrestrials". Durante il periodo dello “sbarco” sulla Luna, Tompkins lavorava per TRW Inc., la famosa società aereospaziale costruttrice del primo satellite NASA, Pioneer 1: Tompkins era uno di questi impiegati dal luglio 1967 fino al marzo 1971, e il suo ruolo principale era dedicato alla progettazione del Launch Operations Center a Cape Canaveral, in Florida. In precedenza, il progettista aveva lavorato per 12 anni alla Douglas Aviation Company, e i suoi particolari ed estremamente validi progetti per la missione Apollo affascinarono il Dr. Kurt H. Debus.

Il progetto NOVA
Nel luglio del 1962, Debus divenne il primo Direttore del Launch Operation Center della NASA (Kennedy Space Center dopo l’assassinio di JFK) e mantenne la sua posizione fino al novembre 1974, anno del suo pensionamento. Nel 1963, il Dr. Debus nominò Tompkins per un gruppo di lavoro per il Launch Operations Center: insieme esaminarono la vera missione di Apollo, l’entusiasmante programma della US Navy chiamato NOVA; si presume che questo programma avesse lo scopo principale di proteggere le guarnigioni militari sulla luna, su Marte e sui sistemi stellari più vicini.



Il livello 2 del progetto era quello di posizionare 10.000 persone sulla Luna: allo stesso modo, il livello 3 doveva mettere basi su Marte e altre masse planetarie. Il livello 4, infine, consisteva nel mettere a disposizione le basi della US Navy in ben 12 sistemi stellari ravvicinati. Le affermazioni di Tompkins sono state presentate insieme a diversi documenti all’interno della sua autobiografia: il primo documento è uno studio della Douglas Aviation Company del 1963 sui veicoli di lancio nel programma segreto NOVA. Il secondo documento è un Memorandum della Douglas Aviation Company del 15 aprile 1963.



“Come capo sezione ingegneria, ho concepito dozzine di missioni e astronavi progettate per operazioni esplorative sui pianeti che orbitano attorno alle stelle più vicine. Ho progettato una stazione da costruire su Marte, enormi veicoli NOVA e strutture di lancio equatoriali. Ho anche progettato più basi militari da 2.000 uomini per la nostra luna”. Questo ciò che possiamo leggere nella sua autobiografia. Tompkins afferma inoltre che le telecamere dell’Apollo Lander avevano dato un feed live di ciò che Armstrong e Aldrin avevano incontrato nello spazio:"Ci sono altre navi qui, sono enormi. Il pubblico non ha sentito quella dichiarazione o ha visto le enormi astronavi aliene. Armstrong ha filtrato la sua macchina fotografica in un movimento a 360 gradi tutto intorno al cratere e la CIA ha poi classificato le informazioni come Top Secret". Tompkins ha tracciato un’immagine approssimativa di ciò che ha testimoniato sulla telecamera di alimentazione live di Apollo insieme ad altri operatori TRW e NASA.



Presumibilmente, questo incontro extraterrestre mise fine al piano segreto della US Navy:“Gli extraterrestri hanno inserito il loro segnale 'No Trespassing' “ma ci hanno permesso di fare diversi altri atterraggi Apollo per raccogliere alcune rocce e giocare sulla sabbia”, scrive Tompkins. Le sue affermazioni sono compatibili con le intercettazioni radio HAM e con le affermazioni dell’ex operaio della NASA, Otto Bender. Inoltre, ha affermato che i radioamatori HAM avevano davvero bloccato i segnali VHF trasmessi dall’Apollo 11 al quartier generale della NASA a Houston. Il segnale arrivò con il seguente messaggio, che la NASA nascose al pubblico:"Controllo della missione: cosa c’è? Mission Control chiama Apollo 11. Apollo 11:'Questi bambini sono enormi, signore… enormi… Oh, Dio, non ci crederesti! Ti sto dicendo che ci sono altre navicelle là fuori… allineate sul lato più lontano del bordo del cratere… sono sulla luna a guardarci". In un post sul blog del 2012, il dottor Stephen Greer ha detto di aver parlato con i parenti di Armstrong e Aldrin, che conoscevano la verità su ciò che gli astronauti hanno visto sulla Luna:"Amici stretti e familiari molto stretti di Neil Armstrong e Buzz Aldrin mi hanno detto separatamente che in effetti c’erano numerosi UFO attorno al cratere dove il Modulo Lunare è atterrato e che questi sono stati visti sia da Armstrong che da Aldrin".

Monica E.
12/06/2018
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