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Abubakar Shekau, leader di Boko Haram:“E’ finita”

Non è soltanto l’ISIS, tra Siria ed Iraq, a trovarsi in crescente difficoltà, come testimoniato anche dalla frettolosa e rocambolesca ritirata da Palmira. Anche la sua diramazione africana, Boko Haram, si ritrova infatti sempre più con l’acqua alla gola, al punto che il suo leader, Abubakar Shekau, è apparso in un video per dire ai suoi combattenti di cedere le armi. Dopo sette anni di guerriglia e di attentati terroristici, è giunto il momento della resa. Il 2015 è stato l’anno in cui Boko Haram ha ucciso più civili di ogni altra organizzazione terroristica al mondo: ben 6.644, tra Ciad, Cameron, Niger e Nigeria. L’anno precedente, invece, quasi in contemporanea con Al Baghdadi, Bojìko Haram ha fatto parlare di sé per l’autoproclamazione di un proprio Califfato nel nord della Nigeria e per il rapimento di massa delle studentesse nigeriane. In totale, nella sua lunga carriera di morte, Boko Haram ha tolto la vita ad almeno 20mila persone. Al pari di Al Baghdadi, anche Shekau è un leader sinistro ed oltremodo mitizzato. Più volte lo si è dato per morto, oppure s’è insinuato a proposito di qualche sua grave malattia.



Ma nel video in cui chiede ai propri combattenti d’arrendersi, appare invece in buona salute, sebbene debilitato ed intuibilmente molto demoralizzato. Nel video appare con un vecchio Kalashnikov ed una bandiera dello Stato Islamico, secondo un’iconografia ormai consueta almeno fin dai tempi di Al Qaeda. Il governo nigeriano, anche per ovvie ragioni di prudenza, non ha ancora commentato il video, anche se l’esercito ne ha confermato la veridicità. I militari nigeriani attestati presso Maiduguri, dove si trova la roccaforte di Boko Haram, hanno parlato di “un evidente messaggio di ritirata”. Nel frattempo le autorità nigeriane, al pari di quelle del Ciad, del Camerun e del Niger, proseguono nella loro incessante operazione di smantellamento di Boko Haram. Da una parte viene condotta una lotta senza quartiere, dall’altra si riserva clemenza verso tutti i terroristi disposti ad arrendersi di loro spontanea volontà. Così molti terroristi sono stati uccisi e catturati, mentre molti più ancora hanno deciso di deporre le armi. Numerosi sono stati anche gli ostaggi liberati. Ci vorrà tuttavia molto tempo prima che i danni provocati da Boko Haram vengano riassorbiti. Nello Stato di Adamawa, uno dei maggiormente coinvolti dalla presenza del movimento, gli sfollati sono per esempio ben due milioni e mezzo.

Filippo Bovo
24 marzo 2016
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[Modificato da wheaton80 25/03/2016 00:38]