00 05/05/2018 23:31
«Morìa di api per eccesso di pesticidi»: campi sotto sequestro a Udine

Il GIP del tribunale di Udine ha messo sotto sequestro una ventina di campi coltivati a mais nella zona di sua competenza ritenendo i proprietari responsabili di una morìa di api verificatasi nella zona a causa dell’uso eccessivo di pesticidi per agricoltura. Il GIP Daniele Faleschini contesta il reato di disastro ambientale ed è la prima volta che la magistratura interviene con un provvedimento su un fenomeno, la diminuzione degli insetti impollinatori, oggetto di ripetuti allarmi e che la stessa UE imputa a un’overdose di prodotti chimici nei campi.

«Danneggiato l’ecosistema»
Tecnicamente si tratta di un sequestro preventivo volto a impedire che i campi vengano seminati (a mais, ma anche a soia) ma anche che vengano eliminate le colture in corso. I provvedimenti sono stati eseguiti dal Corpo Forestale dello Stato, che ha anche notificato avvisi di garanzia a 38 persone in tutto. A tutti viene contestato di «aver cagionato abusivamente una compromissione o un deterioramento significativo e misurabile dell’ecosistema e della biodiversità della fauna in generale». I terreni e le colture messe sotto sequestro dal GIP sarebbero stati trattati secondo l’accusa con neonicotinoidi. Alcune segnalazioni erano arrivate nei giorni scorsi da apicoltori della provincia di Udine, i quali aveva riscontrato un dimezzamento nel periodo di vita degli insetti.

Le «sentenze» della UE
La diminuzione delle api è un fenomeno sotto osservazione da anni: secondo la rivista Nuova Ecologia, almeno dal 2006 ha cominciato ad avere proporzioni vistose. Sotto accusa, come detto, alcuni pesticidi di cui si fa largo uso in zone a prevalente monocultura, come sono appunto molti territori del Nordest. Secondo l’EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, il 9,2% della popolazione delle api sarebbe a rischio di estinzione; la stessa agenzia, nel 2013, ha detto che esiste un «elevato rischio» di correlazione tra il calo degli insetti e l’uso di alcune sostanze chimiche. Nel 2008 un consorzio di allevatori aveva vinto davanti al TAR del Lazio una causa contro tre multinazionali che si erano viste inibire dalla UE l’uso di alcuni prodotti. Sempre Buxelles, il 27 aprile scorso, aveva dichiarato lo stop all’uso di tre neonicotinoidi proprio perché nocivi per le api.

Claudio Del Frate
4 maggio 2018
www.corriere.it/animali/18_maggio_04/moria-api-eccesso-pesticidi-campi-sottosequestroudine85ff9f04-4f9d-11e8-add4-a53a42c918...