00 28/01/2016 23:50
Il vero motivo delle polemiche sulla visita di Rouhani

Basta ricordarsi un attimo chi sono, in tutto il pianeta Terra, coloro che non vogliono uno sviluppo delle relazioni tra Iran ed Europa; quando scoprirete chi sono, sarà facile capire chi si nasconde dietro tutte le polemiche che riguardano e riguarderanno la visita del Presidente iraniano Rouhani in Italia e Francia.

Andiamo a scavare nel passato
Non bisogna cercare tanto per capire chi sono i nemici di un Iran forte ma soprattutto un Iran amico dell'Europa. Il 14 Luglio 2015, quando viene firmato l'accordo nucleare, le uniche tre (anzi due) nazioni al mondo ad esprimere il loro scontento sono Arabia Saudita, Canada e Israele; ho scritto appositamente "due" tra parentesi perchè dichiaro con fierezza che non riconosco l'esistenza di nessuna nazione chiamata Israele ma solo l'esistenza di una auto-proclamata entità con questo nome che occupa terra altrui. Ad ogni modo, Israele ha continuato nei mesi che sono seguiti ad ostacolare in tutti i modi la ripresa delle relazioni con l'Iran e gli affari con questo Paese. Mentre le sei potenze hanno dichiarato da tempo che il programma nucleare iraniano è unicamente civile, a Tel Aviv stanno ancora a dire che Teheran farà la bomba; insomma, ogni diceria viene usata per mostrare l'Iran come pericolo. Ci spostiamo a Riyadh. Lì i fatti di cronaca sono recentissimi e non c'è bisogno di rispolverare tanto la memoria. Il regime saudita ha fatto di tutto per coinvolgere l'Iran in un nuovo giro di tensioni ed impedirne l'ascesa velocissima sullo scenario mondiale.

Arabia Saudita e Israele hanno potere mediatico in Italia?
E' naturale che la risposta è sì. Certo che ce l'hanno e, se siamo realisti, senza accusare nessuno, hanno anche "uomini di fiducia" in Italia tra i potenti. Ed è chiaro che, in occasione della visita di Rouhani, hanno usato queste forze per rovinarla. Senza riuscirci, perchè gli accordi economici, la parte più importante, sono stati fatti; senza riuscirci perché la visita è stata di grande successo pure in altri sensi e Rouhani ha rappresentato benissimo la volontà degli iraniani di dialogare con l'Occidente e soprattutto con la cristianità, con quel "preghi per me" detto al Papa.

La serie di sforzi ostili
A cercare di rovinare la visita di Rouhani ci pensa, guardate che coincidenza, il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni, che bolla l'Iran come negazionista e protesta contro la visita. L'ANSA e alcuni giornali danno anche spazio alla notizia, che però non crea l'effetto sperato. Rouhani, che in Iran manda il messaggio di auguri pure in occasione delle ricorrenze ebraiche (lo ha fatto per il Rosh Hashanah, il nuovo anno), tutto è tranne che negazionista o anti-ebreo.

Il cerimoniale diplomatico
Ma come dimostrano le notizie di queste ore, qualcuno, e chiaramente non si saprà chi, ha un'idea brillante; fare un qualcosa da addossare all'Iran per fare vedere a tutti che si tratterebbe di un Paese "chiuso, retrogrado e ignorante". Quindi quel qualcuno decide di coprire le statue nude e di lanciare poi accuratamente la notizia. Inizialmente la notizia viene astutamente riferita in maniera che sia il povero Iran ad essere messo in cattiva luce. E' intelligente Rouhani, che alla conferenza stampa a Roma fa intendere che non è stato l'Iran a chiedere la copertura di quelle statue. Grande l'intervento di Vittorio Sgarbi, che ricorda che nello stesso Iran ci sono tante opere dell'antichità simili che non vengono certo coperte. Non si capisce di chi sia la colpa ma, intanto, un pò di danno si è fatto, anche perché non tutti hanno poi saputo che non erano stati gli iraniani a volere la copertura di quelle statue.

Il vino
Con la stessa politica qualcuno ha cercato pure di sollevare la polemica sulla questione del vino. Questa volta è veramente l'Iran a chiedere che, se le sue autorità vengono invitate a cena, le bevande alcoliche non ci siano. La ragione è semplice perché esiste un famoso detto del profeta dell'Islam che proibisce al musulmano persino di presenziare ad un banchetto in cui è presente il vino. Qualcuno ha cercato di farne polemica ricordando che l'Italia, per rispetto dell'ospite e per poterlo invitare ad una cena, lo ha tolto, mentre i francesi non lo hanno voluto fare, invitando Rouhani ad una colazione di lavoro.

E in Francia?
I poteri di cui abbiamo parlato non esistono solo in Italia. Anzi, sono molto più forti in Francia. Giovedì, si apprende, c'è stata una protesta delle Femen ed è probabile che ci saranno altre critiche sulla visita di Rouhani, anche se sta acquistando 114 Airbus, un contratto di portata storica, e ha firmato l'accordo per la costruzione di una fabbrica di automobili con la Peugeot e lo farà forse anche con la Renault.

I cari vecchi terroristi dell'MKO

Sia in Italia che in Francia c'è stato anche qualche tentativo degli MKO, i terroristi che dal 1979 in poi hanno ucciso migliaia di persone in Iran e che sono caduti in disgrazia soprattutto dopo che la loro base militare in Iraq, Camp Ashraf, è stata evacuata. Hanno cercato di sollevare le stesse questioni, il fatto che la pena di morte esiste in Iran ed hanno anche raccontato tante bugie. Sui social media postano foto di lapidazioni nei paesi arabi dicendo che sono dell'Iran. Ad ogni modo, sono insignificanti, ma ad esserci ci sono.

Domande finali
Statue, vino, accuse false sulla lapidazione (non esiste nel codice penale iraniano), il fatto di dare la mano o meno alle donne... La domanda è se sia questo ciò che conta dell'Iran. O formulata in altro modo, dobbiamo chiederci se la vogliamo dar vinta a coloro che non vogliono relazioni buone e forti tra Iran e Italia e si aggrappano a queste cose, per lo più false. Se Rouhani e i suoi non avessero apprezzato "la cultura" e "la civiltà" e fossero stati solo alla ricerca dei contratti, avrebbero iniziato le visite in Europa con la Germania, che al momento è anche il principale partner economico dell'Iran nell'UE. E poi, dobbiamo soffermarci sul fatto che Rouhani non dà la mano alle donne o vogliamo ricordare che è il leader dell'unico Paese islamico non invaso dall'ISIS che sta combattendo contro questo gruppo terroristico? Vogliamo dire che è il Presidente dell'unica nazione islamica dove cristiani ed ebrei (e pure zoroastriani, sabei, sikh, ecc...) hanno la loro libertà di culto e si trovano bene? Vogliamo dire che è il Presidente dell'unica nazione islamica che invia satelliti nello spazio, e dove le donne sono il 65% degli studenti universitari? Vogliamo dire che l'Iran ha stipulato accordi per 17 miliardi con l'Italia e che può essere "ossigeno" per le imprese italiane? A coloro che sono ostili all'Iran per intolleranza o lo sono perché sono assoldati da Israele ed Arabia Saudita, chiediamo di trovare vie più intelligenti per inseguire i loro obbiettivi. Tutto sommato, la gente, non è ignorante come pensate voi!

Davood Abbasi
28 Gennaio 2016
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