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La denuncia dell’Onu: «Le politiche del Vaticano hanno permesso abusi su bambini»

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    wheaton80
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    00 03/04/2023 22:26
    La sorella di Mino Pecorelli:“Papa Luciani morto dopo aver ricevuto la lista dei prelati massoni”

    Durante una lunga trasmissione condotta da Andrea Purgatori sulla storia del giornalista Mino Pecorelli in onda su la7, ha parlato la sorella del fondatore della rivista OP freddato da quattro colpi di pistola, uno dei quali sparato in bocca, come nel codice mafioso si fa con quelli che parlano troppo. Nel corso dell’intervista, Rosita Pecorelli ha rilasciato una dichiarazione dirompente al suo interlocutore, sebbene quest’ultimo non gli abbia dato la rilevanza che forse avrebbe meritato. La donna ha infatti collegato la morte di Papa Luciani all’inchiesta sulla ‘Gran Loggia Vaticana’, pubblicata proprio in quei giorni da Mino Pecorelli, e che quest’ultimo avrebbe anche inviato personalmente al papa. Il giornalista aveva collegamenti con importanti settori dei servizi segreti, era stato assistente del senatore democristiano Egidio Carenini e aveva fondato da prima un’agenzia di stampa che poi si era trasformata in rivista: OP, Osservatore Politico, che godeva di grande credibilità. Era stato autore di inchieste clamorose, come la rivelazione di quello che venne definito lo scandalo MiFoBiali, che svelò uno scambio di petrolio e carburanti tra Italia e Libia, scambio che avveniva in violazione degli accordi tra la l’Italia e la NATO Un’inchiesta che, comprensibilmente, ebbe una grande risonanza e accrebbe. Pecorelli fu anche iscritto alla P2, ma secondo sua sorella fu una specie di infiltrato, cioé si iscrisse solo per venire a conoscenza di segreti che poi avrebbe pubblicato nelle sue inchieste. D’altra parte Licio Gelli fu uno dei maggiori bersagli di OP. Nell’intervista, sua sorella racconta che il papa aveva ricevuto la lista dei prelati “infedeli” inviatagli direttamente da Pecorelli e che aveva intenzione di prendere provvedimenti contro di loro, ma la notte stessa morì. Tra i 121 nomi di alti prelati e cardinali iscritti alla massoneria rivelati da Pecorelli, quattro risulteranno in seguito collegati al caso di Emanuela Orlandi: il cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato, il cardinale Ugo Poletti, che darà la dispensa per seppellire il boss della Banda della Magliana Renatino De Pedis nella basilica di Sant’Apollinare, Piero Vergari, il priore di Sant’Apollinare e Paul Marcinkus, gestore dello IOR, la Banca Vaticana. Per ammissione dello stesso conduttore della trasmissione, Andrea Purgatori, le circostanze della morte di Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, non sono mai state chiarite. Il suo pontificato di 33 giorni è stato tra i più brevi nella storia della Chiesa. Il boss Anthony Luciano Raimondi aveva scritto nel suo libro di memorie che il papa era stato ucciso con una fiala di cianuro su ordine di Paul Marcinkus. Ora la versione della sorella di Pecorelli potrebbe in parte confermare questa versione dei fatti, ma nessuno sembra intenzionato ad indagare.

    Adalberto Gianuario
    28 marzo 2023
    www.byoblu.com/2023/03/28/la-sorella-di-mino-pecorelli-papa-luciani-morto-dopo-aver-ricevuto-la-lista-dei-prelati-...
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    wheaton80
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    00 10/03/2024 05:30
    Via il vescovo polacco che coprì un prete pedofilo

    Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Lowicz (Polonia), presentata da monsignor Andrzej Franciszek Dziuba. Lo rende noto un Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Dziuba, 73 anni, è stato coinvolto in uno scandalo di pedofilia. Sono state presentate contro di lui alla Santa Sede denunce di negligenza nella gestione di abusi sessuali ai danni di cinque minori. Un'indagine a livello diocesano, secondo i presupposti del motu proprio Vos estis lux mundi, è stata condotta dall'arcivescovo metropolita di Lodz, Grzegorz Rys e nel 2020 i documenti raccolti sono stati presentati alla Santa Sede. Nel 2022, la commissione statale sulla pedofilia ha presentato una notifica alla procura con l'accusa di aver commesso il reato di mancata notifica alle forze dell'ordine degli abusi sessuali a danno di un minore, commessi nel 2016 da un sacerdote a lui subordinato. In un comunicato, la nunziatura di Varsavia rende nota la decisione del Pontefice sottolineando che la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Lowicz presentata da monsignor Dziuba era stata richiesta dalla Santa Sede. "Infatti, si legge nella nota, sono state riscontrate difficoltà nel governo pastorale di S. E. Andrzej Dziuba e in particolare sue omissioni nel trattare casi di abusi sessuali su minori commessi da alcuni sacerdoti, come è emerso da un'indagine condotta dalla Santa Sede, a norma del Motu Proprio 'Vos estis lux mundi'".

    Eliana Ruggiero
    09 marzo 2024
    www.agi.it/cronaca/news/2024-03-09/pedofilia-papa-via-vescovo-accusato-insabbiamento-2...
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