00 15/03/2016 02:11
Sophie Marceau rifiuta la Legion d’Onore

La Legion d’Onore? Se la tengano pure: protesta l’attrice Sophie Marceau, esasperata per la scelta di François Hollande di decorare con la stessa onorificenza, la più importante di Francia, il principe ereditario saudita nonché Ministro dell’Interno, Mohammed Ben Nayef. L’attribuzione del brillocco napoleonico al rappresentante di una monarchia accusata di violare i diritti umani ha irritato tanti francesi. La cerimonia si è tenuta venerdì scorso, tra gli ori dell’Eliseo, senza nessuna comunicazione ufficiale. Se a Parigi lo si è venuto a sapere è solo perché nel frattempo i media sauditi l’annunciavano in gran cassa a Riad. Ingenuo Eliseo, ai tempi del villaggio globale ci è voluto poco affinché la notizia tornasse a scorrere dalle parti della Senna. Nel comunicato saudita si legge che la massima onorificenza della République è stata attribuita a Ben Nayef “per i suoi sforzi nella regione e nel mondo nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo”. E però a Parigi in tanti hanno rischiato di strozzarsi dalla rabbia, incluso la solitamente riservata Sophie Marceau, che questa volta non ci ha visto più. Su Twitter l’attrice di 49 anni, che già diede del ’’cialtrone’’ a François Hollande per la sua love story segreta con Julie Gayet, ha allegato un articolo sulle settanta esecuzioni perpetrate da inizio anno in Arabia Saudita e la postilla:“Ecco perché ho rifiutato la Legion d’Onore”. La più francese delle comédiennes divenuta celebre a quattordici anni con “Il tempo delle Mele” annuncia così tra le righe di aver opposto il gran rifiuto.

Una scelta che fino ad oggi aveva preferito tenere per sé. Istituita da Napoleone Bonaparte, la Légion d’Honneur è già stata rinviata al mittente da grandi personalità della Nazione, tra cui Sartre e Simone de Beauvoir, Courbet, Lafayette, Brigitte Bardot e Claude Monet. L’ultimo a dire “non merci” fu, l’anno scorso, Thomas Piketty, autore del libro best seller “Il Capitale nel XXI secolo”. Repressione, arresti, esecuzioni capitali. A inizio settimana, anche la comica Sophia Aram, coperta da un burqa nero, si è lanciata in un’implacabile satira radiofonica per denunciare l’indulgenza della “Patria dei diritti umani” nei confronti della monarchia wahabita. “Anch’io vorrei la Legion d’Onore - ha detto rivolgendosi al Ministro degli Esteri, Jean-Marc Ayrault, presente nello stesso studio di France Inter - Che devo fare? Ah, sì, lo so, forse dovrei acquistarvi dei Rafale”, gli stessi aerei da caccia che Parigi ha venduto per centinaia di milioni di euro a Riad. Come Sophie anche Sophia ha denunciato le settanta esecuzioni del boia saudita di cui 47 in appena un giorno. “Se poi vi restassero una o due piccole ghigliottine - ha concluso rivolgendosi al capo della diplomazia transalpina - credo che sarebbe un bel regalo da fare al nostro Ministro dell’Interno”.

Paolo Levi
10/03/2016
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