00 29/04/2014 16:10
Salute: 100 mln di europei scelgono l’omeopatia, 11 mln gli italiani

Tre europei su quattro conoscono l’omeopatia. Piu’ di 100 milioni (il 29%) scelgono farmaci omeopatici e antroposofici (HAMPs) per la loro assistenza sanitaria. L’intera Unione Europea conta 60mila medici prescrittori di farmaci omeopatici, 11.400 ogni 100mila abitanti. Questi i dati diffusi da ECHAMP, associazione no profit che rappresenta l’industria dei medicinali omeopatici e antroposofici nell’UE, per discutere la situazione degli HAMPs in Italia nell’incontro di oggi con le istituzioni nazionali e locali. L’industria omeopatica affonda le sue radici nella tradizione e nella cultura europea. L’UE è il maggior produttore di HAMPs e in due terzi degli stati membri la domanda per questa tipologia di medicinali è in forte e continua crescita. Il mercato europeo del settore ha raggiunto un valore di 1 miliardo di euro all’anno e pur impiegando circa 8mila persone rappresenta lo 0,7% del mercato farmaceutico europeo e il 7% di quello per l’auto-medicazione. La situazione degli HAMPs in Italia – L’Italia è il terzo mercato in Europa, dopo Francia e Germania, con un fatturato annuo di oltre 170 milioni di euro. Sono 11 milioni gli italiani che usano medicinali omeopatici, di cui 3 milioni abitualmente (dati Doxa Pharma). 20mila i medici che prescrivono HAMPs. 30 milioni, circa, le confezioni vendute ogni anno (dati Omeoimprese) e 4000 il numero di famiglie, tra impiego diretto e indotto, che vivono del mercato degli omeopatici in Italia (Dati Omeoimprese). “I medicinali omeopatici e antroposofici in Italia stanno diventando una realtà. Consumatori e prescrittori riconoscono, in maniera sempre maggiore, il ruolo che l’omeopatia e la medicina antroposofica giocano e possono giocare nella cura della salute – spiega Fausto Panni, Presidente di Omeoimprese – Nonostante ciò, il nostro Paese è ancora lontano dal compiere passi in avanti, soprattutto a livello legislativo, per soddisfare la domanda e garantire l’adeguamento alle direttive europee in materia. La mancanza di una legge specifica mina la libertà di scelta in tema di salute negando l’uguaglianza ai cittadini che scelgono di curarsi con l’omeopatia e la medicina antroposofica”. “Da diverso tempo – denunciano le imprese – l’Unione europea chiede all’Italia di adeguarsi alla normativa e di sottoporre i prodotti omoeopatici a una registrazione e valutazione simile a quella dei farmaci tradizionali attraverso procedure stabilite dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ma l’Italia continua a rinviare. A svariati anni dalla prima proposta di legge, il Parlamento, infatti, non è ancora riuscito a legiferare e attualmente in Commissione si sta ancora discutendo sul tema”.

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